già dalla tenera età ero in cerca di qualcosa che mi rendesse diverso dagli altri, quel poco che basta; e a quell’età non potevo non osservare mio padre:
sempre preso a fare le fotografie con una macchinetta digitale ma a rullino.
Solo una grande curiosità verso quell’oggetto “magico” ha fatto si che i ruoli si invertissero:
adesso mio padre guarda me, mentre faccio le foto. ?
La curiosità e la voglia di capire come accadesse la “magia” di una fotografia mi ha quindi portato all’appassionarmi incondizionatamente ad essa.
In casa mia ci sono tante foto di me solo fino all’età di 5 anni, perché successivamente ero io a scattarle.
Le fotografie che mi scattava mio padre erano solamente ricordi. Nessun ritocco, nessun lavoro su di esse:
scattate e stampate.
Ho deciso così di portare avanti l’abitudine familiare evitando di ritoccare in qualsiasi modo la fotografia; dunque per giocare con la luce ho acquistato filtri di vetro da applicare sull’obiettivo. Proprio come una volta.
Io fotografo la realtà così com'è, condividendo il pensiero:
Fotografare è porre sulla stessa lineadi mira: la testa, l’occhio e il cuore;
di Henri Cartier-Bresson