Paolo Tomberli
La morfologia del territorio, il contrasto, si trasformano in un linguaggio di geometrie astratte, che parla del lavoro dell’uomo e del suo rapporto con la natura, dell’effetto dell’inesorabile trascorrere del tempo sulle cose, e della fotografia come strumento di ricerca per dare un senso ed una forma alla complessità della reale. Ma a uno sguardo indifferente alle categorie e alle convenzioni della critica, apparirà , infatti, evidente, aldilà di un esteriore vicinanza formale, la diversa predisposizione a realizzare l’immagine come riassunto, astratta riconfigurazione sulla superficie dell’opera di un’unità visiva creata dal lo stesso animo della natura.