Ciao Marco,
premesso che anche io non sono un'esperto di algoritmi di compressione, premesso anche che Nikon giustamente è molto riservata sui metodi di compressione dei suoi file, spulciando in giro qualcosa si trova.
Diciamo che la differenza qualitativa è stata resa impercettibile all'occhio umano. Quindi. per me, di fatto eliminata. In realtà la compressione senza perdita provvede attraverso una procedura di "interpolazione" a ridurre i livelli nativi (da bianco a nero) in base ad una curva studiata appositamente la quale viene salvata all'interno del raw e riapplicata all'apertura del file compresso riportando "quasi" allo stato originale lo stesso.
La curva applicata nel nostro caso, data la tipoligia di segnale registrato e date le caratteristiche di percezione umane (più "delicato" alle basse luci ossia verso il nero), prevede che i livelli prossimi allo zero non vengano toccati mentre si "recupera peso" sulle alte luci dove l'occhio umano è meno sensibile.
Da qui la definizione senza perdita. Teoricamente la perdita esiste ma noi non la vediamo. E, ripeto, se non la vediamo, per me, non esiste..
Il peso inferiore sulle schede, invece, lo vediamo tutti..
Ovviamente, sulla D3 almeno, nulla vieta di togliersi lo sfizio di avere qualche bit originale in più in prossimità del bianco puro..
Un saluto.
Luigi