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ignazio
QUOTE
Queste sono fatte bene.
Quella con le due donne è, a gusto mio, la migliore come inquadratura. Quella con la chiesa ha lo sfondo un po' troppo ricco di contenuto: i lampioni ci stonano un po', ma.... col pennello clone una pulitina forse non farebbe male.

La mia è sfocata perchè è uno scatto al volo, una delle ciambelle col buco fatto male, ed è colpa mia, dato che ero in un altro tunnel molto scuro, uso praticamente sempre priorità di diaframma in foto a spasso per strada, ed ho lasciato il diaframma aperto.
La donna non sta ad aspettare me ed ho scattato, ma giustamente, lo sfocato vicino non va bene.

Ne inserisco un altra, questa volta, una cornice.


Grazie! Si e' vero nello scatto di Lipari c'e' un po' di confusuine nello sfondo ........ purtroppo questo era lo scenario ...... qualche antenna l'ho gia' rimossa! smile.gif

Adesso capisco le ragioni dello sfocato della tua foto! In uno scatto al volo o si scatta immediatamente o si perde l'attimo ..... se avessi regolato il diaframma per avere una maggiore profondita' di campo avresti perso la donna dentro il tunnel e la foto avrebbe perso il suo fascino.
Quest'ultima che hai inserito mi piace di piu'.

Alla prossima smile.gif

Ciao,
Ignazio.
pch
QUOTE(dimapant @ Oct 14 2009, 07:11 PM) *
Questa è stata fatta in un paesello; anche qui esposizione molto critica.

.....

Se bruci i bianchi, non la recuperi più: nel dubbio, sottoesporre sempre!

.......

Mah, nella fotografia tradizionale sottoesporre di 1/3-1/2 stop portava ad una saturazione dei colori. La stessa cosa a parer mio accade anche col digitale. Però da qualche parte nel forum (non ricordo dove!) ho letto che se si pensa già alla PP in fase di scatto è meglio sovraesporre per non perdere i dettagli delle ombre: ciò che è troppo chiaro si recupera, ciò che non si vede nel troppo scuro viene perso per sempre. Avevo inteso bene? Se si, allora come ci si dovrebbe comportare, sempre che esista un regola? dry.gif
Attilio PB
Non riesco a postare commenti e scatti per mancanza ditempo, ma vi seguo quotidianamente smile.gif
Un paio di risposte al volo:
- Il Jpeg della D90, come tutti i Jpeg, ha 8 bit di profondità colore per canale. Non si dovrebbe scattare in Jpeg pensando ad una successiva elaborazione poichè qualsiasi lavoro in post produzione tende a tagliare informazioni, la qualità di un Jpeg al minimo della compressione dovrebbe essere un punto di arrivo, non di partenza. Viceversa se per ragioni produttive scattiamo direttamente in Jpeg non c'è nulla di male, bisogna sapere cosa si sta facendo pero' perché i margini di recupero scompaiono immediatamente.
- Sull'esposizione le discussioni non termineranno mai smile.gif In linea strettamente teorica dobbiamo esporre fino al limite di pelatura dei bianchi, senza bruciarli, un bianco bruciato perde qualsiasi dettaglio ed è irrecuperabile. Viceversa nelle ombre abbiamo una riserva di dettaglio in parte recuperabile, ma al prezzo di un aumento del disturbo, quindi esporre al limite di pelatura dei bianchi significa non avere bianchi bruciati irrecuperabili e, contestualmente ombre sufficientemente aperte da leggere dettaglio senza troppo disturbo. Come sempre, prima di tanti calcoli, valutate qual'è il vostro soggetto e preoccupatevi di esporre al meglio possibile lui smile.gif

Ciao
Attilio
roberto depratti
QUOTE(pch @ Oct 15 2009, 08:20 AM) *
Mah, nella fotografia tradizionale sottoesporre di 1/3-1/2 stop portava ad una saturazione dei colori. La stessa cosa a parer mio accade anche col digitale. Però da qualche parte nel forum (non ricordo dove!) ho letto che se si pensa già alla PP in fase di scatto è meglio sovraesporre per non perdere i dettagli delle ombre: ciò che è troppo chiaro si recupera, ciò che non si vede nel troppo scuro viene perso per sempre. Avevo inteso bene? Se si, allora come ci si dovrebbe comportare, sempre che esista un regola? dry.gif



....certo che scattare pensando già di intervenire in pp .....boh ....almeno io non sono d'accordo.

Roberto




roberto depratti
Non vado a ripetere ciò che riguarda la mia attrezzatura fotografica .....se interesa a qualcuno la trova descritta all'interno del mio profilo.

Posto di seguito uno degli ultimi scatti eseguiti a Lucca in occasione dell'ultima "Zingarata" di Sabato scorso.
Si tratta di scatti eseguiti direttamente in MONOCROMATICO ON CAMERA (preventivamente impostato) in Jpeg Fine ....
Gli accorgimenti in pp riguardano interventi in contrasto e maschera di contrasto con una leggera evidenza sui neri per dare maggiore stacco ai vari piani presenti nelle scene.

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Ciao, alla prossima - Roberto
pch
QUOTE(roberto depratti @ Oct 15 2009, 11:44 AM) *
....certo che scattare pensando già di intervenire in pp .....boh ....almeno io non sono d'accordo.

Roberto

Neanch'io, assolutamente! Ho solo riportato un'argomentazione che c'entrava con quello che si stava discutendo.
Penso alla PP prima di scattare esclusivamente se ipotizzo di convertire la foto in B&N. Almeno per i miei gusti, la realizzazione di immagine monocormatiche on camera è assolutamente insufficiente. Se hai un buon file di partenza a colori, hai molte più possibilità di conversione.
Gufopica
QUOTE(pch @ Oct 15 2009, 01:39 PM) *
Se hai un buon file di partenza a colori, hai molte più possibilità di conversione.




Esatto,se il file a colori è perfetto...il bw è già a metà dell'opera sicuramente.
wink.gif
roberto depratti
QUOTE(Gufopica @ Oct 15 2009, 01:43 PM) *
Esatto,se il file a colori è perfetto...il bw è già a metà dell'opera sicuramente.
wink.gif



Beh ragazzi, scusate, ma io non sono d'accordo ....per meglio dire non sono d'accordo per come nasce il bianconero ed ...evolve successivamente. Preciso che la tecnica usata nel BW non può essere considerata come la costola del Colore. Probabilmente il vostro discorso può avere una sua valenza limitandolo al mondo del digitale. Il percorso reale, almeno del sottoscritto, è quello di far in modo che le due tecniche (quella analogica - per meglio dire la pellicola - e quella digitale) coesistano, correndo in parallelo a beneficio di una sola arte (nonchè ns. hobby): la Fotografia.
Il BW nasce molto prima del colore .....il BW è un modo di vedere determinate scene interpretandole ...
Da un colore fatto molto bene è probabile che possa SUCCESSIVAMENTE tirare fuori un bel BW ma scusate il concetto di base cambia ....e di parecchio.
Spero di aver spiegato il motivo di ciò asserisco.

Grazie dell'attenzione - Roberto
Gufopica
Ciao Roby.
Certo hai ragione..
Mi spiego:
personalmente quando scatto in digitale alle volte scatto con l'idea che la foto sia in bw,quandi poi sarà in bw e mai a colori.
Ci sono delle volte che mi è capitato di aver fatto un buon scatto a colori e la conversione è venuta benone.
Cmq io utilizzo maggiormente quanto ti ho detto all'inizio.
wink.gif
pch
QUOTE(roberto depratti @ Oct 15 2009, 04:21 PM) *
Beh ragazzi, scusate, ma io non sono d'accordo ....per meglio dire non sono d'accordo per come nasce il bianconero ed ...evolve successivamente. Preciso che la tecnica usata nel BW non può essere considerata come la costola del Colore. Probabilmente il vostro discorso può avere una sua valenza limitandolo al mondo del digitale. Il percorso reale, almeno del sottoscritto, è quello di far in modo che le due tecniche (quella analogica - per meglio dire la pellicola - e quella digitale) coesistano, correndo in parallelo a beneficio di una sola arte (nonchè ns. hobby): la Fotografia.
Il BW nasce molto prima del colore .....il BW è un modo di vedere determinate scene interpretandole ...
Da un colore fatto molto bene è probabile che possa SUCCESSIVAMENTE tirare fuori un bel BW ma scusate il concetto di base cambia ....e di parecchio.
Spero di aver spiegato il motivo di ciò asserisco.

Grazie dell'attenzione - Roberto

Io onestamente non ho compreso totalmente ciò che intendevi dire. Nel concreto penso che una buona immagine a colori abbia le carte in regola per diventare un buon BW; ma sempre nel concreto è anche vero che al 90% (almeno per me) il risultato del BW on camera è una cozzaglia di grigi medi. In conclusione, per la mia esperienza, il BW digitale non nasce come l'analogico e quindi direttamente ma è....una costola del colore. Magari mi sbaglio......
roberto depratti
QUOTE(pch @ Oct 15 2009, 04:56 PM) *
Io onestamente non ho compreso totalmente ciò che intendevi dire. Nel concreto penso che una buona immagine a colori abbia le carte in regola per diventare un buon BW; ma sempre nel concreto è anche vero che al 90% (almeno per me) il risultato del BW on camera è una cozzaglia di grigi medi. In conclusione, per la mia esperienza, il BW digitale non nasce come l'analogico e quindi direttamente ma è....una costola del colore. Magari mi sbaglio......



....io non voglio convincere nessuno, dico soltanto che la mia passione e divertimento prosegue passando dall'una all'altra macchina indifferentemente. Ho impiegato tre anni a capire quali fossero le differenze tra le due tecniche riuscendo a colmare i vari gap. D'altra parte le prove di quanto asserisco sono le fotografie che alterno nell'una e nell'altra tecnica.

Alla prossima - Roberto
dimapant
QUOTE(roberto depratti @ Oct 15 2009, 11:57 AM) *
Non vado a ripetere ciò che riguarda la mia attrezzatura fotografica .....se interesa a qualcuno la trova descritta all'interno del mio profilo.

Posto di seguito uno degli ultimi scatti eseguiti a Lucca in occasione dell'ultima "Zingarata" di Sabato scorso.
Si tratta di scatti eseguiti direttamente in MONOCROMATICO ON CAMERA (preventivamente impostato) in Jpeg Fine ....
Gli accorgimenti in pp riguardano interventi in contrasto e maschera di contrasto con una leggera evidenza sui neri per dare maggiore stacco ai vari piani presenti nelle scene.

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Ciao, alla prossima - Roberto



Queste tecnicamente sono proprio buone, ed a me piace quella con la statua presa da sotto, imponente e sovrastante, con il simbolo della chiesa dietro.

Questa è la mia città!

Sabato scorso non ero in Italia, ma se ripassi di qui, manda prego un Messaggio Personale che possiamo andare a fare due scatti assieme.
Saluti cordiali
dimapant
Questo è il tanto fotografato pontile a Lido di Camaiore.
Ho aggiunto un po' di grana con il filtro Aggiungi disturbo.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 226.1 KB

saluti
ignazio
QUOTE(dimapant @ Oct 16 2009, 12:01 AM) *
Questo è il tanto fotografato pontile a Lido di Camaiore.
Ho aggiunto un po' di grana con il filtro Aggiungi disturbo.

Ingrandimento full detail : 226.1 KB

saluti


Complilenti,

veramente molto bella! smile.gif

Ciao,
Ignazio.
pch
QUOTE(dimapant @ Oct 16 2009, 12:01 AM) *
Questo è il tanto fotografato pontile a Lido di Camaiore.
Ho aggiunto un po' di grana con il filtro Aggiungi disturbo.

Ingrandimento full detail : 226.1 KB

saluti

Compliemnti anche da parte mia. NOn sempre, ma anch'io amo aggiungere un po' di distrubo alle foto in BW: mi ricorda molto le vecchie care pellicole ILFORD da 1600 ISO
roberto depratti
QUOTE(dimapant @ Oct 15 2009, 07:58 PM) *
Queste tecnicamente sono proprio buone, ed a me piace quella con la statua presa da sotto, imponente e sovrastante, con il simbolo della chiesa dietro.

Questa è la mia città!

Sabato scorso non ero in Italia, ma se ripassi di qui, manda prego un Messaggio Personale che possiamo andare a fare due scatti assieme.
Saluti cordiali



Grazie sinceramente, se ricapito da quelle parti non mancherò, ciao!!!

Roberto
dimapant
QUOTE(Attilio PB @ Oct 15 2009, 10:04 AM) *
Non riesco a postare commenti e scatti per mancanza ditempo, ma vi seguo quotidianamente smile.gif
Un paio di risposte al volo:
- Il Jpeg della D90, come tutti i Jpeg, ha 8 bit di profondità colore per canale. Non si dovrebbe scattare in Jpeg pensando ad una successiva elaborazione poichè qualsiasi lavoro in post produzione tende a tagliare informazioni, la qualità di un Jpeg al minimo della compressione dovrebbe essere un punto di arrivo, non di partenza. Viceversa se per ragioni produttive scattiamo direttamente in Jpeg non c'è nulla di male, bisogna sapere cosa si sta facendo pero' perché i margini di recupero scompaiono immediatamente.
- Sull'esposizione le discussioni non termineranno mai smile.gif In linea strettamente teorica dobbiamo esporre fino al limite di pelatura dei bianchi, senza bruciarli, un bianco bruciato perde qualsiasi dettaglio ed è irrecuperabile. Viceversa nelle ombre abbiamo una riserva di dettaglio in parte recuperabile, ma al prezzo di un aumento del disturbo, quindi esporre al limite di pelatura dei bianchi significa non avere bianchi bruciati irrecuperabili e, contestualmente ombre sufficientemente aperte da leggere dettaglio senza troppo disturbo. Come sempre, prima di tanti calcoli, valutate qual'è il vostro soggetto e preoccupatevi di esporre al meglio possibile lui smile.gif

Ciao
Attilio


Riferendomi a quanto molto giustamente ha evidenziato, concordo su tutto.

Mi attacco al tuo messaggio dato che parli giustamente di corretta esposizione teorica, che dovrebbe essere al limite di pelare i bianchi, senza sfondarli e premetto che quanto sotto non è indirizzato a te che sai già tutto, è solo per sfruttare il fatto che hai parlato correttamente di esposizione e dato che siamo in un forum di Tecnica Fotografica.

Nello spirito di divulgare informazioni che, almeno per qualcuno, potrebbero essere utili, colgo l’occasione, come ho già fatto altre volte, per fare un paio di precisazioni sull’esposizione, argomento sempre importante al fine di massima qualità dell’immagine, basti pensare al sistema zonale, etc., ma molti fotografi a parer mio, non ci prestano la giusta attenzione, tanto la macchina fa tutto da sé e bene, ma, a volte .... si vede un’immagine che ha poca vita, poco corpo, per non dire piattina.

Quanto sotto è per coloro che cercano la massima qualità dell’immagine, i pignoli; se questa non interessa, non state a leggere, dato che ci vuole un po’ di tecnica.

Come giustamente asserito, questo tipo di esposizione, a pelare il limite dei bianchi, con istogramma dunque spostato a destra a sfiorare la barra del clipping, è la migliore in questo mondo del digitale; ma…..perché?

Perché il pelare, senza sfondare, i bianchi fornisce la massima estensione della scala tonale ed il minimo rumore all’immagine.

Vediamo il motivo.
Un sensore medio può registrare, per sua natura tecnologica, una scala dinamica di circa 6 diaframmi, e, con i nuovi sensori, questo valore è in aumento ( D3s in testa!); considerando di scattare come si deve, in RAW, molte fotocamere hanno una profondità di colore a 12 bit (come ho già detto altrove, alcune di più, 14 bit, ma consideriamo 12 bit).

Un’immagine a 12 bit registra 2 alla dodicesima variazioni discrete di tono (per comodità, toni) ovvero 4096 toni.

Dato che la scala tonale registrabile è di 4096 toni (o grigi in B&N) ed il sensore della fotocamera può registrare l’informazione su un’ampiezza (scala dinamica) di 6 diaframmi, posso pensare di avere 4096/6 = circa 683 toni registrabili per ogni diaframma (valore di luminosità) dell’immagine, ovvero 683 toni scuri registrabili per un diaframma di variazione di luminosità nella parte più scura dell’immagine, verso il nero, e su, su fino agli stessi 683 toni chiari registrabili per l’ultimo diaframma di variazione luminosa, nella parte più chiara della fotografia, verso il bianco.
Ovvero una uniforme distribuzione di toni sui vari livelli di illuminazione (diaframmi 6 nel nostro caso, con 683 toni ciascuno) che costituiscono la nostra immagine.

NON È COSÌ !

Perché? Perché il sensore non porta a quella distribuzione, dato che la sua curva caratteristica (= l’andamento della quantità del segnale elettrico in uscita del sensore in risposta ai vari livelli delle quantità di luce incidente) è praticamente lineare, sia esso CCD o CMOS, e dato che per ogni diaframma che chiudo, la luce sul sensore dimezza, e se dimezza la luce, anche il segnale del sensore dimezza, dunque meno luce incidente, meno segnale ovvero meno toni.
Partendo dal valore disponibile di 4096 toni, tutta la luce disponibile per il sensore, e sottoesponendo di un diaframma, vicino al bianco, ovvero riducendo alla metà la luce disponibile, al primo diaframmane tocca la metà dei toni disponibili, ovvero 2048, al secondo la metà della prima metà e cosi via; abbiamo la situazione seguente, per i nostri 6 diaframmi:

Grigi chiarissimi nei toni alti, a pelare il bianco Disponibili 2048 toni
Grigi chiari 1024
Grigi medi chiari 512
Grigi medi scuri 256
Grigi scuri 128
Grigi molto scuri a pelare il nero 64

Da notare che la gamma dinamica della macchina ( i 12 bit originali, i 4096 toni) non li raggiungo mai col sensore, dato che, ovviamente, non è perfetto e taglia SEMPRE; a 12 bit i 4096 e sono un limite teorico.

Il sensore poi ha un suo rumore di fondo, più o meno costante: nelle zone chiare c’è più segnale, ci sono molti più toni, ed, a parità di rumore, il rapporto segnale/rumore è dunque migliore; nelle zone scure, con molto meno segnale, molti meno toni, il rapporto segnale rumore è molto più basso, peggiore; in pratica c’è molto meno rumore sui grigi chiari che sui grigi scuri, come tutti sappiamo, e questa è la motivazione.

A parte i conticini, alla luce delle nuove informazioni di cui sopra vediamo cosa succede, le conseguenze pratiche relative all’esposizione:

- l’esposizione giusta, quella che dà la migliore scala tonale, deve “pelare” i bianchi, senza sfondarli, per utilizzare tutta la gamma dinamica disponibile prima di bruciarli, lì vicino, in quella parte di esposizione a luce chiara il sensore ci lavora meglio e ci registra più toni a parità di quantità disponibile di luce.

- Perché è quella giusta?
Perché se espongo e:
- non uso un diaframma in basso, l’ultimo, verso il nero, ovvero espongo con istogramma spostato a destra, perdo solo 64 toni
- non uso quello in alto, il primo, ovvero espongo con istogramma spostato a sinistra, perdo 2048 toni: ho perso la METÀ della gamma tonale disponibile, mentre verso il nero sono solo 64, un’inezia.

- la foto, vista in RAW appare chiarina, ma e’ normale, e le ombre sono più aperte, facilitando il lavoro di fotoritocco.

- dato che in quella condizione di esposizione, istogramma che pela a destra, l’immagine è globalmente più chiara, ed il rapporto segnale/rumore del sensore è più alto per toni chiari, in quella condizione abbiamo anche il minimo contenuto di rumore nella fotografia.

Altre importanti implicanze pratiche:
- Dobbiamo scurire quell’immagine un po’ chiarina, convertendo il RAW in TIFF, dobbiamo togliere quel poco di luminosità in più, ma la riduzione di luminosità va fatta in RAW, lavorando col programma di conversione (Capture NX2, o altro che sia) , utilizzando i regoli di luminosità e contrasto, riportando l’immagine nella norma e mantenendo al meglio la gamma tonale, e NON sul TIFF con Photoshop, dopo la conversione, dato che così taglio gamma tonale, soprattutto lavorando a 8 bit.

- Nulla…. viene gratis! Con questa esposizione abbondante, in pratica, ahimè, è come abbassare un pochino gli ISO ai quali si lavora: se c’è poca luce, si va in crisi e non merita certo andare a fare una foto mossa o con poco campo a fuoco per avere un po’ meno rumore ed un po’ più di toni.

Comunque, nel dubbio, sempre sottoesporre, e non preoccupiamoci di tutta questa ottimizzazione, dato che se sottoespongo la recupero, ma se sfondo i bianchi, non li recupero più.

Ma, praticamente, si ottengono foto migliori lavorando così e, parlando di me, lo faccio quando possibile, il più possibile, ma chiaramente, non lo è sempre.

Avete il monitor della camera che vi può mostrare gli istogrammi della foto, oltre che la foto! Guardateli, non guardate solo la foto, vi servono per esporre bene!

In digitale, uno scatto, due, tre in più sono gratis ( mentre con le diapositive buone mi veniva il magone!): provate a scattare con leggera variazione di esposizione, se avete tempo e modo, cercando di spostare a destra l’istogramma, a pelare lo sfondamento, e, se fate le cose per bene, un pochino di miglioramento lo vedrete.

Il problema che si sente tanto dire in giro, il luogo comune, che il digitale di piccolo formato, il nostro, dà immagini “piatte” è verissimo, e proviene da lontano.

Le immagini tridimensionali, piene, belle, le dà l’elevata estensione della gamma tonale e la colpa di avere immagini piatte è poco imputabile al sensore, almeno di quelli di ultima generazione, mentre è molto imputabile al fotografo ed il motivo sostanzialmente è uno solo: una procurata perdita di gamma tonale, per ignoranza od incuria.

Perché:
- abituato alla pellicola, il fotografo espone male, non usa tutta la dinamica del sensore e perde proprio la parte percentualmente rilevante: se una foto a colori veniva chiara in pellicola, la buttavi via, mentre adesso la DEVI farla chiarina per poi recuperarla, dopo, per avere massima qualità, ma molti non lo hanno capito e guai a scattare chiarino.
- lavora in JPEG od a 8 bit, dato che le prime macchinette quello avevano, non di più, e, per ignoranza, continua su quella strada, tagliando ancor di più quello che ha già tagliato in ripresa.
- stampa lui con settaggi errati di carta, stampante etc, altri tagli.
- i laboratori normali non lavorano in TIFF e 16 bit, perché dovrebbero avere PC e stampanti buone e costose, e soprattutto dovrebbero aver personale esperto, mettere maggior cura nella stampa, e non ci pensano nemmeno: tagliano in JPEG ed 8 bit, tanto nessuno vede nulla.

Si può fare meglio, ma…… “nessuno nasce imparato”!

Sperando di essere stato almeno chiaro, se non utile, per qualcuno, anche pochi, saluti cordiali.



dimapant
QUOTE(dimapant @ Oct 16 2009, 04:11 PM) *
Riferendomi a quanto molto giustamente ha evidenziato, concordo su tutto.

Mi attacco al tuo messaggio dato che parli giustamente di corretta esposizione teorica, che dovrebbe essere al limite di pelare i bianchi, senza sfondarli e premetto che quanto sotto non è indirizzato a te che sai già tutto, è solo per sfruttare il fatto che hai parlato correttamente di esposizione e dato che siamo in un forum di Tecnica Fotografica.

Nello spirito di divulgare informazioni che, almeno per qualcuno, potrebbero essere utili, colgo l’occasione, come ho già fatto altre volte, per fare un paio di precisazioni sull’esposizione, argomento sempre importante al fine di massima qualità dell’immagine, basti pensare al sistema zonale, etc., ma molti fotografi a parer mio, non ci prestano la giusta attenzione, tanto la macchina fa tutto da sé e bene, ma, a volte .... si vede un’immagine che ha poca vita, poco corpo, per non dire piattina.

Quanto sotto è per coloro che cercano la massima qualità dell’immagine, i pignoli; se questa non interessa, non state a leggere, dato che ci vuole un po’ di tecnica.

Come giustamente asserito, questo tipo di esposizione, a pelare il limite dei bianchi, con istogramma dunque spostato a destra a sfiorare la barra del clipping, è la migliore in questo mondo del digitale; ma…..perché?

Perché il pelare, senza sfondare, i bianchi fornisce la massima estensione della scala tonale ed il minimo rumore all’immagine.

Vediamo il motivo.
Un sensore medio può registrare, per sua natura tecnologica, una scala dinamica di circa 6 diaframmi, e, con i nuovi sensori, questo valore è in aumento ( D3s in testa!); considerando di scattare come si deve, in RAW, molte fotocamere hanno una profondità di colore a 12 bit (come ho già detto altrove, alcune di più, 14 bit, ma consideriamo 12 bit).

Un’immagine a 12 bit registra 2 alla dodicesima variazioni discrete di tono (per comodità, toni) ovvero 4096 toni.

Dato che la scala tonale registrabile è di 4096 toni (o grigi in B&N) ed il sensore della fotocamera può registrare l’informazione su un’ampiezza (scala dinamica) di 6 diaframmi, posso pensare di avere 4096/6 = circa 683 toni registrabili per ogni diaframma (valore di luminosità) dell’immagine, ovvero 683 toni scuri registrabili per un diaframma di variazione di luminosità nella parte più scura dell’immagine, verso il nero, e su, su fino agli stessi 683 toni chiari registrabili per l’ultimo diaframma di variazione luminosa, nella parte più chiara della fotografia, verso il bianco.
Ovvero una uniforme distribuzione di toni sui vari livelli di illuminazione (diaframmi 6 nel nostro caso, con 683 toni ciascuno) che costituiscono la nostra immagine.

NON È COSÌ !

Perché? Perché il sensore non porta a quella distribuzione, dato che la sua curva caratteristica (= l’andamento della quantità del segnale elettrico in uscita del sensore in risposta ai vari livelli delle quantità di luce incidente) è praticamente lineare, sia esso CCD o CMOS, e dato che per ogni diaframma che chiudo, la luce sul sensore dimezza, e se dimezza la luce, anche il segnale del sensore dimezza, dunque meno luce incidente, meno segnale ovvero meno toni.
Partendo dal valore disponibile di 4096 toni, tutta la luce disponibile per il sensore, e sottoesponendo di un diaframma, vicino al bianco, ovvero riducendo alla metà la luce disponibile, al primo diaframmane tocca la metà dei toni disponibili, ovvero 2048, al secondo la metà della prima metà e cosi via; abbiamo la situazione seguente, per i nostri 6 diaframmi:

Grigi chiarissimi nei toni alti, a pelare il bianco Disponibili 2048 toni
Grigi chiari 1024
Grigi medi chiari 512
Grigi medi scuri 256
Grigi scuri 128
Grigi molto scuri a pelare il nero 64

Da notare che la gamma dinamica della macchina ( i 12 bit originali, i 4096 toni) non li raggiungo mai col sensore, dato che, ovviamente, non è perfetto e taglia SEMPRE; a 12 bit i 4096 e sono un limite teorico.

Il sensore poi ha un suo rumore di fondo, più o meno costante: nelle zone chiare c’è più segnale, ci sono molti più toni, ed, a parità di rumore, il rapporto segnale/rumore è dunque migliore; nelle zone scure, con molto meno segnale, molti meno toni, il rapporto segnale rumore è molto più basso, peggiore; in pratica c’è molto meno rumore sui grigi chiari che sui grigi scuri, come tutti sappiamo, e questa è la motivazione.

A parte i conticini, alla luce delle nuove informazioni di cui sopra vediamo cosa succede, le conseguenze pratiche relative all’esposizione:

- l’esposizione giusta, quella che dà la migliore scala tonale, deve “pelare” i bianchi, senza sfondarli, per utilizzare tutta la gamma dinamica disponibile prima di bruciarli, lì vicino, in quella parte di esposizione a luce chiara il sensore ci lavora meglio e ci registra più toni a parità di quantità disponibile di luce.

- Perché è quella giusta?
Perché se espongo e:
- non uso un diaframma in basso, l’ultimo, verso il nero, ovvero espongo con istogramma spostato a destra, perdo solo 64 toni
- non uso quello in alto, il primo, ovvero espongo con istogramma spostato a sinistra, perdo 2048 toni: ho perso la METÀ della gamma tonale disponibile, mentre verso il nero sono solo 64, un’inezia.

- la foto, vista in RAW appare chiarina, ma e’ normale, e le ombre sono più aperte, facilitando il lavoro di fotoritocco.

- dato che in quella condizione di esposizione, istogramma che pela a destra, l’immagine è globalmente più chiara, ed il rapporto segnale/rumore del sensore è più alto per toni chiari, in quella condizione abbiamo anche il minimo contenuto di rumore nella fotografia.

Altre importanti implicanze pratiche:
- Dobbiamo scurire quell’immagine un po’ chiarina, convertendo il RAW in TIFF, dobbiamo togliere quel poco di luminosità in più, ma la riduzione di luminosità va fatta in RAW, lavorando col programma di conversione (Capture NX2, o altro che sia) , utilizzando i regoli di luminosità e contrasto, riportando l’immagine nella norma e mantenendo al meglio la gamma tonale, e NON sul TIFF con Photoshop, dopo la conversione, dato che così taglio gamma tonale, soprattutto lavorando a 8 bit.

- Nulla…. viene gratis! Con questa esposizione abbondante, in pratica, ahimè, è come abbassare un pochino gli ISO ai quali si lavora: se c’è poca luce, si va in crisi e non merita certo andare a fare una foto mossa o con poco campo a fuoco per avere un po’ meno rumore ed un po’ più di toni.

Comunque, nel dubbio, sempre sottoesporre, e non preoccupiamoci di tutta questa ottimizzazione, dato che se sottoespongo la recupero, ma se sfondo i bianchi, non li recupero più.

Ma, praticamente, si ottengono foto migliori lavorando così e, parlando di me, lo faccio quando possibile, il più possibile, ma chiaramente, non lo è sempre.

Avete il monitor della camera che vi può mostrare gli istogrammi della foto, oltre che la foto! Guardateli, non guardate solo la foto, vi servono per esporre bene!

In digitale, uno scatto, due, tre in più sono gratis ( mentre con le diapositive buone mi veniva il magone!): provate a scattare con leggera variazione di esposizione, se avete tempo e modo, cercando di spostare a destra l’istogramma, a pelare lo sfondamento, e, se fate le cose per bene, un pochino di miglioramento lo vedrete.

Il problema che si sente tanto dire in giro, il luogo comune, che il digitale di piccolo formato, il nostro, dà immagini “piatte” è verissimo, e proviene da lontano.

Le immagini tridimensionali, piene, belle, le dà l’elevata estensione della gamma tonale e la colpa di avere immagini piatte è poco imputabile al sensore, almeno di quelli di ultima generazione, mentre è molto imputabile al fotografo ed il motivo sostanzialmente è uno solo: una procurata perdita di gamma tonale, per ignoranza od incuria.

Perché:
- abituato alla pellicola, il fotografo espone male, non usa tutta la dinamica del sensore e perde proprio la parte percentualmente rilevante: se una foto a colori veniva chiara in pellicola, la buttavi via, mentre adesso la DEVI farla chiarina per poi recuperarla, dopo, per avere massima qualità, ma molti non lo hanno capito e guai a scattare chiarino.
- lavora in JPEG od a 8 bit, dato che le prime macchinette quello avevano, non di più, e, per ignoranza, continua su quella strada, tagliando ancor di più quello che ha già tagliato in ripresa.
- stampa lui con settaggi errati di carta, stampante etc, altri tagli.
- i laboratori normali non lavorano in TIFF e 16 bit, perché dovrebbero avere PC e stampanti buone e costose, e soprattutto dovrebbero aver personale esperto, mettere maggior cura nella stampa, e non ci pensano nemmeno: tagliano in JPEG ed 8 bit, tanto nessuno vede nulla.

Si può fare meglio, ma…… “nessuno nasce imparato”!

Sperando di essere stato almeno chiaro, se non utile, per qualcuno, anche pochi, saluti cordiali.

Faccio presente che quanto sopra non è tutta farina del mio sacco, ma ho approfondito la questione su vari fronti ed il migliore mi è sembrato un sito canadese, Luminous Landscape, ed uno inglese, Cambridge, ma non ricordo e non ho gli indirizzi, solo i concetti.
Saluti cordiali
dimapant
Alcuni giorni orsono ho parlato di verifica da fare coi Livelli.
Posto unìimmagine che DEVE avere i neri tappati. In questo caso, chiaramente, la verifica si fa comunque, ma tenendo conto della situazione peculiare.IPB Immagine Ingrandimento full detail : 138.3 KB

Saluti cordiali
roberto depratti
QUOTE(dimapant @ Oct 16 2009, 04:48 PM) *
Alcuni giorni orsono ho parlato di verifica da fare coi Livelli.
Posto unìimmagine che DEVE avere i neri tappati. In questo caso, chiaramente, la verifica si fa comunque, ma tenendo conto della situazione peculiare. Ingrandimento full detail : 138.3 KB

Saluti cordiali



....concordo e mi compiaccio per lo scatto ineccepibile, bene così!!!!

Roberto
fastt81
Partecipo anche io con un piccolo contributo!!! Stazione centrale di New York...

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 511.2 KB
pch
QUOTE(fastt81 @ Oct 16 2009, 07:55 PM) *
Partecipo anche io con un piccolo contributo!!! Stazione centrale di New York...

Ingrandimento full detail : 511.2 KB

per il mio gusto è semplicemente "bellissima"! Complimenti
Adriano Pappalardo
QUOTE(fastt81 @ Oct 16 2009, 07:55 PM) *
Partecipo anche io con un piccolo contributo!!! Stazione centrale di New York...

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Ottimo contributo,ma visto che questa è una sezione sulla tecnica digitale per il b&n,volevamo sapere come hai lavorato il tuo scatto per ottenere questo bellissimo risultato!!
Grazie ma non me ne volere Police.gif !!!
Adriano
albè
QUOTE(roberto depratti @ Oct 15 2009, 11:57 AM) *
Non vado a ripetere ciò che riguarda la mia attrezzatura fotografica .....se interesa a qualcuno la trova descritta all'interno del mio profilo.

Posto di seguito uno degli ultimi scatti eseguiti a Lucca in occasione dell'ultima "Zingarata" di Sabato scorso.
Si tratta di scatti eseguiti direttamente in MONOCROMATICO ON CAMERA (preventivamente impostato) in Jpeg Fine ....
Gli accorgimenti in pp riguardano interventi in contrasto e maschera di contrasto con una leggera evidenza sui neri per dare maggiore stacco ai vari piani presenti nelle scene.

1)
Ingrandimento full detail : 346.3 KB

2)
Ingrandimento full detail : 418.2 KB


Ciao, alla prossima - Roberto


Non voglio assolutamente criticare una tua scelta ci mancherebbe ma sinceramente non capisco come mai tu scatti on-camera, non sono molto esperto di digitale anche se lo uso già da qualche anno, ma sono dell'idea che così facendo si perdano tante più informazioni che non scattando a colori e poi successivamente convertendo in BW.
Io ad esempio scatto sempre con l'idea di convertire in BW perchè ho quasi sempre scattato con pellicola bn, ma non mi è mai venuto in mente di usare l'on camera......certamente è una questione di gusti.

Ciao e a presto Alberto
pch
Due contributi del week-end. Entrambe le elaborazioni sono conversioni mediante miscelazione dei canali colore + maschera di contrasto + correzione istogramma finale. (nella prima ho mantenuto l'immagine a colori per lo sfondo e miscelato i due livelli)
Visto che sono solo alla mia terza elaborazione, sono graditi i commenti costruttivi.

PS: ripeto una domanda che ho già fatto stamattina in altro post: il mio programma di fotoritocco (PSP X) non apre i file NEF della D90. Pertanto sono costretto a lavorare in jpeg. Se è vero che l'elaborazione in TIFF consente di avere mantenere più informazioni, è corretto aprire i file, convertirli in tiff (da 5-6 Mb arrivano a 40-50) e poi lavorare su quelli? Se si, il salvataggio finale conviene farlo sempre in tiff o si può tornare in jpeg? grazie.gif per le risposte (e i commenti)

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 1.4 MB

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 657.2 KB
roberto depratti
QUOTE(albè @ Oct 18 2009, 06:30 PM) *
Non voglio assolutamente criticare una tua scelta ci mancherebbe ma sinceramente non capisco come mai tu scatti on-camera, non sono molto esperto di digitale anche se lo uso già da qualche anno, ma sono dell'idea che così facendo si perdano tante più informazioni che non scattando a colori e poi successivamente convertendo in BW.
Io ad esempio scatto sempre con l'idea di convertire in BW perchè ho quasi sempre scattato con pellicola bn, ma non mi è mai venuto in mente di usare l'on camera......certamente è una questione di gusti.

Ciao e a presto Alberto



....no no capisco benissimo il tuo concetto; la mia è una conseguenza logica del percorso fotografico intrapreso a partire dal 1985 a ....20-21 anni di età ....scattavo in BW a pellicola ...poi in camera oscura intervenivo sul contrasto e sulle amschere di contrasto. Uno scatto che veniva male veniva abbandonato ....magari si salvava l'idea sulla quale ripetere determnate cose.
Con l'avvento del digitale ....rimas scioccato dall'effetto inizialmente prodotto dal sensore. Da li iniziai il percorso di avvicinamento per capire il nuovo strumento tecnologico, inmodo da poterlo interscambiare con il vecchio mondo che ancora uso.
Allora devo dire che, a distanza di circa 3 anni, ciò che ottenevo a pellicola lo ottengo in digitale. Sono un maniaco del perfezionismo quindi sono andato ad approfondire certe rese su:

- resa dei bianchi
- resa dei grigi medi
- resa dei neri

Scattare a colori e poi convertire limita molto le mie caratteristiche derivanti dalla vecchia metodologia, vale a dire sentire e vedere un certo risultato. Con questo non voglio dire che gli altri amici o appassionati non riescano a d ottenere cose sensazionali anzi ....spesso vado a confrontarmi con situazioni bellissime la maggior parti delle quali derivano da significativi interventi in pp. Ecco, da questi punto di vista io affermo, dandovi costantemente le prove di ciò che dico (molti di voi lo hanno anche verificato dal vivo a LUcca), che la pp, in quanto Camera Chiara, la impiego ne più e nemmeno di come usavo la Camera Oscura. Anche i livelli, che tanti usano in modo sfrenato, li impiego ma con moderazione cercando di non alterare una certa interpretazione.

Alla prossima - Roberto
albè
QUOTE(roberto depratti @ Oct 19 2009, 11:23 AM) *
....no no capisco benissimo il tuo concetto; la mia è una conseguenza logica del percorso fotografico intrapreso a partire dal 1985 a ....20-21 anni di età ....scattavo in BW a pellicola ...poi in camera oscura intervenivo sul contrasto e sulle amschere di contrasto. Uno scatto che veniva male veniva abbandonato ....magari si salvava l'idea sulla quale ripetere determnate cose.
Con l'avvento del digitale ....rimas scioccato dall'effetto inizialmente prodotto dal sensore. Da li iniziai il percorso di avvicinamento per capire il nuovo strumento tecnologico, inmodo da poterlo interscambiare con il vecchio mondo che ancora uso.
Allora devo dire che, a distanza di circa 3 anni, ciò che ottenevo a pellicola lo ottengo in digitale. Sono un maniaco del perfezionismo quindi sono andato ad approfondire certe rese su:

- resa dei bianchi
- resa dei grigi medi
- resa dei neri

Scattare a colori e poi convertire limita molto le mie caratteristiche derivanti dalla vecchia metodologia, vale a dire sentire e vedere un certo risultato. Con questo non voglio dire che gli altri amici o appassionati non riescano a d ottenere cose sensazionali anzi ....spesso vado a confrontarmi con situazioni bellissime la maggior parti delle quali derivano da significativi interventi in pp. Ecco, da questi punto di vista io affermo, dandovi costantemente le prove di ciò che dico (molti di voi lo hanno anche verificato dal vivo a LUcca), che la pp, in quanto Camera Chiara, la impiego ne più e nemmeno di come usavo la Camera Oscura. Anche i livelli, che tanti usano in modo sfrenato, li impiego ma con moderazione cercando di non alterare una certa interpretazione.

Alla prossima - Roberto



Capisco,anch'io ho fatto circa 10 anni di camera scura, però quante volte ho usato le mascherine per bruciare una zona della foto, oppure ho usato una carta più o meno contrastata, tutte cose che ora si ritrovano nel digitale, livelli, lumunosità/contrasto.
Anche l'uso dei vari filtri, rosso, giallo,arancio....tutti più o meno andavano a modificare la scena. Quindi almeno personalmente quando vado a modificare una foto uso esclusivamente livelli e luminosità/contrasto due cose che non vanno certamente a stravolgere la realtà.

I miei più sentiti saluti Alberto
Matt.3
Se posso..
Che ne pensate??

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 289.2 KB

Matt
pch
QUOTE(Matt.3 @ Oct 19 2009, 08:03 PM) *
Se posso..
Che ne pensate??

Ingrandimento full detail : 289.2 KB

Matt

beh, non credo tu debba chiedere il permesso. Per mio gusto personale la foto mi sembra un po' grigia.....manca qualche particolare veramente bianco. ripeto, per mio gusto!
roberto depratti
L'ultima foto postata è un esempio di quello che spesso si definisce una conversione da colore a BW senza tenere conto delle caratteristiche base del bianconero.
PRECISO per l'autore dello scatto: non è una bacchettata nei tuoi confronti, per l'amore di Dio ....spiego tutto.
Sia in questo post che in altri si discute in modo interessante di come "Uno scatto", in BW, possa essere più o meno tendente al grigiastro ....e di qui le svariate considerazioni a dire cosa si è fatto e perchè ....
A volte viene confuso l'effetto derivante dalla gamma dei grigi medi, presenti in una scena, che spaziano dai bianchi ai neri dall'effetto che definisco a "Patina", cioè quel velo grigiastro presente sull'intero scatto .....

Tornando allo scatto dell'autore, il consiglio imediato è di intervenire in pp al fine di recuperare le tonalità (riuscendo così a vedere l'effetto di cui sto parlando). A tale riguardo è necessario prima operare sui livelli tirando fuori i bianchi e provando a rendere più marcati i toni scuri sino ai neri; poi bisogna dare maggiore contrasto alla scena.

Mi permetto di rilanciare queste considerazioni soprattutto in questo post specifico della materia.
A tutti grazie dell'attenzione.

Roberto

pch
QUOTE(roberto depratti @ Oct 20 2009, 09:36 AM) *
L'ultima foto postata è un esempio di quello che spesso si definisce una conversione da colore a BW senza tenere conto delle caratteristiche base del bianconero.
PRECISO per l'autore dello scatto: non è una bacchettata nei tuoi confronti, per l'amore di Dio ....spiego tutto.
Sia in questo post che in altri si discute in modo interessante di come "Uno scatto", in BW, possa essere più o meno tendente al grigiastro ....e di qui le svariate considerazioni a dire cosa si è fatto e perchè ....
A volte viene confuso l'effetto derivante dalla gamma dei grigi medi, presenti in una scena, che spaziano dai bianchi ai neri dall'effetto che definisco a "Patina", cioè quel velo grigiastro presente sull'intero scatto .....

Tornando allo scatto dell'autore, il consiglio imediato è di intervenire in pp al fine di recuperare le tonalità (riuscendo così a vedere l'effetto di cui sto parlando). A tale riguardo è necessario prima operare sui livelli tirando fuori i bianchi e provando a rendere più marcati i toni scuri sino ai neri; poi bisogna dare maggiore contrasto alla scena.

Mi permetto di rilanciare queste considerazioni soprattutto in questo post specifico della materia.
A tutti grazie dell'attenzione.

Roberto

Esattamente quello che avevo scritto io nel mio commento, solo un po' più......professionale!!!! rolleyes.gif
Gufopica
Analisi perfetta di Roberto.
Matt.3
QUOTE(roberto depratti @ Oct 20 2009, 09:36 AM) *
L'ultima foto postata è un esempio di quello che spesso si definisce una conversione da colore a BW senza tenere conto delle caratteristiche base del bianconero.
PRECISO per l'autore dello scatto: non è una bacchettata nei tuoi confronti, per l'amore di Dio ....spiego tutto.
Sia in questo post che in altri si discute in modo interessante di come "Uno scatto", in BW, possa essere più o meno tendente al grigiastro ....e di qui le svariate considerazioni a dire cosa si è fatto e perchè ....
A volte viene confuso l'effetto derivante dalla gamma dei grigi medi, presenti in una scena, che spaziano dai bianchi ai neri dall'effetto che definisco a "Patina", cioè quel velo grigiastro presente sull'intero scatto .....

Tornando allo scatto dell'autore, il consiglio imediato è di intervenire in pp al fine di recuperare le tonalità (riuscendo così a vedere l'effetto di cui sto parlando). A tale riguardo è necessario prima operare sui livelli tirando fuori i bianchi e provando a rendere più marcati i toni scuri sino ai neri; poi bisogna dare maggiore contrasto alla scena.

Mi permetto di rilanciare queste considerazioni soprattutto in questo post specifico della materia.
A tutti grazie dell'attenzione.

Roberto



Figurati Roberto e grazie dei consigli;
effettivamente è una conversione da colori a BN rolleyes.gif
Proverò al più presto a intervenire in PP.
Un saluto

Matt
Attilio PB
Trovo un po' di tempo ed aggiungo alla discussione questo scatto:

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 708 KB

già mostrato in obiettivi, è uno scatto fatto in Burkina Faso circa un paio di anni fa, la bimba appartiene ad una famiglia seminomade che si sposta di diga in diga (finché contengono ancora acqua) e producono mattoni di fango che vendono ai villaggi limitrofi.

Lo scatto è stato fatto in pieno sole, con l'illuminazione dura del posto che da sola tende ad esasperare il contrasto. La conversione è stata eseguita con Silver Efex pro e Photoshop: ho in realtà fatto due conversioni dello scatto, la prima sul soggetto con lo sviluppo "high structure", fuji pan F e regolando la curva di risposta esasperando ancora di piu' il contrasto sui toni medi ed alti ma aprendo leggermente i toni piu' scuri. La seconda conversione l'ho pensata per lo sfondo, sempre in high structure, stavolta senza specificare l'emulsione di riferimento e mantenendo una curva di risposta piuttosto lineare.
In photoshop ho unito i due livelli di conversione eliminando le parti superflue di ogni livello.

Ho aggiunto un lievissimo viraggio.

Ciao
Attilio
leorus
QUOTE(Attilio PB @ Oct 20 2009, 12:43 PM) *
Trovo un po' di tempo ed aggiungo alla discussione questo scatto:


Ciao
Attilio


Beh Attilio... che dire? blink.gif
Complimenti per lo scatto che trasmette una forza incredibile...

Ottima la conversione e il metodo per ottenerla; anch'io a volte uso l'High Structure per esaltare i dettagli della scena o del soggetto.

Avevo già visto questa foto qualche giorno fa e ora ne approfitto per chiederti una piccola curiosità, consapevole però di andare OT... ph34r.gif

Visto che sei un maestro nei ritratti, vorrei sapere da te se esiste una preciso modo di esporre in caso di soggetti con la pelle molto scura e addirittura completamente nera.
Sembrerà forse una domanda banale ma dovrei fare delle foto ad un mio amico del Camerun in luce ambiente e (forse) artificiale, la mia preoccupazione sta nel non venire ingannato dall'esposimetro e nel capire se (come nel ritratto a soggetti chiari si espone sulle alle alte luci) io debba tenere in considerazione qualcosa di particolare durante la scelta del punto di esposizione sul viso.

Poi vale sempre la regola "prova e aggiusta" ma se ci fosse qualche dritta da seguire "pre-scatto" te ne sarei molto grato.

Ancora complimenti per la tua foto,
grazie per le eventuali info
e le mie scuse a tutti per il piccolo OT

Saluti
Attilio PB
Ciao smile.gif
esporre le pelli scure non è mai semplicissimo, in primo luogo per via della grande variabilità tra l'una e l'altra.
In generale potendo scegliere io misuro sulla guancia, dove la pelle è meno tesa e sottile, valutando di volta in volta come compensare l'esposizione misurata, in un caso come questo, dove abbiamo anche una maglia molto chiara in pieno sole e si vuole riportare lo scatto a tutti i costi, meglio chiudere l'esposizione con una scelta piu' prudenziale, la pelle di queste popolazioni è molto scura ma non nera, compensare due stop in una situazione del genere non è una follia. In realtà la misurazione quella volta non la feci, la situazione di luce in quei posti è piuttosto costante nell'arco delle giornata ed ovviamente dei vari giorni, l'unica variabile è se ti ritrovi con soggetti fortemente in ombra, altrimenti fai l'esposizione una volta e poi scatti sempre con quella, la luce non cambia, non c'è motivo di cambiare esposizione (a meno di ricerca di risultati diversi, naturalmente).
Ciao
Attilio
roberto depratti
QUOTE(Attilio PB @ Oct 20 2009, 12:43 PM) *
Trovo un po' di tempo ed aggiungo alla discussione questo scatto:

Ingrandimento full detail : 708 KB

già mostrato in obiettivi, è uno scatto fatto in Burkina Faso circa un paio di anni fa, la bimba appartiene ad una famiglia seminomade che si sposta di diga in diga (finché contengono ancora acqua) e producono mattoni di fango che vendono ai villaggi limitrofi.

Lo scatto è stato fatto in pieno sole, con l'illuminazione dura del posto che da sola tende ad esasperare il contrasto. La conversione è stata eseguita con Silver Efex pro e Photoshop: ho in realtà fatto due conversioni dello scatto, la prima sul soggetto con lo sviluppo "high structure", fuji pan F e regolando la curva di risposta esasperando ancora di piu' il contrasto sui toni medi ed alti ma aprendo leggermente i toni piu' scuri. La seconda conversione l'ho pensata per lo sfondo, sempre in high structure, stavolta senza specificare l'emulsione di riferimento e mantenendo una curva di risposta piuttosto lineare.
In photoshop ho unito i due livelli di conversione eliminando le parti superflue di ogni livello.

Ho aggiunto un lievissimo viraggio.

Ciao
Attilio



Immagine finale di grande impatto, praticamente perfetta.

Roberto




dimapant
QUOTE(Attilio PB @ Oct 20 2009, 12:43 PM) *
Trovo un po' di tempo ed aggiungo alla discussione questo scatto:

Ingrandimento full detail : 708 KB

già mostrato in obiettivi, è uno scatto fatto in Burkina Faso circa un paio di anni fa, la bimba appartiene ad una famiglia seminomade che si sposta di diga in diga (finché contengono ancora acqua) e producono mattoni di fango che vendono ai villaggi limitrofi.

Lo scatto è stato fatto in pieno sole, con l'illuminazione dura del posto che da sola tende ad esasperare il contrasto. La conversione è stata eseguita con Silver Efex pro e Photoshop: ho in realtà fatto due conversioni dello scatto, la prima sul soggetto con lo sviluppo "high structure", fuji pan F e regolando la curva di risposta esasperando ancora di piu' il contrasto sui toni medi ed alti ma aprendo leggermente i toni piu' scuri. La seconda conversione l'ho pensata per lo sfondo, sempre in high structure, stavolta senza specificare l'emulsione di riferimento e mantenendo una curva di risposta piuttosto lineare.
In photoshop ho unito i due livelli di conversione eliminando le parti superflue di ogni livello.

Ho aggiunto un lievissimo viraggio.

Ciao
Attilio


A parer mio c’è una considerazione da fare a monte del giudizio da dare ad un’immagine, che d’altra parte va sempre fatta: stabilirne il criterio di giudizio, che non può e non deve essere sempre lo stesso.

Esplicitando il concetto in pratica, con un primo criterio, se l’immagine è vista sotto un punto di vista di un reportage su un determinato soggetto o situazione, posso dire che l’inquadratura è molto buona, ed il ritratto è stato convertito bene, ottenendo un’immagine forte e di contenuto chiaro, ottimo ritratto di una persona e di una situazione.

Se però l’immagine la vediamo da un punto di vista più estetico, a parer mio, potrebbe essere migliorata, ma questo miglioramento deve prima superare il dilemma etico se sia giusto intervenire per modificare, in parte, il contenuto di una foto di questo genere.

E qui la scelta è molto personale.

Se si supera questo possibile ostacolo etico, sempre a giudizio mio, avrei tolto un po’ di confusione che certamente esiste sul lato destro dell’immagine, togliendo il pezzo di viso sfuocato dell’ultimo bambino dietro, quello ai bordi della guancia in primo piano, che a me dà molta noia.
Questo metterebbe ancor di più in risalto il volto in primo piano, migliorando anche l’impatto psicologico di questa immagine.

Un leggero addolcimento generale del contrasto, veramente molto alto, la renderebbe forse otticamente più gradevole, ma su un contenuto forte come questo sarebbe controproducente, toglierebbe forza all’immagine, dunque va bene lasciata così.

Saluti cordiali

dimapant
QUOTE(Matt.3 @ Oct 19 2009, 08:03 PM) *
Se posso..
Che ne pensate??

Ingrandimento full detail : 289.2 KB

Matt


L’inquadratura è molto gradevole, ma la realizzazione, a parer mio, si poteva migliorare, dato che sostanzialmente tende al grigio, ha poca vita.
Con lo scopo di suggerire possibili miglioramenti, mi permetto di far notare che le pietre in primo piano sono grigio chiare, mentre quelle sulle colline sullo sfondo sono grigio scuro e questo, assieme ad altro, toglie vita all’immagine.
Il cielo e le montagne sono simili, e tutto si appiattisce: una schiarita allo sfondo, un tono diverso del cielo ed un recupero di contrasto, sempre sulle pietre sullo sfondo, la migliorerebbero.
Sostanzialmente, mancano i toni chiari, che in una giornata di sole così abbondano, e l'immagine perde forza e credibilità.
Saluti cordiali
Curad
Ciao a tutti, come da parte mia, non dare ragione a Roberto? anch'io scatto in B/N in camera, anche se assieme al formato raw, ma dopo aver fatto una foto, vedere subito il risultato in B/N è un godimento unico.........nel suo genere.
Approvo anche la limitazione allo stretto necessario della PP.
Mi metto alla gona con questo ritratto, le modifiche sono state eseguite con LR e sono veramente poche, contrasti e dettaglio, una mascheratura alleggeritrice sugl'occhi, come si faceva in camera oscura.
Lente 105DC f5,6 e D700

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 284.1 KB
giobas
QUOTE(Curad @ Oct 20 2009, 06:21 PM) *
Ciao a tutti, come da parte mia, non dare ragione a Roberto? anch'io scatto in B/N in camera, anche se assieme al formato raw, ma dopo aver fatto una foto, vedere subito il risultato in B/N è un godimento unico.........nel suo genere.
Approvo anche la limitazione allo stretto necessario della PP.
Mi metto alla gona con questo ritratto, le modifiche sono state eseguite con LR e sono veramente poche, contrasti e dettaglio, una mascheratura alleggeritrice sugl'occhi, come si faceva in camera oscura.
Lente 105DC f5,6 e D700

Ingrandimento full detail : 284.1 KB




io la preferisco cosi se mi posso permettere
pochissime correzioni
ciao
Curad
QUOTE(giobas @ Oct 20 2009, 07:14 PM) *
io la preferisco cosi se mi posso permettere
pochissime correzioni
ciao

Penso che in assoluto non ci sia un meglio o peggio, a me la versione meno contrastata piace perché più avvolgente, la tua versione è più immediata e più leggibile.
Penso che sia questione di gusti, ma forse sbaglio io
C.
fastt81
QUOTE(adry75 @ Oct 18 2009, 02:39 PM) *
Ottimo contributo,ma visto che questa è una sezione sulla tecnica digitale per il b&n,volevamo sapere come hai lavorato il tuo scatto per ottenere questo bellissimo risultato!!
Grazie ma non me ne volere Police.gif !!!
Adriano


Scusatemi, avevo totalmente ignorato questa cosa!!! Semplicemente ho usato nik silver efex che come sicuramente saprete permette vari viraggi di bianco e nero, filtro verde, filtro rosso etc etc, poi con degli slides decidi contrasto, luminosità e altri valori. io lo trovo un ottimo programma per i b/n.

Grazie per i complimenti
fastt81
Partecipo con qualche altro scatto se volete:

Qui mi rendo conto che i lineamenti del naso forse si sono un po' persi ma mi piaceva molto questa variante di bianco e nero di quest'amica scattata a sua insaputa.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 246 KB

Qui abbiamo tentato una posa...sole alle spalle a dare l'effetto sui capelli e riflesso frontale per dare luce al volto.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 367.6 KB

Qui invece semplice scatto volante con sole semifrontale. Tutti i B/N sono stati trattati con i vari filtri di Nik Silver Efex

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 329.1 KB
dimapant
Ecco una strana geometria.
Mi piacerebbe conoscere se e quali sensazioni può suscitare.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 338.8 KB

Grazie in anticipo e saluti cordiali
pch
QUOTE(dimapant @ Oct 14 2009, 09:30 AM) *
Non conosco la D 90, dunque mi spiace ma non so dare una risposta.

Come spiego sopra, il Jpeg in fotografia, se si vuole buona qualità, non dovrebbe essere mai usato.
saluti

Domanda già inserita in altro post ma che ripropongo qui perchè in tema. Io possiedo una versione di Paint Shop Pro con cui mi trovo molto bene ma che non apre i NEF della D90. La mia domanda è questa: per elaborare le immagini senza perdere le informazioni come con il jpeg, è tanto scorretto aprire i file NEF con RAWTHERAPEE, salvarli in TIFF ed operare poi tutte le operazioni su quello? Se si, quali correzioni applicare al NEF prima del salvataggio in TIFF e quali rimandare a dopo? Se no, devo necessariamente mettere mano al portafoglio ed acquistare un nuovo programma di fotoritocco?!?!?! Sinceramente vorrei evitarlo!!!
Gabriele.Carpinelli
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
roberto depratti
QUOTE(dimapant @ Oct 21 2009, 06:38 AM) *
Ecco una strana geometria.
Mi piacerebbe conoscere se e quali sensazioni può suscitare.

Ingrandimento full detail : 338.8 KB

Grazie in anticipo e saluti cordiali


..perchè no .....sembra un'immagine pubblicitaria ...buoni toni. Noto marcato effetto tipo "PP" ....sai quando si usano troppo le maschere di contrasto.

Roberto



QUOTE(Gabriele.Carpinelli @ Oct 21 2009, 11:49 AM) *
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.



...capisco il senso dello scatto incentrato sulle silhouette che riflettono ....a mio gusto troppo poco leggibile.

Roberto
dimapant
QUOTE(pch @ Oct 21 2009, 11:04 AM) *
Domanda già inserita in altro post ma che ripropongo qui perchè in tema. Io possiedo una versione di Paint Shop Pro con cui mi trovo molto bene ma che non apre i NEF della D90. La mia domanda è questa: per elaborare le immagini senza perdere le informazioni come con il jpeg, è tanto scorretto aprire i file NEF con RAWTHERAPEE, salvarli in TIFF ed operare poi tutte le operazioni su quello? Se si, quali correzioni applicare al NEF prima del salvataggio in TIFF e quali rimandare a dopo? Se no, devo necessariamente mettere mano al portafoglio ed acquistare un nuovo programma di fotoritocco?!?!?! Sinceramente vorrei evitarlo!!!


Lo scattare in RAW si fa per avere la massima qualità dell’immagine, grazie al mantenimento della profondità di colore (12 o 14 bit) ed alla possibilità di intervenire sul RAW prima di convertirlo in TIFF.
Come e perché si interviene sul RAW prima di convertirlo in TIFF?
Gli interventi sono fondamentalmente effettuati per equilibrare l’immagine operando sui principali diversi suoi parametri, interventi alcuni fattibili solo prima della conversione in TIFF e altri fattibili anche sul TIFF, ma che sono modificabili con continuità operativa sul RAW, mentre non sono più modificabili sul TIFF dopo la conversione.
Lo scopo del lavoro fatto sul RAW è di avere un’immagine che non ha problematiche tecniche di base, che è tecnicamente corretta in termini di gamma tonale e gamma dinamica rappresentate, assenza di alcune aberrazioni ottiche vistose, e, a scelta dell’operatore, che può già avere impostati dei canoni estetici (schiarimento od oscuramento di zone, saturazione etc.) da approfondire come modifica dopo la sua conversione in TIFF; di norma sul RAW si fa:

1) equilibrio delle alte luci (recupero di quelle sfondate) e delle zone in ombra(schiarimento delle tappate), sempre fattibile, salvo casi disperati o di errori molto grossolani.
2) Ripristino del giusto bilanciamento del bianco, se necessario.
3) equilibrare l’esposizione ed il contrasto, oppure ottenere da un unico RAW, due TIFF, uno buono sulle alte luci, l’altro sulle ombre, per poi fonderli ed ottenere un’unica immagine con gamma tonale estesa su entrambi.
4) correggere in parte le pecche dell’ottica (aberrazioni cromatiche, etc)
5) Interventi localizzati di schiarimento, oscuramento, globali di saturazione, vividezza etc..

Prima si equilibra l’immagine tecnicamente sul RAW e poi si converte in TIFF, per potervi effettuare le operazioni di ritocco, che comportano il miglioramento dell’immagine dal punto di vista estetico, tramite i suoi parametri (in parte gli stessi del RAW) ed interventi di ritaglio, copia etc

I files RAW sono complessi e ricchi di informazione occulta, tanto da NON poter essere manipolati dai vari programmi di fotoritocco.
Anche Photoshop e Lightroom NON aprono direttamente i RAW, lo fanno con un programma operativo di servizio, Adobe Camera RAW, per poi convertirlo in TIFF, o quello che voglio io, e solo allora intervenirci con tutta la strumentazione dovuta e necessaria.

Si fa il lavoro sul RAW perché in quel formato di file resta immagazzinata tutta l’informazioni occulta, anche alterando i vari parametri, nel senso che se l’immagine convertita in TIFF non mi piace, torno indietro e la rimodifico, mentre una volta convertito in TIFF tutta l’informazione occulta è persa.

Se sbaglio sul RAW, ad esempio, a recuperare dei bianchi sfondati, e da questo apro un TIFF che ha i bianchi sfondati, quei bianchi sfondati sul TIFF non li recupero più, mentre posso tornare sul RAW originale, rifaccio il recupero dei bianchi, questa volta corretto, butto via il TIFF sbagliato e ne apro uno nuovo che ha i bianchi non sfondati e mi sono salvato.
Se avessi scattato in JPEG, sfondati i bianchi, non è possibile un recupero.

Il RAW originale va conservato sempre intatto, NON va MAI salvato alterato nei vari interventi, proprio per questa sua capacità di immagazzinaggio di tutte le informazioni, visibili od occulte che siano, che restano a disposizione per sempre.
Una volta salvato in TIFF, con un programma di fotoritocco si opera per ottimizzare la parte fotografica compositiva ed estetica
Con la premessa che non conosco il programma RAWTHERAPEE, se tale programma permette di operare sui RAW nel modo suddetto, sicuramente è da utilizzare e può sostituire altri programmi da comperare.
Se non lo fa e semplicemente converte i file da RAW a TIFF (come ad esempio può fare ViwNX, gratis) senza possibilità d’intervento operativo, non è di molta utilità pratica.

Con l’avvento del digitale, la manipolazione dell’immagine tramite programmi di conversione dei RAW e di fotoritocco, impatta sulla qualità finale delle immagini, addirittura molto più di quanto comporta la differenza che sta tra un buon obiettivo ed uno mediocre.
La qualità vera delle ottiche e dei sensori diviene otticamente rilevabile solo a condizione di avere tutta la catena operativa che preserva un’immagine tecnicamente buona, altrimenti tutto si perde nei meandri digitali, ed immagini catturate da apparati di pregio divengono simili, o peggiori, a quelle catturate da macchinette da pochi soldi.

Da questo ne scaturisce, a parer mio, che se uno vuole alta qualità d’immagine, bisogna mettere in conto di fare un investimento in software, con priorità addirittura superiore a quella data ad una buona attrezzatura, altrimenti nemmeno si apprezza che quella attrezzatura è buona.

Saluti



saramik
Ciao ragazzi, questo 3d è semplicemente strepitoso!!! Davvero siete dei maestri impagabili, e sto imparando una marea di cose con voi, non solo sulla conversione, che sembra ad una neofita la cosa più complicata, ma come vedere la foto in bn...In effetti questo è stato sempre il problema che mi sono posta di piu, e cioè come vanno convertiti i vari tipi di fotografia?? Ad esempio i ritratti, i panorami, lo stilllife.... ICioè, quando ci vuole piu contrasto? Oppure quando funzionano meglio toni grigi? Con voi sto imparando questo ed altro... GRAZIE!!

Ora, per farmi massacrare da voi maestri vi posto una fotina che ho convertito un pò di tempo fa, e quindi non alla luce dei vostri consigli. D40 ma non ricordo che obiettivo (ci dovrebbero essere gli exif, credo), aggiustata in ACR, e poi convertita in CS3 con il miscelatore canale molto semplicemente. Gradirei sapere che ne pensate! Baci a tutti!! Sara

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P.s. già postata in un altro 3d...
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