Son sempre stato un fruitore della settima arte, soprattutto su grande schermo. Mi piace l'empatia che alcuni film riescono a trasmettere. Mentre attraverso la recitazione di bravi attori mi è sempre risultato più facile identificarmi, non sempre lo è stato per le immagini, le inquadrature. Fu Blade Runner che con il suo impatto visivo mi avvicinò al mondo della fotografia. Il film di Scott lo potresti guardare senza audio e riuscirebbe comunque a trasmettere qualcosa. Ed è quello che stò cercando di imparare a fare con la fotografia. Mi piace giocare con la distorsione prospettica che fanno gli obiettivi e sfruttare al massimo la luce in post produzione qualunque essa sia, tutto per riuscire a rendere l'inquadratura la più empatica possibile.