Biografia
Questa pagina vuole essere un luogo in cui poter condividere e discutere delle mie esperienze di fotografo (amatoriale ma non troppo) naturalista, parlare cioe' delle mie grandi passioni: la natura, l'antropologia, i viaggi intesi come avventura e esplorazione e la fotografia. Tutti elementi che si integrano e si compenetrano per alimentare non solo una passione ma un vero e proprio stile di vita. In quest'ottica la fotografia, che ne diviene l'aspetto più evidente di visibilità', in realtà' rappresenta solo la scusa e lo strumento per esercitare la profonda voglia di avventura, di esplorazione, di conoscenza ( e confronto con) di mondi e culture diversi, di contatto con la natura selvaggia. L'obiettivo fotografico diventa quindi l'arma con cui combattere l'abitudine e la banalità del quotidiano di una modernità che tutto sta appiattendo, contaminando, distruggendo....quanta natura, quanta cultura tra cinque o dieci anni sarà spazzata via dalla globalizzazione modernista?? E la foto , aime', rappresenterà anche la testimonianza di ciò che non sarà più. Ecco perche' il mio mondo di riferimento non è tanto e solo quello dei grandi fotografi naturalisti (che pure hanno percorso stili di vita simili) quanto quello dei grandi esploratori dell'800 e dei primi del '900 che hanno avuto la fortuna di affrontare, con i pochi mezzi dell'epoca, avventure meravigliose e anche pericolose, confrontandosi con mondi ancora selvaggi e incontaminati. Penso alle mappe ottocentesche e ai disegni un po' naïf con cui venivano rappresentate quelle esplorazioni, quelle avventure, quei confronti con le diverse culture e genti......che spettacolo, che meraviglia, che bellezza!! E dopo i disegni quelle esplorazioni ci hanno lasciato stupende fotografie, apprezzabili anche dal punto di vista artistico, testimonianza soprattutto di mondi e culture molto diverse dalla nostra e di una natura in tutta la sua forza e il suo splendore,incontaminata. Non solo e non tanto fotografia dunque ma stile di vita, voglia e ricerca di valori diversi, anzi opposti, a quelli -pseudo valori- della nostra modernità consumistica e materialista, livellante e senza forza, reclamizzata da icone senza midollo e senza coraggio, atrofizzata in modelli dove la comodità e il finto benessere prevalgono sui valori piu' profondi della spiritualità umana, sulla crescita interiore, sulla vera conoscenza. La natura in ciò' rappresenta un enorme palcoscenico in cui potersi confrontare con la più alta espressione della spiritualità e con lo stesso creato, di cui l'uomo, sia ben inteso, e' parte principale come destinatario del bello e del vero che la natura da' e regala e, perciò, e' (o dovrebbe essere) anche custode di questa fortuna. Le società e le culture tradizionali, antitetiche a quelle moderniste, erano impregnate di questo rapporto con la natura, vivo e intenso, di uno stile di vita orientato ai valori spirituali e combattivi ben diverso da quello molle ma allo stesso tempo violento ed egoista a cui ci ha abituato la nostra epoca. Ecco perché' l'ambientalismo non può' essere patrimonio culturale di espressioni culturali e politiche integrate con il materialismo moderno. L'amore per la natura e' patrimonio dei valori spirituali propri delle società tradizionali. La fotografia naturalista è un' arma tecnologicamente avanzata per esaltare questi valori e lo stile di vita sotteso.
Informazioni generali
Giuseppe D'Amico, classe 1958, nasce e vive a L'Aquila dove lavora come Dirigente di azienda privata. Laureato in Giurisprudenza.
Ama la musica , la lettura e la cinematografia ma la sua grande passione sono i viaggi, la natura e la fotografia che pratica fin da giovane sperimentano molti generi fino a specializzarsi e concentrarsi sulla foto naturalista.