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Regola Dei Due Terzi
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tonci
Messaggio: #1
Su una rivista fotografica ho letto che il noto fotografo naturalista
Andy Rouse a proposito della regola dei due terzi , che i manuali
fotografici ci propinano a ogni piè sospinto, la considera aria fritta,
affermando che la fotografia è un fatto personale e le nostre immagini
sono il nostro modo di esprimere ciò che vediamo. Concordo in pieno,
qualcuno la pensa allo stesso modo o è ligio al perfezionismo?
Ciao
giuliocirillo
Messaggio: #2
anche io la penso così, anche se le regole comunque aiutano.....diciamo che sono il punto di partenza...poi se uno non le segue può avere due risultati possibili: o una foto non riuscita, o un capolavoro tongue.gif

ciao
Massimiliano_S
Messaggio: #3
QUOTE(tonci @ Jun 20 2007, 10:10 PM) *

Su una rivista fotografica ho letto che il noto fotografo naturalista
Andy Rouse a proposito della regola dei due terzi , che i manuali
fotografici ci propinano a ogni piè sospinto, la considera aria fritta,
affermando che la fotografia è un fatto personale e le nostre immagini
sono il nostro modo di esprimere ciò che vediamo.

...cut...


Sto guardando il portfolio di Andy Rouse (non posto il link perchè non so se si possa ma basta fare una semplice ricerca con google) e mi sembra che il 90% delle foto (bellissime devo dire) segua in maniera quasi maniacale la regola dei terzi non solo per la disposizione dei soggetti ma anche per la suddivisione degli spazi (in special modo dei panorami con la suddivisione in terzi orizzontali ad esempio). Ora, o Andy Rouse scherzava, o voleva sviare tutti per far si che solo lui riuscisse ad ottenere foto magnifiche laugh.gif o la rivista s'è inventata tutto. hmmm.gif chissà. Comunque sia, la mia opinione è che le regole estetiche di composizione vadano seguite in linea generale purtuttavia senza esserne schiavi: avvolte rompere le regole può portare a foto eccezionali ed avvolte a schifezze; sperimentare è la regola smile.gif almeno secondo me.
raffaele tedesco
Messaggio: #4
La regola dei terzi, così come altre regole compositive, ha il suo perché, ma, detto questo, non credo che vada seguita sempre. Direi che possiamo prenderla come un consiglio, un' indicazione, ma poi dobbiamo comporre secondo il nostro gusto e il nostro senso estetico. Personalmente quando scatto non penso alla regola dei terzi, ma spesso il mio senso estetico mi porta a rispettarla comunque. In ogni caso le regole ci sono anche per essere infrante, magari alla ricerca di qualcosa di nuovo e più personale.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
QUOTE(raffaele tedesco @ Jun 21 2007, 12:22 AM) *

...In ogni caso le regole ci sono anche per essere infrante, magari alla ricerca di qualcosa di nuovo e più personale.

Giusto.
Si infrangono le regole, ...per cercarne delle altre.

Tempo fa, a proposito di un argomento analogo, La Sezione Aurea, feci un intervento che riporto:

-------------------------------------------

Al contrario di ciò che avviene in natura, dove è noto che l'entropia è sempre positiva, nel nostro cervello abbiamo bisogno di ordine.
L'esigenza di "regole" da seguire (o da infrangere) è determinata dal bisogno di ordine.
L'ordine è qualcosa di rassicurante, di comprensibile, di catalogabile, di archiviabile.
Nelle infinite combinazioni di cui il caos è composto, ci sentiremmo sperduti. Non sapremmo riconoscere nulla.
L'ordine, al contrario, ci permette di catalogare molte informazioni. Anche quelle visive.
Io credo che il punto sia questo.

[cut]

Un'immagine, piuttosto che un'opera architettonica, sono frutto dell'ingegno umano e nascono quindi, innanzitutto dalle idee. Dalle idee ordinate di qualche artista.
Infrangere le regole compositive, significa solamente cercare qualche altro modello ordinato.


-------------------------------------------

Quindi non sono propriamente d'accordo con Andy Rouse.

Messaggio modificato da ludofox il Jul 4 2007, 05:15 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #6
Al bisogno di regole, di ordine, per darsi una sorta di equilibrio, di sicurezza, vi è (purtroppo e per fortuna) anche un complementare bisogno di ribellione, di "infrangere".
Ci sono due modi di infrangere le regole, uno distruttivo ed uno costruttivo.
Come dice giustamente Ludovico,
...Si infrangono le regole, ...per cercarne delle altre...
ma solo chi avrà l'accortezza, la bravura, il genio di inventarne di innovative e positive meriterà ammirazione, stima e rispetto.
...c'è chi compone sinfonie e chi fa solo rumore, c'è chi scrive la Divina Comedia e chi sa solo imbrattare i muri altrui...

Io sono del parere che prima bisogna avere l'umiltà di imparare e poi, acquisita una certa maturità, sperimentare intelligentemente nuove strade.
Cosa che solitamente, in chi si impegna seriamente, diventa automatica, quasi un bisogno di rinnovarsi, di crescere e non fossilizzarsi.

sergio
walter55
Messaggio: #7
Permettetemi la non seriosità.
E' vero che si deve dire correttamente " sono caduto", ma è anche altrettanto vero che o " Sono caduto" o " Ho caduto", sempre "A terra ho andato!". biggrin.gif

Nella comunicazione quello che conta è la capcità di espressione del "concetto". La "forma" è al servizio di questo, e non viceversa.... ma è una regola anche questa e quindi avrà pur'essa la sua bella eccezione. rolleyes.gif
Massimo.Novi
Messaggio: #8
QUOTE(ludofox @ Jun 21 2007, 01:20 AM) *

.....[i]Al contrario di ciò che avviene in natura, dove è noto che l'entropia è sempre positiva, nel nostro cervello abbiamo bisogno di ordine.
L'esigenza di "regole" da seguire (o da infrangere) è determinata dal bisogno di ordine.
L'ordine è qualcosa di rassicurante, di comprensibile, di catalogabile, di archiviabile.
Nelle infinite combinazioni di cui il caos è composto, ci sentiremmo sperduti. Non sapremmo riconoscere nulla.
L'ordine, al contrario, ci permette di catalogare molte informazioni. Anche quelle visive.
Io credo che il punto sia questo.
....


Ciao

Non è tanto un fatto di "catalogazione" ma di "costruzione" della mente.

Fate una prova:

Fotografate due soggetti su due piani molto diversi (uno in primissimo e uno sullo sfondo). Fate due scatti con la stessa luminosità relativa tra i due.

Ma nel primo ponete il soggetto in primo piano a DESTRA mentre nel secondo a SINISTRA.

Vedrete che abbiamo una strana difficoltà a valutare in modo identico le due immagini. Una ci sembra più "sbilanciata" dell'altra. Eppure dovrebbero essere simmetriche tra loro e quindi uguali.

Un caso?

Una "regola della mente"?

Le regole costruttive sono più legate al percorso di analisi dell'immagine e non tanto alla posizione fine a se stessa.

Saluti


16ale16
Messaggio: #9
Onestamente, pur essendo a livelli decisamente più bassi, uso la regola dei terzi con molto piacere. Credo sia un modo ben pensato per dare ordine, per permettere a chi vede la foto di trovare facilmente punti di riferimento. Dare, ad esempio, la giusta porzione di spazio al cielo o al mare in un paesaggio, concorre a rendere più facile l'accesso ad una foto.
Però non posso che concordare sul fatto che le regole sono fatte anche per essere infrante... nonostante questo non vedo perchè se uno vuole infrangerle, debba definirle una cretinata (come il nostro fotografo professionista).
L'ideale secondo me è che nasca uno stile di ognuno a partire dalla coniscenza di alcune regole o consigli che possono aiutare a comporre lo scatto.

Ciao a tutti
davidebaroni
Messaggio: #10
La regola dei terzi, così come le innumerevoli altre regole di composizione (O, come mi piace chiamarle, di sintassi visiva) sono funzionali a produrre un certo tipo di effetto comunicativo/percettivo... E non esistono solo le regole del bello, o meglio non necessariamente si utilizzano queste regole. A volte la "bruttezza" è funzionale al "messaggio". smile.gif
Come già spiegato in altri thread che si possono rintracciare facilmente (sono sia qui in "Tecniche Fotografiche" che in "Cultura - Temi"), le regole di composizione tendono ad avere una "base" prettamente neurologica. Le regole di interpretazione e quelle di attribuzione simbolica del significato sono invece più influenzate dalla cultura. La questione è, a mio modestissimo parere, che (come in ogni altra modalità di comunicazione) un uso consapevole di questi elementi linguistici presuppone la conoscenza, o se preferite un certo livello di consapevolezza, non solo dei meccanismi linguistici stessi, ma del risultato finale che si vuole produrre, anche in termini di "effetto comunicativo". smile.gif

E questo è tutto un altro paio di braghe. biggrin.gif

Davide

Messaggio modificato da twinsouls il Jun 21 2007, 08:26 PM
malina
Messaggio: #11
QUOTE(walter55 @ Jun 21 2007, 09:12 AM) *

Permettetemi la non seriosità.
E' vero che si deve dire correttamente " sono caduto", ma è anche altrettanto vero che o " Sono caduto" o " Ho caduto", sempre "A terra ho andato!". biggrin.gif

Nella comunicazione quello che conta è la capcità di espressione del "concetto". La "forma" è al servizio di questo, e non viceversa.... ma è una regola anche questa e quindi avrà pur'essa la sua bella eccezione. rolleyes.gif


Beh, nella comunicazione io credo contino parecchie cose, tra cui contesto, intenzionalità, sintassi (forse più che grammatica)... Per cui puoi dire "A terra ho andato" ed essere inteso, ma è ben altra cosa che dire "Ho terra andato a" (con buona pace dei dadaisti).
Proporrei un esperimento inverso, ad es. croppare foto malriuscite seguendo la regola dei terzi ed affini: i risultati possono essere sorprendenti.
Non so (e alla fine non so se sia così importante per me saperlo) se si tratti davvero di strutture innate della percezione, sicuramente diversi secoli di cultura fanno ora parte della nostra "natura", e far finta d'ignorare ciò che altri hanno studiato e codificato ben prima di noi è quantomeno una mossa poco astuta per chi vuol fare progressi, in qualsiasi ambito.
Fabio_Porcelli
Messaggio: #12
Provate a dare un occhiata qui.
s.piola@fotopiola.com
Iscritto
Messaggio: #13
Non vorrei continuare una polemica, però le regole di composizione sono sempre state usate da grandi pittori e grandi fotografi, certo si può sempre superarle per generare una foto migliore, ma chi dice che non le segue ci sta prendendo in giro, perché alcune regole sono insite nella nostra cultura.
Esempio pratico posizionate il soggetto a destra o a sinistra dell'immaggine e vedrete che differenza! Questo perché noi abbiamo una cultura occidentale e leggiamo tutto da sinistra verso destra, ma in altre culture dove si legge da destra verso sinistra tutto cambia....
Concludendo credo che padroneggiare le regole armoniche della composizione sia la base, così come si deve avere una buona conoscenza tecnica ma, se quando si fotografa il cervello è spento non sono le regole o la tecnica che ci salvano da fare delle brutte foto.
Nello specifico del fotografo Andy Rouse, che ha delle foto spettacolari nel suo sito, può darsi che non segua le regole dei terzi, ma fate caso a dove posiziona orizzonte, e a dove posiziona i soggetti.
Pensiero finale non prendete per oro colato quello che trovate scritto sui manuali, ma usateli come punto di partenza per fare crescere la vostra esperienza di fotografi; anni fa un importante prelato mi disse "...ricorda non tutto quello che è scritto nella Bibbia è della Bibbia..."
Stefano
ziofabri
Messaggio: #14
le regole di composizione non sono delle "regole" ma dei concetti che il nostro cervello elabora e "capisce"
quindi non sono state create per comporre l'immagine, ma si è studiato come il nostro cervello scompone e cataloga ciò che vede.
la regola dei terzi è solo la prinicpale e la più semplice, ma non la sola. partendo dai colori, dal bilanciamento delle masse, le diagonali, le fughe prospettiche, i piani, le quinte, il fuoco selettivo insomma sono decine e decine.
non ho ancora trovato uno foto, un dipinto, una scultura famosa o comunque valida che non contenga almeno una delle "regole" compositive.
il vero artista non ha bisogno di studiarle, ma riesce a usarle automaticamente e d'istinto.
davidebaroni
Messaggio: #15
QUOTE
il vero artista non ha bisogno di studiarle, ma riesce a usarle automaticamente e d'istinto.

Ziofabri... Concordo su tutto quello che hai detto. Tranne questo. smile.gif
Il "vero artista", per me ma non solo per me, è colui che le usa scientemente, che le ha "studiate" (empiricamente, sperimentalmente, come ti pare... ma studiate) fino al punto di interiorizzarle, di renderle parte integrante dei propri processi inconsci di pensiero, di farne una competenza inconscia, così da poterle appunto utilizzare "automaticamente" in funzione del suo "progetto", senza subirle, e senza aver bisogno di pensarci consciamente. smile.gif

L'"istinto" è molto, molto più limitato di quello che si crede. "Famesetesonnocaccapipì", ecco l'istinto. TUTTO il resto, al massimo, sono automatismi. Ma é un'altra cosa. smile.gif
Fabio_Porcelli
Messaggio: #16
QUOTE(twinsouls @ Jul 2 2007, 10:38 PM) *

Ziofabri... Concordo su tutto quello che hai detto. Tranne questo. smile.gif
Il "vero artista", per me ma non solo per me, è colui che le usa scientemente, che le ha "studiate" (empiricamente, sperimentalmente, come ti pare... ma studiate) fino al punto di interiorizzarle, di renderle parte integrante dei propri processi inconsci di pensiero, di farne una competenza inconscia, così da poterle appunto utilizzare "automaticamente" in funzione del suo "progetto", senza subirle, e senza aver bisogno di pensarci consciamente. smile.gif

L'"istinto" è molto, molto più limitato di quello che si crede. "Famesetesonnocaccapipì", ecco l'istinto. TUTTO il resto, al massimo, sono automatismi. Ma é un'altra cosa. smile.gif


Come non quotarti. Usare incosciamente quanto appreso non vuol dire istinto. L'istinto non viene modificato dall'esperienza e le azioni umane istintive sono poche già alla nascita e divengono sempre meno.
L'arte non rientra nelle competenze dell'istinto.
Ed è cosi anche per gli animali.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #17
Un esempio degli automatismi di cui parla twin...
Ho da poco pubblicato, nella sezione Still Life, una mia foto.
Dopo averla realizzata e tagliata nel modo che ritenevo più opportuno, mi sono domandato quanto mi fossi avvicinato alla Sezione Aurea.
Regola di suddivisione dello spazio alla quale sono ...molto affezionato: Il rapporto 1:1,618...e altri infiniti decimali, trattandosi di un numero irrazionale.

Ebbene...

IPB Immagine

...è sorprendente la precisione.

Ma non mi ero posto in anticipo l'obiettivo.
L'ho verificato solo oggi.
Questo è un automatismo.

Messaggio modificato da ludofox il Jul 4 2007, 02:42 PM
fablonghi
Messaggio: #18
QUOTE(ludofox @ Jul 4 2007, 03:01 PM) *

Dopo averla realizzata e tagliata nel modo che ritenevo più opportuno, mi sono domandato quanto mi fossi avvicinato alla Sezione Aurea.
Regola di suddivisione dello spazio alla quale sono ...molto affezionato: Il rapporto 1:1,618...e altri infiniti decimali, trattandosi di un numero irrazionale.


(1 + sqrt(5))/2 per essere precisi biggrin.gif .
Una considerazione: dal momento che la sezione aurea (1:1,618) è un numero che si avvicina molto a 2/3 (0,618... contro 0,666 periodico) non potrebbe essere la "regola dei terzi" una versione approssimata nonché semplificata del "rapporto aureo"?

(Scusate ma a volte l'ingegnere che è in me prende il sopravvento biggrin.gif )

Comunque ludofox, con te non c'è regola che tenga rimani sempre e comunque un "Maestro della fotografia" guru.gif

Fabrizio
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #19
QUOTE(fablonghi @ Jul 4 2007, 05:20 PM) *

(1 + sqrt(5))/2 per essere precisi biggrin.gif .
Una considerazione: dal momento che la sezione aurea (1:1,618) è un numero che si avvicina molto a 2/3 (0,618... contro 0,666 periodico) non potrebbe essere la "regola dei terzi" una versione approssimata nonché semplificata del "rapporto aureo"?

L'ho pensato anch'io ma tutto sommato, non lo credo.
La Sezione Aurea, è un rapporto di crescita, (vedi Sequenza di Fibonacci) applicata allo spazio.
La Regola dei Terzi, è una suddivisione geometrica (euclidea) dello spazio sfruttando i numeri naturali e non quelli irrazonali...

Certo, i sensori e le pellicole con rapporto 2:3 sembrano fatti apposta per applicare la Regola dei Terzi...

Una discussione interessante a questo proposito, è dell'amico Maurizio (_Nico_):

http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=42212

Grazie Fabrizio dei complimenti... wink.gif

Messaggio modificato da ludofox il Jul 4 2007, 04:48 PM
fablonghi
Messaggio: #20
QUOTE(ludofox @ Jul 4 2007, 05:45 PM) *

L'ho pensato anch'io ma tutto sommato, non lo credo.
La Sezione Aurea, è un rapporto di crescita, (vedi Sequenza di Fibonacci) applicata allo spazio.
La Regola dei Terzi, è una suddivisione geometrica (euclidea) dello spazio sfruttando i numeri naturali e non quelli irrazonali...


Molto interessante la discussione che mi hai segnalato.
In effetti le mie affermazioni sono state ispirate da un articolo che mi ricordo di aver letto da qualche parte (ma non ricordo più dove), dove si sosteneva che l'inventore del formato 35mm alla Leitz aveva scelto volutamente 3:2 come aspect ratio proprio perchè era il rapporto intero che si avvicinava maggiormente al rapporto aureo.
Che poi sono le proporzioni armoniche classiche, tieni presente che gli antichi greci non conoscevano il concetto di irrazionale o meglio Pitagora intui l'irrazionalità della radice di 2 ma cerco di confutarla per tutta la vita credendo fermamente nell'assolutezza dei numeri (poveraccio biggrin.gif ). Quindi per loro il rapporto che più si avvicinava alla sezione aurea (che conoscevano perfettamente ed applicavano nella scultura e nell'architettura, vedi Partenone) era proprio 2:3.
Poi quanto sia storia e quanto sia leggenda nessuno potrà mai dirlo... per fortuna biggrin.gif

Fabrizio

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #21
La leggenda vuole anche che Pitagora, ad eterna sua macchia, abbia assassinato un suo discepolo perché era riuscito a dimostrare matematicamente che la radice di 2 è un numero irrazionale...
E lui non poteva accettarlo...

Ma anche Einstein cercò, per tutta la sua vita, di confutare la meccanica quantistica, pur essendone il padre, avendo scoperto l'effetto fotoelettrico.
Scoperta che gli valse il Nobel per la Fisica.
Non fu, infatti, la sua Teoria della Relatività ristretta e generale... come molti credono, a fargli vincere il Nobel.

MammaMia che OT!!!

Messaggio modificato da ludofox il Jul 4 2007, 06:22 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #22
QUOTE(ludofox @ Jul 4 2007, 03:01 PM) *

Un esempio degli automatismi di cui parla twin...
Ho da poco pubblicato, nella sezione Still Life, una mia foto.

Questo è un automatismo.

Permettimi di correggerti: non è un automatismo, ma una perceziona inconscia di una regola naturalistica, razionalmente elaborata dal cervello (regione talamica). I libri di neuropsicologia sono pieni di questi esempi. Un automatismo, viceversa, è un comportamento interiorizzato che non viene razionalmente elaborato (es: il tornare a casa in macchina lungo la stessa strada. Provate a chiedervi se avete percepito esattamente tutte le svolte, i semafori, ecc.).
Grazie
Giovanni
davidebaroni
Messaggio: #23
Giovanni, o ci mettiamo d'accordo sulle definizioni o ci perdiamo in una stupida guerra di parole. Se la chiamiamo competenza inconscia, ti va bene? smile.gif
E poi, ho seri, serissimi dubbi che al momento della realizzazione/progetto/composizione della foto, Ludo abbia "razionalmente elaborato" ecc. ecc.... "Razionalmente" implica una consapevolezza conscia e razionale, cosa che Ludo ha esplicitamente dichiarato di NON aver avuto. Per non parlare del fatto che la "regola naturalistica" (Naturalistica in che senso?) è con ogni probabilità inscritta nelle codifiche neurologiche delle vie visive superiori, ed elaborata tutt'altro che razionalmente da quelle inferiori... Ma che importa? biggrin.gif
Spiegala come vuoi.
Di fatto, NESSUNO può dichiarare senza tema di smentita di SAPERE cosa succede nel cervello in questi casi. smile.gif
Davide
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #24
QUOTE(twinsouls @ Jul 9 2007, 10:27 PM) *

Giovanni, o ci mettiamo d'accordo sulle definizioni o ci perdiamo in una stupida guerra di parole. Se la chiamiamo competenza inconscia, ti va bene? smile.gif
E poi, ho seri, serissimi dubbi che al momento della realizzazione/progetto/composizione della foto, Ludo abbia "razionalmente elaborato" ecc. ecc.... "Razionalmente" implica una consapevolezza conscia e razionale, cosa che Ludo ha esplicitamente dichiarato di NON aver avuto. Per non parlare del fatto che la "regola naturalistica" (Naturalistica in che senso?) è con ogni probabilità inscritta nelle codifiche neurologiche delle vie visive superiori, ed elaborata tutt'altro che razionalmente da quelle inferiori... Ma che importa? biggrin.gif
Spiegala come vuoi.
Di fatto, NESSUNO può dichiarare senza tema di smentita di SAPERE cosa succede nel cervello in questi casi. smile.gif
Davide

Vero

Giovanni
alcarbo
Messaggio: #25
QUOTE(gciraso @ Jul 9 2007, 10:09 PM) *

(es: il tornare a casa in macchina lungo la stessa strada. Provate a chiedervi se avete percepito esattamente tutte le svolte, i semafori, ecc.).
Grazie
Giovanni


Si capita anche a me.

Si chiama "pilota automatico" come sugli aerei messicano.gif

Messaggio modificato da alcarbo il Jul 12 2007, 09:52 PM
 
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