Nella storia delle civiltà umane il sale ha da sempre rappresentato una della materie fondamentali nelle società umane. La sua importanza deriva sia dalla capacità di conservare cibi (carne e pesce in particolare) sia di essere un alimento basilare nella dieta umana e animale. Molto vi sarebbe da scrivere sulla storia del sale che è poi la storia di commerci, di scambi, di guerre. Ancora oggi in molte zone del mondo - nel continente africano sopratutto - nei villaggi non raggiunti dal progresso, dall\'energia elettrica il sale è elemento primario per conservare cibi e allevare bestiame ma non è comodamente disponibile sugli scaffali del supermercato. Esso va estratto, spesso con grande fatica, o ricavato per evaporazione di acque poco profonde. Lavoro durissimo, che mina la salute. In alcuni viaggi in terra africana ho avuto modo di assitere alla raccolta del sale. Da queste foto è nata l\'idea di creare questo reportage sul duro lavoro che in Etiopia alcuni uomini della tribù borana svolgono per estrarre il sale dal fondo di un lago all\'interno della caldera del vulcano - ormai spento - di El Sod. Un omaggio alla loro fatica, alla loro forza alla loro fierezza.
il cratere del vulcano El Sod con il lago salato
Nel sud dell'Etiopia, prima che gli altopiani cedano il posto alle pianure della valle del fiume Omo e alle savane kenyote, la regione ancora montuosa è caratterizzata dalla presenza di numerosi vulcani spenti. Nella caldera di uno di questi, il vulcano El Sod, le piogge formano un piccolo lago le cui acque, a causa delle elevatissime temperature evaporano, lasciando sul fondo un deposito di fango ricchissimo di sale. Dal bordo della caldera il lago appare di colore nero.
inizia il lavoro
Gli abitanti della zona, pastori della etnia Borana, tradizionalmente dediti all'allevamento delle capre, che necessitano del sale tra i componenti della propria alimentazione, da sempre ricavano il prezioso elemento dal fondo del lago con l'aiuto di una grossa pertica.
si scava il fondo
A coppie, gli uomini scavano il fondo del lago e, a turno, uno dei due si immerge e porta in superfice un grosso blocco di fango ricchissimo di sale.
si torna a riva col bottino
Raccolti due blocchi di materiale gli uomini fanno ritorno a riva.
cavatore di sale della tribù Borana
La concentrazione di sale nelle acque è così elevata che brucia la pelle, le mucose, gli occhi. Ogni uomo può effetturare al massimo un paio di immersioni al giorno, altrimenti il rischio per la salute diventa eccessivo.
fierezza
Nonostante le terribili condizioni ambientali (sul fondo della caldera le temperature sono elevatissime) e la durezza del lavoro questi uomini mostrano un portamento ed una fierezza davvero impressionante. Lo sguardo è fiero, duro, se vogliamo, ma nobile e puro.
Ciao Daniele, trovo questo reportage ben realizzato sia dal punto di vista fotografico che descrittivo.
Le immagini che più mi piacciono sono la 3 (si scava il fondo) e la 6 (fierezza). Molto bello questo ultimo ritratto nel quale si legge in ogni suo pixel la fierezza di questa persona nello svolgere un lavoro così importante e allo stesso tempo pericoloso.
Un saluto, Vincenzo
Le immagini che più mi piacciono sono la 3 (si scava il fondo) e la 6 (fierezza). Molto bello questo ultimo ritratto nel quale si legge in ogni suo pixel la fierezza di questa persona nello svolgere un lavoro così importante e allo stesso tempo pericoloso.
Un saluto, Vincenzo