Buongiorno,scattando foto di sera,in paese con flash a persone,è meglio togliere il filtro UV o è indifferente?
Mirko
Mirko
Tranne che per proteggere la lente frontale, se proprio non si vuole usare il paraluce, è inutile anche di giorno.
A.
A.
spesso crea flare
concordo, inutile a meno che tu non sia nel deserto durante una tempesta di sabbia.. oppure a 3000 mt e scatti in jpeg in una giornata di pieno sole.
ciao,
come ti hanno spiegato, serve solo per proteggere la lente frontale dell'obiettivo. Aggiungo solo che, qualsiasi filtro a prescindere dallo scopo cui è destinato, peggiora seppur minimamente la resa dell'ottica, perché si viene a inserire un altro elemento vetro aria.
buone foto
come ti hanno spiegato, serve solo per proteggere la lente frontale dell'obiettivo. Aggiungo solo che, qualsiasi filtro a prescindere dallo scopo cui è destinato, peggiora seppur minimamente la resa dell'ottica, perché si viene a inserire un altro elemento vetro aria.
buone foto
Grazie per le risposte,lo userò se ho paura che in certe condizioni si possa sporcare la lente.
Mirko
Mirko
Mi intrometto...mentre il filtro polarizzatore di sera è utile per saturare i colori oppure usato solo di giorno?
Tranne che per proteggere la lente frontale, se proprio non si vuole usare il paraluce, è inutile anche di giorno.
A.
A.
Approfitto della discussione per farti qualche domanda. Monto sempre il paraluce sul mio Nikkor 70-200mm f/2,8 VRII. Scatto sia al chiuso, sia all'aperto (in questi giorni sto fotografando delle gare di tennis sotto il sole): è opportuno comprare l'Uv per proteggere completamente la lente frontale? Oppure il paraluce protegge a sufficienza? Qualora mi capitasse di fotografare dei nuotatori, presso una piscina all'aperto o un lago, è indicato usare il filtro Uv per evitare che i riflessi del sole danneggino la lente? Oppure, in questo caso, l'unica cosa da fare è acquistare un filtro polarizzatore per migliorare la qualità delle foto? Grazie.
P.S.: Quando si lavora con un obiettivo così costoso la prudenza non è mai troppa. Qualche giorno fa l'ho pulito delicatamente con un panno in microfibra (erano presenti alcune ditate) ma...quanta paura!
Approfitto della discussione per farti qualche domanda. Monto sempre il paraluce sul mio Nikkor 70-200mm f/2,8 VRII. Scatto sia al chiuso, sia all'aperto (in questi giorni sto fotografando delle gare di tennis sotto il sole): è opportuno comprare l'Uv per proteggere completamente la lente frontale? Oppure il paraluce protegge a sufficienza? Qualora mi capitasse di fotografare dei nuotatori, presso una piscina all'aperto o un lago, è indicato usare il filtro Uv per evitare che i riflessi del sole danneggino la lente? Oppure, in questo caso, l'unica cosa da fare è acquistare un filtro polarizzatore per migliorare la qualità delle foto? Grazie.
P.S.: Quando si lavora con un obiettivo così costoso la prudenza non è mai troppa. Qualche giorno fa l'ho pulito delicatamente con un panno in microfibra (erano presenti alcune ditate) ma...quanta paura!
P.S.: Quando si lavora con un obiettivo così costoso la prudenza non è mai troppa. Qualche giorno fa l'ho pulito delicatamente con un panno in microfibra (erano presenti alcune ditate) ma...quanta paura!
ciao, Nell'era del digitale e della post produzione, secondo me, gli unici filtri utili sono il pola e il ND.
Il polarizzante ti serve per eliminari i riflessi dell'acqua, per saturare il cielo ecc... Il filtro ND serve per lavorare con diaframmi più chiusi di 2, 4, 8 stop a seconda della densità del filtro.
Per quanto riguarda la pulizia, stai tranquillo, a meno che non usi la carta vetrata. I rivestimenti multistrato di oggi sono più efficaci e resistenti all'abrasione meccanica degli agenti atmosferici.
Certo, come suggerito da altri in questo 3D, io al mare con vento o nel deserto proteggo sempre le lenti con un filtro UV.
Per la classe della tua ottica, ti suggerisco i filtri nikon oppure i B+W, costosi ma affidabili.
buone foto
Approfitto della discussione per farti qualche domanda. Monto sempre il paraluce sul mio Nikkor 70-200mm f/2,8 VRII. Scatto sia al chiuso, sia all'aperto (in questi giorni sto fotografando delle gare di tennis sotto il sole): è opportuno comprare l'Uv per proteggere completamente la lente frontale? Oppure il paraluce protegge a sufficienza? Qualora mi capitasse di fotografare dei nuotatori, presso una piscina all'aperto o un lago, è indicato usare il filtro Uv per evitare che i riflessi del sole danneggino la lente? Oppure, in questo caso, l'unica cosa da fare è acquistare un filtro polarizzatore per migliorare la qualità delle foto? Grazie.
P.S.: Quando si lavora con un obiettivo così costoso la prudenza non è mai troppa. Qualche giorno fa l'ho pulito delicatamente con un panno in microfibra (erano presenti alcune ditate) ma...quanta paura!
P.S.: Quando si lavora con un obiettivo così costoso la prudenza non è mai troppa. Qualche giorno fa l'ho pulito delicatamente con un panno in microfibra (erano presenti alcune ditate) ma...quanta paura!
Io non uso filtri per proteggere le lenti frontali però ho il paraluce montato fisso e, quando in borsa, rigorosamente il tappo. Come già scritto da altri, se usi panni specifici o meglio le cartine apposite (che trovi nei negozi di fotografia), il trattamento antiriflesso tiene benissimo. Se proprio dovesse esserci sporco grasso che non viene via, sempre nei negozi di fotografia trovi il liquido adatto, delicatissimo, che non danneggia la lente. Non mi è mai capitato di fotografare il nuoto, in piscina ho fotografato la canoa-polo e, con l'80-200 ero sufficientemente lontano da non farmi impensierire per gli schizzi. In ogni caso, tra le cose che tengo in borsa un panno in microfibra di ottima qualità per ogni evenienze.
Un filtro polarizzatore, se fotografi il nuoto, può servirti ad attenuare i riflessi sull'acqua ma considera anche che perderai due stop di luminosità che, in uno sport d'azione, possono essere importanti.
In ultimo, la mia considerazione è che la parte veramente delicata degli obiettivi (di quelli pro) non sono le lenti ma l'elettronica... un urto potrebbe fare più danni di qualche goccia sulla lente frontale.
A.
Approfitto della discussione per farti qualche domanda. Monto sempre il paraluce sul mio Nikkor 70-200mm f/2,8 VRII. Scatto sia al chiuso, sia all'aperto (in questi giorni sto fotografando delle gare di tennis sotto il sole): è opportuno comprare l'Uv per proteggere completamente la lente frontale? Oppure il paraluce protegge a sufficienza? Qualora mi capitasse di fotografare dei nuotatori, presso una piscina all'aperto o un lago, è indicato usare il filtro Uv per evitare che i riflessi del sole danneggino la lente? Oppure, in questo caso, l'unica cosa da fare è acquistare un filtro polarizzatore per migliorare la qualità delle foto? Grazie.
P.S.: Quando si lavora con un obiettivo così costoso la prudenza non è mai troppa. Qualche giorno fa l'ho pulito delicatamente con un panno in microfibra (erano presenti alcune ditate) ma...quanta paura!
P.S.: Quando si lavora con un obiettivo così costoso la prudenza non è mai troppa. Qualche giorno fa l'ho pulito delicatamente con un panno in microfibra (erano presenti alcune ditate) ma...quanta paura!
cavolo il mio messaggio non é stato inserito.
per farla breve
il polarizzatore di notte non serve a nulla e mette ko l´autofocus tra l´altro. non essendoci luce polarizzata dal sole praticamente diventa solo un peso in piú
in merito al filtro uv
il sensore non ha bisogno di protezione uv la ha gia, la lente non credo soffra particolarmente i pochi raggi uv che riceve scattando controluce!
se parliamo di protezione dai graffi allora benvenga ma il paraluce aiuta molto anche in questo
Grazie a tutti per le risposte, molto chiare ed esaurienti!
All'inizio montavo l'UV su tutte le lenti (due, mica tante... ) come consigliatomi a suo tempo per "proteggere la lente frontale". Poi mi sono reso conto che, soprattutto usando sempre il paraluce, il filtro UV non sorve a nulla, anzi, quindi non l'ho più montato. Fino a quando ho portato un 20mm 2,8 senza filtro in spiaggia, dove qualche granello invisibile di sebbia deve essersi posato sulla lente frontale e, pulendola, ho prodotto inavvertitamente un micrograffio. Niente di che, anzi, quasi invisibile però mi ha scocciato parecchio... oggi non monto nulla, ma se faccio uscite impervie, dove non si possono prevedere le condizioni climatiche, o in ambienti potenzialmente 'pericolosi' (spiaggia, ecc.. ) porto (e monto) il filtro. Con buona pace
Buongiorno,scattando foto di sera,in paese con flash a persone,è meglio togliere il filtro UV o è indifferente?
UV di sera, bel tempo si spera.
Scherzi a parte, ma perché usi il filtro UV ?
I motivi che mi inducono a usarlo, non hanno nulla a che vedere col giorno o la sera ...
Forse non lo sai, ma il vetro assorbe i raggi UV (infatti gli obiettivi per la fotografia UV non hanno lenti in vetro) e dunque il filtro UV a tutto serve tranne a che impedire ai raggi UV di giungere sul piano sensibile ...
Secondo te, ci si abbronza dietro un vetro di finestra?
Messaggio modificato da Ripolini il Aug 30 2011, 01:14 PM
Mi intrometto...mentre il filtro polarizzatore di sera è utile per saturare i colori oppure usato solo di giorno?
Hai un obiettivo più che sufficientemente buio di suo. I polarizzatori compiono un furto di luce non trascurabile. Ti pare una buona idea montarli di sera?
Forse non lo sai, ma il vetro assorbe i raggi UV (infatti gli obiettivi per la fotografia UV non hanno lenti in vetro) e dunque il filtro UV a tutto serve tranne a che impedire ai raggi UV di giungere sul piano sensibile ...
Beh, la cosa è vera parzialmente. Se non ricordo male dai tempi di scuola, i vetri non trattati lasciano passare comunque gli UVA, ovvero gli ultravioletti più vicini allo spettro visibile, in una percentuale che arriva anche a oltre l'80%.
Probabilmente il filtro UV serve proprio per bloccare la maggior parte degli UVA.
Beh, la cosa è vera parzialmente. Se non ricordo male dai tempi di scuola, i vetri non trattati lasciano passare comunque gli UVA, ovvero gli ultravioletti più vicini allo spettro visibile, in una percentuale che arriva anche a oltre l'80%.
Probabilmente il filtro UV serve proprio per bloccare la maggior parte degli UVA.
Probabilmente il filtro UV serve proprio per bloccare la maggior parte degli UVA.
Giusto quello che dici, ma nel digitale il filtro passa basso davanti al sensore è gia più che sufficente.
Visto che si stà parlando della notte, secondo voi quanti UV ci provengono dalla luce solare quando questa non c'è?
Sempre per rispondere a tutti e non a pfiore: prima di comprarvi un polarizzatore, adate a leggervi qualche cosa sulla luce polarizzata e sul compianto Ing. Land, si propio quello della Polaroid, è lui che l'ha scoperta o almeno è a lui che dobbiamo le prime applicazioni.
Giusto. Il vetro filtra meglio gli UVB degli UVA.
La lunghezza d'onda a cui avviene il "taglio" dipende comunque dall'indice di rifrazione del vetro e la frazione di radiazione incidente che arriva sul piano sensibile dipende, oltre che dalle caratteristiche del vetro, anche dal suo spessore (= cammino ottico), che in un obiettivo è piuttosto importante.
Giusto, ma io uso i filtri UV (L37c di Nikon o B+W F-Pro) solo a scopo di "protezione" della lente frontale, non solo da graffi ma anche da sporcizie varie. Quindi anche di notte
Tolgo comunque il filtro quando scatto con treppiedi in presenza di forti luci (artificiali).
Tornando al quesito iniziale, non vedo particolari controindicazioni nel lasciare il filtro se si scatta di notte col flash a persone.
Messaggio modificato da Ripolini il Aug 30 2011, 05:42 PM
La lunghezza d'onda a cui avviene il "taglio" dipende comunque dall'indice di rifrazione del vetro e la frazione di radiazione incidente che arriva sul piano sensibile dipende, oltre che dalle caratteristiche del vetro, anche dal suo spessore (= cammino ottico), che in un obiettivo è piuttosto importante.
Visto che si stà parlando della notte, secondo voi quanti UV ci provengono dalla luce solare quando questa non c'è?
Giusto, ma io uso i filtri UV (L37c di Nikon o B+W F-Pro) solo a scopo di "protezione" della lente frontale, non solo da graffi ma anche da sporcizie varie. Quindi anche di notte
Tolgo comunque il filtro quando scatto con treppiedi in presenza di forti luci (artificiali).
Tornando al quesito iniziale, non vedo particolari controindicazioni nel lasciare il filtro se si scatta di notte col flash a persone.
Messaggio modificato da Ripolini il Aug 30 2011, 05:42 PM
Tranne che per proteggere la lente frontale, se proprio non si vuole usare il paraluce, è inutile anche di giorno.
A.
A.
Così continuate a beccarvi l'haze azzurrino sulle foglie che fa tanto "digitale" (in senso dispregiativo, è ovvio). Di notte invece l'UV è ridicolo, anche se altri filtri (FLD, 80A, 80B) possono risolvere certi problemi di WB. Attenzione ai riflessi! Porto sempre con me UV, KR 1.5 e 81A e li uso quando serve, di giorno. E se l'obiettivo non li può montare quando serve, non lo prendo, vista la differenza!
A presto
Elio
Giusto quello che dici, ma nel digitale il filtro passa basso davanti al sensore è gia più che sufficente.
Sempre per rispondere a tutti e non a pfiore: prima di comprarvi un polarizzatore, adate a leggervi qualche cosa sulla luce polarizzata e sul compianto Ing. Land
Sempre per rispondere a tutti e non a pfiore: prima di comprarvi un polarizzatore, adate a leggervi qualche cosa sulla luce polarizzata e sul compianto Ing. Land
Verissimo, il filtro passa basso scherma abbondantemente, ma addirittura anche diversi obiettivi, mi pare, abbiano delle protezioni UV. L'unico motivo per cui un filtro UV può essere utile è giusto per non imbrattare di salsedine la lente dell'obiettivo e doverla poi pulire o per evitare che vi sbattano sassolini o altri oggetti microscopici.
Alla fin fine, però, una righetta sulla lente esterna dell'obiettivo non compromette assolutamente la qualità delle immagini. Qualche tempo fa su Internet ho visto le foto fatte con un obiettivo la cui lente esterna era rotta e devo dire che sulle foto la cosa quasi non si notava, per cui il filtro UV è una spesuccia che si può evitare tranquillamente.
Per il polarizzatore invece mi documenterò volentieri, anche perchè ho intenzione di acquistarne uno da utilizzare quando scatto al mare, anche se ho notato che spesso basta solo variare l'angolo di incidenza rispetto ai raggi del sole per ottenere risultati più che apprezzabili.
Grazie per il suggerimento... mi hai messo una bella pulce nell'orecchio...
Così continuate a beccarvi l'haze azzurrino sulle foglie che fa tanto "digitale" (in senso dispregiativo, è ovvio). Di notte invece l'UV è ridicolo, anche se altri filtri (FLD, 80A, 80B) possono risolvere certi problemi di WB. Attenzione ai riflessi! Porto sempre con me UV, KR 1.5 e 81A e li uso quando serve, di giorno. E se l'obiettivo non li può montare quando serve, non lo prendo, vista la differenza!
A presto
Elio
A presto
Elio
Urge documentarsi!
Mamma quanto c'è da imparare in questo settore...
Il filtro polarizzatore si puó usare sempre, anche di sera, dipende da che cosa vogliamo ottenere. anzi spesso é indispensabile proprio di sera, se abbiamo bisogno di eliminare quasi completamente certi riflessi.
ovviamente dobbiamo fare i conti con la perdita di luminositá che bisognerebbe capire perché avviene.
Il filtro non é fatto con lo scopo di ottenere dei colori piu saturi, bensí al contrario la saturazione dei colori é una conseguenza della polarizzazione.
Per capire come funziona,(senza addentrarci nella fisica teorica), descriviamo la luce come insieme di onde elettromagnetiche che si propagano oscillando su piani diversi, casuali, ogni onda su un piano.
Quando la luce si riflette su una superficia orizzontale (ma anche verticale se vogliamo) specchiante, con incidenza bassa, le onde che vibrano sul piano orizzontale si rispecchiano sulla superficie orizzontale e si sommano a quelle che ci raggiungono direttamente, producendo l'aumento del riflesso.
Il filtro polarizzatore é costituito di lamelle larghe quanto la lunghezza d'onda della luce, come fessure orientate su un piano solo, che impediscono il passaggio delle onde orientate ortogonalmente.
L'effetto piú evidente é quello di non avere nessun effetto ruotato in un certo modo, ma eliminare il riflesso se lo ruotiamo di 90 gradi. In pratica passano soltanto le onde che vibrano su uno stesso piano (quelle verticali), ma vengono filtrate o eliminate quelle che vibrano sul piano ortogonale (orizzontale).
La luce diurna é giá polarizzata in un certo senso, cosa che produce per certi versi l'azzurro del cielo, se filtriamo le onde che vibrano su un certo piano, diminuiamo la quantitá di luce passante ma senza modificarne la frequenza, ovvero il colore, cosa che crea l'effetto di "aumento di saturazione".
Avete mai provato a guardare il monitor del computer con un polarizzatore? Con una certa rotazione lo vedete bene, a 90 gradi lo vedete nero. I led emettono luce polarizzata su un solo piano.
Avete mai provato a incrociare due polarizzatori? ruotati a 90 gradi uno inversamente all'altro diventano neri. Tempo fa si usavano al posto di filtri ND, in quanto ruotandoli uno inversamente all'altro si otteneva in modo continuo la diminuzione di luce passante, fino al buio.
per fare un rapido esempio sull'effetto di sera e la sua eventuale necessitá, allego due scatti veloci.
nella prima foto riprendo un quadro dove per effetto di illuminazione e angolo di ripresa il soggetto riflette in modo fastidioso altri quadri posti sulla parete a lato.
Ingrandimento full detail : 784.8 KB
invece in questa la stessa ripresa con il filtro ruotato a 90 gradi. il riflesso di disturbo é quasi sparito completamente.
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Spero di essermi spiegato a sufficienza, in effetti la polarizzazione della luce é un argomento abbastanza poco trattato nella fotografiache dá adito spesso a incomprensioni.
Sebastiano
ovviamente dobbiamo fare i conti con la perdita di luminositá che bisognerebbe capire perché avviene.
Il filtro non é fatto con lo scopo di ottenere dei colori piu saturi, bensí al contrario la saturazione dei colori é una conseguenza della polarizzazione.
Per capire come funziona,(senza addentrarci nella fisica teorica), descriviamo la luce come insieme di onde elettromagnetiche che si propagano oscillando su piani diversi, casuali, ogni onda su un piano.
Quando la luce si riflette su una superficia orizzontale (ma anche verticale se vogliamo) specchiante, con incidenza bassa, le onde che vibrano sul piano orizzontale si rispecchiano sulla superficie orizzontale e si sommano a quelle che ci raggiungono direttamente, producendo l'aumento del riflesso.
Il filtro polarizzatore é costituito di lamelle larghe quanto la lunghezza d'onda della luce, come fessure orientate su un piano solo, che impediscono il passaggio delle onde orientate ortogonalmente.
L'effetto piú evidente é quello di non avere nessun effetto ruotato in un certo modo, ma eliminare il riflesso se lo ruotiamo di 90 gradi. In pratica passano soltanto le onde che vibrano su uno stesso piano (quelle verticali), ma vengono filtrate o eliminate quelle che vibrano sul piano ortogonale (orizzontale).
La luce diurna é giá polarizzata in un certo senso, cosa che produce per certi versi l'azzurro del cielo, se filtriamo le onde che vibrano su un certo piano, diminuiamo la quantitá di luce passante ma senza modificarne la frequenza, ovvero il colore, cosa che crea l'effetto di "aumento di saturazione".
Avete mai provato a guardare il monitor del computer con un polarizzatore? Con una certa rotazione lo vedete bene, a 90 gradi lo vedete nero. I led emettono luce polarizzata su un solo piano.
Avete mai provato a incrociare due polarizzatori? ruotati a 90 gradi uno inversamente all'altro diventano neri. Tempo fa si usavano al posto di filtri ND, in quanto ruotandoli uno inversamente all'altro si otteneva in modo continuo la diminuzione di luce passante, fino al buio.
per fare un rapido esempio sull'effetto di sera e la sua eventuale necessitá, allego due scatti veloci.
nella prima foto riprendo un quadro dove per effetto di illuminazione e angolo di ripresa il soggetto riflette in modo fastidioso altri quadri posti sulla parete a lato.
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invece in questa la stessa ripresa con il filtro ruotato a 90 gradi. il riflesso di disturbo é quasi sparito completamente.
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Spero di essermi spiegato a sufficienza, in effetti la polarizzazione della luce é un argomento abbastanza poco trattato nella fotografiache dá adito spesso a incomprensioni.
Sebastiano
Il filtro polarizzatore si puó usare sempre, anche di sera, dipende da che cosa vogliamo ottenere. anzi spesso é indispensabile proprio di sera, se abbiamo bisogno di eliminare quasi completamente certi riflessi.
ovviamente dobbiamo fare i conti con la perdita di luminositá che bisognerebbe capire perché avviene.
Il filtro non é fatto con lo scopo di ottenere dei colori piu saturi, bensí al contrario la saturazione dei colori é una conseguenza della polarizzazione.
Per capire come funziona,(senza addentrarci nella fisica teorica), descriviamo la luce come insieme di onde elettromagnetiche che si propagano oscillando su piani diversi, casuali, ogni onda su un piano.
Quando la luce si riflette su una superficia orizzontale (ma anche verticale se vogliamo) specchiante, con incidenza bassa, le onde che vibrano sul piano orizzontale si rispecchiano sulla superficie orizzontale e si sommano a quelle che ci raggiungono direttamente, producendo l'aumento del riflesso.
Il filtro polarizzatore é costituito di lamelle larghe quanto la lunghezza d'onda della luce, come fessure orientate su un piano solo, che impediscono il passaggio delle onde orientate ortogonalmente.
L'effetto piú evidente é quello di non avere nessun effetto ruotato in un certo modo, ma eliminare il riflesso se lo ruotiamo di 90 gradi. In pratica passano soltanto le onde che vibrano su uno stesso piano (quelle verticali), ma vengono filtrate o eliminate quelle che vibrano sul piano ortogonale (orizzontale).
La luce diurna é giá polarizzata in un certo senso, cosa che produce per certi versi l'azzurro del cielo, se filtriamo le onde che vibrano su un certo piano, diminuiamo la quantitá di luce passante ma senza modificarne la frequenza, ovvero il colore, cosa che crea l'effetto di "aumento di saturazione".
Avete mai provato a guardare il monitor del computer con un polarizzatore? Con una certa rotazione lo vedete bene, a 90 gradi lo vedete nero. I led emettono luce polarizzata su un solo piano.
Avete mai provato a incrociare due polarizzatori? ruotati a 90 gradi uno inversamente all'altro diventano neri. Tempo fa si usavano al posto di filtri ND, in quanto ruotandoli uno inversamente all'altro si otteneva in modo continuo la diminuzione di luce passante, fino al buio.
per fare un rapido esempio sull'effetto di sera e la sua eventuale necessitá, allego due scatti veloci.
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invece in questa la stessa ripresa con il filtro ruotato a 90 gradi. il riflesso di disturbo é quasi sparito completamente.
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Spero di essermi spiegato a sufficienza, in effetti la polarizzazione della luce é un argomento abbastanza poco trattato nella fotografiache dá adito spesso a incomprensioni.
Sebastiano
ovviamente dobbiamo fare i conti con la perdita di luminositá che bisognerebbe capire perché avviene.
Il filtro non é fatto con lo scopo di ottenere dei colori piu saturi, bensí al contrario la saturazione dei colori é una conseguenza della polarizzazione.
Per capire come funziona,(senza addentrarci nella fisica teorica), descriviamo la luce come insieme di onde elettromagnetiche che si propagano oscillando su piani diversi, casuali, ogni onda su un piano.
Quando la luce si riflette su una superficia orizzontale (ma anche verticale se vogliamo) specchiante, con incidenza bassa, le onde che vibrano sul piano orizzontale si rispecchiano sulla superficie orizzontale e si sommano a quelle che ci raggiungono direttamente, producendo l'aumento del riflesso.
Il filtro polarizzatore é costituito di lamelle larghe quanto la lunghezza d'onda della luce, come fessure orientate su un piano solo, che impediscono il passaggio delle onde orientate ortogonalmente.
L'effetto piú evidente é quello di non avere nessun effetto ruotato in un certo modo, ma eliminare il riflesso se lo ruotiamo di 90 gradi. In pratica passano soltanto le onde che vibrano su uno stesso piano (quelle verticali), ma vengono filtrate o eliminate quelle che vibrano sul piano ortogonale (orizzontale).
La luce diurna é giá polarizzata in un certo senso, cosa che produce per certi versi l'azzurro del cielo, se filtriamo le onde che vibrano su un certo piano, diminuiamo la quantitá di luce passante ma senza modificarne la frequenza, ovvero il colore, cosa che crea l'effetto di "aumento di saturazione".
Avete mai provato a guardare il monitor del computer con un polarizzatore? Con una certa rotazione lo vedete bene, a 90 gradi lo vedete nero. I led emettono luce polarizzata su un solo piano.
Avete mai provato a incrociare due polarizzatori? ruotati a 90 gradi uno inversamente all'altro diventano neri. Tempo fa si usavano al posto di filtri ND, in quanto ruotandoli uno inversamente all'altro si otteneva in modo continuo la diminuzione di luce passante, fino al buio.
per fare un rapido esempio sull'effetto di sera e la sua eventuale necessitá, allego due scatti veloci.
nella prima foto riprendo un quadro dove per effetto di illuminazione e angolo di ripresa il soggetto riflette in modo fastidioso altri quadri posti sulla parete a lato.
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invece in questa la stessa ripresa con il filtro ruotato a 90 gradi. il riflesso di disturbo é quasi sparito completamente.
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Spero di essermi spiegato a sufficienza, in effetti la polarizzazione della luce é un argomento abbastanza poco trattato nella fotografiache dá adito spesso a incomprensioni.
Sebastiano
Finalmente ora mi è tutto più chiaro!