FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
Pellicole
quanto vivranno ancora?
Rispondi Nuova Discussione
pablopablopablo
Messaggio: #1
Ho letto con estremo interesse la discussione "fm3a cessata produzione".
Ora il dubbio sorge spontaneo:
quanta vita ancora avranno le pellicole, e quale sarà la facilità, economicità e qualità del loro sviluppo?
Cosa ne sapete?
Ciao
teo
Messaggio: #2
usando la funzione CERCA

texano.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #3
QUOTE(pablopablopablo @ Jun 25 2006, 03:07 PM)
Ho letto con estremo interesse la discussione "fm3a cessata produzione".
Ora il dubbio sorge spontaneo:
quanta vita ancora avranno le pellicole, e quale sarà la facilità, economicità e qualità del loro sviluppo?
Cosa ne sapete?
Ciao
*




Ciao Pablo!

Credo che il discorso sia abbastanza complesso.

Inanzitutto rispondo alla tua domanda: secondo me l'argento ha ancora vita lunga.
La pellicola sarà prodotta ancora per lunghissimo tempo.
Purtroppo però si andrà incontro ad un inasprimento dei prezzi , purtroppo già alti.

Questo , a mio parere, è dovuto non solo alla diffusione del digitale che per forza di cose implica un minor consumo di pellicola , ma sopratutto per questioni di marketing.

L'esempio perfetto mi è capitato proprio sotto mano questo mese con la rivista Fotografia Reflex di giugno.

Dove ho trovato interessanti ,ed irritanti, due articoli: "Il caro argento" (pag 12) e l'editoriale del direttore.


Il primo articolo parla del rincaro dell'argento, come quotazione, che porterà ad aumenti del prezzo della pellicola ,così è scritto, fino ad un tetto massimo di Fuji ipotizzato in un + 20% ( blink.gif )

Naturalmente con il Super-Euro i prezzi mica sono diminuiti...

L'editoriale parla , invece, di una prossima "rivoluzione digitale" in cui le reflex cambieranno drasticamente...ora le motivazioni con le quali il direttore giustifica questa "rivoluzione epocale" sono davvero assurde...

Parla di un arrivo alla vera macchina digitale e non di un riciclo delle vecchie reflex in chiave moderna.
Giustificando la cosa anche come conseguenza della diminuita crescita del settore (+10% nell'ultimo anno)
In realtà , in tutta la sua spiegazione, non c'è UNA SOLA MOTIVAZIONE REAMENTE VALIDA per una rivoluzione, visto quelle meraviglie che permettono le attuali macchinette.
La triste realtà è che le motivazioni alla rivoluzione sono solo economiche, perchè oramai il mercato praticamente saturo di reflex , stà rallentando.
Ed allora, invece di procedere per piccoli affinamenti da generazione a generazione, si attua una rivoluzione più o meno fittizia ed ecco lì miliardi a a palate per i produttori...

Tradotto: creano NUOVI BISOGNI PRECONFEZIONATI PER NOI!

Lo stesso discorso vale, purtroppo al contrario , per la pellicola....
L'unico rischio di estinzione può arrivare proprio da questo tipo di strategie che stà puntando tutto proprio nel settore digitale.
Per aumentare ulteriormente gli utili potrebbero anche arrivare a "tagliare le gambe" a chi ama la pellicola....così racimolano le ultime briciole...

Tornando un'ultima volta sull'articolo: spero tanto che il direttore si chieda come mai la reflex non ha mai cambiato ergonomia....come mai tanti "matusa" utilizzano ancora quel dinosauro della Leica e che i miglioramenti proposti nel prossimo futuro siano funzionali e coerenti...e non scuse per papparsi un bel pò di soldi.

Buone foto! Fotocamera.gif

Federico.

Messaggio modificato da FZFZ il Jun 25 2006, 06:59 PM
giannizadra
Messaggio: #4
Ho una ragionevole certezza che le pellicole mi sopravviveranno.
E che la qualità dello sviluppo (che da sempre faccio da me) non sia destinata a peggiorare tanto presto.. rolleyes.gif
davide raponi
Messaggio: #5
Personalmente, come posessore di una analogica, spero che il rullino non scompaia, ma che si affianchi al digitale in modo "pacifico" per tutti.

Comincerei a pregare.

CIAO!!!
ximus
Messaggio: #6
QUOTE(giannizadra @ Jun 26 2006, 08:37 PM)
Ho una ragionevole certezza che le pellicole mi sopravviveranno.
E che la qualità dello sviluppo (che da sempre faccio da me) non sia destinata a peggiorare tanto presto.. rolleyes.gif
*


Non conosco la tua età biggrin.gif ma sono abbastanza daccordo con te!
E poi provate a fare una dia con la digitale! Certo c'è la possibiltà di usare proiettori ma a 1024x768!
edate7
Messaggio: #7
Come tutto, la verità sta nel mezzo. Ok per la pellicola, ALLO STATO ATTUALE della tecnologia incomparabilmente superiore al digitale; ma ci siamo chiesti:
1 - quanto tempo ci vorrà al digitale per arrivare alle prestazioni della pellicola?
2 - quanto costa produrre una reflex digitale rispetto una analogica, che ha dalla sua otturatore elettronico/meccanico, winder incorporato, dorso apribile, etc?
Ergo: non facciamoci, purtroppo, tante illusioni: la strada è tracciata, e, come tutte le meraviglie meccaniche, le reflex analogiche cederanno il passo alle digitali, come è successo al long-playing rispetto al compact disc, ai registratori a bobine rispetto alle cassette, da questi rispetto ai lettori MP3, ecc. Anche se le cassette suonano meglio degli MP3, quanto costa ad un produttore un registratore a cassette rispetto al riproduttore MP3? Purtroppo, come dice giustamente FZFZ, stanno preconfezionando i nostri desideri!!! Fahrenheit 457 è dietro l'angolo.... mad.gif
Ciao a tutti
ximus
Messaggio: #8
QUOTE(edate7 @ Jul 5 2006, 11:44 PM)
Come tutto, la verità sta nel mezzo. Ok per la pellicola, ALLO STATO ATTUALE della tecnologia incomparabilmente superiore al digitale; ma ci siamo chiesti:
1 - quanto tempo ci vorrà al digitale per arrivare alle prestazioni della pellicola?
2 - quanto costa produrre una reflex digitale rispetto una analogica, che ha dalla sua otturatore elettronico/meccanico, winder incorporato, dorso apribile, etc?
Ergo: non facciamoci, purtroppo, tante illusioni: la strada è tracciata, e, come tutte le meraviglie meccaniche, le reflex analogiche cederanno il passo alle digitali, come è successo al long-playing rispetto al compact disc, ai registratori a bobine rispetto alle cassette, da questi rispetto ai lettori MP3, ecc. Anche se le cassette suonano meglio degli MP3, quanto costa ad un produttore un registratore a cassette rispetto al riproduttore MP3? Purtroppo, come dice giustamente FZFZ, stanno preconfezionando i nostri desideri!!! Fahrenheit 457 è dietro l'angolo.... mad.gif
Ciao a tutti
*


Questo è indubbio! Credo che il digitale supererà l'analogico (e forse già è successo basta pensare all'h3d-39 da 39Mpixel o a dorsi di 40Mpixel) ma, qui, si discuto dello stato attuale delle cose e del mercato rivolto non a specialisti.
Comunque ho dei dubbi che le audio cassette "suonino" meglio degli MP3. Questo è vero solo per MP3 molto compressi e non in generale smile.gif . Vorrei fare anche altre precisazioni. Il riproduttore a cassette è molto più economico, in ternimi di tecnologia, rispetto ad un lettore mp3, così come un'analogica è molto più economica, nella produzione, che non una digitale. Il fatto è che diventa più economico produrre 100000 lettori mp3 che non 10 lettori di cassette: è il mercato che fa il prezzo dei prodotti smile.gif

Messaggio modificato da ximus il Jul 6 2006, 06:56 AM
Giuseppe78
Messaggio: #9
Chiedersi quanto vivrà la pellicola non gli allunga nè accorcia la vita.
Finche troverò TX disponibili, avrò le mie TX da sviluppare e stampare a casa.
Quando e se non ci saranno più, pazienza...imparerò a fare il BN in digitale.

wink.gif G.

Messaggio modificato da Giuseppe78 il Jul 6 2006, 07:37 AM
acarodp@yahoo.it
Messaggio: #10
QUOTE(edate7 @ Jul 5 2006, 10:44 PM)
Come tutto, la verità sta nel mezzo. Ok per la pellicola, ALLO STATO ATTUALE della tecnologia incomparabilmente superiore al digitale; ma ci siamo chiesti:
1 - quanto tempo ci vorrà al digitale per arrivare alle prestazioni della pellicola?
2 - quanto costa produrre una reflex digitale rispetto una analogica, che ha dalla sua otturatore elettronico/meccanico, winder incorporato, dorso apribile, etc?
Ergo: non facciamoci, purtroppo, tante illusioni: la strada è tracciata, e, come tutte le meraviglie meccaniche, le reflex analogiche cederanno il passo alle digitali, come è successo al long-playing rispetto al compact disc, ai registratori a bobine rispetto alle cassette, da questi rispetto ai lettori MP3, ecc. Anche se le cassette suonano meglio degli MP3, quanto costa ad un produttore un registratore a cassette rispetto al riproduttore MP3? Purtroppo, come dice giustamente FZFZ, stanno preconfezionando i nostri desideri!!! Fahrenheit 457 è dietro l'angolo.... mad.gif
Ciao a tutti
*



Io eviterei di dire che la pellicola è "incomparabilmente speriore al digitale" così, tout court. tre anni fa sarebbe stato vero, oggi... ne dubito assai. In cosa è superiore? in che formati? per che applicazioni? Potrei elencare svariati aspetti in cui il digitale è superiore (ed anche di parecchio), ed anche vari in cui considero superiore la pellicola. Il punto è che non sono due sistemi totalmente sovrapponibili. Nel passare da un sistema all'altro il fotografo deve tener conto delle diversità: fotografare in digitale facendo finta che sia pellicola non produce buoni risultati, e viceversa. Non è solo una faccenda di "raggiungere" la pellicola. Al momento, scattare in digitale vuol dire cerotto.gif rinunciare alla diapositiva. Se e quando si decideranno a produrre proiettori da, metti, 8 Mpix, avremo qualcosa che potremo chiamare una "dia digitale", ma non sarà come una dia a pellicoa: avrà molta più latitudine di posa, ma magari saturazione peggiore... vedremo.

Riguardo ai costi, beh, la risposta è sul mercato: nonostante tutti spingano sul digitale, una F6, il meglio del meglio del meglio a pellicola, costa come una D200, una D2X costa più del doppio. Il digitale di qualita è tutt'altro che economico. Le reflex digitali non "sostituiranno" quelle a pellicola: le hanno già sostituite. La Nikon tiene in produzione solo la F6 e non svilupperà altro, la Canon grosso modo uguale.

Se poi (come sostengono alcuni come sull'editoriale sopracitato) la reflex come oggetto cederà il passo a "qualcos'altro"... mah, mah... vedremo. È vero che i produttori cercano ogni martedì e giovedì di imporre nuovi "standard", è pure vero che toppano non di rado quando il pubblico non si sogna neppure di comprare la loro ultima trovata. Cambiare la struttura ergonomica della reflex, che è in sostanza immutata da 50 anni, e a cui TUTTI sono abituati, non è una cosa facile. Quante auto con il joystick avete visto in giro? Eppure son dieci anni che ai saloni ce le presentano come "l'auto del futuro"...

A proposito della "persistenza degli standard" esiste una famosa storiella che inizia con la domanda: lo sapete perché i booster (i razzi laterali) dello shuttle hanno un diametroanalogo a quello di 2 cavalli affiancati? biggrin.gif

Vediamo se qualcuno la sa...

L.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
quelle che ho in frigo finiranno si e' no verso la fine dell'anno o con l'arrivo dell'inverno.
Ma non credo che spariranno dai punti vendita, aumenteranno forse di prezzo, ma rimarranno.
Per lo meno i B/W

.oesse.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #12
Quando si vede uno Space Shuttle sulla rampa di lancio, si notano i due booster attaccati al serbatoio principale; questi due propulsori sono due razzi a combustibile solido o SRB. Gli SRB sono stati costruiti dalla Thiokol nei propri stabilimenti situati in Utah. Gli ingegneri che li hanno progettati avrebbero voluto farli un po' più grossi, ma gli SRB dovevano essere trasportati in treno dalla fabbrica alla rampa di lancio. Visto che la linea ferroviaria che collega lo Utah alla base di lancio attraversa nel suo percorso alcune gallerie, i razzi dovevano essere costruiti in modo da passarci dentro. I tunnel ferroviari sono poco più larghi di una carrozza ferroviaria, la cui larghezza Ú a sua volta dettata dallo scartamento dei binari (distanza tra le due rotaie). Lo scartamento standard degli Stati Uniti Ú di 4 piedi e 8,5 pollici. (E' la stessa misura europea solo che noi la esprimiamo in millimetri). A prima vista questa misura sembra alquanto strana.

Perché Ú stata scelta? Perché questa era la misura utilizzata in Inghilterra, e perché le ferrovie americane sono state costruite da progettisti inglesi.

Ma perché gli Inglesi le costruivano in questo modo? Perché le prime ferrovie furono costruite dalle stesse persone che, prima dell'avvento delle strade ferrate, costruivano le linee tranviarie usando lo stesso scartamento.

Ma perché i costruttori inglesi usavano questo scartamento? Perché quelli che costruivano le carrozze dei tram utilizzavano gli stessi componenti e gli stessi strumenti che venivano usati dai costruttori di carrozze stradali, e quindi gli assi avevano la stessa larghezza e lo stesso scartamento.

Bene! Ma allora perché le carrozze utilizzavano questa curiosa misura per la larghezza dell'asse? Perché, se avessero usato un'altra distanza, le ruote delle carrozze si sarebbero spezzate percorrendo alcune vecchie e consunte strade inglesi, in quanto questa era la misura dei solchi scavati dalle ruote sul fondo stradale.

Ma chi aveva provocato questi solchi sulle vecchie strade dell'Inghilterra? Le prime strade di collegamento costruite in Europa (e Inghilterra) furono quelle costruite dall'Impero Romano per le proprie legioni. Prima di allora non vi erano strade che percorrevano lunghe distanze.

E i solchi sulle strade? I carri da guerra romani produssero i primi solchi sulle strade, solchi a cui poi tutti gli altri veicoli dovettero adeguarsi per evitare di rompere le ruote. Essendo i carri da guerra costruiti tutti per conto dell'esercito dell'Impero Romano, essi avevano tutti la stessa distanza tra le ruote.

In conclusione, lo scartamento standard di 4 piedi e 8,5 pollici deriva dalle specifiche originarie dei carri da guerra dell'Impero Romano ed Ú la misura necessaria a contenere i sederi di due cavalli da guerra.

MORALE

1. la prossima volta che ti capitano in mano delle specifiche tecniche e ti stupisci per il fatto che le misure sembrano stabilite con il culo, magari stai facendo proprio la giusta congettura;

2. la misura standard utilizzata nel più avanzato mezzo di trasporto mai progettato in questo secolo (i booster dello Shuttle) Ú stata determinata oltre due millenni or sono prendendo a modello due culi di cavallo!!!
Perché Ú una bufala

La versione inglese di questa storiella Ú smontata dal noto sito antibufala Snopes.com:

http://www.snopes2.com/history/american/gauge.htm.

In sintesi, le dimensioni dei sederi dei cavalli e quelle dei motori dello Space Shuttle sono legate solo da alcune necessità fisiche e da coincidenze fortuite, non dal filo logico diretto descritto, che fra l'altro contiene varie inesattezze.

Tanto per cominciare, il sedere del cavallo c'entra poco e niente, anche perché 4 piedi e 8,5 pollici sono 144,6 centimetri, e francamente credo che togliendo lo spessore delle ruote e delle fiancate non resti molto spazio per due cavalli messi uno in fianco all'altro. E' un'impressione da verificare, ma non ho a portata di mano cavalli disposti a farsi centimetrare le terga. Se qualcuno Ú disposto a compiere l'ardua impresa, me lo faccia sapere.

In secondo luogo, lo scartamento USA Ú frutto del caso, o per meglio dire dell'esito della Guerra di Secessione. Infatti le ferrovie degli stati del Sud usavano ben tre scartamenti diversi; quelli del Nord uno solo, che venne imposto dai vincitori. Se la guerra fosse andata diversamente, ora gli Stati Uniti avrebbero chissà quale scartamento. Quindi la somiglianza fra strade romane e scartamenti americani Ú pura coincidenza.

Terzo, non Ú vero che “I tunnel ferroviari sono poco più larghi di una carrozza ferroviaria“. Ai lati delle gallerie (anche quelle più strette, a binario unico) c'Ú lo spazio per la via di fuga, che varia a seconda degli standard e della curvatura della galleria e della lunghezza della carrozza (che essendo rigida, fra l'altro, sporge maggiormente dai binari lungo le curve). Inoltre a parità di scartamento le carrozze possono avere larghezze diverse: basta Googlare un po', per esempio, per trovare che in Europa si usano varie sagome, denominate UIC:

http://www.btinternet.com/~joyce.whitchurch/gauges/text.htm

In altre parole, la larghezza di un tunnel Ú legata solo approssimativamente allo scartamento dei binari, che a sua volta Ú solo vagamente simile alla larghezza dei carri romani.

Questo non toglie che la storiella Ú carina e illustra un principio universale: che ogni tecnologia eredita qualcosa dalle precedenti e dopo un po' si perde traccia del motivo per cui si usano certe misure o certi standard ma si va avanti a usarli lo stesso. E soprattutto che la burocrazia Ú eterna e cieca.
ximus
Messaggio: #13
ohmy.gif
Allora vediamo se qualcuno sa perchè il giorno e di 24 ore smile.gif
Comunque è vero. Le pellicole 35mm hanno quelle dimensioni perchè venivano impiegate in maniera massiccia in cinematografia e qualcuno pensò che sarebbe stato più economico utilizzare quel formato per la fotografia smile.gif. Questo ha portato qualcuno, basta dare uno sguardo alle discussioni sul formato che deve avere il sensore, a pensare che sia necessario usare un sensore 24x36.
acarodp@yahoo.it
Messaggio: #14
Bello! non sapevo che la storiella fosse una bufala smentita. In effetti a ripensarci ora certi passaggi logici non erano ferrei. Comunque è vero che una quantità di cose sono come sono perché ereditano la corrispondenza ad "abitudini" più antiche, a cui spesso sopravvivono. Questo sia per ragioni economiche (come nel caso del 35mm: il prodotto esisteva già per un altro uso) sia di abitudine i coloro che devono usarne (ribadisco: le macchine hanno ancora tutte il volante). Il punto è che un'innovazione non s'impone solo perché viene spinta dai produttori (cosa comunque necessaria), ma soprattutto perché gli utilizzatori la percepiscono come vantaggiosa. Per questo sono scettico che le reflex cambieranno assai presto: non mi pare che come concetto la reflex abbia difetti facili da rimuovere... ma forse è mia carenza di fantasia.

L.
ximus
Messaggio: #15
QUOTE(acarodp@yahoo.it @ Jul 8 2006, 10:13 AM)
Bello! non sapevo che la storiella fosse una bufala smentita. In effetti a ripensarci ora certi passaggi logici non erano ferrei. Comunque è vero che una quantità di cose sono come sono perché ereditano la corrispondenza ad "abitudini" più antiche, a cui spesso sopravvivono. Questo sia per ragioni economiche (come nel caso del 35mm: il prodotto esisteva già per un altro uso) sia di abitudine i coloro che devono usarne (ribadisco: le macchine hanno ancora tutte il volante). Il punto è che un'innovazione non s'impone solo perché viene spinta dai produttori (cosa comunque necessaria), ma soprattutto perché gli utilizzatori la percepiscono come vantaggiosa. Per questo sono scettico che le reflex cambieranno assai presto: non mi pare che come concetto la reflex abbia difetti facili da rimuovere... ma forse è mia carenza di fantasia.

L.
*


Sono daccordo. Comunque il giorno è di 24 ore perchè gli assiri, che hanno suddiviso per primi il giorno in ore, usavano un sistema numerico in base 12 (12 di + 12 notte) smile.gif
davide raponi
Messaggio: #16
QUOTE(ximus @ Jul 8 2006, 01:24 PM)
Sono daccordo. Comunque il giorno è di 24 ore perchè gli assiri, che hanno suddiviso per primi il giorno in ore, usavano un sistema numerico in base 12 (12 di + 12 notte) smile.gif
*



E perchè il tempo si misura in sessantesimi ?
ximus
Messaggio: #17
QUOTE(davide raponi @ Jul 8 2006, 08:04 PM)
E perchè il tempo si misura in sessantesimi ?
*


sei è la metà di dodici e tre è la metà di sei.
Quindi 3,6,12,24 non so perchè 60 (6x10) e non 72=6x12. smile.gif
buzz
Staff
Messaggio: #18
Ergonomia.
La forma delle delle reflex cambierà quando cambierà la forma delle nostre mani, o fino a che non si cominceranno ad adoperare con i piedi o con i denti.

Messaggio modificato da buzz il Jul 9 2006, 09:53 AM
studioraffaello
Messaggio: #19
QUOTE(ximus @ Jul 8 2006, 02:24 PM)
Sono daccordo. Comunque il giorno è di 24 ore perchè gli assiri, che hanno suddiviso per primi il giorno in ore, usavano un sistema numerico in base 12 (12 di + 12 notte) smile.gif
*


tu devi essere un parente di cesco ciapanna........ smile.gif
Giallo
Messaggio: #20
QUOTE(ximus @ Jul 7 2006, 10:17 PM)
Le pellicole 35mm hanno quelle dimensioni perchè venivano impiegate in maniera massiccia in cinematografia e qualcuno pensò che sarebbe stato più economico utilizzare quel formato per la fotografia.
*



A voler essere più precisi, Oskar Barnack pensò che sarebbe stato più economico utilizzare quel formato raddoppiandolo per la fotografia (anzi, per costruire un apparecchio che fungesse da test di esposizione per le successive riprese cinematografiche; dopodichè decise di usare tale apparecchio per vere e proprie riprese fotografiche destinate alla stampa).
Le pellicole perforate per il cinema misuravano 24mm di larghezza: girando a 90 gradi la pellicola, ovviamente i 24mm divennero l'altezza dell'attuale formato 24x36mm.
smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #21
La pellicola non cessera' di esistere, come ti ha gia' detto Gianni spariremo prima noi di lei (facendo le debite.... laugh.gif ), pensa che fino all'anno scorso ad esempio io acquistavo regolarmente pellicole 8x11 per la mia collezione di Minox, costavano e costano 12 euro l'una ma per loro reperibilita' nessun problema, poi ho venduto la collezione......
Un altro esempio che poi ti posso tranquillamente fare e' quello che, nell'era del DVD, la Kodak produce ed ancora vende pellicole Super 8, per la gioia degli appassionati che acquistano ancora questa "preistoria" a suon di biglietti da dieci euro il tutto per pochi minuti di ripresa!!!
Insomma il succo del discorso e' questo, esistono decine di milioni di macchine fotografiche 35mm nel mondo da collezione e da uso un bacino d'utenza ridimensionato sicuramente dalle nuove tecnologie ma ancora di tutto rispetto, che permette ancora ad alcune case di sviluppare nuove emulsioni cosi' da immenttere sul mercato nuovi prodotti.....i quali purtroppo saranno destinati ad avere un costo maggiore, vuoi da numeri di produzione piu' ridotti, vuoi dai costi delle materie prime sempre piu' alti..... smile.gif
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio