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Ferrania Ricomincia A Produrre Pellicola
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giovanni949
Messaggio: #26
QUOTE(Francesco Martini @ Jan 24 2015, 09:01 AM) *
Questo e' il progresso!!!! Ma non dimentichiamo che abbiamo anche un paio di
buone gambe, e che talvolta, invece di infilarci nel traffico frenetico,
fa bene fare anche una bella passeggiata o andare in bicicletta.
come in campo fotografico ogni tanto fa anche bene fotografare con vecchie macchine meccaniche e con la vecchia cara pellicola, e dimenticarsi di tutti quelli automatismi ai quali siamo
abituati che riducono il fare una foto ad un semplice e non faticoso "clik"!!
Rispolveriamo dunque il piacere di fare tutto in manuale, riscoprendo gesti
e procedure che sono ormai dimenticate, come impostare tempo e diaframma, caricare la pellicola, armare l'otturatore e finalmente scattare. Accc...Dimenticavo anche che bisogna mettere anche a fuoco!!! cosa ormai dimenticata a causa dell'uso dell'autofocus!!!!! rolleyes.gif
Fotografare cosi', come si faceva una volta, aiuta anche a pensare bene a quel che facciamo
e a fare foto "ragionate"..e non a "scattare" come facciamo con il digitale, dove speriamo sempre che tra centinaia di foto ne scappi una buona!!!! rolleyes.gif
Francesco Martini

Adesso concordo totalmente con te, abbiamo purtroppo perso il piacere e l'utilità di "studiare" la foto prima dello scatto nè so come si potrebbe rimediare, ho assistito tempo fa ad una lezione in un club fotografico in cui si insegnava ad operare totalmente in manuale, magari usando la lettura spot per imparare il dosaggio della luce, mi è parso un ottimo metodo ma ... non ci sono più i club di una volta (nè le mezze stagioni) ! D'altra parte quanti giovani sanno fare ancora una divisione con carta e penna ? E' il progresso bellezza e non sempre è tutto bello!
fabio_botteon
Messaggio: #27
A parte quando ero "piccolo" quando vi era solo la pellicola, ora che ho "imparato" (ma non avrò mai finito di farlo) a scattare col digitale, mi ha così tanto affascinato il leggere e vedere le vecchie fotografie a pellicola che ho tirato fuori la vecchia X300 del babbo con 50 f2 ed un tamron 35-70 3,5-4,5 e mi sono regalato due rullini ilford per il B&N, per scoprire emozioni e bellezza, ma soprattutto per provare a ragionare di più quando scatto... il primo rullo è andato, e ne sono abbastanza contento, l'altro è installato in macchina, e forse domenica ci metterò mano...
posso però dirvi che pensare a mettere a fuoco, girare la ghiera dei diaframmi, considerare cosa dice l'esposimetro e "armare" per lo scatto rende il tutto molto più laborioso ma appassionante... avere 36 pose contro 1600 scatti (sommate tutte le sd) cambia come dal giorno alla notte il pensiero e la cura che ci si mette, e questo si è trasposto anche sul digitale...

né sono un fenomeno, né lo sarò mai, ma è un gran metodo per imparare qualcosa in più... "Studiare prima, per non aver da fare dopo..."

Fabio b.
mikifano
Messaggio: #28
QUOTE(pes084k1 @ Jan 24 2015, 12:05 AM) *
...............
.............
Elio


come vorrei rispondenti punto per punto ma son stato regarduito solo poche settimane fa.....
......quindi mi limito a realizzare che sei molto pieno di te e, ben sapendo che potrei spuntare il tuo intervento frase per frase, ti saluto!
buzz
Staff
Messaggio: #29
QUOTE(rolubich @ Jan 24 2015, 08:48 AM) *
L'idea che mi sono fatto è che le potenzialità di superare la risoluzione di una 36MP (che equivale a circa 80lp/mm) ci sia ma che, per ottenere certi risultati sia molto più laborioso e difficile (pellicole speciali di risoluzione ben superiori a 80lp/mm ma probabilmente costose e difficili da reperire e conservare, flusso di lavoro con un passaggio in più, necessità di uno scanner ad altissima risoluzione, tempi lunghi per arrivare al risultato finale, impossibilità di controllare sul campo il risultato in termini di esposizione).

E' quindi normalissimo che la stragrande maggioranza dei "fotografi" non tornerebbe mai dal digitale alla pellicola, ma non capisco perchè molti escludono a priori la possibilità che una pellicola 35mm possa ancora eguagliare se non superare una D810. Sembra che solo l'idea che la loro D800 possa essere superata da una tecnologia molto più vecchia li disturbi.



QUOTE(Francesco Martini @ Jan 24 2015, 09:01 AM) *
Questo e' il progresso!!!! Ma non dimentichiamo che abbiamo anche un paio di
buone gambe, e che talvolta, invece di infilarci nel traffico frenetico,
fa bene fare anche una bella passeggiata o andare in bicicletta.



Due interventi che mostrano due lati completamente diversi della questione:

linee per millimetro, risoluzione, risultato....
se limitiamo il discorso al tecnicismo, allora il digitale ha fatto scomparire completamente la pellicola.
Nessun professionista che lavori davvero oggi rinuncerebbe al digitale, e non lo sostituisce se non eventualmente per avere un buon bianco e nero, più per la trafila della stampa a ingrandimento che per i risultati reali.
Oppure per fissazione, come quelli che sostituiscono i cavi delle casse con fili dal costo indicibile, convinti che così si sentano meglio.

Se invece vogliamo vedere il lato romantico della cosa, allora la pellicola è insostituibile.
La passione, ovvero il "passatempo" di fermarsi, pensare, inquadrare, mettere a fuoco, magari anche senza l'esposimetro (perchè no?! l'incertezza del risultato è poesia anche quella) senza automatismi o autofocus, sono una scelta, come quella di andare a cavallo, di scalare una montagna in cordata, dove il divertimento sta nel compiere l'azione, spesso fine a se stessa, e non nello scopo finale della stessa.
giovanni949
Messaggio: #30
Ottimo ! Siamo tornati sulla terra, c'è del giusto in tutte le tesi, l'importante è parlarne senza avere tesi da dimostrare o da imporre !
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #31
Io sulle nuove pellicole Ferrania ci conterei ben poco, spero di sbagliarmi ma....... i segnali non sono buoni.
Speriamo.
Comunque parlando di B&W Ilford e Kodak godono di buona salute e hanno prodotti validi e collaudati, per le dia qualcosa in casa Fuji continua ad alimentare il mercato e non credo che un prodotto nuovo e tutto da testare potrà contare sui favori degli utenti.
Gian Carlo F
Messaggio: #32
ragazzi, anche i dirigenti Kodak pensavano che la pellicola sarebbe rimasta insuperata.......

Quello che è successo lo abbiamo vissuto.

Tra l'altro, mentre con la pellicola negli ultimi decenni eravamo arrivati alla maturità tecnologica (tirarci fuori di più sarebbe di fatto impossibile), con il digitale l'evoluzione è ancora tumultuosa.
Nel 2020 cosa ci sara?

Chiaro che se prendiamo negativi di grandi dimensioni non c'è storia, la scorsa settimana ho visto nell'archivio storico del comune di Genova delle negative a lastra su vetro dell'ottocento (18xx), avevano una nitidezza da paura!
Ma per ottenere quei negativi ci vogliono delle fotocamere grandi come un comodino!

Prima o poi sono convinto che anche quel problema (grandi dimensioni del sensore a prezzi umani) sarà risolto ed allora ne vedremo davvero delle belle!

Comunque già oggi una D800 non fa rimpiangere una Hasselblad 6x6 a pellicola

Messaggio modificato da Gian Carlo F il Jan 24 2015, 10:25 PM
togusa
Messaggio: #33
Boh... voi fate un po' come volete.
Io ho la D3 e la D800... e domani, se fa bello, vado a farmi un giro a Cremona con la F3 e un rullo di Ektar 100.
...e quando sento il motore MD-4 che dopo lo scatto ricarica l'otturatore e avvolge il rullo per il prossimo scatto, mi scatta automaticamente anche il sorriso.
buzz
Staff
Messaggio: #34
QUOTE(togusa @ Jan 24 2015, 11:18 PM) *
Boh... voi fate un po' come volete.
Io ho la D3 e la D800... e domani, se fa bello, vado a farmi un giro a Cremona con la F3 e un rullo di Ektar 100.
...e quando sento il motore MD-4 che dopo lo scatto ricarica l'otturatore e avvolge il rullo per il prossimo scatto, mi scatta automaticamente anche il sorriso.


Fai parte di quelli che godono nell'uso del mezzo e non nel fine.
Un po' come quella pubblicità ci quel tale che vuole guidare più a lungo possibile per guidare la sua auto.
Io faccio il fotografo per le fotografie
Altri per le macchine.
Gian Carlo F
Messaggio: #35
QUOTE(togusa @ Jan 24 2015, 11:18 PM) *
Boh... voi fate un po' come volete.
Io ho la D3 e la D800... e domani, se fa bello, vado a farmi un giro a Cremona con la F3 e un rullo di Ektar 100.
...e quando sento il motore MD-4 che dopo lo scatto ricarica l'otturatore e avvolge il rullo per il prossimo scatto, mi scatta automaticamente anche il sorriso.


il tuo, giustamente, è un punto di vista ludico, quindi non obiettabile dry.gif
Come già detto la pellicola (a partire dal suo odore) ha un fascino non comparabile con qualsiasi diavoleria digitale.
Francesco Martini
Messaggio: #36
QUOTE(buzz @ Jan 24 2015, 11:32 PM) *
Io faccio il fotografo per le fotografie
Altri per le macchine.

Vedi, fotografare a pellicola ti da delle emozioni che il digitale non ti dara' mai:
prima cosa tu la tua foto la "tocchi" con mano, e' una cosa materiale
perche' hai in mano un negativo, non un file "immateriale".
Se poi stampi anche da solo in camera oscura, riassapori l'atmofera
di vecchi mestieri ormai dimentati da tempo, mestieri che richiedevano
una minima perizia rtigianale;
e quando togli la stampa
dalla vasca del lavaggio..puoi dire veramente
"questa l'ho fatta io, con le mie mani"....!!!!
Provare per credere!!!
Francesco Martini
riccardoerre
Messaggio: #37
QUOTE(giovanni949 @ Jan 23 2015, 01:40 PM) *
Si va bene, è tanto romantico e suggestivo, per qualcuno fa tanto "impegnato" ma davvero qualcuno pensa che l'analogico possa riacquistare uno spazio minimamente significativo ? Ma dai !! Poi per carità chi si diverte faccia pure, lo ammiro pure per la pazienza ma ... non credo proprio che i produttori di sensori si debbano preoccupare, proprio per niente !


il succo del discorso della startup dietro Ferrania Film non credo sia spaventare Toshiba o Sony. se poi l'entusiasmo è questo .. non obbligano nessuno a comprare, come al solito smile.gif rolleyes.gif
buzz
Staff
Messaggio: #38
QUOTE(Francesco Martini @ Jan 25 2015, 09:03 AM) *
Vedi, fotografare a pellicola ti da delle emozioni che il digitale non ti dara' mai:
prima cosa tu la tua foto la "tocchi" con mano, e' una cosa materiale
perche' hai in mano un negativo, non un file "immateriale".
Se poi stampi anche da solo in camera oscura, riassapori l'atmofera
di vecchi mestieri ormai dimentati da tempo, mestieri che richiedevano
una minima perizia rtigianale;
e quando togli la stampa
dalla vasca del lavaggio..puoi dire veramente
"questa l'ho fatta io, con le mie mani"....!!!!
Provare per credere!!!
Francesco Martini


francesco, ho cominciato a sviluppare in casa i miei rullini (anche i positivi e i negativi colore) dall'età di 13 anni, ovvero più di 40 anni fa, e tranne una pausa di "riflessione" di qualche anno, ho smesso definitivamente 13 anni fa, dopo aver stampato gli ultimi poster 50x70 in bianco e nero di una rappresentazione teatrale.
credo di aver fatto di tutto, dalla pellicola lith ai sandwih di negativi, i fotomontaggi direttamente su carta, le mascherature, le distorsioni, il cibachrome, il processo E6 colore...
Sono passato al digitale, come tutti, con moltissima diffidenza, ma adesso sono passati 15 anni dalla mia prima macchina digitale e qualcosa è cambiato.
la poesia dello sviluppo resta, ma manca il tempo e la qualità dei risultati non ti ripaga. Almeno a me.
Piuttosto che stare una nottata in camera oscura per tirare fuori 3-5 stampe decenti, preferisco passare più tempo a scattare, a ricercare nuovi stimoli, soggetti e poi avere il risultato, molto più elaborato di prima, pressoché immediato e controllabile.

Quando ho voglia di toccare un negativo (che tra l'altro preferisco scansionare per essere più rapidamente visibile di un provino a contatto) apro l'archivio e non ho che l'imbarazzo della scelta. Ma l'ingranditore ormai è definitivamente in pensione e della camera oscura mi restano le attrezzature e le lampade ancora attaccate alle pareti.

sono scelte, ma spesso sono esigenze. Adesso che fotografo per vivere non ho più la stessa curiosità di prima, del resto in tanti anni me la sono tolta.
giovanni949
Messaggio: #39
QUOTE(buzz @ Jan 25 2015, 11:09 AM) *
francesco, ho cominciato a sviluppare in casa i miei rullini (anche i positivi e i negativi colore) dall'età di 13 anni, ovvero più di 40 anni fa, e tranne una pausa di "riflessione" di qualche anno, ho smesso definitivamente 13 anni fa, dopo aver stampato gli ultimi poster 50x70 in bianco e nero di una rappresentazione teatrale.
credo di aver fatto di tutto, dalla pellicola lith ai sandwih di negativi, i fotomontaggi direttamente su carta, le mascherature, le distorsioni, il cibachrome, il processo E6 colore...
Sono passato al digitale, come tutti, con moltissima diffidenza, ma adesso sono passati 15 anni dalla mia prima macchina digitale e qualcosa è cambiato.
la poesia dello sviluppo resta, ma manca il tempo e la qualità dei risultati non ti ripaga. Almeno a me.
Piuttosto che stare una nottata in camera oscura per tirare fuori 3-5 stampe decenti, preferisco passare più tempo a scattare, a ricercare nuovi stimoli, soggetti e poi avere il risultato, molto più elaborato di prima, pressoché immediato e controllabile.

Quando ho voglia di toccare un negativo (che tra l'altro preferisco scansionare per essere più rapidamente visibile di un provino a contatto) apro l'archivio e non ho che l'imbarazzo della scelta. Ma l'ingranditore ormai è definitivamente in pensione e della camera oscura mi restano le attrezzature e le lampade ancora attaccate alle pareti.

sono scelte, ma spesso sono esigenze. Adesso che fotografo per vivere non ho più la stessa curiosità di prima, del resto in tanti anni me la sono tolta.

Condivido in pieno probabilmente perchè ho fatto lo stesso percorso, oggi l'idea di richiudermi in camera oscura mi incupisce probabilmente perchè per me è più importante il risultato della procedura, ciò non toglie che capisco la poesia di Francesco perchè l'ho vissuta, ma appunto è un problema di obiettivo finale, per me l'importante è l'immagine che alla fine ottengo, la sua suggestione ed il suo significato e non la procedura. Se domani l'immagine fotografata mi verrà direttamente proiettata sui miei neuroni visivi e memorizzata in un chip impiantato nel cervello andrà ancora bene, ma capisco chi si diverte a stampare al buio 3 foto in una notte, l'ho fatto per decine di anni. D'altra parte pensate che c'è ancora qualcuno che si ostina a girare con un Ducati Scrambler del 1974 il cui semplice avviamento è un gesto atletico niente male, di dubbio risultato e che a stento raggiunge i 120 Km/ora, ce n'è di gente bizzarra a questo mondo !
P.S. Io ho uno Scrambler del 74 hmmm.gif

Messaggio modificato da giovanni949 il Jan 25 2015, 11:28 AM
togusa
Messaggio: #40
QUOTE(buzz @ Jan 24 2015, 11:32 PM) *
Fai parte di quelli che godono nell'uso del mezzo e non nel fine.
Un po' come quella pubblicità ci quel tale che vuole guidare più a lungo possibile per guidare la sua auto.
Io faccio il fotografo per le fotografie
Altri per le macchine.



Non metterla in questi termini.
Non è esattamente così.

È vero, godo dell'uso della macchina in quanto oggetto.... ma non è tutto qui.
Non sono un feticista.
Di sicuro non è vero l'opposto, cioè non considero la macchina solo come se fosse uno strumento di cui infischiarsi se non per portare a casa un risultato.
Non maltratto l'attrezzatura, più che altro perché non mi piace buttare i soldi in riparazioni.
Ma nemmeno la venero.
La uso.
Parliamoci chiaro: fotografiamo per divertimento (professionisti a parte).
E lo stesso utilizzo della macchina fotografia, nell'atto di fotografare, è il 50% del divertimento secondo me.
Se così non fosse... allora dovremmo considerare la macchina e il tempo necessario ad usarla, solo come un ostacolo... un impedimento... tra il momento in cui scattiamo e il momento in cui rivediamo il risultato della foto.
E invece è un tutt'uno.
Secondo me ovviamente.

Inoltre il modo in cui ci si approccia alla macchina analogica è ovviamente diverso dal digitale.
È un modo diverso di fotografare.
Sicuramente più ragionato.
ma è anche più impreciso per certi versi, sicuramente il risultato è più "difettoso"...
Se fotografi in analogico è ovvio che devi aver "fatto la pace" con le limitazioni che ne conseguono.
L'impossibilità di sapere subito se hai scattato bene.
La necessità di studiare bene lo scatto PRIMA di farlo, perché il rullino ha 36 pose (quando non sono di meno) e quando è finito è finito... e o ne hai un altro oppure basta.
E anche quando poi hai per le mani i negativi sviluppati... sai che il lavoro non è finito lì.
E comunque non avrai mai quell'occhio perfettamente a fuoco... quello spigolo perfettamente rettilineo... quell'istogramma completamente bilanciato e pieno.

Ma va bene anche così.
Per certi versi è meglio così.
Perché comunque la fotografia alla fine la fai lo stesso.
Magari ti riescono 5, 6, 7 scatti belli per rullino.
Ma è un po' diverso dall'aver portato a casa 250 foto a 36mpx tutte perfettamente a fuoco ed esposte correttamente, che scarichi in una cartella alla sera... le riguardi velocemente e poi dici "domani le sistemo"... e poi domani le rivedi e ne tiri fuori sempre 5 o 6 belle che sistemi con cura.... e delle altre 244 te ne dimentichi, perché sono così così.
pes084k1
Messaggio: #41
QUOTE(togusa @ Jan 25 2015, 07:59 PM) *
Non metterla in questi termini.
Non è esattamente così.

È vero, godo dell'uso della macchina in quanto oggetto.... ma non è tutto qui.
Non sono un feticista.
Di sicuro non è vero l'opposto, cioè non considero la macchina solo come se fosse uno strumento di cui infischiarsi se non per portare a casa un risultato.
Non maltratto l'attrezzatura, più che altro perché non mi piace buttare i soldi in riparazioni.
Ma nemmeno la venero.
La uso.
Parliamoci chiaro: fotografiamo per divertimento (professionisti a parte).
E lo stesso utilizzo della macchina fotografia, nell'atto di fotografare, è il 50% del divertimento secondo me.
Se così non fosse... allora dovremmo considerare la macchina e il tempo necessario ad usarla, solo come un ostacolo... un impedimento... tra il momento in cui scattiamo e il momento in cui rivediamo il risultato della foto.
E invece è un tutt'uno.
Secondo me ovviamente.

Inoltre il modo in cui ci si approccia alla macchina analogica è ovviamente diverso dal digitale.
È un modo diverso di fotografare.
Sicuramente più ragionato.
ma è anche più impreciso per certi versi, sicuramente il risultato è più "difettoso"...
Se fotografi in analogico è ovvio che devi aver "fatto la pace" con le limitazioni che ne conseguono.
L'impossibilità di sapere subito se hai scattato bene.
La necessità di studiare bene lo scatto PRIMA di farlo, perché il rullino ha 36 pose (quando non sono di meno) e quando è finito è finito... e o ne hai un altro oppure basta.
E anche quando poi hai per le mani i negativi sviluppati... sai che il lavoro non è finito lì.
E comunque non avrai mai quell'occhio perfettamente a fuoco... quello spigolo perfettamente rettilineo... quell'istogramma completamente bilanciato e pieno.

Ma va bene anche così.
Per certi versi è meglio così.
Perché comunque la fotografia alla fine la fai lo stesso.
Magari ti riescono 5, 6, 7 scatti belli per rullino.
Ma è un po' diverso dall'aver portato a casa 250 foto a 36mpx tutte perfettamente a fuoco ed esposte correttamente, che scarichi in una cartella alla sera... le riguardi velocemente e poi dici "domani le sistemo"... e poi domani le rivedi e ne tiri fuori sempre 5 o 6 belle che sistemi con cura.... e delle altre 244 te ne dimentichi, perché sono così così.


Non è proprio cos' a casa mia, l'ho visto a Lisbona ultimamente. Sul rullino (dia) piazzo 80% di foto tecnicamente perfette sulla Zeiss Ikon, circa 60-70% sulle Nikon FMx/FEx e sulla Minox ML, circa il 50% sella NEX-5n e solo il 30% sulle Nikon DSRL, non è un caso, è frequenza costante e ripetitiva. Sul digitale azzardi di più, è vero, ma alle volte non riesci a "incavallare " il bersaglio per vari limiti.
Si stampano a casa mia circa il 5-10% delle digitali e fino al 30% di analogiche se mettiamo l'inquadratura di mezzo. Così è la vita.

A presto telefono.gif

Elio
togusa
Messaggio: #42
QUOTE(pes084k1 @ Jan 25 2015, 08:29 PM) *
Sul rullino (dia) piazzo 80% di foto tecnicamente perfette



Ecco.
È proprio qui il tuo errore.
Tu parli di foto tecnicamente perfette.
Io parlo di foto belle.
Non è la stessa cosa.
Proprio per niente.

Perché in questo caso dobbiamo aggiungere una terza categoria di persone oltre a quelli che fotografano "per usare la macchina" e quelli che lo fanno "per avere la foto", ovvero quelli che godono "della foto tecnicamente perfetta" a prescindere dal fatto che fotograficamente faccia cag.... o meno.
Francesco Martini
Messaggio: #43
QUOTE(togusa @ Jan 25 2015, 07:59 PM) *
La necessità di studiare bene lo scatto PRIMA di farlo, perché il rullino ha 36 pose

Be'..io che uso 2 macchine 6x6....ho solo 12 (dodici) pose nel rullino,
ma nella Zenza Bronica ho due magazzini cosi' raddoppio a 24... messicano.gif
pero' uno lo carico con pellicola in bianco e nero
e l'altro con il Velvia 100 (quello per diapositive)....
Francesco Martini
Gian Carlo F
Messaggio: #44
QUOTE(togusa @ Jan 25 2015, 08:36 PM) *
Ecco.
È proprio qui il tuo errore.
Tu parli di foto tecnicamente perfette.
Io parlo di foto belle.
Non è la stessa cosa.
Proprio per niente.


concordo, con un sistema analogico si centellinano di più gli scatti, con una digitale si tende a scattare molto di più, direi N volte di più.
Inoltre con l'analogico si ha più scarto, soprattutto per le esposizioni cannate (perdona assai poco...).
Tutto questo però probabilmente fa pensare di più..... e alla fine ne guadagna la bellezza di qualche immagine.

Un po' come quando usiamo i fissi al posto degli zoom....
skyler
Messaggio: #45
Anche se mi prendesse la voglia di scattare qualche Dia, non lo farei certo con una Ferrania.
Dato che di kodakrome non ne fanno più, il problema non sussiste.
Anzi sono in pensiero perchè devo cominciare a fare la cernita dello scatolone di Dia che ho per poterle scansionare e vedere se si possono utilizzare.
Cmq. se c'è chi vuole scattare a pellicola, io non lo ostacolo di certo. Personalmente ho chiuso.
 
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