Risultato della ricerca: escursionismo
IvoMarkes
La strada delle 52 gallerie (o strada della Prima Armata) è una mulattiera militare costruita durante la prima guerra mondiale sul massiccio del Pasubio. La strada si snoda fra Bocchetta Campiglia (1.216 m) e le porte del Pasubio (1.934 m) attraversando il versante meridionale del monte, situato al riparo dal tiro dell'artiglieria austro-ungarica, caratterizzato da guglie, gole profonde e pareti rocciose a perpendicolo. E' lunga 6.555 metri, dei quali ben 2.335 sono suddivisi nelle 52 gallerie scavate nella roccia; ogni galleria è numerata e caratterizzata da una propria denominazione. La larghezza minima è stata originariamente prevista in 2,20 m (il raggio esterno in curva è di almeno 3 m), con una media di 2,50 m per permettere il transito contemporaneo di due muli con le relative salmerie. La pendenza della strada raggiunge il 22 per cento, con una media del dodici per cento. Caratteristica, tra le molte gallerie, è la 19ª perchè, oltre a essere la più lunga (320 m), ha un tracciato elicoidale a 4 tornanti, all'interno di un gigantesco torrione di roccia. Anche la successiva n. 20 è scavata all'interno di un torrione roccioso e, per superare il notevole dislivello, si avvita su sè stessa come un cavatappi. Il tratto della 43ª corre sotto il passo Fontana d'Oro (1.875 m).All'uscita della 47ª si raggiunge il punto più alto della strada (2.000 m), dal quale si gode un panorama grandioso. La strada è un vero e proprio capolavoro d'ingegneria militare e di arditezza, considerando anche le condizioni e l'epoca in cui fu costruita, nonchè la rapidità  d'esecuzione: i lavori cominciarono il 6 febbraio 1917 e furono conclusi nel novembre 1917. Fu realizzata dalla 33ª Compagnia minatori del 5º reggimento dell'Arma del genio dell'Esercito Italiano, con l'aiuto di sei centurie di lavoratori: compagnia 349, 523, 621, 630, 765 e 776. A capo della 33ª Compagnia fu posto il tenente Giuseppe Zappa, dal 18 gennaio al 22 aprile 1917; gli succedette il capitano Corrado Picone fino alla fine della guerra. Nei primi giorni di dicembre 1917, prima di lasciare il Pasubio, la 33ª Compagnia minatori inaugurò simbolicamente la strada, abbattendo un muro costruito appositamente davanti alla prima galleria. Sarà  la 25ª minatori, assieme alle centurie rimaste, ad ultimare la strada, comprese le gallerie 49 e 50, ed in definitiva ad aprirla. La "strada storica militare delle 52 gallerie" si percorre in ore 2:30/3:30 partendo dal passo di Xomo o raggiungendo (da quest'ultimo) la bocchetta Campiglia (vasto parcheggio -a pagamento-, ma sempre molto affollato). Il dislivello è di circa 750 metri e si percorrono gallerie molto ardite, anche con curve e biforcazioni, ed è indispensabile una affidabile torcia elettrica. L'escursione non è da sottovalutare e non è una passeggiata turistica, pur non presentando particolari difficoltà o pericoli, bisogna però prestare attenzione a non sporgersi oltre l'arditissima stradina e a non inoltrarsi in gallerie secondarie, spesso semicrollate o pericolose. Il fondo del sentiero è sempre buono, ma specie nelle gallerie alcuni tratti sono scivolosi causa il continuo stillicidio d'acqua. E' una escursione di grandissima soddisfazione, un percorso storico che tutti gli appassionati di escursionismo, e a maggior ragione coloro che s'interessano di storia, dovrebbero almeno una volta frequentare. Raggiunto il rifugio Generale Achille Papa, si può salire a Cima Palon per il sentiero storico tricolore e rientrare a bocchetta Campiglia o passo Xomo per la strada degli Scarubbi, sul versante nord.
CarloPagliuca
Tramonto di fuoco su al Nuvolau, Dolomiti.
LorenzoBertoni
Il versante sud del Cervino si specchia in un piccolo laghetto che si incontra percorrendo il sentiero 13 che da Cervinia conduce al Rifugio Duca degli Abruzzi.
darioromano
Una voragine nel terreno larga 250 metri e profonda 150. Si pensa si sia formata in seguito ad un terremoto. Una leggenda narra della presenza di un villaggio che venne fatto sprofondare per la malvagità e la blasfemia dei suoi abitanti.
DanieleBoffelli
Alba al rifugio Locatelli
andreavicebz
torri del Vajolet verso il Rifugio Passo Santner
StefaniaTais
Giganti dolomitici protagonisti di un'alba invernale dalla cima del Piccolo Lagazuoi
darioromano
Affascinante sentiero di Gole nella Valle dell'Orfento. Quando si visitano questi posti bisogna sempre fare attenzione all'abbigliamento adatto e soprattutto a scarpe da escursionismo; troppe persone pensano di andare a fare una semplice passeggiata su questi sentieri trovandosi poi in evidente difficoltà.
fabrizio.diletti
monte sibilla, sibillini
simone.porrelli
Un fragore di forze ancestrali si irradia nei fianchi di queste valli. Massi erranti di Cime frantumate compongono questo universo. L'uomo si pietrifica dinanzi alla bellezza, prodotto non delle sue mani. La città è l'abito dell'uomo. La Natura è l'abito di Dio.
Caslo
Baite degli Andossi, Madesimo, Valchiavenna