il 18-70 è troppo comodo per le fotografie di tutti i giorni senza portarsi dietro uno zaino con tutti i fissi. E' comodo e per questo non può dare gli stessi risultati di quelli "scomodi" (professionali fissi). Per questo motivo vorrei sapere se sono stati fatti dei test per capire a quali diaframmi si ottengono le foto migliori (qualcosa di più preciso dei soliti due stop di chiusura rispetto all'apertura massima consentita )
grazie
grazie
Per questo motivo vorrei sapere se sono stati fatti dei test per capire a quali diaframmi si ottengono le foto migliori
A due stop dall'apertura massima consentita:
http://photozone.de/nikon--nikkor-aps-c-le...ew--test-report
(se di solito si fornisce questa raccomandazione, un motivo ci sarà pure! )
A due stop dall'apertura massima consentita:
http://photozone.de/nikon--nikkor-aps-c-le...ew--test-report
(se di solito si fornisce questa raccomandazione, un motivo ci sarà pure! )
http://photozone.de/nikon--nikkor-aps-c-le...ew--test-report
(se di solito si fornisce questa raccomandazione, un motivo ci sarà pure! )
certo .. volevo sapere però se eventualmente si migliorava ancora alla progressivva chiusura dei diaframmi... ed eventualmente fino a quale numero F si può giungere prima che i risultati ottenuti comincino ad essere "meno positivi"
certo .. volevo sapere però se eventualmente si migliorava ancora alla progressivva chiusura dei diaframmi... ed eventualmente fino a quale numero F si può giungere prima che i risultati ottenuti comincino ad essere "meno positivi"
Tipicamente da F16 la diffrazione inizia a "mangiare" nitidezza: il foro del diaframma inizia ad avere dimensioni così piccole tali per cui la luce diffrange, ovvero i bordi dell'apertura si comportano essi stessi come sorgenti luminose, e la luce non crea più punti ben definiti sul sensore ma delineati da un alone crescente. La risoluzione è misurata appunto come capacità di un sistema ottico di distinguere due punti separati da un certo angolo, quindi quando gli aloni si sovrappongono, la risoluzione cala.
Però ricorda che un diaframma chiuso non significa solo perdita di risoluzione, ma anche una profondità di campo estesa, necessaria quando vuoi mettere a fuoco oggetti su piani distanti, come ad esempio nei paesaggi
Alcuni consigliano appunto F16 un buon compromesso fra pdc e nitidezza per i paesaggi.
Tipicamente da F16 la diffrazione inizia a "mangiare" nitidezza: il foro del diaframma inizia ad avere dimensioni così piccole tali per cui la luce diffrange, ovvero i bordi dell'apertura si comportano essi stessi come sorgenti luminose, e la luce non crea più punti ben definiti sul sensore ma delineati da un alone crescente. La risoluzione è misurata appunto come capacità di un sistema ottico di distinguere due punti separati da un certo angolo, quindi quando gli aloni si sovrappongono, la risoluzione cala.
Però ricorda che un diaframma chiuso non significa solo perdita di risoluzione, ma anche una profondità di campo estesa, necessaria quando vuoi mettere a fuoco oggetti su piani distanti, come ad esempio nei paesaggi
Alcuni consigliano appunto F16 un buon compromesso fra pdc e nitidezza per i paesaggi.
Però ricorda che un diaframma chiuso non significa solo perdita di risoluzione, ma anche una profondità di campo estesa, necessaria quando vuoi mettere a fuoco oggetti su piani distanti, come ad esempio nei paesaggi
Alcuni consigliano appunto F16 un buon compromesso fra pdc e nitidezza per i paesaggi.
questa è una risposta interessante. Ma f16 è un valore che riguarda tutti gli obiettivi o solo il 18-70? lo chiedo perchè nella fotografia macro (con il 105 f2,8 VRII) a volte mi capita di fare foto a f32... f 45... perhcè potendo mettere a fuoco ad una distanza molto ravvicinata per avere una sufficiente pdc è necessario.
nelle foto fatte fino ad ora ho sempre avuto una nitidezza impeccabile però (anche se il 105 è un pochino diverso dal 18-70)
Sicuramente è un problema che affligge tutti gli strumenti ottici, ma onestamente non so darti una precisa indicazione se alcuni obiettivi ne soffrono più di altri.
Ad ogni modo, come avrai capito, si dovrebbe scegliere l'apertura in base alla scena e non in base a calcoli sulla nitidezza (troppo aperto introduce infatti altre problematiche che abbassano nuovamente la nitididezza).
Michael Freeman, in Perfect Exposure, individua tre fasce di aperture:
<F:5.6 adatte per isolare
>F:11 adatte per tutto a fuoco
Fra F:5.6 e F:11 per tutto il resto, tipicamente scene sullo stesso piano focale.
Manco a dirlo, non fa minimamente accenno alla diffrazione.
Guarda caso la terza fascia è proprio in quella forchetta di aperture definite come sweet point di lavoro di un obiettivo medio
Per il macro non ho idea, ma suppongo anche qui che non dovresti farti problemi e privilegiare la gestione della pdc...
Ad ogni modo, come avrai capito, si dovrebbe scegliere l'apertura in base alla scena e non in base a calcoli sulla nitidezza (troppo aperto introduce infatti altre problematiche che abbassano nuovamente la nitididezza).
Michael Freeman, in Perfect Exposure, individua tre fasce di aperture:
<F:5.6 adatte per isolare
>F:11 adatte per tutto a fuoco
Fra F:5.6 e F:11 per tutto il resto, tipicamente scene sullo stesso piano focale.
Manco a dirlo, non fa minimamente accenno alla diffrazione.
Guarda caso la terza fascia è proprio in quella forchetta di aperture definite come sweet point di lavoro di un obiettivo medio
Per il macro non ho idea, ma suppongo anche qui che non dovresti farti problemi e privilegiare la gestione della pdc...
Sicuramente è un problema che affligge tutti gli strumenti ottici, ma onestamente non so darti una precisa indicazione se alcuni obiettivi ne soffrono più di altri.
Ad ogni modo, come avrai capito, si dovrebbe scegliere l'apertura in base alla scena e non in base a calcoli sulla nitidezza (troppo aperto introduce infatti altre problematiche che abbassano nuovamente la nitididezza).
Michael Freeman, in Perfect Exposure, individua tre fasce di aperture:
<F:5.6 adatte per isolare
>F:11 adatte per tutto a fuoco
Fra F:5.6 e F:11 per tutto il resto, tipicamente scene sullo stesso piano focale.
Manco a dirlo, non fa minimamente accenno alla diffrazione.
Guarda caso la terza fascia è proprio in quella forchetta di aperture definite come sweet point di lavoro di un obiettivo medio
Per il macro non ho idea, ma suppongo anche qui che non dovresti farti problemi e privilegiare la gestione della pdc...
Ad ogni modo, come avrai capito, si dovrebbe scegliere l'apertura in base alla scena e non in base a calcoli sulla nitidezza (troppo aperto introduce infatti altre problematiche che abbassano nuovamente la nitididezza).
Michael Freeman, in Perfect Exposure, individua tre fasce di aperture:
<F:5.6 adatte per isolare
>F:11 adatte per tutto a fuoco
Fra F:5.6 e F:11 per tutto il resto, tipicamente scene sullo stesso piano focale.
Manco a dirlo, non fa minimamente accenno alla diffrazione.
Guarda caso la terza fascia è proprio in quella forchetta di aperture definite come sweet point di lavoro di un obiettivo medio
Per il macro non ho idea, ma suppongo anche qui che non dovresti farti problemi e privilegiare la gestione della pdc...
????????????
Tipicamente da F16 la diffrazione inizia a "mangiare" nitidezza ...
Dipende (F16 è comunque già un po' troppo). Come esempio, riporto questa tabella, che riporta l'apertura teorica diffraction limited per alcune DSRL Canon:
Model___DLA
---------------------------
1000D__f/9.3
450D___f/8.4
400D___f/9.3
350D___f/10.4
300D___f/11.8
50D____f/7.6
40D____f/9.3
30D____f/10.3
20D____f/10.3
10D____f/11.8
5DII____f/10.3
5D _____f/13.2
1DIII___f/11.4
1DIIN___f/12.7
1DII____f/12.7
1DsIII___f/10.3
1DsII___f/11.6
DLA = diffraction limited aperture
Messaggio modificato da paolodes il Oct 18 2009, 09:03 AM
una 50d con un limite di 7.6?
una 1000d con un limite di 9.3?
non ci sto a capire più niente!
una 1000d con un limite di 9.3?
non ci sto a capire più niente!
Dipende (F16 è comunque già un po' troppo). Come esempio, riporto questa tabella, che riporta l'apertura teorica diffraction limited per alcune DSRL Canon:
...
...
Ciao paolo, sarebbe interessante, almeno come curiosità, sapere quali sono i valori per le varie reflex Nikon...
Hai qualche valore da riportare?
ciao e grazie
riccardo
una 50d con un limite di 7.6?
una 1000d con un limite di 9.3?
non ci sto a capire più niente!
una 1000d con un limite di 9.3?
non ci sto a capire più niente!
La spiegazione sta nella dimensione del singolo pixel. 5D e 1000D hanno un sensore di dimensioni identiche; però sulla prima ci hanno stipato 15.1 MP, sulla seconda solo 10.1.
la discussione sta prendendo una direzione inaspettata: non avrei mai pensato che con il numero f entrasse in ballo anche il modello di fotocamera...
continuiamo cosi allora... possibilimente con dei dati che riguradano macchine nikon (D300 e D90 nel mio specifico)
continuiamo cosi allora... possibilimente con dei dati che riguradano macchine nikon (D300 e D90 nel mio specifico)
Ti cito il test della D3x eseguito da Thom Hogan. I pixel di questa macchina hanno grosso modo le stesse dimensioni di quelli della D300/D90 (circa 5.5 micron).
Hogan ritiene che un maniaco del dettaglio non dovrebbe superare F8. Giudica F11 un compromesso ancora accettabile, e ritiene F16 un'apertura da usare con parsimonia e solo in certe situazioni.
Le foto alle mire allegate all'articolo, scattate con un 200/f2, sono piuttosto eloquenti.
Hogan ritiene che un maniaco del dettaglio non dovrebbe superare F8. Giudica F11 un compromesso ancora accettabile, e ritiene F16 un'apertura da usare con parsimonia e solo in certe situazioni.
Le foto alle mire allegate all'articolo, scattate con un 200/f2, sono piuttosto eloquenti.
Ti cito il test della D3x eseguito da Thom Hogan. I pixel di questa macchina hanno grosso modo le stesse dimensioni di quelli della D300/D90 (circa 5.5 micron).
Hogan ritiene che un maniaco del dettaglio non dovrebbe superare F8. Giudica F11 un compromesso ancora accettabile, e ritiene F16 un'apertura da usare con parsimonia e solo in certe situazioni.
Le foto alle mire allegate all'articolo, scattate con un 200/f2, sono piuttosto eloquenti.
Hogan ritiene che un maniaco del dettaglio non dovrebbe superare F8. Giudica F11 un compromesso ancora accettabile, e ritiene F16 un'apertura da usare con parsimonia e solo in certe situazioni.
Le foto alle mire allegate all'articolo, scattate con un 200/f2, sono piuttosto eloquenti.
ottimo.. l'F8 è quello che cerco allora. se l'articolo di cui parli si trova in internet avrei piacere di poterlo leggere. hai un link?
Ti cito il test della D3x eseguito da Thom Hogan. I pixel di questa macchina hanno grosso modo le stesse dimensioni di quelli della D300/D90 (circa 5.5 micron).
Hogan ritiene che un maniaco del dettaglio non dovrebbe superare F8. Giudica F11 un compromesso ancora accettabile, e ritiene F16 un'apertura da usare con parsimonia e solo in certe situazioni.
Le foto alle mire allegate all'articolo, scattate con un 200/f2, sono piuttosto eloquenti.
Hogan ritiene che un maniaco del dettaglio non dovrebbe superare F8. Giudica F11 un compromesso ancora accettabile, e ritiene F16 un'apertura da usare con parsimonia e solo in certe situazioni.
Le foto alle mire allegate all'articolo, scattate con un 200/f2, sono piuttosto eloquenti.
Interessante...
Con la mia D700 potrei chiudere un po' di più, quindi... (magari sino ad f/16).
Ciao
Massimiliano
Messaggio modificato da hobsbawm il Oct 18 2009, 12:03 PM