Risultato della ricerca: guerra civile
Etneo71
Natura Viva! Action&Emotions! @etneo71 L' Amore deve attendere! Adesso è Guerra! Non è ancora il tempo della pace e dell'amore, il ragazzo arcobaleno, viene sorpreso da un pretendente alle nozze che lo attacca in modo netto e deciso. La compagna, si è involata all'istante per evitare ulteriori conseguenze. Lui è rimasto sul campo di battaglia, adesso deve dimostrare di essere un vero guerriero, lottare e vincere, per sopravvivere e per imprimere alle future generazioni che nasceranno dal suo seme, la sua forza e il suo coraggio. Questa è la sfida che Madre Natura, lancia a tutte le sue creature, non puoi ignorarla, se vinci procrei, se perdi sparirai e con te sparirà anche la tua debolezza, solo cosi le future generazioni, saranno forti e in grado di fronteggiare le sfide della vita!! Tanti Saluti e Buon Weekend!!! Gruccione (Merops apiaster) Fotografata con: Nikon Z9 & Nikkor Z 180-600mm
Claudio_Moretti
Dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall\'ombra dei fossi ma son mille papaveri rossi. Dall\'uscita di questa canzone, di F.De Andrè, ogni volta che vedo i papaveri mi riaffiorano alla mente, queste parole, per i giovani non vorranno dire niente, ma per le persone che sono un po\' datate come me, sanno cosa voglio dire. Ricordi di una gioventù che viveva nella speranza di migliorare il mondo, scusatemi se sono patetico, ma mi stà prendendo così.
mauriziot
... un peschereccio in attesa dell'equipaggio, pronto a uscire per una battuta di pesca, l'attività principale della zona; siamo nell'area Tamil dello Sri Lanka, sulla costa orientale, dove la guerra civile è finita da poco. Sri Lanka, marzo 2016
mauriziot
... in Sri Lanka; un bel viaggio, anche dal punto di vista fotografico. Qui siamo nella spiaggia di Nilaveli, una delle più belle, da poco riaperta al turismo, perchè molto vicina al settore interessato dalla guerra con i gruppi Tamil. La foto si aggiunge a quelle scattate qualche anno fa. Marzo 2016
giancarlo valentini
La Mala Educazione- Da sempre la malavita nazionale e internazionale si è appropriata di simboli e ritualità legati alla religione. Boss devoti e prelati conniventi o collusi sono spesso andati a braccetto, una complicità radicata nelle tradizioni locali che ha portato vantaggi reciproci. Le varie Mafie hanno fatto un ricorso continuo e strumentale alla simbologia religiosa, riscrivendo una \"religione capovolta\" tagliata su misura per le loro esigenze di autoassoluzione. L’anatema universale di Giovanni Paolo II, nel 1993, dopo le morti di Falcone e Borsellino e recentemente ripreso da Papa Francesco nell’anniversario della morte di Don Puglisi, ha tracciato un solco profondo tra Chiesa e Mafie imponendo ai mafiosi una distinzione tra sacro e profano e tra lecito e illecito che mai prima di allora era stata dichiarata ufficializzata in maniera cosi solenne ed efficace, investendo e legittimando di fatto l’azione della magistratura e dello stato civile a prescindere dalla politica e dai politici di turno. Note: La foto pubblicata è anche un tributo al bellissimo film di G. Salvatores- Educazione Siberiana, che con molta modestia consiglio a tutti di vedere La pistola della foto è una pistola di scena del tipo soft gun
Roberto Giacomet
FATE L\'AMORE NON FATE LA GUERRA! (cannone Ansaldo da 90/53 modello 1941 conservato a Punta Falcone - Piombino, costruito negli stabilimenti di Genova nel 1942 con matricola 29477, donato dalla Marina Militare in ricordo della batteria Sommi Picenardi, operante a Punta Falcone durante il secondo conflitto mondiale a protezione del Canale di Piombino)
robgrosso
Andando verso la Slovenia,a 100 anni dalla prima guerra mondiale,ho avuto l\'idea di fermarmi a visitare il sacrario di Redipuglia. Stavo provando un po\' di foto ed è comparso questo ragazzo sulla scena diretto verso le tre croci, mi è sembrata un\'immagine carica di significati, così ho scattato.
Fabrygot
Al cospetto della regina in quanto la Marmolada è soprannominata la Regina delle Dolomiti, (Marmolèda in ladino) E\' un gruppo montuoso delle Alpi che raggiunge la quota massima nella Punta Penia (3.343 m). Si trova tra le province di Belluno (Veneto) e di Trento (Trentino-Alto Adige). A partire dall\'ingresso in guerra dell’I­talia, nel 1915, la Marmolada divenne il più alto campo di battaglia dell’intero fronte dolomitico e uno dei più alti di tutta la guerra.
canadesevolante61
Cimitero austriaco della prima guerra mondiale sul Pordoi
IvoMarkes
Chenonceau_Il castello_ In origine nella tenuta sede dell'attuale castello si trovava un maniero che fu bruciato dalle truppe reali nel 1411 per punire il proprietario, Jean Marques, accusato di una cospirazione. Nel 1430 Marques ricostruì il castello insieme ad un mulino fortificato ma il suo erede, fortemente indebitato, nel 1513 vendette il castello a Thomas Bohier, tesoriere dei re Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I. Bohier distrusse tutti gli edifici esistenti e diroccati tranne la torre di vedetta e tra il 1515 e il 1521 costruì un nuovo castello per la moglie, Catherine Briçonnet, che vi soleva intrattenere la nobiltà francese e in due occasioni ospitò anche re Francesco I. Alla morte di Bohier (1524) e della moglie (1526) il figlio Antoine dovette cedere il castello alla corona per pagare i debiti del padre. Prese possesso del castello il governatore di Montmorency in nome del re Francesco I impegnato in quegli anni nella costruzione del castello di Chambord. Il suo successore, Enrico II, offrì il castello in dono alla sua amante, Diana di Poitiers, nel 1551 questa divenne duchessa del Valentinois e acquisì la proprietà del castello, divenne anche una delle donne più influenti dell'epoca. A Diane de Poitiers si deve in gran parte l'attuale struttura del castello, sua fu infatti la realizzazione del ponte sul fiume. Fece anche realizzare degli splendidi giardini lungo le rive del fiume. Nel 1864 divenne proprietaria del castello Marguerite moglie del chimico Théophile Pelouze, che lo aveva comprato dagli eredi di Madame Dupin. Dopo la morte del marito Marguerite iniziò dei lavori di ristrutturazione che riportarono il castello all'aspetto che probabilmente aveva all'inizio del XVI secolo Nel 1913 il castello divenne proprietà della famiglia di industriali cioccolatai Menier. Durante la prima guerra mondiale il castello fu in parte usato come ospedale mentre durante la seconda guerra mondiale venne usato come via di fuga dalla zona di Vichy occupata dai nazisti.
LadyGi
La Valletta può contare su una fitta rete di camminamenti e gallerie sotterranee. Qui si è rifugiata ala popolazione durante la 2a guerra mondiale: su Malta sono piovute più bombe che su Londra!
robgrosso
Di ritorno dalle vacanze in Croazia mi sono fermato a Trieste per visitare la risiera di San Sabba, l\'unico campo di sterminio in territorio italiano. Di questa esperienza presento tre foto che non hanno la pretesa di essere belle ma di essere una testimonianza di ciò che hanno vissuto queste terre di confine. Questa è la sala delle croci che veniva utilizzata come sala d\'attesa per lo smistamento nei vagoni dei prigionieri.
IvoMarkes
Il Lago del Gleno è situato in Val di Scalve nella parte iniziale di una lunga vallata che risale a nord verso l\'omonimo monte (m. 2882) e i Passi Bondione (m. 2680) e Belviso (m. 2518). Il primo dicembre 1923 alle ore 7.15 le dieci arcate centrali della diga del Gleno cedettero trascinando a valle sei milioni di metri cubi d\'acqua, fango e detriti. La furia si abbatté sugli abitati di Bueggio, Dezzo, Gorzone, Boario e Corna di Darfo e dopo 45 minuti terminò la sua corsa nel Lago d\'Iseo lasciandosi dietro 356 morti e immani disastri. Il 3 dicembre 1923 giunsero a Darfo a commemorare le vittime il Re Vittorio Emanuele III e Gabriele d\'Annunzio. A causa dell\'impraticabilità delle strade, nessuna autorità poté visitare Angolo Terme e Mazzunno. Il 30 dicembre 1923 il Procuratore del Re incolpava i responsabili della ditta Viganò ed il progettista ingegner Santangelo per l\'omicidio colposo di circa 500 persone. Dal processo, che ebbe luogo tra il gennaio 1924 e il luglio 1927, emerse che i lavori erano stati eseguiti in modo inadeguato (il titolare della diga era stato il vero direttore dei lavori, nonostante non ne avesse le capacità) ed in economia, che il progetto era stato cambiato più volte in corso d\'opera senza le opportune verifiche e che il controllo da parte del Genio civile era stato svolto in maniera approssimativa e superficiale. Il 4 luglio 1927 il Tribunale di Bergamo condannò Virgilio Viganò e l\'ingegner Santangelo a tre anni e quattro mesi più 7.500 lire di multa. Verrà poi scontata la pena di soli due anni e annullata la multa. Attualmente rimangono i due tronconi laterali, uniti da un piccolo muro realizzato allo scopo di impedire il totale deflusso dell\'acqua.
robgrosso
Di ritorno dalle vacanze in Croazia mi sono fermato a Trieste per visitare la risiera di San Sabba, l\'unico campo di sterminio in territorio italiano. Di questa esperienza presento tre foto che non hanno la pretesa di essere belle ma di essere una testimonianza di ciò che hanno vissuto queste terre di confine. In questa foto si intravedono le celle di detenzione, in cui in pochi metri quadrati, meno di 10, venivano ammassati fino a 7 detenuti.
ambro2000
Nubi di guerra Sulla mia testa Girano come corvi Nere e pesanti Nubi di guerra Intorno al mio letto Si muovono minacciose Da oriente Da occidente Volteggiano Mi guardano E vorrei, vorrei, vorrei soffiarle via Nubi di guerra Sulla mia casa Sulla radio, la tele Sulle strade del mio paese Mi seguono Ridacchiano Fanno ombra Fanno ombra E vorrei, vorrei, vorrei soffiarle via Ma non riesco, non riesco, non riesco a spazzarle via
GIUSEPPE.MAZZINI
Il tempio di Debod è un tempio dell'antico Egitto localizzato attualmente a Madrid in Spagna. Si trova ad ovest della plaza de España, a fianco del Paseo del Pintor Rosales (Parque del Oeste), su un colle dove si trovava il Cuartel de la Montaña, teatro di un sanguinoso episodio della Guerra civile spagnola. In seguito al trasporto verso la Spagna, fu ricostruito in modo da rispettare approssimativamente l'orientamento originario, da est a ovest. Il tempio di Debod fu un regalo dell'Egitto alla Spagna (1968), come ricompensa per l'aiuto spagnolo, in risposta all'appello internazionale dell'Unesco per salvare i templi della Nubia, principalmente quello di Abu Simbel, in pericolo per la costruzione della diga di Assuan. L'Egitto donò quattro templi salvati a quattro diverse nazioni che avevano collaborato al salvataggio: Dendur agli Stati Uniti d'America (si trova attualmente al Metropolitan Museum of Art di New York), Ellesija all'Italia, Taffa ai Paesi Bassi e Debod alla Spagna. Il tempio risale al II secolo a.C.. Il suo nucleo più antico fu eretto sotto il faraone Tolomeo IV Filopatore e decorato successivamente sotto il re nubiano Adijalamani di Meroe all'incirca fra il 200 e il 180 a. C., dedicato ad Amon di Debod ("Amani", in lingua kushita) e Iside. Possiede importanti aggiunte di epoca tolemaica e romano-imperiale (dal I secolo a.C. al I secolo d.C.).
mauriziot
... non sempre si deve/può fotografare monumenti ricchi di storia centenaria; anche la vita quotidiana deve esser ricordata, specie se riguarda chi ci protegge. La caserma di via Marmorata, a Roma è un edificio storico, nella tipica architettura del ventennio che ha preceduto l'ultima guerra. L'edificio ha un originale andamento semicircolare sul quale si aprono sette grandi porte con piattabanda, esteticamente gradevoli ma sopratutto in grado di far uscire contemporaneamente i grandi mezzi antincendio; semicolonne e capitelli sono tipici dell'epoca con riferimenti specifici all'attività dei pompieri. Roma , luglio 2021
mattiabonavida
Scatto ripreso in un bunker della prima guerra mondiale, localizzato a riva del Garda (TN)