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Colori In Fotografia
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Tato_p2p
Messaggio: #1
Prima di darmi alla fotografia giocherellavo in grafica 3D e lessi un articolo di Bill Fleming in cui parlava dei colori. Mi riallaccio un po' alle discussioni sulla "La Sezione Aurea, Quando la matematica incontra l'arte." e quella sulla "La Composizione, Proporzioni e altro ancora...", sia dal punto di vista geometrico che psicologico.

La mia domanda è la seguente:
c'e' una ricerca di cromie adatta a rappresentare e rafforzare l'immagine (colori freddi per avere una certa chiave di lettura, caldi per un'altra) o scattiamo ancora in "bianco e nero"?
Che ruolo assume il colore?

Certo, la fotografia nasce in "scala di grigi", ma comunque anche nella fotografia in bianco e nero si usano filtri colorati per esaltare alcuni contrasti (rosso, giallo, verde, etc...) e dare maggiore importanza ad alcune tonalità.
In molti campi della fotografia si scatta "quello che c'e'" i colori di una farfalla o di un fiore sono quelli, ma comunque si cerca sempre una certa composizione (a livello geometrico e di contrasti), si fa (puo' fare) anche per i colori?

Un'altra domanda è quella sul significato del colore.
Il significato è universale, comunitario o proprio del singolo?
Ognuno ha colori che preferisce e colori che non gli piaciono, in pittura si dava una certa importanza al colore, che assumeva connotati religiosi, ma esistono anche connotati più ampi ed universali?
I colori caldi in genere danno più un'idea di dinamismo, richiamano l'attenzione, ma anche un'idea di "socialità" (la luce del fuoco di un camino, contrapposta ad una luce "fredda", magari notturna, che richiama più la solitudine...). Questo è legato solo alla nostra cultura (come ad esempio le diagonali, per noi ascendenti, magari per altri discendenti)?

Le domande sono aperte.
Non ho voluto addentrarmi troppo nei temi specifici, sia per lasciare lo spazio a chi "ne sa di più" (e sicuramente riesce ad esprimere meglio alcuni concetti), ma anche per incentrare un po' il discorso sul rapporto colore-fotografia.

Un saluto.
Mirco B.
PAS
Messaggio: #2
Bella riflessione
Si potrebbe integrare con un’altra ad essa complementare:
Il messaggio visivo che noi percepiamo è a colori.
La sensibilità a varie frequenze dello spettro elettromagnetico è probabilmente frutto del nostro progresso evolutivo come specie, perché in questo modo il percepito è più funzionale alla sua interpretazione ed al suo utilizzo.

Provocazione:
Perché allora il b/n in fotografia? Molto più che in pittura?
Il b/n nacque come limite tecnologico, perché ora, essendo abbondantemente superato questo limite, lo continuiamo ad utilizzare ed apprezzare?.
alexgagliardini
Messaggio: #3
Pas, una volta riflettevo su questo... una foto a colori comprende tante tonalita' di colore diversi. Una foto in bianco e nero riesce a soperire la mancanza di tanti colori proprio per la sua vasta gamma di grigi. Con altre tinte non sarebbe cosi. Quindi il bn e' l'unico che puo' rendere le stesse sensazioni (spesso meglio) del colore?
PAS
Messaggio: #4
Nevefresca, tecnicamente mi pare proprio di no.
Nel b/n hai tante tonalità di grigio ma nel colore ne hai altrettante per ognuno dei colori fondamentali più loro combinazioni.

Ergo: nel colore l’informazione è infinitamente più ricca e poichè è da questa informazione che partono le nostre sensazioni del visivo, dovrebbe essere infinitamente più ricco anche il conseguente corredo di sensazioni.

Probabilmente il motivo è un altro….vediamo…..
alexgagliardini
Messaggio: #5
giusto, sicuramente tutti i colori insieme "hanno la meglio" ma se io rendo una foto con una sola gradazione di un colore... il rosso per esempio, ho una gamma tonale molto inferiore rispetto al nero... piu' i colori si avvicinano al nero maggiore gamma tonale hanno. E' una riflessione mia, ma mi sto perdendo wink.gif
enrico
Messaggio: #6
Provo a fare qualche ipotesi:
Forse il nostro cervello ha bisogno di semplicità. Una foto viene percepita come bella quando è essenziale, con poche masse, disposte con ordine nell'inquadratura. Il B/N riduce all'essenziale la gamma cromatica. Certo, quando il soggetto della foto è il colore, il discorso cambia. Quando in una scena ci ha colpito invece un gioco di luci, un effetto chiaroscurale, il BN lo mette maggiormente in evidenza. Il B/N semplifica e va più direttamente al bersaglio.
Altra ipotesi:
Il fascino di una immagine è spesso più in quello che suggerisce che in quello che dice direttamente. Quando osservo delle colline (è un tipo di paesaggio che mi affascina), io immagino gli spazi che sono dietro di esse e che nascondono; li sento, li percepisco, e mi vien voglia di scavalcarle per andare a vedere cosa c'è al di là. Forse il B/N, nascondendo il colore, ce lo lascia immaginare.
Un caro saluto
Enrico
PAS
Messaggio: #7
Interessante.
Quindi il b/n a differenza del colore non fornisce un messaggio esaustivo ma solo accennato.
Ciò ci induce a completarlo attingendo a qualche nostra risorsa interiore (ricordi, associazioni, introspezione…..)

Questo meccanismo, in alcuni casi, stimola maggiormente la nostra emotività rispetto alla sola contemplazione di una immagine come perfetta riproduzione a colori del nostro reale.
Tato_p2p
Messaggio: #8
Ma non potrebbe il colore, invece, guidare la lettura verso una chiave specifica?
L'immagine di un ghiacciolo con una dominande azzurra da un'idea di freddo, diversa da una dominante calda che magari ci fa pensare all'arrivo della bella stagione, con il ghiaccio che si scioglie...
El il bianco e nero? Sta nel mezzo? Cosa indica?

Quindi fotografiamo in bianco e nero anche quando la "pellicola" è colori? Nel senso che l'informazione colore non ha importanza per lo scatto?

Messaggio modificato da Tato_p2p il Oct 25 2006, 01:35 PM
enrico
Messaggio: #9
QUOTE(Tato_p2p @ Oct 25 2006, 02:34 PM) *

Ma non potrebbe il colore, invece, guidare la lettura verso una chiave specifica?
L'immagine di un ghiacciolo con una dominande azzurra da un'idea di freddo, diversa da una dominante calda che magari ci fa pensare all'arrivo della bella stagione, con il ghiaccio che si scioglie...
El il bianco e nero? Sta nel mezzo? Cosa indica?

Quindi fotografiamo in bianco e nero anche quando la "pellicola" è colori? Nel senso che l'informazione colore non ha importanza per lo scatto?


No,
esistono delle foto che hanno senso per il colore che descrivono. In esse il colore è un elemento essenziale. In altre il colore è un di più ed il loro significato è in altri elementi dell'immagine, significato che mantengono - o addirittura esaltano- anche se private del colore.
ENrico
Tato_p2p
Messaggio: #10
Quali sono allora i parametri, sempre che esistano, che differenziano le due cose?
Quando il colore diventa parte fondamentale della composizione e non solo elemento decorativo o peggio di disturbo?
Inoltre in fotografia si scatta "solo quello che ho davanti" (compresi i colori che diventano soggetto) o si cerca, invece, una miglior rappresentazione inserendo anche i colori come elemento compositivo che portano ad una determinata lettura?
Certo, sta al fotografo (insomma a noi) valutare di volta in volta e la domanda vuole essere più un "cosa hanno fatto i grandi fotografi finora?", in che direzione mi posso muovere come fotografo ancora "immaturo"?

Fotografia e pittura sono legate anche da questo (colori e cromie) o la pittura (e la grafica in generale) seguono una strada diversa dalla fotografia?
enrico
Messaggio: #11
QUOTE(Tato_p2p @ Oct 25 2006, 04:42 PM) *

Quali sono allora i parametri, sempre che esistano, che differenziano le due cose?
Quando il colore diventa parte fondamentale della composizione e non solo elemento decorativo o peggio di disturbo?
Inoltre in fotografia si scatta "solo quello che ho davanti" (compresi i colori che diventano soggetto) o si cerca, invece, una miglior rappresentazione inserendo anche i colori come elemento compositivo che portano ad una determinata lettura?
Certo, sta al fotografo (insomma a noi) valutare di volta in volta e la domanda vuole essere più un "cosa hanno fatto i grandi fotografi finora?", in che direzione mi posso muovere come fotografo ancora "immaturo"?

Fotografia e pittura sono legate anche da questo (colori e cromie) o la pittura (e la grafica in generale) seguono una strada diversa dalla fotografia?


Provo ad esplicare la mia personale opinione sull'argomento, tramite qualche esempio:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ho scattato questa foto perchè mi ha colpito la luce del sole al tramonto che illuminava i rami più alti: come se i tronchi emergessero in parte, dall'ombra verso luce. In questo caso, per le sensazioni che intendevo esprimere attraverso questo scatto, il colore non era fondamentale:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Infatti, nella conversione in B/N questa sensazione di luce viene mantenuta ed anzi, mi sembra espressa con maggiore efficacia. La struttura geometrica della composizione, con i tronchi che convergono in alto e con i rametti che si intrecciano e sovrappongono creando una fine struttura, mi sembra che venga esaltata.
Cosa diversa è questa immagine:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ciò che mi ha colpito della scena reale è il contrasto fra il giallo oro del fogliame ed il blu terso del cielo: due colori complementari che si rafforzano a vicenda. In questo caso la foto vive tutta di questi cromatismi. Se avessi avuto in macchina una pellicola in B/N, non avrei scattato la foto, perchè sarebbe stata insignificante, di quelle, per intenderci, da destinare al cestino:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Mediante l'uso di un filtro o di una adatta conversione in B/N, avrei potuto ottenere questa immagine:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ma non sarebbe stata la stessa cosa. L'immagine è efficace, anche se in B/N, ma restituisce solo una sensazione di forte luminosità del fogliame, non la calda tonalità della tinta oro che è ciò che mi aveva colpito e che ho inteso riprodurre e raccontare.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Il titolo che ho dato a questa immagine è "L'ultima".
Ho mescolato di proposito colore e B/N per evidenziare l'unica foglia rimasta che simboleggia anche i colori e la vita della bella stagione che stanno andando via per fare il posto al grigiore dell'inverno.

Il colore o il B/N sono scelte espressive che servono a comunicare un messaggio che è quello che l'autore della foto vuole farci arrivare. Se siamo d'accordo su questo, allora la fotografia è comunicazione ed il colore o il B/N sono uno dei mezzi per comunicare delle idee. Ma questo è un altro discorso.
Per rispondere ad un altro tuo quesito, certo in alcune foto il colore è un elemento compositivo importante. Il fogliame giallo sullo sfondo del cielo blu, non era proprio così nel file originale. L'ho ritoccato leggermente in PP perchè rispecchiasse le sensazioni che avevo provato dinanzi alla scena reale ( e poi, chi dice che i colori che restituisce la macchina coincidono con quelli originali?).
Osservare le opere dei grandi maestri è sempre una grande lezione. Il pericolo è che ci mettiamo ad imitarli. Leggevo da qualche parte: "Chi cammina sulle orme degli altri, non lascia tracce".
Fotografia e pittura sono due arti visuali ed hanno dei punti in comune, ma divergono in molti altri: sono due cose diverse. Guai se la fotografia cerca di imitare la pittura o viceversa. Ciascuna, a mio modesto parere, deve perseguire le proprie strade.
ENrico
Tato_p2p
Messaggio: #12
Molto chiaro, Enrico.
(e grazie degli esempi)

Mi rimane pero' la sensazione che il colore sfugga in qualche modo al controllo del fotografo.
Cerco di spiegarmi.
Se un oggetto o una scena mi colpisce, cerco di inquadrarla in un certo modo per esaltare la sensazione che mi da: utilizzo un grandangolo per esaltare la prospettiva o un tele per schiacciare i piani. La prospettiva, la regola dei terzi sono sotto il mio controllo, anche lo sfocato. Talvolta pure la luce stessa, illuminando a mio piacere/vantaggio il soggetto o la scena o semplicemente aspettando l'ora giusta.

Il colore invece ci deve essere a priori (a meno di pesanti interventi che fanno diventare una foglia da gialla a rossa, ad esempio). Se pero' voglio aumento i gialli, i gialli ci devono essere.

Allo stesso modo in cui scegliamo se fare una foto in bianco e nero o colori, è possibile scegliere anche i cromatismi o andarne alla ricerca?
O semplicemente cerchiamo di cogliere cio' che c'e', nel tentativo di esprimerlo al meglio?
Ed in situazioni dove è possibile avere il pieno controllo, tipo ritratti in studio o still-life, c'e' una ricerca dei colori o sono solo usati in maniera più rudimentale (uso colori vivaci perchè la scena è vivace e non un uso il rosso ed il magenta perchè questi mi danno una determinata sensazione)
Questi concetti nella grafica ci sono, con tutta una serie di teorie annesse, ma in fotografia, non ho mai trovato un riscontro e da questo nascono le mie perplessità.
Forse semplicemente perchè il fotografo nel momento in cui vede una scena non fa altro che catturarla, mentre altrove è tutto da costruire?

L'utilizzo di alcuni filtri nella fotografia in BW non esalta alcune tonalità, a scapito di altre? In questo senso forse il BW potrebbe avere un maggior controllo sui colori stessi, selezionandoli...

Il mio non vuole essere un tentativo di seguire le orme di grandi fotografi, ma capirne il percorso e se c'e' stato un percorso in questo senso...
(Purtroppo la mia cultura fotografica non è molto ampia, ma mi sto lentamente "attrezzando")

Non vedo comunque tutta questa differenza tra pittura, grafica e fotografia se non nel mezzo e non voglio sentirmi vincolato da questo, ma solo capirne a fondo le peculiarità e le "sfumature".

PS: mi scuso se talvolta non ho un filo logico... sono più pensieri a ruota libera...

Buona notte.
Mirco B.
reefaddict
Messaggio: #13
QUOTE(Tato_p2p @ Oct 25 2006, 09:29 AM) *

c'e' una ricerca di cromie adatta a rappresentare e rafforzare l'immagine (colori freddi per avere una certa chiave di lettura, caldi per un'altra) o scattiamo ancora in "bianco e nero"?

Che ruolo assume il colore?

In molti campi della fotografia si scatta "quello che c'e'" i colori di una farfalla o di un fiore sono quelli, ma comunque si cerca sempre una certa composizione (a livello geometrico e di contrasti), si fa (puo' fare) anche per i colori?

Un'altra domanda è quella sul significato del colore.
Il significato è universale, comunitario o proprio del singolo?


Il colore è un mezzo espressivo il b/n un altro. Sono solo mezzi, come scegliere se usare il martello sul marmo o il pennello nel colore ad olio, o il dito nella tempera. Io passo dall'uno all'altro a seconda di quello che mi permette meglio di esprimere ciò che voglio. Questo mi fa anche dire che non m'importa nulla che i miei occhi vedano a colori, quando voglio esprimermi posso farlo con tutti i mezzi a mia disposizione, dal b/n ai viraggi, alle desaturazioni parziali, al colore, al colore saturo.

Se parliamo di colore, credo che debba essere una scelta consapevole, ovvero: "uso il colore perché solo con il colore posso rafforzare il messaggio, la comunicazione insita nella foto" e non "uso il colore perchè è lì... davanti ai miei occhi, è quello che c'è". Questo comporta che si debba "comporre" anche il colore e non solo geometrie, forme, inquadrature.

E, per passare all'ultima domanda, credo che ci sia un significato percepito universalmente (colore caldo/freddo vale per tutti, ad esempio) ma anche una percezione soggettiva nel momento dell'interpretazione da parte dell'osservatore. Si può sfruttare eccome! Pensate solo a certe foto di moda, modelle quindicenni, visi eterei, colori freddi con dominanti azzurro/violaceo per sottolineare la natura acerba, adolescenziale. Pensate alla pastasciutta (nelle pubblicità) dove si satura il rosso del sugo e si carica il giallo della pasta in modo decisamente forte, ne ricevi addirittura una sensazione olfattiva e comunque +saturazione/+sapore.

davidebaroni
Messaggio: #14
Discussione MOLTO interessante...

Chi mi conosce sa già che condivido in pieno l'idea che la fotografia sia comunicazione. E che come tale è, o se preferite utilizza, un linguaggio preciso e complesso.

La questione colore/bn ha certamente a che fare con il fatto che il bn, rappresentando il colore solo come una serie di tonalità di grigio, ci permette di "ricostruire" il colore in modo praticamente "automatico", ossia di sovrapporre alle varie tonalità di grigio proprio le sfumature di colore che NOI "vedremmo" appropriate in quella scena. smile.gif
Per inciso, è più o meno analogo, strutturalmente, a ciò che avviene in alcuni modelli linguistici (soprattutto nei modelli ipnotici, e in quelli evocativi... e persino in quelli politici, cioé "di persuasione"): si usano parole che apparentemente hanno un significato preciso, ma che in realtà non significano nulla esattamente. Così l'ascoltatore "sovrappone" automaticamente il PROPRIO significato alla parola... e ha la sensazione di "capire". biggrin.gif In realtà la parola suggerisce, ma senza specificarla, l'informazione... e il cervello la integra. La stessa cosa accade col b/n. smile.gif

Per quello che riguarda l'uso del colore per trasmettere una "tonalità" emotiva, nel cinema viene fatto da decenni. Io non sono un esperto di cinema, nel senso che non sono in grado di citare i flm e le scene precise, ma probabilmente una scorsa a qualche libro o sito specializzato potrà fornire moltissime informazioni in merito. smile.gif Mi vengono comunque in mente alcuni film recenti di Zhang Yimou, "Hero" e "La foresta dei pugnali volanti" in particolare, dove leggere dominanti sono presenti a sottolineare appunto la tonalità emotiva della scena. Va comunque detto che spesso l'effetto è tanto più potente quanto "sottile", non percepito consciamente.

In ambito psicologico, secondo alcune "fonti", cose come le dominanti di colore, la luminosità generale, il macro e micro contrasto, la prospettiva e il punto di ripresa, ecc. rientrano nella categoria delle "sub-modalità" appartenenti alla "modalità" visiva (o, se preferite, al "canale sensoriale" visivo). Per avere un'idea dell'effetto che possono avere, potete immaginare qualcosa che vi piace e cominciare a "giocare", nella vostra immagine mentale, con queste "sub-modalità": vedrete che ognuna ha un effetto peculiare sulla vostra risposta emotiva a quell'immagine, e che comunque nessuna ha esattamente lo stesso effetto su tutti... Ma ce ne sono alcune che tendono a produrre su tutti lo stesso tipo di effetto.
E' un interessante campo di sperimentazione, non ancora esplorato a fondo... anzi! biggrin.gif

Un'ultima cosa: mi ha sempre intrigato il fatto che, in termini di "temperatira colore", i colori che chiamiamo "freddi" siano quelli con la temperatura più elevata...

Davide
Gipsy
Messaggio: #15
QUOTE(Tato_p2p @ Oct 25 2006, 08:29 AM) *

...La mia domanda è la seguente:
c'e' una ricerca di cromie adatta a rappresentare e rafforzare l'immagine (colori freddi per avere una certa chiave di lettura, caldi per un'altra) o scattiamo ancora in "bianco e nero"?
Che ruolo assume il colore?

Certo, la fotografia nasce in "scala di grigi"...
Un'altra domanda è quella sul significato del colore.
Il significato è universale, comunitario o proprio del singolo?...
...I colori caldi in genere danno più un'idea di dinamismo, richiamano l'attenzione, ma anche un'idea di "socialità"...
Le domande sono aperte...
Un saluto.
Mirco B.


Ciao Mirco e grazie per l'interessante discussione che hai aperto.
Penso che indubbiamente le cromie siano utilizzabili non solo per rafforzare un'immagine, ma addirittura - ai livelli più alti - per esprimere un'idea. Nella pittura questo è acquisito almeno dai primi del '900.

Sul bianco e nero, è importante anche lo spunto di Pas. Mi pare che Susan Sontag scrisse che i fotografi continuano a usare il bianco e nero per distinguere (inconsciamente) la propria attività proprio dalla pittura, che ha il colore come forma espressiva principale.

Secondo me l'uso del bianco e nero agevola il porre l'accento sulla composizione, intesa tradizionalmente come riferita alle geometrie di quanto riprodotto, ma, per me, il colore è un elemento essenziale dell'immagine fotografica.

Giuseppe
 
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