Attilio,
grazie per la risposta e la bella immagine.
Se segui i miei interventi sul Forum, saprai che io non ritengo che ci sia di alcunché di migliorativo nel NanoCoating, che reputo essere una abile operazione di marketing. Si abbinano mirabolanti miglioramenti ad un affinamento infinitesimo della tecnologia (pure tutto da dimostrare).
Tant'è che ho sempre ritenuto ottimi i rivestimenti multistrato quali quelli di Zeiss o Canon, o lo stesso NIC della Nikon.
Diciamoci un paio di cose in tutta franchezza: la storia dello sviluppo delle ottiche di questi ultimi anni ha dimostrato che Canon non insegue certo Nikon sul fronte tecnologico, in particolar modo quando parliamo di tele. Basti pensare all'AF a ultrasuoni, agli stabilizzatori di immagine, all'uso della fluorite, ecc. ecc.
Siamo sicuri che se Canon (con tutta la propria capacità di innovazione tecnologica) avesse ritenuto indispensabile l'uso dei "nanetti" per incrementare la resa dei propri vetri non ne avrebbe già fatto uso nei suoi obiettivi?
Ad ogni modo, per vedere il problema del flare del 200/2 VR I, c'è un'immagine ad hoc postata nel test fatto da photozone. Sta in fondo a questa pagina. Dipenderà anche quello dall'assemblaggio del doppio-Gauss ?
grazie per la risposta e la bella immagine.
Se segui i miei interventi sul Forum, saprai che io non ritengo che ci sia di alcunché di migliorativo nel NanoCoating, che reputo essere una abile operazione di marketing. Si abbinano mirabolanti miglioramenti ad un affinamento infinitesimo della tecnologia (pure tutto da dimostrare).
Tant'è che ho sempre ritenuto ottimi i rivestimenti multistrato quali quelli di Zeiss o Canon, o lo stesso NIC della Nikon.
Diciamoci un paio di cose in tutta franchezza: la storia dello sviluppo delle ottiche di questi ultimi anni ha dimostrato che Canon non insegue certo Nikon sul fronte tecnologico, in particolar modo quando parliamo di tele. Basti pensare all'AF a ultrasuoni, agli stabilizzatori di immagine, all'uso della fluorite, ecc. ecc.
Siamo sicuri che se Canon (con tutta la propria capacità di innovazione tecnologica) avesse ritenuto indispensabile l'uso dei "nanetti" per incrementare la resa dei propri vetri non ne avrebbe già fatto uso nei suoi obiettivi?
Ad ogni modo, per vedere il problema del flare del 200/2 VR I, c'è un'immagine ad hoc postata nel test fatto da photozone. Sta in fondo a questa pagina. Dipenderà anche quello dall'assemblaggio del doppio-Gauss ?
Con il NanoCoating sfondi una porta aperta, non ne sono mai stato un fan e neppure, nella mia modesta esperienza, posso dire di aver trovato miglioramenti mirabolanti, in tutta franchezza neppure miglioramenti tali da giustificare la sostituzione/cambio di qualsivoglia ottica. Per altro anche l'influenza che il NanoCoating puo' avere sulle immagini in termini di maggiore contrasto mi appare piuttosto improbabile, o almeno cosi' ridotta da non costituire una discriminante, ci sono molti esempi di ottiche prive del trattamento che offrono tuttavia una resa piuttosto contrastata e "moderna", come il 16-85 che usufruisce del NIC oppure il datato 80-400 VR, cosi' come ci sono ottiche N che viceversa regalano immagini con contrasti molto meno marcati ed ombre molto ben aperte, come il 24 f/1,4...
Sostanzialmente concordo anche sulle considerazioni relative a Canon, di certo non hanno alcun tipo di sudditanza tecnologica soprattutto nell'ambito dei tele, il loro 70-200 f/2,8 L IS è davvero un obiettivo eccellente e non è il solo esempio, anzi, a Canon semmai contesto un approccio fin troppo "commerciale" alla produzione di ottiche, insomma che sappiano fare ottimi obiettivi è evidente ma spesso sembrano preferire mettere in pista ottiche meno performanti ma che presumibilmente avranno un'appetibilità maggiore sul mercato in termini di prezzo/prestazioni, nulla di male se parliamo di ottiche di ingresso o di medio livello, ma nel caso di tutta la serie L mi aspetterei sempre il meglio di cio' che sanno fare e non piuttosto una soluzione di compromesso... ma ci avventuriamo lontano con questi discorsi
My God Attilio, non devi postarmi certe cose...
ahahahah vedo di rimediare con uno scatto fatto ad f/4 sempre con il 200 f/2:
Ingrandimento full detail : 523.3 KB
ciao
a.
ok visto questo corro a prenderlo
Elio non ha mai detto che esiste un solo assemblaggio di progetto, da cui l'operato del collaudatore/assemblatore si discosta. Ha detto un'altra cosa.
Rileggiti il suo intervento.
Non mi pare di aver capito che egli facesse riferimento a "errori" dell'assemblatore. Ha scritto (lo ripeto per chi ci legge, non per chi non vuol capire):
"Gli obiettivi doppio Gauss-derivati possono aggiustare l'equilibrio centro/bordi e il microcontrasto ad alta contro bassa frequenza regolando l'ottica sul banco (distanza fra semi-Gauss in genere): queste alternanze si notano benissimo e sono sistematiche fra esemplari del 105 2.5 PC/AI/AIS e del 50 1.8 AI/AF/AFd..., dipende anche dalla sensibilità del collaudatore."
Ha parlato di sensibilità del collaudatore, non di devianza dall'assemblaggio ideale (cui competerebbe la curva MTF calcolata). Elio non ha parlato di errore del collaudatore.
Da qui il mio dubbio (tu non hai mai dubbi, solo certezze: ti consiglio allora di leggerti "Il dubbio" di Luciano De Crescenzo ...). Proprio per sapere da Elio se in fase di "collaudo" c'è un margine che il collaudatore può avere, oppure no.
Gradirei un chiarimento nel merito da chi mi ha sollevato il dubbio.
Il tuo intervento non dirime la questione. Forse è fuori luogo ?
Saluti.
Rileggiti il suo intervento.
Non mi pare di aver capito che egli facesse riferimento a "errori" dell'assemblatore. Ha scritto (lo ripeto per chi ci legge, non per chi non vuol capire):
"Gli obiettivi doppio Gauss-derivati possono aggiustare l'equilibrio centro/bordi e il microcontrasto ad alta contro bassa frequenza regolando l'ottica sul banco (distanza fra semi-Gauss in genere): queste alternanze si notano benissimo e sono sistematiche fra esemplari del 105 2.5 PC/AI/AIS e del 50 1.8 AI/AF/AFd..., dipende anche dalla sensibilità del collaudatore."
Ha parlato di sensibilità del collaudatore, non di devianza dall'assemblaggio ideale (cui competerebbe la curva MTF calcolata). Elio non ha parlato di errore del collaudatore.
Da qui il mio dubbio (tu non hai mai dubbi, solo certezze: ti consiglio allora di leggerti "Il dubbio" di Luciano De Crescenzo ...). Proprio per sapere da Elio se in fase di "collaudo" c'è un margine che il collaudatore può avere, oppure no.
Gradirei un chiarimento nel merito da chi mi ha sollevato il dubbio.
Il tuo intervento non dirime la questione. Forse è fuori luogo ?
Saluti.
Parlare di affidare il rispetto di una specifica tecnica alla sensibilità di un tecnico in una officina di una industria moderna ed attrezzata per produzioni di precisione, tipo l’ottica, è, semplicemente, una non conoscenza di questo mondo, ma, ripeto, non ce niente di male a non avere conoscenze di questo settore, dato che di aziende buone ce ne sono veramente pochissime ed è praticamente quasi impossibile visitarle, per un mucchio di problemi, non certo ultimi quelli legati alla sicurezza industriale, dato che ci sono soluzioni tecniche originali e proprietarie quasi su tutto, dal vetro, ai trattamenti, ai processi di lavorazione etc, ed i montaggi non fanno eccezione, nemmeno loro, per quanto sembri strano.
La sensibilità in officina moderna e ben attrezzata non è che non ci sia, esiste, ma non è più ricercata, anzi è spesso addirittura osteggiata, dato che fa dipendere il prodotto troppo dal fattore umano: esistono le specifiche ed i mezzi per verificare se le specifiche sono rispettate o meno, e quei mezzi i montatori li sanno e li devono usare, ci vuole preparazione, non sensibilità; poi trovi quello bravo che fa alla svelta e sbaglia poco, ma fa affidamento sulla sua preparazione, dato che se fa affidamento sulla sua sensibilità, inevitabilmente sbaglia e non va bene, ottiche serie possono essere incredibilmente costose.
La sensibilità dei tecnici è ricercata se non ci sono mezzi economici per attrezzare bene l’officina, ma in ottica, nelle aziende serie, quelle che hanno costanza qualitativa, devono necessariamente essere attrezzate bene e non dipendere dal fattore umano.
Questa è la differenza che separa il lavoro artigianale da quello industriale propriamente detto.
Una società che operava nell’ottica civile e provò anche sul militare, senza successo, e che aveva anche criteri artigianali, l’unica artigiana che ho visto in vita mia, l’ho visitata quasi trenta anni fa, in Francia, in cima ad un monte, vicino a Lione, e si chiamava Angenieux, una ditta piccola che oggi non è più in affari.
Loro lavoravano molto all’antica, si affidavano alle persone, specializzatissime, e facevano cose molto buone, in certi casi eccellenti, ma, alla lunga, come altri, non hanno retto le lavorazioni ed i banchi a controllo automatico , più precisi e freddi degli umani.
Là vidi produrre delle ottiche sia in modo normale che, incredibilmente, praticamente a mani nude; avevano preso un contratto per ottichine da satelliti, piccole, e dato che quell’ottica aveva periodi di esposizione all’irraggiamento solare e periodi in ombra, nello spazio, sul satellite, l’ottica si beccava un salto termico di quasi 400 gradi C, e a distanza di poco tempo.
Le colle dei gruppi ottici, semplicemente, non tengono quel salto termico così elevato e repentino, si criccano, ed allora loro non usavano la colla per unire le lenti: le lavoravano con precisione tale da avere contatto molecolare e le accoppiavano con semplice pressione meccanica, ma avere due superfici ottiche che abbiano contatto molecolare perfetto è….. un incubo, non trovo altro termine.
Lo facevano con due omini che lavoravano con un banchino medioevale, girandolo coi piedi e “leccando” la lente appena appena, a mano, con un qualcosa a me ignoto, e poi facevano la verifica con un interferometro e via così, per giorni, poi la passavano ad altri che faceva il collaudo ed eventualmente la ripresa.
Al sottoscritto, allibito, dissero che loro ce la facevano a farle a specifica, a mano: noi avremmo messo su un costoso can can per farle precise a quel modo, ma loro, a mano, di sicuro risparmiavano un mucchio di soldi.
Tornando a questo tipo di ottiche, anche civili, con vetri grossi frontali e di prestazioni, come MTF, estremamente elevate, tipo questa o anche il 300 f 2,8 etc, con la premessa che non conosco come lavora Nikon, il fatto che vengano aggiornate ogni tanto potrebbe essere dovuto non tanto a modifiche sostanziali di ottica, vetri o schema ottico, quanto al fatto che potrebbe darsi benissimo che siano fatte in lotti, per la lente frontale molto grossa, il vetro si riproduce male, qualitativamente è sempre buono, ma può cambiare leggermente come caratteristiche, ed allora magari ti fanno un lotto di qualche migliaia di unità di lenti, soprattutto la frontale, bella grossa, con un unico lotto dello stesso vetro, stessa materia prima, stessa fusione, stesso ciclo di raffreddamento, etc, e con quelle ci fanno quelle migliaia di ottiche (non so quante ne faccia Nikon di media) e con quelle coprono la produzione di un paio o più anni, poi dopo qualche tempo, rilanci un altro lotto di produzione di vetro, stessa materia prima etc, e con quello fai un altro lotto di lenti frontali, che avrà lo stesso schema, ma dovrà subire sottili aggiustaggi in fase di montaggio, se non di progetto (lenti dello stesso schema adattate come lavorazione alle leggere variazioni della lente più grande, quella più importante e critica), dato che con un vetro frontale grosso, leggermente diverso, anche se di ben poco, per rientrare in una specifica estremamente elevata come prestazioni, qualche aggiustaggio lo devi fare comunque, ed in quell’occasione fai la revisione anche di quello che c’è da revisionare come ammennicoli collaterali, che sono migliorati nel frattempo, tipo il VR in questo caso, o altro.
L’ottica sostanzialmente è comunque la stessa, ma leggere differenze di resa, dovuto a vetro leggermente diverso della lente frontale che porta forzatamente a leggere modifiche al resto dello schema ottico, che comunwue come tale resta macroscopicamente invariato, è quasi impossibile che non ci siano, se lavorano in lotti.
Il fatto di revisionare le ottiche di “lusso” è indice di professionalità elevata, un 18-105 non ha bisogno di aggiustaggi in montaggio o in progetto, per quello che dà, e resta immutato per anni, mentre per tenere le specifiche di un 200 f2, o un 300 f 2,8, e soprattutto quelle specifiche costanti nel tempo, salvo miracoli che nemmeno Nikon credo faccia, degli aggiustaggi ottici li devi fare e dunque ammoderni l’ottica in quell’occasione.
Saluti cordiali
Messaggio modificato da dimapant il May 23 2011, 06:05 PM
Parlare di affidare il rispetto di una specifica tecnica alla sensibilità di un tecnico in una officina di una industria moderna ed attrezzata per produzioni di precisione, tipo l’ottica, è, semplicemente, una non conoscenza di questo mondo ...
Mettiti allora d'accordo con Elio. E' lui che ha parlato di "sensibilità", non io.
Io aspetto comunque di sentire cosa ha da dire lui.
Nel frattempo continuo a valutare gli obiettivi guardando i risultati che producono sul campo, non in laboratorio.
P.S.: la tua biografia non è molto attinente a questo Forum. Ti consiglio di raccontarti in un bel libro.
Me ne comprerò una copia ...
.....
P.S.: la tua biografia non è molto attinente a questo Forum. Ti consiglio di raccontarti in un bel libro.
Me ne comprerò una copia ...
P.S.: la tua biografia non è molto attinente a questo Forum. Ti consiglio di raccontarti in un bel libro.
Me ne comprerò una copia ...
Beh, almeno qualcuno impara qualcosina sulle lavorazioni e i montaggi ottici e..... la differenza un'industria ed una bottega!
Nessuno nasce "imparato", come sapientemente dicono al Sud, dunque può essere utile.
Messaggio modificato da dimapant il May 23 2011, 10:15 PM
Esistono ben altre fonti e interlocutori per imparare certe cose ...
......ma che tu, dai due post che hai scritto sopra, fai trasparire, ahimè, di non averi letto.
Sarà!
Io ho solo chiesto un chiarimento a Elio.
Stai forse dicendo che anche lui - per migliorare le proprie conoscenze - dovrebbe frequentare i "Corsi serali dimapant", ossia la Scuola Radio Elettra dell'assemblaggio degli obiettivi?
Uso anch'io il 200/2VR I per fotografia di concerti e teatro e ovviamente sono curioso di sapere com'è la resa della nuova versione rispetto alla prima.
Sono andato a guardarmi la prova su "www.the-digital-picture.com" che ha un "comparometro" che mette a confronto gli scatti degli obiettivi ai vari diaframmi (sono scatti di mire ottiche ISO 12233).
Se provate a paragonare i 200/2 delle due versioni, potrete notare che la versione I è più nitida a tutti i diaframmi della II e si comporta meglio anche con i moltiplicatori.
Per quanto ovviamente nessuna prova sia oro colato, comunque il fatto che non ci sia nessuna combinazione di diaframma in cui la versione nuova sia meglio della vecchia è singolare; tra l'altro la nuova è peggio in particolare agli angoli:
http://www.the-digital-picture.com/Reviews...3&APIComp=6
IlCatalano
Sono andato a guardarmi la prova su "www.the-digital-picture.com" che ha un "comparometro" che mette a confronto gli scatti degli obiettivi ai vari diaframmi (sono scatti di mire ottiche ISO 12233).
Se provate a paragonare i 200/2 delle due versioni, potrete notare che la versione I è più nitida a tutti i diaframmi della II e si comporta meglio anche con i moltiplicatori.
Per quanto ovviamente nessuna prova sia oro colato, comunque il fatto che non ci sia nessuna combinazione di diaframma in cui la versione nuova sia meglio della vecchia è singolare; tra l'altro la nuova è peggio in particolare agli angoli:
http://www.the-digital-picture.com/Reviews...3&APIComp=6
IlCatalano
Uso anch'io il 200/2VR I per fotografia di concerti e teatro e ovviamente sono curioso di sapere com'è la resa della nuova versione rispetto alla prima.
Sono andato a guardarmi la prova su "www.the-digital-picture.com" che ha un "comparometro" che mette a confronto gli scatti degli obiettivi ai vari diaframmi (sono scatti di mire ottiche ISO 12233).
Se provate a paragonare i 200/2 delle due versioni, potrete notare che la versione I è più nitida a tutti i diaframmi della II e si comporta meglio anche con i moltiplicatori
Per quanto ovviamente nessuna prova sia oro colato, comunque il fatto che non ci sia nessuna combinazione di diaframma in cui la versione nuova sia meglio della vecchia è singolare; tra l'altro la nuova è peggio in particolare agli angoli:
http://www.the-digital-picture.com/Reviews...3&APIComp=6
IlCatalano
Sono andato a guardarmi la prova su "www.the-digital-picture.com" che ha un "comparometro" che mette a confronto gli scatti degli obiettivi ai vari diaframmi (sono scatti di mire ottiche ISO 12233).
Se provate a paragonare i 200/2 delle due versioni, potrete notare che la versione I è più nitida a tutti i diaframmi della II e si comporta meglio anche con i moltiplicatori
Per quanto ovviamente nessuna prova sia oro colato, comunque il fatto che non ci sia nessuna combinazione di diaframma in cui la versione nuova sia meglio della vecchia è singolare; tra l'altro la nuova è peggio in particolare agli angoli:
http://www.the-digital-picture.com/Reviews...3&APIComp=6
IlCatalano
Niente gente alla fine sè prima non ero convinto a prenderlo a vedere le fot oqui postate mi avete fatto prendere la decisione lo prendo,in questi giorni il mio amico mi ha prestato il suo(un vrI) per qualche giorno per farmene una idea beh non ci sono commenti ottica spettacolare ad un buon prezzo( pari al nuovo) e li vale tutti a suo favore hanno gicato due cose l'ottima resa del nitido( pure moltiplicato a f/4) e sopratutto la portabilità( e non è poco) spero solo di saperlo sfruttare bene ma come si dice"sè non scatti non ti verranno mai belle foto).
Appena lo avrò vedrò di postare delle foto.
Giusto ieri mi sono imbattuto proprio nel flare. Da quello che ho visto si presenta piuttosto raramente e solo in un ristretto arco di inclinazioni della fonte luminosa, è bastato spostarsi leggermente o attendere che il sole fosse in posizione diversa per veder scomparire il fenomeno, che tuttavia si è presentato ed anche in modo "relativamente" marcato:
Ingrandimento full detail : 589.6 KB
Ciao
a.
Ingrandimento full detail : 589.6 KB
Ciao
a.
Niente gente alla fine sè prima non ero convinto a prenderlo a vedere le fot oqui postate mi avete fatto prendere la decisione lo prendo,in questi giorni il mio amico mi ha prestato il suo(un vrI) per qualche giorno per farmene una idea beh non ci sono commenti ottica spettacolare ad un buon prezzo( pari al nuovo) e li vale tutti a suo favore hanno gicato due cose l'ottima resa del nitido( pure moltiplicato a f/4) e sopratutto la portabilità( e non è poco) spero solo di saperlo sfruttare bene ma come si dice"sè non scatti non ti verranno mai belle foto).
Appena lo avrò vedrò di postare delle foto.
Appena lo avrò vedrò di postare delle foto.
Non sai quanto ti invidio!
Attendo il club 200 f/2, dove posterete in 3, ma è sempre un bel vedere...
Io uso pochissimo i supertele (praticamente mai), e un equivalente 400 f/4 (200 f/2 moltiplicato 2x) basta e avanza per quello che posso farci. In realtà già 200mm sono una focale sufficente per i miei utilizzi.
Non so nel tuo caso... se valutavi anche il 300 f/2.8 moltiplicato... Insomma con quelle cifre in ballo valuterei bene l'acquisto.
Non sai quanto ti invidio!
Attendo il club 200 f/2, dove posterete in 3, ma è sempre un bel vedere...
Io uso pochissimo i supertele (praticamente mai), e un equivalente 400 f/4 (200 f/2 moltiplicato 2x) basta e avanza per quello che posso farci. In realtà già 200mm sono una focale sufficente per i miei utilizzi.
Non so nel tuo caso... se valutavi anche il 300 f/2.8 moltiplicato... Insomma con quelle cifre in ballo valuterei bene l'acquisto.
Attendo il club 200 f/2, dove posterete in 3, ma è sempre un bel vedere...
Io uso pochissimo i supertele (praticamente mai), e un equivalente 400 f/4 (200 f/2 moltiplicato 2x) basta e avanza per quello che posso farci. In realtà già 200mm sono una focale sufficente per i miei utilizzi.
Non so nel tuo caso... se valutavi anche il 300 f/2.8 moltiplicato... Insomma con quelle cifre in ballo valuterei bene l'acquisto.
Beh come si dice l'appetito vien mangiando cmq è vero c'hò pensato molto pima di caricarmi stò bestio ma c'è pure un fatto tutti i cannoni chè ho trovato erano usati da professionisti e quindi in condizioni di usura questo è praticamente nuovo e cmq fatti due conti per il tipo di foto chè faccio ora(concerti e aerei) rientra in pieni nelle mie esigenze poi chi vivrà vedrà.
P.S
Sempre chè lo trovi ancora ma li scatterebbe l'acquisto del 14/24 2.8.
ciao a tutti.
purtroppo sono di fretta per postare foto ma la mia esperienza con il 200 f2 mi porta ad affermare che come nitidezza e taglio delle immagini non ha equivalenti neanche nelle focali piu' lunghe.
Unico inconveniente il peso davvero notevole pero' il fine fa sopportare il mezzo.
Mia modesta opinione: soldi spesi bene!
ciao a tutti.
purtroppo sono di fretta per postare foto ma la mia esperienza con il 200 f2 mi porta ad affermare che come nitidezza e taglio delle immagini non ha equivalenti neanche nelle focali piu' lunghe.
Unico inconveniente il peso davvero notevole pero' il fine fa sopportare il mezzo.
Mia modesta opinione: soldi spesi bene!
purtroppo sono di fretta per postare foto ma la mia esperienza con il 200 f2 mi porta ad affermare che come nitidezza e taglio delle immagini non ha equivalenti neanche nelle focali piu' lunghe.
Unico inconveniente il peso davvero notevole pero' il fine fa sopportare il mezzo.
Mia modesta opinione: soldi spesi bene!
ciao a tutti.
purtroppo sono di fretta per postare foto ma la mia esperienza con il 200 f2 mi porta ad affermare che come nitidezza e taglio delle immagini non ha equivalenti neanche nelle focali piu' lunghe.
Unico inconveniente il peso davvero notevole pero' il fine fa sopportare il mezzo.
Mia modesta opinione: soldi spesi bene!
Oggi sono un po' più tranquillo.
Ecco un esempio di foto fatta durante spettacolo Momix al buio completo, mano libera e croppate.
A voi i giudizi!
Ingrandimento full detail : 1.5 MB
Ecco un esempio di foto fatta durante spettacolo Momix al buio completo, mano libera e croppate.
A voi i giudizi!
Ingrandimento full detail : 1.5 MB
Piccolo aggiornamento oggi sono andato per prenderlo ma non ho potuto ritiralo per via di alcuni ritardi di tipo pratico(venerdi e quindi alcune cose non si potevano fare) in compenso,mi ci a fatto giocare un attimo con la mia 300S chè dire:allucinante mai visto una nitidezza cosi,per la prima volta ho potuto vedere in azione l'af a 51 punti al massimo della sua potenza della mia bambina mai visto schizzare a quelle velocità decisamente felice di averlo preso.
P.s
Riguardo il peso si è vero è un bel peso massimo ma cmq qualche scatto a mano libera si riesce a farlo ovviamente,non bisogna esaggerare con l'impugnatura altrimenti ti viene un bel braccino.
Messaggio modificato da worf359 il May 27 2011, 10:09 PM
P.s
Riguardo il peso si è vero è un bel peso massimo ma cmq qualche scatto a mano libera si riesce a farlo ovviamente,non bisogna esaggerare con l'impugnatura altrimenti ti viene un bel braccino.
Messaggio modificato da worf359 il May 27 2011, 10:09 PM
complimenti per l'acquisto.
Io sono favorevole al club l'ho preso da pochi giorni e finora l'ho usato solo sulla d7000 che ho passato a mia figlia il mio corpo principale d810 e' un mese che in assistenza per fare una pulizia accurata e cambiare il vetro del display superiore che durante l'ultimo recente viaggio si è scheggiato
Se tu apri il club appena arriva il corpo mi sforzerò di fare qualche prova ma sono sicuro che sarà una bomba
Se tu apri il club appena arriva il corpo mi sforzerò di fare qualche prova ma sono sicuro che sarà una bomba
Parlare di affidare il rispetto di una specifica tecnica alla sensibilità di un tecnico in una officina di una industria moderna ed attrezzata per produzioni di precisione, tipo l’ottica, è, semplicemente, una non conoscenza di questo mondo, ma, ripeto, non ce niente di male a non avere conoscenze di questo settore, dato che di aziende buone ce ne sono veramente pochissime ed è praticamente quasi impossibile visitarle, per un mucchio di problemi, non certo ultimi quelli legati alla sicurezza industriale, dato che ci sono soluzioni tecniche originali e proprietarie quasi su tutto, dal vetro, ai trattamenti, ai processi di lavorazione etc, ed i montaggi non fanno eccezione, nemmeno loro, per quanto sembri strano.
La sensibilità in officina moderna e ben attrezzata non è che non ci sia, esiste, ma non è più ricercata, anzi è spesso addirittura osteggiata, dato che fa dipendere il prodotto troppo dal fattore umano: esistono le specifiche ed i mezzi per verificare se le specifiche sono rispettate o meno, e quei mezzi i montatori li sanno e li devono usare, ci vuole preparazione, non sensibilità; poi trovi quello bravo che fa alla svelta e sbaglia poco, ma fa affidamento sulla sua preparazione, dato che se fa affidamento sulla sua sensibilità, inevitabilmente sbaglia e non va bene, ottiche serie possono essere incredibilmente costose.
La sensibilità dei tecnici è ricercata se non ci sono mezzi economici per attrezzare bene l’officina, ma in ottica, nelle aziende serie, quelle che hanno costanza qualitativa, devono necessariamente essere attrezzate bene e non dipendere dal fattore umano.
Questa è la differenza che separa il lavoro artigianale da quello industriale propriamente detto.
Una società che operava nell’ottica civile e provò anche sul militare, senza successo, e che aveva anche criteri artigianali, l’unica artigiana che ho visto in vita mia, l’ho visitata quasi trenta anni fa, in Francia, in cima ad un monte, vicino a Lione, e si chiamava Angenieux, una ditta piccola che oggi non è più in affari.
Loro lavoravano molto all’antica, si affidavano alle persone, specializzatissime, e facevano cose molto buone, in certi casi eccellenti, ma, alla lunga, come altri, non hanno retto le lavorazioni ed i banchi a controllo automatico , più precisi e freddi degli umani.
Là vidi produrre delle ottiche sia in modo normale che, incredibilmente, praticamente a mani nude; avevano preso un contratto per ottichine da satelliti, piccole, e dato che quell’ottica aveva periodi di esposizione all’irraggiamento solare e periodi in ombra, nello spazio, sul satellite, l’ottica si beccava un salto termico di quasi 400 gradi C, e a distanza di poco tempo.
Le colle dei gruppi ottici, semplicemente, non tengono quel salto termico così elevato e repentino, si criccano, ed allora loro non usavano la colla per unire le lenti: le lavoravano con precisione tale da avere contatto molecolare e le accoppiavano con semplice pressione meccanica, ma avere due superfici ottiche che abbiano contatto molecolare perfetto è….. un incubo, non trovo altro termine.
Lo facevano con due omini che lavoravano con un banchino medioevale, girandolo coi piedi e “leccando” la lente appena appena, a mano, con un qualcosa a me ignoto, e poi facevano la verifica con un interferometro e via così, per giorni, poi la passavano ad altri che faceva il collaudo ed eventualmente la ripresa.
Al sottoscritto, allibito, dissero che loro ce la facevano a farle a specifica, a mano: noi avremmo messo su un costoso can can per farle precise a quel modo, ma loro, a mano, di sicuro risparmiavano un mucchio di soldi.
Tornando a questo tipo di ottiche, anche civili, con vetri grossi frontali e di prestazioni, come MTF, estremamente elevate, tipo questa o anche il 300 f 2,8 etc, con la premessa che non conosco come lavora Nikon, il fatto che vengano aggiornate ogni tanto potrebbe essere dovuto non tanto a modifiche sostanziali di ottica, vetri o schema ottico, quanto al fatto che potrebbe darsi benissimo che siano fatte in lotti, per la lente frontale molto grossa, il vetro si riproduce male, qualitativamente è sempre buono, ma può cambiare leggermente come caratteristiche, ed allora magari ti fanno un lotto di qualche migliaia di unità di lenti, soprattutto la frontale, bella grossa, con un unico lotto dello stesso vetro, stessa materia prima, stessa fusione, stesso ciclo di raffreddamento, etc, e con quelle ci fanno quelle migliaia di ottiche (non so quante ne faccia Nikon di media) e con quelle coprono la produzione di un paio o più anni, poi dopo qualche tempo, rilanci un altro lotto di produzione di vetro, stessa materia prima etc, e con quello fai un altro lotto di lenti frontali, che avrà lo stesso schema, ma dovrà subire sottili aggiustaggi in fase di montaggio, se non di progetto (lenti dello stesso schema adattate come lavorazione alle leggere variazioni della lente più grande, quella più importante e critica), dato che con un vetro frontale grosso, leggermente diverso, anche se di ben poco, per rientrare in una specifica estremamente elevata come prestazioni, qualche aggiustaggio lo devi fare comunque, ed in quell’occasione fai la revisione anche di quello che c’è da revisionare come ammennicoli collaterali, che sono migliorati nel frattempo, tipo il VR in questo caso, o altro.
L’ottica sostanzialmente è comunque la stessa, ma leggere differenze di resa, dovuto a vetro leggermente diverso della lente frontale che porta forzatamente a leggere modifiche al resto dello schema ottico, che comunwue come tale resta macroscopicamente invariato, è quasi impossibile che non ci siano, se lavorano in lotti.
Il fatto di revisionare le ottiche di “lusso” è indice di professionalità elevata, un 18-105 non ha bisogno di aggiustaggi in montaggio o in progetto, per quello che dà, e resta immutato per anni, mentre per tenere le specifiche di un 200 f2, o un 300 f 2,8, e soprattutto quelle specifiche costanti nel tempo, salvo miracoli che nemmeno Nikon credo faccia, degli aggiustaggi ottici li devi fare e dunque ammoderni l’ottica in quell’occasione.
Saluti cordiali
La sensibilità in officina moderna e ben attrezzata non è che non ci sia, esiste, ma non è più ricercata, anzi è spesso addirittura osteggiata, dato che fa dipendere il prodotto troppo dal fattore umano: esistono le specifiche ed i mezzi per verificare se le specifiche sono rispettate o meno, e quei mezzi i montatori li sanno e li devono usare, ci vuole preparazione, non sensibilità; poi trovi quello bravo che fa alla svelta e sbaglia poco, ma fa affidamento sulla sua preparazione, dato che se fa affidamento sulla sua sensibilità, inevitabilmente sbaglia e non va bene, ottiche serie possono essere incredibilmente costose.
La sensibilità dei tecnici è ricercata se non ci sono mezzi economici per attrezzare bene l’officina, ma in ottica, nelle aziende serie, quelle che hanno costanza qualitativa, devono necessariamente essere attrezzate bene e non dipendere dal fattore umano.
Questa è la differenza che separa il lavoro artigianale da quello industriale propriamente detto.
Una società che operava nell’ottica civile e provò anche sul militare, senza successo, e che aveva anche criteri artigianali, l’unica artigiana che ho visto in vita mia, l’ho visitata quasi trenta anni fa, in Francia, in cima ad un monte, vicino a Lione, e si chiamava Angenieux, una ditta piccola che oggi non è più in affari.
Loro lavoravano molto all’antica, si affidavano alle persone, specializzatissime, e facevano cose molto buone, in certi casi eccellenti, ma, alla lunga, come altri, non hanno retto le lavorazioni ed i banchi a controllo automatico , più precisi e freddi degli umani.
Là vidi produrre delle ottiche sia in modo normale che, incredibilmente, praticamente a mani nude; avevano preso un contratto per ottichine da satelliti, piccole, e dato che quell’ottica aveva periodi di esposizione all’irraggiamento solare e periodi in ombra, nello spazio, sul satellite, l’ottica si beccava un salto termico di quasi 400 gradi C, e a distanza di poco tempo.
Le colle dei gruppi ottici, semplicemente, non tengono quel salto termico così elevato e repentino, si criccano, ed allora loro non usavano la colla per unire le lenti: le lavoravano con precisione tale da avere contatto molecolare e le accoppiavano con semplice pressione meccanica, ma avere due superfici ottiche che abbiano contatto molecolare perfetto è….. un incubo, non trovo altro termine.
Lo facevano con due omini che lavoravano con un banchino medioevale, girandolo coi piedi e “leccando” la lente appena appena, a mano, con un qualcosa a me ignoto, e poi facevano la verifica con un interferometro e via così, per giorni, poi la passavano ad altri che faceva il collaudo ed eventualmente la ripresa.
Al sottoscritto, allibito, dissero che loro ce la facevano a farle a specifica, a mano: noi avremmo messo su un costoso can can per farle precise a quel modo, ma loro, a mano, di sicuro risparmiavano un mucchio di soldi.
Tornando a questo tipo di ottiche, anche civili, con vetri grossi frontali e di prestazioni, come MTF, estremamente elevate, tipo questa o anche il 300 f 2,8 etc, con la premessa che non conosco come lavora Nikon, il fatto che vengano aggiornate ogni tanto potrebbe essere dovuto non tanto a modifiche sostanziali di ottica, vetri o schema ottico, quanto al fatto che potrebbe darsi benissimo che siano fatte in lotti, per la lente frontale molto grossa, il vetro si riproduce male, qualitativamente è sempre buono, ma può cambiare leggermente come caratteristiche, ed allora magari ti fanno un lotto di qualche migliaia di unità di lenti, soprattutto la frontale, bella grossa, con un unico lotto dello stesso vetro, stessa materia prima, stessa fusione, stesso ciclo di raffreddamento, etc, e con quelle ci fanno quelle migliaia di ottiche (non so quante ne faccia Nikon di media) e con quelle coprono la produzione di un paio o più anni, poi dopo qualche tempo, rilanci un altro lotto di produzione di vetro, stessa materia prima etc, e con quello fai un altro lotto di lenti frontali, che avrà lo stesso schema, ma dovrà subire sottili aggiustaggi in fase di montaggio, se non di progetto (lenti dello stesso schema adattate come lavorazione alle leggere variazioni della lente più grande, quella più importante e critica), dato che con un vetro frontale grosso, leggermente diverso, anche se di ben poco, per rientrare in una specifica estremamente elevata come prestazioni, qualche aggiustaggio lo devi fare comunque, ed in quell’occasione fai la revisione anche di quello che c’è da revisionare come ammennicoli collaterali, che sono migliorati nel frattempo, tipo il VR in questo caso, o altro.
L’ottica sostanzialmente è comunque la stessa, ma leggere differenze di resa, dovuto a vetro leggermente diverso della lente frontale che porta forzatamente a leggere modifiche al resto dello schema ottico, che comunwue come tale resta macroscopicamente invariato, è quasi impossibile che non ci siano, se lavorano in lotti.
Il fatto di revisionare le ottiche di “lusso” è indice di professionalità elevata, un 18-105 non ha bisogno di aggiustaggi in montaggio o in progetto, per quello che dà, e resta immutato per anni, mentre per tenere le specifiche di un 200 f2, o un 300 f 2,8, e soprattutto quelle specifiche costanti nel tempo, salvo miracoli che nemmeno Nikon credo faccia, degli aggiustaggi ottici li devi fare e dunque ammoderni l’ottica in quell’occasione.
Saluti cordiali
Anche i riparatori bravi, quando gli porti un obiettivo cascato, molte volte devono riaggiustare diversi parametri e la sensibilità è un obbligo. Se io poi faccio un banco automatico in fabbrica e codifico una procedura a prova di operaio imbecille ho fatto delle scelte. Magari allineo il fuoco con MTF a 20 lp/mm all'infinito e al centro e mi becco curvature di campo, astigmatismi ecc... (vedi grandangolari). Molti obiettivi, anche AF, di 10-15 anni fa, rivelano chiaramente una correzione fine in collaudo, lo vedi da piccoli spostamenti di backfocus e MAF, importanti per allineare i CRC al meglio o ottimizzare distanze diverse. Poi alcuni allineano finemente l'ottica con un banco MTF, altri sulla chart (=risolvenza a media distanza), il trasferimento ottico è una funzione in distanza e apertura complicatissima. Gli obiettivi ultimi sono poi progettati "in tolleranza", per limitare l'OK finale a uno o due controlli, ma non puoi pretendere la qualità totale estraibile dal progetto, nè prestazioni di punta eccelse. Ho ottiche eccezionali di prime serie fatte sotto gli occhi dell'ingegnere, poi vedo esemplari perlomeno strani in giro. A meno dei guasti citati, ci sono delle variazioni dovute alla taratura e per questo certe serie di obiettivi hanno guadagnato e altre hanno perso. La macchina automatica va bene, ma per l'allineamento finale ci vuole sensibilità. Ti farei vedere il Sammy 8 Cs 2 dopo una ritaratura fatta rifare da me in fabbrica, cambia tutta la caratteristica. La seconda volta hanno lavorato bene, prima non vedevo lo stacco del fuoco tra soggetti a distanza diversa.
A presto
Elio
Elio...
Hai quotato e hai risposto ad un messaggio di 5 anni fa', inoltre l'utente non è più presente sul forum....
Hai quotato e hai risposto ad un messaggio di 5 anni fa', inoltre l'utente non è più presente sul forum....