Il quartire, le case, le povere case, l'odor della cena, dei letti disfatti al mattino, con la storia del manovale Metello che desiderava superare i confini ristretti del quartiere.
Ottimo il risultato del viraggio in B/N di questo particolare che hai arricchito anche con la tua nota. Complimenti !!
Caro Mario, ti ringrazio per la stima che hai nei miei confronti e ti ringrazio dei complimenti e della visita. Un caro saluto, Paolo.
QUOTE (Maricetta @ 26 Luglio 2020 15:24)
Bellissime le parole (di speranza). Bellissimo lo scatto.
Complimenti Paolo.
Sono molto lieto che questo racconto di città ti sia piaciuto.
Grazie di cuore per il tuo bellissimo commento e della visita.
QUOTE (Emme15 @ 26 Luglio 2020 15:28)
Da quelle finestre socchiuse, risa di bimbi, voci di donne intente ai lavori , uomini che echeggiano dai bruschi modi---Una via che vive, che dona vita ad una strada altrimenti deserta...Complimenti Paolo, questa era la vita di un tempo, che hai saputo ricordare...Saluti,Mimmo.
Grazie mille - Mimmo - per il tuo commento, è ciò che volevo esprimere con questa fotografia. Ti ringrazio per il complimenti e per la visita. Un caro saluto e un abbraccio, Paolo.
QUOTE (fede1955 @ 26 Luglio 2020 15:22)
Non so se fai riferimento al grandissimo e da me molto amato Vasco Pratolini, "Metello" è l'unico romanzo che non ho letto, comunque un ottimo accostamento all'immagine, complimenti, Federico
Caro Federico, mi riferisco proprio a Vasco Pratolini. Nell’ambito di questo ‘progetto fotografico che riguarda il raccontare la città’ Metello è la prima pedina in gioco in cui Pratolini si addentra, l’opera in cui l’autore ha voluto raggiungere la ‘distanza’ necessaria alla configurazione del suo romanzo. E’ il romanzo che t’invito, ha leggere (io lo lessi quasi quarant’anni fa ai tempi della Scuola), sia come opera autonoma, sia come parte di “Una storia italiana”. Con questa fotografia ho cercato il più possibile di avvicinarmi a quel tempo in cui Pratolini scriveva il suo romanzo. Spero di esserci riuscito. Tanti saluti, Paolo.
Da quelle finestre socchiuse, risa di bimbi, voci di donne intente ai lavori , uomini che echeggiano dai bruschi modi---Una via che vive, che dona vita ad una strada altrimenti deserta...Complimenti Paolo, questa era la vita di un tempo, che hai saputo ricordare...Saluti,Mimmo.
Non so se fai riferimento al grandissimo e da me molto amato Vasco Pratolini, "Metello" è l'unico romanzo che non ho letto, comunque un ottimo accostamento all'immagine, complimenti, Federico
L'hai catturato!
Giovanna
Caro Mario, ti ringrazio per la stima che hai nei miei confronti e ti ringrazio dei complimenti e della visita. Un caro saluto, Paolo.
Complimenti Paolo.
Sono molto lieto che questo racconto di città ti sia piaciuto.
Grazie di cuore per il tuo bellissimo commento e della visita.
Grazie mille - Mimmo - per il tuo commento, è ciò che volevo esprimere con questa fotografia. Ti ringrazio per il complimenti e per la visita. Un caro saluto e un abbraccio, Paolo.
Caro Federico, mi riferisco proprio a Vasco Pratolini. Nell’ambito di questo ‘progetto fotografico che riguarda il raccontare la città’ Metello è la prima pedina in gioco in cui Pratolini si addentra, l’opera in cui l’autore ha voluto raggiungere la ‘distanza’ necessaria alla configurazione del suo romanzo. E’ il romanzo che t’invito, ha leggere (io lo lessi quasi quarant’anni fa ai tempi della Scuola), sia come opera autonoma, sia come parte di “Una storia italiana”. Con questa fotografia ho cercato il più possibile di avvicinarmi a quel tempo in cui Pratolini scriveva il suo romanzo. Spero di esserci riuscito. Tanti saluti, Paolo.
Complimenti Paolo.