Sicuramente è un problema che affligge tutti gli strumenti ottici, ma onestamente non so darti una precisa indicazione se alcuni obiettivi ne soffrono più di altri.
Ad ogni modo, come avrai capito, si dovrebbe scegliere l'apertura in base alla scena e non in base a calcoli sulla nitidezza (troppo aperto introduce infatti altre problematiche che abbassano nuovamente la nitididezza).
Michael Freeman, in Perfect Exposure, individua tre fasce di aperture:
<F:5.6 adatte per isolare
>F:11 adatte per tutto a fuoco
Fra F:5.6 e F:11 per tutto il resto, tipicamente scene sullo stesso piano focale.
Manco a dirlo, non fa minimamente accenno alla diffrazione.
Guarda caso la terza fascia è proprio in quella forchetta di aperture definite come sweet point di lavoro di un obiettivo medio
Per il macro non ho idea, ma suppongo anche qui che non dovresti farti problemi e privilegiare la gestione della pdc...