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Ho l'FTZ con firmware 1.10 e sulla Z6 il 17-35 mi funziona bene (ho riprovato poco fa per scrupolo). Quindi non è "colpa" del firmware.

La differenza di resa a favore del 14-30 è comunque imbarazzante... Io il 17-35 lo tengo solo perchè continua a usarlo mia figlia sulla D700.

D'estate mi dedico di più alla fotografia di montagna e di natura, ma ogni tanto il 50 1.2 torna utile...

Non sono mai stato uno che "smanetta" troppo le foto, specialmente i ritratti in cui preferisco uno stile naturale e non artefatto. Ma noto comunque che molti obiettivi richiedono di sistemare livelli, colore, di aprire ombre, di cambiare la curva di contrasto, di aggiungere un po' di sharpening anche se non invasivi. Non per alterare, ma giusto per far risaltare i toni.

Il 50 1.2 no. Si apre il NEF, ed è già pronto così. Esattamente come lo era il 105/2 DC (che è meno nitido, ma intendevo proprio il concetto di resa tonale). E' quasi un obiettivo punta e scatta, anche se detta così sembra una bestemmia. Ma semplicemente, ha dei toni perfetti così di suo senza doverci fare NULLA in PP.

Ho fatto un paio di mesi fa qualche prova con la mia Z6: il 100-400 con il TC 2X si mangia a colazione un crop della stessa ottica ma non duplicata. Immagino quindi che la resa con il 1,4X sia ancora migliore!

Ti allego esempio: a sinistra crop 200%, a destra nessun crop ma con TC 2X. Entrambi a tutta apertura. Niente sharpening aggiuntivo, in modo da non falsare la prova. VInce il TC.

Ho usato per forza di cose (in quanto non esistevano duplicatori Nikon che mantenessero l'AF) per 20 anni quel Kenko 2X proprio con l'80-200/2.8 (il precedente, quello "a pompa"). Confermo che non era malaccio, per quanto poco costava! Le sue limitazioni non erano tanto nella nitidezza, ma nelle aberrazioni cromatiche e nei colori che subivano una certa distorsione e perdita di contrasto.

Adesso l'ho venduto perchè con la Z6 uso il Z 100-400, ma per anni mi ha accompagnato fedelmente.

Vado controcorrente... Per me il 24-70 è un'ottica tutto fare ma nè carne nè pesce. Se sei un professionista e vendi i tuoi scatti, e fai reportage, posso ancora capire spendere per il 2.8. E con lo Z 24-70/2.8 caschi in piedi perchè è il migliore mai realizzato.

Ma... se viceversa sei un semplice appassionato (ma anche se sei un pro senza la fissa del 2.8), per me il fratellino minore è più leggero e quasi altrettanto valido. E se (come me) hai la fortuna di prenderlo in kit con qualche occasione, costa non metà del fratellone, ma addirittura un quarto.

A mio avviso, se vuoi la marcia in più per i ritratti, è molto più sfizioso e flessibile abbinare il 24-70/4 (con relativo risparmio) a un fisso: o il 50/1.8, o (come me, appunto) lo stupendo 50/1.2.

(Sigma manco lo considero)

Esatto, intendono il JPEG sfornato dalla macchina.

I RAW invece credono li giudichino convertiti con Lightroom.

La Z7 va meglio.

Qui puoi vedere tutti i confronti selezionando diversi modelli di fotocamera:

https://www.dpreview.com/reviews/nikon-z7/6

Uso la Z6 da un anno, e sempre più soddisfatto man mano che capisco quanto si può spingere e quanto sono lavorabili i suoi NEF... Qui con il 14-30, obiettivo meraviglioso!

Punta e scatta? Mah. Volendo smanettare con le impostazioni, è tutto tranne che una punta e scatta... Dopo un anno mi sto divertendo da morire a sfruttarne tutte le potenzialità!

A parte che dalla foto non si vede niente di drammatico (risoluzione troppo bassa per giudicare il rumore), la cura c'è ed è semplice: aprire i NEF con DXO Photolab e usare la riduzione del rumore Deep Prime che lo cancella in maniera impressionante.

Detto questo, da possessore di Z6, io trovo che diventi veramente necessario solo da 6400 ISO in su... non certo a 1250 dove la macchina tira fuori dei file splendidi (se esposti correttamente) e di pari qualità a quelli della D750 (nè più nè meno).

Ma, ripeto, dalla foto postata non si vede nessun problema di rumore: brutta luce, ovvio, ma rumore proprio no.

Ulteriore piccola prova!

Cosa succede se confronto il 100-400 a 400mm croppato 200%, con il 100-400 duplicato a 800mm ma al 100%, in modo che il livello di ingrandimento sia lo stesso?

Vince palesemente la soluzione duplicata, a conferma che ha senso usare il duplicatore 2X invece che croppare.

Aggiungo qualche ulteriore considerazione... perchè forse sono sembrato troppo negativo.

Se si confronta il 100-400 liscio a 400mm, con il 100-400 a 200mm ma con il duplicatore (quindi 400mm effettivi), con giornata non troppo calda e senza punti di luce forti, in realtà NON riesco a distinguere a centro immagine alcuna differenza qualitativa fra i 400mm nativi e i 400mm ottenuti tramite duplicazione. Solo un certo lieve calo verso i bordi. E questo mi sembra già un OTTIMO risultato.

La perdita di qualità si avverte semmai proprio quando si monta il duplicatore per ottenere 800mm effettivi (che è l'uso principale... se non servissero gli 800mm e bastassero 400, non ci sarebbe bisogno di duplicare, no?): questo è fisiologico, perchè già la focale estrema di 400mm è la più debole di qualunque telezoom, e quindi gli effetti della duplicazione sono più avvertibili. Se poi ci si aggiunge una giornata in cui l'aria è calda, gli effetti delle lunghe distanze si vanno a sommare a questa percepita perdita di qualità/contrasto (recuperabile in parte con lo sharpening). Riguardo al discorso dei punti di luce forti, mi sembra che quando sono presenti nell'inquadratura ci sia un po' di blooming, come da aberrazione sferica, quando si usa il duplicatore.

Quindi alla fine il sunto è: il Z TC 2.0 usato con il 100-400 si comporta bene, meglio di qualunque altro duplicatore abbia usato in passato, ma comunque occorre fare un po' di attenzione. Non esiste un 800mm "gratis" senza qualche compromesso.

Provato finalmente ieri in montagna, e sempre con il moltiplicatore 2X.

Prime considerazioni: di per sè l'obiettivo è molto nitido, relativamente leggero, e ottimo nell'autofocus. Con il 2X inevitabilmente rallenta ma non in maniera drammatica se la luce è buona (anche se ogni tanto va in confusione, ma dopotutto a f/11 è già un miracolo che funzioni: sulle reflex non sarebbe stato proprio nemmeno possibile!). La resa con il duplicatore inevitabilmente cala, e soprattutto è molto variabile. A 800 mm, quello che fa la differenza è la qualità dell'aria in mezzo: se ci sono superfici molto calde, chiaramente la luce viene distorta, il contrasto cala, la nitidezza pure, e lo sfocato assume un aspetto un po' nervoso. Preciso che non avevo mai osato un duplicatore su uno zoom 100-400, e i risultati sono comunque pienamente accettabili: sicuramente superiori all'80-200 di 30 anni fa che usavo col Kenko 2X, e non di poco. Ma ecco, rispetto alla qualità eccelsa del 100-400 liscio, con la duplicazione si perde di qualità in maniera avvertibile.

Comunque qualche scatto di questo weekend...

Preciso che me lo fa solo quando è smontato. Quando è innestato sul 100-400, nessun rumore.

Oddio, il mio TCZ 2.0 un piccolo rumorino lo fa... eppure funziona perfettamente. Credo che sia la molla di richiamo del pulsante di sgancio dell'obiettivo.

Ma ricordo male o ce l'hai anche tu? Nessun rumorino? Zero zero? Nemmeno leggero? Hai voglia di provare?

Mi viene il dubbio adesso... Ma è il TC Z o quelli classici? Avevo dato per scontato fosse lo Z...

L'ho comprato pure io oggi, e pure il mio fa un ticchettio scuotendolo.

Di sicuro non è la levetta dei diaframmi, visto che nel Z-mount è assente siccome il diaframma è interamente elettromeccanico (mentre invece c'era nei TC per F-mount), ma resta il fatto che visto che anche il mio lo fa... credo sia normale.

Io fossi in te mi farei una domanda: ti serve veramente il 2.8 per le cerimonie?

Io per quell'uso ho usato per tanti anni il 28-70/2.8 sulla D700, e le volte che ho usato l'apertura 2.8 si contano sulle dita di una mano per il semplice motivo che con gruppi di persone era meglio chiudere un po' a f/4 o f/5.6 per avere tutti bene a fuoco.

Imparata la lezione, con la Z6 ho preso il 24-70/4 in kit, e mi ci trovo altrettanto bene: lo stop in meno non mi limita, è leggerissimo, ha qualità eccellente, ed è costato un'inezia (c'era un'offerta molto aggressiva per il kit, praticamente è come se non l'avessi pagato!).

Semmai, io mi farei tentare dal 24-120/4: costa poco di più del 28-75, e quei mm in più in certe situazioni in cui non si ha tempo di cambiare obiettivo ma si vuole scattare un ritratto tornano MOLTO comodi.

Altrimenti, veramente... Prendi un 24-70/4 usato ma come nuovo per un tozzo di pane da chi se ne disfa perchè lo trova nel kit e non lo vuole. C'è chi se ne disfa per 400-500 Euro, e a quel prezzo va preso senza pensarci due volte.

No, perchè già con ottiche intorno al Kg di peso si sente che fa un po' di fatica. Eviterei di sforzarlo con obiettivi molto pesanti.

Basta comprarlo in qualsiasi negozio Nital (fisico o online) e viene automaticamente applicato il prezzo scontato.

Come anello F/Leica io ho preso il K&F proprio per usarlo con Megadap, e mi trovo bene.

Io vorrei poter installare l'aggiornamento... ma il problema è che non ho ancora il 100-400!

Introvabile!

Avevi mai scansionato la Portra 160?

La resa con gli scanner dipende molto da pellicola a pellicola. Anche con un rullino correttamente conservato e sviluppato, potrebbe essere che uno scanner dia colori falsati con certi tipi di negativi: mai affidarsi alla scansione automatica, è necessario andare di regolazione manuale di curve e livelli. Vale per il mio Coolscan 5000, ma a maggior ragione anche con scanner meno "professionali".

Preciso che io comunque il modesto AF (equivalente all'Ai) l'ho avuto per 8 anni e a diaframmi sensati il suo lavoro lo faceva dignitosamente. Poi è arrivato il 17-35 e l'ho venduto senza rimpianti.

L'AF-D andava benissimo su pellicola e un po' meno su digitale. Il confronto con il moderno AF-S 28/1.8 è abbastanza impietoso in questo senso, ma non lo definirei proprio ciofeca.

Diciamo che tutti i 28 prima dell'AF-S erano schemi ottici abbastanza classici, con la tipica resa di allora: un po' di curvatura di campo, resa ai bordi che migliora diaframmando, contrasto meno esasperato rispetto alle versioni attuali. Ma l'AF-D ha schema da 6 lenti, contro il semplicissimo 5 lenti delle versioni AF/Ai, e la differenza c'è. L'Ai-s era ancora più sofisticato, con 8 lenti.

Oltre alla differenza molto evidente a distanze ravvicinate, la versione AI-S è migliore in tutto e per tutto. Schema ottico completamente diverso, molto più complesso nella versione AI-S rispetto alla AI, e nitidezza in generale molto più uniforme verso i bordi.

E' la stessa differenza marcata che si ritrova nelle versioni autofocus fra il primo AF 28/2.8 (che riprende lo schema della versione AI) e il successivo AF-D 28/2.8. Tieni conto che li avevo provati su pellicola e non ai tempi del digitale, ma credo che le considerazioni (più o meno condivise da tutti) rimangano valide.

Detto ciò, se lo usi a diaframmi abbastanza chiusi anche la versione AI non è da buttare.