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Quale 50mm Super-luminoso
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pes084k1
Messaggio: #101
QUOTE(vz77 @ Jan 2 2016, 07:05 PM) *
domanda da profano. ho guardato i link del sito.
come mai l'85 1.4 è così penoso?
mi spiego...è normale che ci sia un'aberrazione cromatica mostruosa? da un lato sembra il più nitido, ma guardando le immagini, sembra che i più nitidi (quelli dove la scritta nikon della batteria appare più 'a fuoco'), i più nitidi, dicevo, presentano giganteschi problemi di aberrazione cromatica. mentre helios e petzvel che sembrano perfino non messi a fuoco (è un problema enorme della lente o un'imprecisa messa a fuoco?), presentano enormi problemi di nitidezza ma in compenso (probabilmente ovvia) assoluta mancanza di aberrazione cromatica.
domanda:
nitidezza e aberrazione cromatica sono direttamente proporzionali (o meglio, maggior nitidezza maggior aberrazione) o sono direttamente proporzionali nelle lenti di scarso valore e quindi il nikon 85 1.4 così come le altre del test, sono lenti mediocri? poi ovvio...ciascuna lente è valutata alla rispettiva massima apertura.
altra domanda: quando si guarda il bokeh e ad esempio si notano forme circolari, il fatto che quelle macchie circolari abbiano bordi molto marcati e contrastati è un pregio rispetto alle lenti che hanno le macchie più 'sfumate' o un difetto? la 'cremosità' del bokeh di cui parlano gli amatori del bel bokeh è proprio questa differenza nei bordi più 'morbidi' oltre alla forma dei bordi? il petzvel è osceno...come fa a piacere?


Nella maggior parte dei casi la responsabilità è del sensore, prima che dell'obiettivo (LCA vera...), dovuta a campionamento e reticolo di Bayer.
Tutto si spiega se guardate (ma non su digitale) l'immagine di un punto proiettato dall'ottica(stella lontana o altro...).
Negli obiettivi luminosi e buoni vedrete un'area centrale piccola e luminosa (la diffrazione è pochissima a f/1.4-2..) circondata da un alone di sfocatura dovuta alle aberrazioni residue. Nella MTF questo aspetto implica una rsiposta in frequenza molto estesa (=risolvenza alta), dovuta al nocciolo luminoso, più un haze attorno (brusco abbassamento di MTF tra circa 0 e 5 lp/mm), dovuto all'alone. Avete un'immagine risoluta, ma non molto incisa e spesso percettivamente velata.
Ora su una buona macchina (=senza filtro AA e pixel piccoli) il nocciolo crea aliasing in genere e rosso+blu in particolare attorno ai bordi secchi: ecco perché vedete il purple fringing.... accentuato dalla caduta di efficienza dei comuni trattamenti MC verso UV e IR. La LCA gioca meno, in digitale rosso e blu sono di base sfocati a metà banda e restando con il Bayer non potete far nulla. In più, anche un apocromatico ha aberrazioni cromatiche "secondarie" (giallo/blu) , ma anche altre primarie (rosso-blu) dovute al filtri IR, al silicio, ecc.... e spesso è pure più sfocato sul verde.
Attorno al punto centrale state fuori fuoco e quindi compare già lo sferocromatismo (rosso/verde) attorno alle linee.
Quindi un alone rossastro ci sta: potete contenerlo alzando la risoluzione del sensore, con un deblur delle alte frequenze più forte su rosso, meno su blu, con un filtro UV-IR a interferenza (B+W 486 e Hoya i migliori).
Se l'ottica è meno nitida, vedete meno fringing rosso (che è l'anello esterno, segue il porpora), ecco perché molti obiettivi digitali attuali per basse risoluzioni correggono in modo da compattare l'alone esterno a scapito della nitidezza fondamentale (es.: Milvus o Sigma ART, ma non Otus o ancor più Summilux-M).
Gli obiettivi vecchi scarsi non mostrano neppure il punto luminoso centrale.

A presto telefono.gif

Elio
vz77
Messaggio: #102
QUOTE(pes084k1 @ Jan 4 2016, 04:21 PM) *
Nella maggior parte dei casi la responsabilità è del sensore, prima che dell'obiettivo (LCA vera...), dovuta a campionamento e reticolo di Bayer.
Tutto si spiega se guardate (ma non su digitale) l'immagine di un punto proiettato dall'ottica(stella lontana o altro...).
Negli obiettivi luminosi e buoni vedrete un'area centrale piccola e luminosa (la diffrazione è pochissima a f/1.4-2..) circondata da un alone di sfocatura dovuta alle aberrazioni residue. Nella MTF questo aspetto implica una rsiposta in frequenza molto estesa (=risolvenza alta), dovuta al nocciolo luminoso, più un haze attorno (brusco abbassamento di MTF tra circa 0 e 5 lp/mm), dovuto all'alone. Avete un'immagine risoluta, ma non molto incisa e spesso percettivamente velata.
Ora su una buona macchina (=senza filtro AA e pixel piccoli) il nocciolo crea aliasing in genere e rosso+blu in particolare attorno ai bordi secchi: ecco perché vedete il purple fringing.... accentuato dalla caduta di efficienza dei comuni trattamenti MC verso UV e IR. La LCA gioca meno, in digitale rosso e blu sono di base sfocati a metà banda e restando con il Bayer non potete far nulla. In più, anche un apocromatico ha aberrazioni cromatiche "secondarie" (giallo/blu) , ma anche altre primarie (rosso-blu) dovute al filtri IR, al silicio, ecc.... e spesso è pure più sfocato sul verde.
Attorno al punto centrale state fuori fuoco e quindi compare già lo sferocromatismo (rosso/verde) attorno alle linee.
Quindi un alone rossastro ci sta: potete contenerlo alzando la risoluzione del sensore, con un deblur delle alte frequenze più forte su rosso, meno su blu, con un filtro UV-IR a interferenza (B+W 486 e Hoya i migliori).
Se l'ottica è meno nitida, vedete meno fringing rosso (che è l'anello esterno, segue il porpora), ecco perché molti obiettivi digitali attuali per basse risoluzioni correggono in modo da compattare l'alone esterno a scapito della nitidezza fondamentale (es.: Milvus o Sigma ART, ma non Otus o ancor più Summilux-M).
Gli obiettivi vecchi scarsi non mostrano neppure il punto luminoso centrale.

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Elio


in teoria quindi il filtro per il taglio IR ottimizzato della d810A dovrebbe comunque anche in caso di foto standard (e non astronomiche) ridurre ad esempio il fringing rosso ed essere un passo meglio della d810 e d810e?
in sostanza...si parla tanto di lenti incapaci di reggere la risoluzione dei nuovi sensori...ma pare che invece molte lenti invece mettano completamente in crisi il sensore...dove sta il compromesso? una lente nikon pensata per i sensori delle sue macchine, ha senso che li metta in crisi o dovrebbe invece trarre il meglio dai sensori di cui dispone?...
le lenti attuali non vengono progettate in laboratorio sui sensori attuali? ha senso spendere un capitale, per una lente che essendo più nitida evidenzia i difetti dei sensori? o meglio...non è logico preferire le lenti di adesso poiché vengono costruite sui sensori di adesso, alle lenti ormai passate che seppur in molti casi ancora ottime se non migliori, sono concepite con e per tecnologie passate? una lente ovviamente ottima per i telescopi degli anni 90 non credo sia sensazionale anche sui telescopi odierni...no? come mai invece le lenti fuori produzione sono ancora oggetti di culto? per il valore 'in sé'? è un assurdo il fatto che esistano lenti che montano su sensori di tipo diverso...già questo dovrebbe squalificarle o no?
grazie per la risposta al post precedente
pes084k1
Messaggio: #103
QUOTE(vz77 @ Jan 4 2016, 05:50 PM) *
in teoria quindi il filtro per il taglio IR ottimizzato della d810A dovrebbe comunque anche in caso di foto standard (e non astronomiche) ridurre ad esempio il fringing rosso ed essere un passo meglio della d810 e d810e?
in sostanza...si parla tanto di lenti incapaci di reggere la risoluzione dei nuovi sensori...ma pare che invece molte lenti invece mettano completamente in crisi il sensore...dove sta il compromesso? una lente nikon pensata per i sensori delle sue macchine, ha senso che li metta in crisi o dovrebbe invece trarre il meglio dai sensori di cui dispone?...
le lenti attuali non vengono progettate in laboratorio sui sensori attuali? ha senso spendere un capitale, per una lente che essendo più nitida evidenzia i difetti dei sensori? o meglio...non è logico preferire le lenti di adesso poiché vengono costruite sui sensori di adesso, alle lenti ormai passate che seppur in molti casi ancora ottime se non migliori, sono concepite con e per tecnologie passate? una lente ovviamente ottima per i telescopi degli anni 90 non credo sia sensazionale anche sui telescopi odierni...no? come mai invece le lenti fuori produzione sono ancora oggetti di culto? per il valore 'in sé'? è un assurdo il fatto che esistano lenti che montano su sensori di tipo diverso...già questo dovrebbe squalificarle o no?
grazie per la risposta al post precedente


Il discorso ha molti aspetti. Io posso fare una lente tagliata sui sensori attuali, risparmio pure (come costruttore e acquirente recente) e vado tranquillo, ma fra tre anni sono obsoleto. Chi aveva le (poche) ottiche buone da film e lab soffre un po' adesso (per corpi e sw) ma sorriderà in futuro, già la D810 o la A7r sono cartine al tornasole e il raw processor fa molto. Magari accontentiamoci di un 135/3.5 AIS (per modo di dire...), non inseguiamo per forza adesso i Planar, i Micro, gli Ultron, i Summicron, gli Elmarit, i Biogon, i 105, i 180-200. Poi però quando il contrasto della scena diminuisce, che facciamo? Anche lì i tosti giocano.

Per l'IR appesantire il filtraggio davanti all'obiettivo non ha quasi controindicazioni (sui superwide simmetrici anzi compensa il color cast) e quindi la normale D810 è preferibile: far passare flare in UR e UV è letale per la qualità finale.

A presto telefono.gif

Elio
fullerenium2
Messaggio: #104
QUOTE(FM @ Jan 4 2016, 03:27 PM) *
Bene, ottimo obiettivo.
Con lo Zeiss e la D610 faccio bene senza vetrino.

Alla fine credo che gli zoom vanno bene per le esigenze quotidiane, i fissi per i momenti "nostri" quando siamo soli con la macchina... rolleyes.gif

Dici che con D610 e Zeiss si fuocheggia meglio? Se guardi dentro un mirino della D700 con DK-17M ti sembrerà un altro mondo. Un mio amico con D610 mi disse che guardando dentro il suo mirino era come guardare nel buco di una serratura stretta :-)
Anche D600, D610 e D750 possono montare un oculare simile. Provalo, mi ringrazierai.
Uno Zeiss è uno Zeiss, non si discute, ma f/1.2 aiuta un po' anche al buio e a guardare attraverso un mirino che diventa molto luminoso.
fullerenium2
Messaggio: #105
QUOTE(vz77 @ Jan 4 2016, 05:50 PM) *
in teoria quindi il filtro per il taglio IR ottimizzato della d810A dovrebbe comunque anche in caso di foto standard (e non astronomiche) ridurre ad esempio il fringing rosso ed essere un passo meglio della d810 e d810e?
in sostanza...si parla tanto di lenti incapaci di reggere la risoluzione dei nuovi sensori...ma pare che invece molte lenti invece mettano completamente in crisi il sensore...dove sta il compromesso? una lente nikon pensata per i sensori delle sue macchine, ha senso che li metta in crisi o dovrebbe invece trarre il meglio dai sensori di cui dispone?...
le lenti attuali non vengono progettate in laboratorio sui sensori attuali? ha senso spendere un capitale, per una lente che essendo più nitida evidenzia i difetti dei sensori? o meglio...non è logico preferire le lenti di adesso poiché vengono costruite sui sensori di adesso, alle lenti ormai passate che seppur in molti casi ancora ottime se non migliori, sono concepite con e per tecnologie passate? una lente ovviamente ottima per i telescopi degli anni 90 non credo sia sensazionale anche sui telescopi odierni...no? come mai invece le lenti fuori produzione sono ancora oggetti di culto? per il valore 'in sé'? è un assurdo il fatto che esistano lenti che montano su sensori di tipo diverso...già questo dovrebbe squalificarle o no?
grazie per la risposta al post precedente


In questo bel PDF della Zeiss ci sono tante buone informazioni. Buona lettura e studio
http://www.zeiss.com/content/dam/Photograp...ecial_bokeh.pdf
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #106
QUOTE(fullerenium2 @ Jan 4 2016, 08:51 PM) *
In questo bel PDF della Zeiss ci sono tante buone informazioni. Buona lettura e studio
http://www.zeiss.com/content/dam/Photograp...ecial_bokeh.pdf

I pdf del Dr. Nasse della Zeiss sono fatti molto bene.
Per chi non volesse leggersi 45 pagine di pdf, suggerisco il sito di Paul van Walree (che cita ovviamente il Dr Nasse wink.gif ): http://toothwalker.org/optics/dof.html

Messaggio modificato da RPolini il Jan 4 2016, 10:40 PM
vz77
Messaggio: #107
QUOTE(RPolini @ Jan 4 2016, 10:39 PM) *
I pdf del Dr. Nasse della Zeiss sono fatti molto bene.
Per chi non volesse leggersi 45 pagine di pdf, suggerisco il sito di Paul van Walree (che cita ovviamente il Dr Nasse wink.gif ): http://toothwalker.org/optics/dof.html


interessante il link perché con parole più autorevoli conferma quanto dicevo sulla distanza iperfocale. ovvero che con l'avvento del digitale, utilizzare l'iperfocale è controproducente e si ottengono foto palesemente prive di nitidezza. molti usano l'iperfocale e magari credono che la mancanza di nitidezza sia dovuta alle condizioni atmosferiche o diffrazioni naturali etc. fra l'altro usare l'iperfocale e quindi magari scattare a f5.6 un paesaggio con un grandangolare è una pazzia se sappiamo magari dai test che quella determinata lente anche sui bordi ottiene la miglior nitidezza a f8 o f11. alla fine tutti i paesaggisti adesso parlano più di chiusura del diaframma che di iperfocale (della quale conservano un ricordo se non nativi digitali, ma che credo non rimpiangano affatto).
robermaga
Messaggio: #108
QUOTE(vz77 @ Jan 4 2016, 11:49 PM) *
interessante il link perché con parole più autorevoli conferma quanto dicevo sulla distanza iperfocale. ovvero che con l'avvento del digitale, utilizzare l'iperfocale è controproducente e si ottengono foto palesemente prive di nitidezza. molti usano l'iperfocale e magari credono che la mancanza di nitidezza sia dovuta alle condizioni atmosferiche o diffrazioni naturali etc. fra l'altro usare l'iperfocale e quindi magari scattare a f5.6 un paesaggio con un grandangolare è una pazzia se sappiamo magari dai test che quella determinata lente anche sui bordi ottiene la miglior nitidezza a f8 o f11. alla fine tutti i paesaggisti adesso parlano più di chiusura del diaframma che di iperfocale (della quale conservano un ricordo se non nativi digitali, ma che credo non rimpiangano affatto).

Questo ragionamento può avere una sua validità (ho più di 70 anni e non sono di sicuro "nativo digitale"), ma richiederebbe di essere approfondito .. mi sembra un filo categorico poiché l'iperfocale non è usata solo dai paesaggisti . In ogni caso l'industria ottica e non solo Nikon non da più importanza alla scala della PdC sulle ottiche il che qualcosa vuol dire. E mi leggerò con calma il link.

Roberto
vz77
Messaggio: #109
QUOTE(fullerenium2 @ Jan 4 2016, 08:51 PM) *
In questo bel PDF della Zeiss ci sono tante buone informazioni. Buona lettura e studio
http://www.zeiss.com/content/dam/Photograp...ecial_bokeh.pdf


bellissimoi documento. me lo salvo e un po' per volta lo leggerò. grazie mille!
pes084k1
Messaggio: #110
QUOTE(vz77 @ Jan 5 2016, 12:04 AM) *
bellissimoi documento. me lo salvo e un po' per volta lo leggerò. grazie mille!


Però un trucco è quello che ho detto prima, calcolare approssivamente la composizione (convoluzione) delle sfocature da diffrazione+defocus, usando cerchi di confusione più piccoli, 10 o 20 micron in FX e 7-15 micron in DX. Questo spiega molte curve di Nasse, che essendo un ottico/elettromagnetico non vede le cose allo stesso modo di un "signal processor".

A presto telefono.gif

Elio
pes084k1
Messaggio: #111
QUOTE(vz77 @ Jan 4 2016, 11:49 PM) *
interessante il link perché con parole più autorevoli conferma quanto dicevo sulla distanza iperfocale. ovvero che con l'avvento del digitale, utilizzare l'iperfocale è controproducente e si ottengono foto palesemente prive di nitidezza. molti usano l'iperfocale e magari credono che la mancanza di nitidezza sia dovuta alle condizioni atmosferiche o diffrazioni naturali etc. fra l'altro usare l'iperfocale e quindi magari scattare a f5.6 un paesaggio con un grandangolare è una pazzia se sappiamo magari dai test che quella determinata lente anche sui bordi ottiene la miglior nitidezza a f8 o f11. alla fine tutti i paesaggisti adesso parlano più di chiusura del diaframma che di iperfocale (della quale conservano un ricordo se non nativi digitali, ma che credo non rimpiangano affatto).


Diaframmare è spesso necessario, ma occorre tener presente che la diffrazione si somma alla sfocatura ottica+ di propagazione, che aumenta con il tempo di scatto. Quindi a distanza è bene aprire un po' il diaframma per tener conto di questo e magari alzare un po' gli ISO. f/5.6 - 8 a distanza non dovrebbero essere superafi, f/11 più davicino, in città.

Quandi si sanno queste cose, diviene istintivo, l'importante è lasciar perdere AF ed anche telemetri su un punto, spesso vetrino e LV aiutano di più.

A presto telefono.gif

Elio

fullerenium2
Messaggio: #112
QUOTE(pes084k1 @ Jan 5 2016, 02:21 AM) *
Però un trucco è quello che ho detto prima, calcolare approssivamente la composizione (convoluzione) delle sfocature da diffrazione+defocus, usando cerchi di confusione più piccoli, 10 o 20 micron in FX e 7-15 micron in DX. Questo spiega molte curve di Nasse, che essendo un ottico/elettromagnetico non vede le cose allo stesso modo di un "signal processor".

A presto telefono.gif

Elio

Qualche anno fa avevo infatti letto da qualche parte che se si vuole utilizzare l'iperfocale sul digitale, bisogna utilizzare un circolo di confusione più piccolo, diciamo la metà. Feci delle prove (allora con D800), non ottenevo mai una foto perfettamente a fuoco. Su D700 non saprei, ma se ho tempo riprovo.
Tu elio che esperienza hai? Devo ancora smontare il vetrino della D700.... mi eviteresti questo strazio se mi dessi le misure di questo vetrino :-)
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #113
QUOTE(fullerenium2 @ Jan 5 2016, 08:26 AM) *
Qualche anno fa avevo infatti letto da qualche parte che se si vuole utilizzare l'iperfocale sul digitale, bisogna utilizzare un circolo di confusione più piccolo, diciamo la metà.

Il diametro del cerchio di confusione (CdC) dipende: 1) da quanto grande stampi e 2) da che distanza osservi la stampa. Il valore 'convenzionale' di 0,029 mm di Nasse fa riferimento a una stampa 20x30 cm osservata da distanza "normale" (1-1,5 volte la diagonale della stampa, ovvero 45 +/- 10 cm). L'osservazione di un crop 100 % a monitor equivale a osservare una stampa molto più grande (ad es., 100x150 cm per file da 24 Mpix) da una distanza poco maggiore (60-70 cm). Un'immagine di dimensioni 100x150 cm andrebbe osservata da un paio di metri. Se la si osserva da poco più di mezzo metro, il valore del CdC deve essere proporzionalmente più piccolo (da un terzo a un quarto il valore 'convenzionale' che, per inciso, è anche quello usato per le scale di profondità di campo riportate sugli obiettivi).

QUOTE(robermaga @ Jan 4 2016, 11:58 PM) *
In ogni caso l'industria ottica e non solo Nikon non da più importanza alla scala della PdC sulle ottiche il che qualcosa vuol dire.

Beh, sui miei Zeiss ZF.2 è ancora riportata la scala di pdc per più diaframmi wink.gif

Messaggio modificato da RPolini il Jan 5 2016, 09:39 AM
FM
Messaggio: #114
QUOTE(fullerenium2 @ Jan 4 2016, 08:44 PM) *
Dici che con D610 e Zeiss si fuocheggia meglio? Se guardi dentro un mirino della D700 con DK-17M ti sembrerà un altro mondo. Un mio amico con D610 mi disse che guardando dentro il suo mirino era come guardare nel buco di una serratura stretta :-)
Anche D600, D610 e D750 possono montare un oculare simile. Provalo, mi ringrazierai.
Uno Zeiss è uno Zeiss, non si discute, ma f/1.2 aiuta un po' anche al buio e a guardare attraverso un mirino che diventa molto luminoso.


Intendevo si focheggia bene con il 50 planar perché ha una enorme escursione, quindi ci si prende facile.
Ma avendo scattato anche con la pellicola ed il famoso vetrino, proverò il tuo suggerimento.
P.s. ho avuto la D700 e si... quello era un mirino... mad.gif
rolubich
Messaggio: #115
QUOTE(RPolini @ Jan 5 2016, 09:39 AM) *
Il diametro del cerchio di confusione (CdC) dipende: 1) da quanto grande stampi e 2) da che distanza osservi la stampa. Il valore 'convenzionale' di 0,029 mm di Nasse fa riferimento a una stampa 20x30 cm osservata da distanza "normale" (1-1,5 volte la diagonale della stampa, ovvero 45 +/- 10 cm). L'osservazione di un crop 100 % a monitor equivale a osservare una stampa molto più grande (ad es., 100x150 cm per file da 24 Mpix) da una distanza poco maggiore (60-70 cm). Un'immagine di dimensioni 100x150 cm andrebbe osservata da un paio di metri. Se la si osserva da poco più di mezzo metro, il valore del CdC deve essere proporzionalmente più piccolo (da un terzo a un quarto il valore 'convenzionale' che, per inciso, è anche quello usato per le scale di profondità di campo riportate sugli obiettivi).


Beh, sui miei Zeiss ZF.2 è ancora riportata la scala di pdc per più diaframmi wink.gif



Concordo sulla scelta del CdC di circa 0.03 per una vista complessiva dell'immagine alla distanza adeguata, ma penso che tutti noi dopo facciamo un paio di passi avanti per vedere i particolari. Se si vogliono anche i particolari nitidi bisogna prendere un CdC più piccolo; per una visione al 100% su monitor, ho notato che sono necessari un paio di diaframmi di chiusura in più rispetto a quelli indicati sui vecchi obiettivi AIS che uso (che equivale a considerare un CdC la metà, e cioè di 0.015), e quindi ci possiamo scordare tutto veramente nitido da mezzo metro ad infinito, anche con un grandangolare spinto. Se poi consideriamo anche la curvatura di campo presente in molti grandangolari, le cose si complicano, e la probabilità di ottenere quello che ci si aspettava con la teoria cala parecchio.

Per questo che spesso, se non posso controllare le varie zone che mi interessano con LV per poi scegliere il compromesso migliore per la messa a fuoco, faccio un po' di sano focus bracketing e aperture bracketing. smile.gif

FM
Messaggio: #116
QUOTE(fullerenium2 @ Jan 4 2016, 08:44 PM) *
Dici che con D610 e Zeiss si fuocheggia meglio? Se guardi dentro un mirino della D700 con DK-17M ti sembrerà un altro mondo. Un mio amico con D610 mi disse che guardando dentro il suo mirino era come guardare nel buco di una serratura stretta :-)
Anche D600, D610 e D750 possono montare un oculare simile. Provalo, mi ringrazierai.
Uno Zeiss è uno Zeiss, non si discute, ma f/1.2 aiuta un po' anche al buio e a guardare attraverso un mirino che diventa molto luminoso.


Ho studiato l'DK-17M: ottimo prodotto!
Ma mi pare non sia compatibile con la D610, che peccato!
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #117
QUOTE(pes084k1 @ Jan 5 2016, 02:21 AM) *
Questo spiega molte curve di Nasse, che essendo un ottico/elettromagnetico non vede le cose allo stesso modo di un "signal processor".

Attenzione anche a non sparare alle zanzare con i cannoni.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #118
QUOTE(FM @ Jan 5 2016, 10:10 AM) *
Ho studiato l'DK-17M: ottimo prodotto!
Ma mi pare non sia compatibile con la D610, che peccato!

Per la D610 e simili esiste il DK-21 M, ma ingrandisce meno (1,17 X) e non ha la qualità ottica del DK-17 M ...
fullerenium2
Messaggio: #119
QUOTE(RPolini @ Jan 5 2016, 10:29 AM) *
Per la D610 e simili esiste il DK-21 M, ma ingrandisce meno (1,17 X) e non ha la qualità ottica del DK-17 M ...

Si il DK21. Io il DK17 lo presi sulla baia nuovo direttamente dall'Asia senza costi doganali e spedizione. Sui 35 euro. Esiste anche un visore angolare che ingrandisce ulteriormente. Non ricordo la sigla.
robermaga
Messaggio: #120
QUOTE(RPolini @ Jan 5 2016, 09:39 AM) *
Il diametro del cerchio di confusione (CdC) dipende: 1) da quanto grande stampi e 2) da che distanza osservi la stampa. Il valore 'convenzionale' di 0,029 mm di Nasse fa riferimento a una stampa 20x30 cm osservata da distanza "normale" (1-1,5 volte la diagonale della stampa, ovvero 45 +/- 10 cm). L'osservazione di un crop 100 % a monitor equivale a osservare una stampa molto più grande (ad es., 100x150 cm per file da 24 Mpix) da una distanza poco maggiore (60-70 cm). Un'immagine di dimensioni 100x150 cm andrebbe osservata da un paio di metri. Se la si osserva da poco più di mezzo metro, il valore del CdC deve essere proporzionalmente più piccolo (da un terzo a un quarto il valore 'convenzionale' che, per inciso, è anche quello usato per le scale di profondità di campo riportate sugli obiettivi).
Beh, sui miei Zeiss ZF.2 è ancora riportata la scala di pdc per più diaframmi wink.gif

Certamente, ma pure sugli Otus e i Voigtlander. E pure sui miei vecchi AIS. Però sono tutte ottiche manuali.
Ho dato una scorsa agli ultimi Canon in catalogo .. non eccellono, ma la loro finestrella mi sembra migliore dei Nikkor G.

Questa osservazione andrebbe incorniciata e messa in prima pagina per tutti quelli che cercano la nitidezza a video al 100x100 ... ma purtroppo più o meno tutti ci caschiamo in questa trappola e tutti facciamo quel passo in avanti quando guardiamo una stampa, come giustamente nota Rolubich. Aggiungo dimenticandoci spesso il valore intrinseco della foto, che con la nitidezza non sempre ha molto a che vedere. Naturalmente non vale per tutti, ma di sicuro per la massa.

Roberto
rolubich
Messaggio: #121
QUOTE(robermaga @ Jan 5 2016, 10:53 AM) *
Certamente, ma pure sugli Otus e i Voigtlander. E pure sui miei vecchi AIS. Però sono tutte ottiche manuali.
Ho dato una scorsa agli ultimi Canon in catalogo .. non eccellono, ma la loro finestrella mi sembra migliore dei Nikkor G.

Questa osservazione andrebbe incorniciata e messa in prima pagina per tutti quelli che cercano la nitidezza a video al 100x100 ... ma purtroppo più o meno tutti ci caschiamo in questa trappola e tutti facciamo quel passo in avanti quando guardiamo una stampa, come giustamente nota Rolubich. Aggiungo dimenticandoci spesso il valore intrinseco della foto, che con la nitidezza non sempre ha molto a che vedere. Naturalmente non vale per tutti, ma di sicuro per la massa.

Roberto



Giustissimo, però per quel che mi riguarda la penso così: dal momento che ancora non riesco a fare capolavori, cerco almeno che le mio foto siano nitide per quanto mi consente la mia attrezzatura. biggrin.gif



Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #122
E poi, come direbbe Catalano (Max), meglio una foto bella e nitida di una brutta e sfocata.
pes084k1
Messaggio: #123
QUOTE(RPolini @ Jan 5 2016, 10:23 AM) *
Attenzione anche a non sparare alle zanzare con i cannoni.


Gli elettromagnetici usano i "cannoni" (come elettrotecnico so un po' "double face", quindi capisco entrambe le scuole), i segnalisti sono più potabili.

A presto telefono.gif

Elio

QUOTE(robermaga @ Jan 5 2016, 10:53 AM) *
Certamente, ma pure sugli Otus e i Voigtlander. E pure sui miei vecchi AIS. Però sono tutte ottiche manuali.
Ho dato una scorsa agli ultimi Canon in catalogo .. non eccellono, ma la loro finestrella mi sembra migliore dei Nikkor G.

Questa osservazione andrebbe incorniciata e messa in prima pagina per tutti quelli che cercano la nitidezza a video al 100x100 ... ma purtroppo più o meno tutti ci caschiamo in questa trappola e tutti facciamo quel passo in avanti quando guardiamo una stampa, come giustamente nota Rolubich. Aggiungo dimenticandoci spesso il valore intrinseco della foto, che con la nitidezza non sempre ha molto a che vedere. Naturalmente non vale per tutti, ma di sicuro per la massa.

Roberto


Una bella inquadratura rovinata da una tecnica sbagliata è una cattiva foto, un'inquadratura decente con una bella tecnica è una foto. La massa deve innanzitutto puntare al secondo caso come obiettivo minimo.
Quanto al discorso sulla nitidezza, è bene svellere l'idea che messa a fuoco manuale è meno precisa dell'AF su soggetti ragionevolmente statici o nelle "trappole" d'azione. Vale esattamente il contrario. La foto è still, calma, il video è azione, molti lo dimenticano e in video si va sostanzialmente a zona e nella foto la MAF manuale è sempre meglio dell'AF, che ha apertura telemetrica inferiore.

A presto telefono.gif

Elio
fullerenium2
Messaggio: #124
Ho fatto delle prove con il Leica Colorplan del vecchio diaproiettore. Nel pomeriggio carico le foto. Confrontato con un vecchio 90mm macro Tamron.
Ecco se a qualcuno manca un'ottica da ritratto ed ha in casa un proiettore da diapositive, può tranquillamente utilizzarlo su reflex. Sfuocato garantito :-)
Lasciate perdere la nitidezza, meglio un'immagine dove dietro c'è un certo concetto e significato piuttosto che vedere i peli del naso. Sulla nitidezza ci caschiamo tutti, me compreso, ma quanto una foto è bella, è bella perché è tale, non perché ha quella nitidezza quasi irreale.
Ho visto una mostra di Ansel Adams, scatti panoramici pazzeschi e con una risoluzione e nitidezza disumana. Impensabili a quei tempi e di difficile esecuzione e sviluppo in camera oscura.
Oggi però farebbero molto meno clamore perché quella estrema perfezione gestibile col digitale sembrerebbero le classiche foto cartolina.
Linciatemi.
robermaga
Messaggio: #125
QUOTE(fullerenium2 @ Jan 5 2016, 12:15 PM) *
Ho visto una mostra di Ansel Adams, scatti panoramici pazzeschi e con una risoluzione e nitidezza disumana. Impensabili a quei tempi e di difficile esecuzione e sviluppo in camera oscura.
Oggi però farebbero molto meno clamore perché quella estrema perfezione gestibile col digitale sembrerebbero le classiche foto cartolina.
Linciatemi.

Se tocchi Ansel Adams lo facciamo ... laugh.gif


QUOTE(rolubich @ Jan 5 2016, 11:42 AM) *
Giustissimo, però per quel che mi riguarda la penso così: dal momento che ancora non riesco a fare capolavori, cerco almeno che le mio foto siano nitide per quanto mi consente la mia attrezzatura. biggrin.gif

Questa è una considerazione che vale pure per me .... ma è di estrema tristezza. E ci fa amare più gli oggetti che l'uso al quale sono destinati!

R.
 
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