I AM | MASSIMOANDREELLO

Ho iniziato a fare foto per caso, giocando con la VoigtLänder di papà quando non avevo ancora 10 anni, passando poi alla Nikkormat FT2, con cui ho immortalato le gite scolastiche dagli 11 anni fino alla quarta liceo, nonché le vacanze e tutti i momenti che per me erano importanti. Ho sempre prediletto la diapositiva al negativo da stampa, forse per la maggior duttilità che il supporto da proiezione offriva.
A Natale della quarta liceo è arrivata la F801 con il 50 f:1.4. Ho fatto quindi con lei l’ingresso nel mondo delle fotocamere elettroniche e servoassistite. Mi sono dedicato vieppiù a paesaggi, architettura urbana e nuvole (di cui ho ancora da vagliare e magari convertire in digitale circa 500 dia). Il corredo nel tempo si è arricchito dello zoom 28-85 e del 80-200 f:2.8.
Con l’università gli impegni sono aumentati nonché diversificati e, complice anche la progressiva sparizione delle pellicole prima e l’avvento degli smartphone poi, fotocamere e ottiche sono state lasciate riposare in valigia sempre più spesso.
Il ritorno alla fotografia “seria”, dopo una fase in cui ritenevo sufficiente fotografare con lo smartphone, si è concretizzato pochi anni dopo l’inizio del nuovo millennio, con la COOLPIX 9200. Da quel momento diventata la mia fedele compagna nei viaggi in Europa e fuori. A casa però vedevo le ottiche giacere nella valigia e il desiderio di poterle riutilizzare cresceva, concretizzandosi nel 2016 con l’arrivo della D7200, tutt’ora con me.