Risultato della ricerca: spagna
mauriziot
... poco prima dell'alba. GPU Gold a 8TH INTERNATIONAL SALON SINGIDUNUM 2023, Serbia; FIAP Gold al 7th INTERNATIONAL CONTEST UNLIMITED PHOTO 2023, Montenegro; PSA Gold Medal a Shades of passion 3, India; numerose accettazioni e riconoscimenti nella versione in BW.
FabioCamoli
ed ecco un\'altra deviazione del navigatore...mi sono fidato anche stavolta :-)) il fattore c**o forse c\'è...
bertistefano
Trinità dei Monti,scalinata di Piazza di Spagna e una parte della fontana \"la barcaccia\"
mauriziot
... a Piazza di Spagna, pochi minuti prima dell'alba, quando è visibile in tutta la sua maestosità senza la presenza di persone, o quasi. Il PDR infatti non è ottimale, ma condizionato dalla presenza nella piazza di due auto (?) della Municipale e della conseguente necessità di non includerle nell'inquadratura. L'ultima notte prima del "Rosso" a Roma; marzo, 2021
leonardo_lb
...una sera,all'uscita dal metro'...a Piazza di Spagna,a Roma...
alain ghignone
soggetto fotografato nel mio ultimo recente viaggio in Spagna... tutta la serie a questo splendido rapace sul mio sito!
sassopiatto
scusate se commento poco,ma non voglio favori di sorta, un grazie a chi è già passato o lo farà prossimamente, ciao Carlo
giacomo albertini
La natura a sinistra che si scontra con lo smog delle fabbriche. Uno scenario apocalittico.
giacomo albertini
Fotografata ad ottobre a Camarinas nella Galizia. Il faro di Cabo Vilán segnala uno dei tratti più pericolosi della Costa da Morte: esso è posto a 125 m di altitudine su promontorio roccioso con scogliere vertiginose che terminano in una punta che fronteggia un isolotto chiamato Vilán di Fóra. Ho creato l\'atmosfera e il mare con i tempi lunghi per dare il risalto al faro con le sue scogliere.
DanieleBoffelli
Il ponte romano sopra il Guadalquivir nella città spagnola di Cordoba. L\'edificio dietro è la famosa moschea di Cordoba.
AlbertoGhizziPanizza
Ho portato la Nikon Z9 tra i deserti della Spagna per fare qualche prova in notturna e devo constatare che la differenza con le precedenti Z in termini di usabilità è abissale. In notturna la Z9 ha la possibilità di attivare da menù la voce "visualizzazione luce stellare" che tramite un rallentamento del refresh del liveview permette di vedere nell'oscurità quasi totale (Vedi foto di esempio nei commenti). In questo modo il confronto con le altre fotocamere è davvero impietoso per queste. Utilizzando questa modalità ed i pulsanti retroilluminati la fotografia notturna è decisamente più semplice. Prima della Z9, per capire bene cosa stavo fotografando nel buio, facevo uno scatto ad altissimi ISO e qualche secondo per capire l'inquadratura. Ora questo non serve più perché vedo meglio sul display della Z9 che con i miei occhi. La possibilità inoltre di utilizzare anche tempi più lunghi dei 30", fino a 900" come sulle ultime Z, è molto comodo e non ci costringe ad usare la modalità bulb o time. Un grave difetto che ho però trovato è che il display oled di stato sopra il corpo della Z9, per altro più grande e ricco di informazioni rispetto alle altre Z, si spegne sempre dopo aver cominciato l'esposizione. Diversamente dalle altre Z non si riescono a più a vedere le impostazioni di scatto il conteggio dei secondi che mancano al termine dell'esposizione. Dalle tantissime opzioni della fotocamera è sparito, o almeno non ho più trovato, il menù delle impostazioni del pannello oled. Spero che in un prossimo aggiornamento firmware sia reintrodotta questa importante opzione per la fotografia notturna e per altro presente sulle altre Nikon Z. (Nello scatto Bardenas Reales scattato con Nikon Z9 e Nikkor Z 20mm 1.8 S - Dati di scatto: singola esposizione a 60"; ISO1000; f/1.8 )
GIUSEPPE.MAZZINI
Il tempio di Debod è un tempio dell'antico Egitto localizzato attualmente a Madrid in Spagna. Si trova ad ovest della plaza de España, a fianco del Paseo del Pintor Rosales (Parque del Oeste), su un colle dove si trovava il Cuartel de la Montaña, teatro di un sanguinoso episodio della Guerra civile spagnola. In seguito al trasporto verso la Spagna, fu ricostruito in modo da rispettare approssimativamente l'orientamento originario, da est a ovest. Il tempio di Debod fu un regalo dell'Egitto alla Spagna (1968), come ricompensa per l'aiuto spagnolo, in risposta all'appello internazionale dell'Unesco per salvare i templi della Nubia, principalmente quello di Abu Simbel, in pericolo per la costruzione della diga di Assuan. L'Egitto donò quattro templi salvati a quattro diverse nazioni che avevano collaborato al salvataggio: Dendur agli Stati Uniti d'America (si trova attualmente al Metropolitan Museum of Art di New York), Ellesija all'Italia, Taffa ai Paesi Bassi e Debod alla Spagna. Il tempio risale al II secolo a.C.. Il suo nucleo più antico fu eretto sotto il faraone Tolomeo IV Filopatore e decorato successivamente sotto il re nubiano Adijalamani di Meroe all'incirca fra il 200 e il 180 a. C., dedicato ad Amon di Debod ("Amani", in lingua kushita) e Iside. Possiede importanti aggiunte di epoca tolemaica e romano-imperiale (dal I secolo a.C. al I secolo d.C.).