Risultato della ricerca: disagio
mauriziot
.... sono tutte uguali; sempre in un piccolo villaggio del Guizhou, una mamma mostra orgoglioso ciò a cui tiene di più, ma al tempo stesso non nasconde un certo disagio per esporlo a uno sconosciuto armato di una macchina fotografica certamente appariscente e apparentemente pericolosa. Una foto in cui il momento dello scatto, la composizione e la successiva PP (poca) sono state particolarmente curate. Un attenzione alla qualità della foto che è una forma di rispetto per i soggetti fotografati ma anche per coloro che poi vedranno, e commenteranno la foto stessa. Talvolta questa piena attenzione manca e raramente, quando penso che possa essere utile, io cerco garbatamente di farlo notare. Sono stato accusato con questo di voler condizionare i successivi commenti. Su questo punto non ho neanche risposto. Sarebbe stato offensivo verso tutte quelle persone che fanno commenti con competenza e investono il loro tempo nell'interesse degli altri, e sono molti, la maggioranza, e che con la qualità delle loro foto sono la vera ricchezza di questa piattaforma.
salvyitaly
Per te che sei scoraggiato, per te che ti trovi nel disagio più assoluto, per te che hai perso la speranza, per te che sei stanco dell\'ingiustizia e dell\'indifferenza di una società che muore lentamente, per te che sei nel dolore, per te che sei nella malattia, per te che ti senti solo e abbandonato, per te.....VIVI!! Io sono la Via, la Verità e la Vita _ Gesù. --------------------------------------------------------------- ƒ/14.0 - 38.0 mm - 1/60 -White Balance - Manual - Exposure Mode - Manual
JohnnyDep
La pioggia, evento rarissimo nella Death Valley, ci ha accompagnato durante tutta la giornata ! Anche i coyote sembravano a disagio per l'insolito avvenimento!
Aladino1956
Ripropongo questa immagine per errore di selezione file, scusate il disagio.
Maricetta
Sin dall'ingresso al mercato di Ballarò, i murales la fanno da padrone. Sono belli, significativi ed alcuni di essi mostrano il disagio, la sofferenza che solo in certi quartieri delle città vecchie si possono vedere. Il murales che si vede in questa foto, esalta l'eterno mito della Santa Patrona della città: Santa Rosalia. Il suo legame con la morte la Sua eterna presenza (anche in chiave più moderna) nel cuore dei palermitani. La sua è una storia antica e affascinante, se capitaste a Palermo fatevela raccontare.
todi.leggieri
Freddo, neve e periodi di magra, queste le difficoltà per chi il Parco Nazionale del Gran Paradiso lo deve vivere anche d’inverno. Il disagio nel volto di uno stambecco che, rassegnato, si lascia sovrastare dalla tormenta di neve.
cris1977
Con un cattivo tempo come oggi, non mi resta che scattare dal balcone di casa per documentarne il disagio.
Rob75
Qui ripresa una delle tante logge che comunicano con gli spazi aperti e con le vaste sale interne della Certosa, ove sculture realizzate a misura d'uomo lasciano il visitatore senza parole, vuoi per la bellezza che le caratterizza, vuoi per il senso di disagio che talvolta prova al cospetto della loro forte espressività. Il visitatore no sa mai cosa quale sia lo scenario ad attenderlo ogni volta che svolta l'angolo di uno di questi loggiati.
gv.lele
Dopo tutto il disagio e il disastro che l'acqua alta ha creato Venezia si risolleverà ancora.....
maxter
Nonostante mi trovassi a 243 km in linea d'aria dall'epicentro della scossa sismica che questa mattina ha colpito ancora l'Italia centrale, la mia auto ha oscillato per diverso tempo proprio mentre fotografavo questi cardellini. Ho smesso, pensando che da qualche parte, ma forse di nuovo proprio lì, forse era accaduto qualcosa di grave. Per fortuna stavolta nessun danno alle persone, ma comunque il mio pensiero è poi andato a tutte le persone coinvolte e per i quali la scossa non ha significato un disagio di qualche secondo/minuto ma qualcosa di molto più profondo e grave, che segna per sempre. Un pensiero ed un grosso in bocca al lupo.
Fabio_Conte
Il centro storico di Cuneo: \"Via Roma si fa bella!\", recitano così i cartelli affissi per stemperare il disagio urbano degli abitanti della zona.
LU.PETTI
Trent’anni fa in Armenia quattrocento centri abitati furono rasi al suolo dal terremoto più devastante del dopoguerra. Il 7 dicembre 1988 alle 11:41 del mattino la terra tremò come mai successo prima nel nord dell’Armenia. L’epicentro del terremoto, di magnitudine 6,8, fu localizzato nella città di Spitak, che venne completamente rasa al suolo in meno di 30 secondi. In totale furono 21 le città del nord dell’ Armenia colpite dai danni provocati dal sisma, il cui bilancio in termini di vite umane fu impressionante: 25 mila vittime accertate, 140 mila invalidi, più di mezzo milione di sfollati. Grazie all’intervento italiano, nel 1989 venne costruito un centro abitativo chiamato VILLAGGIO ITALIA, con 204 case-container dotate di confort di base per accogliere altrettante famiglie sfollate. Oggi, dopo più di 30 anni, oltre 4000 famiglie vivono ancora in condizioni estreme all’interno dei container, sopportando il rigido inverno armeno nelle piccole case ormai fatiscenti. La speranza di poter finalmente avere la loro “casa” e di poterci “migrare” entro un futuro prossimo è l’unica cosa che riesce a dare un senso alla loro vita precaria di disagio e di instabilità .
graphic-in
Vita ai margini: scelta o necessità (RM) - In aumento il disagio sociale e sempre più breve la distanza tra la ricchezza e la povertà.
JohnnyDep
La pioggia, evento rarissimo nella Death Valley, ci ha accompagnato durante tutta la giornata ! Anche i coyote sembravano a disagio, spiazzati dall'insolito avvenimento.
testaecuore
\"Va\' a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto\". Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose. \"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente\", disse. \"Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora è per me unica al mondo\". E le rose ...erano a disagio. \"Voi siete belle, ma siete vuote\", disse ancora. \"Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perchè è lei che ho innaffiata. Perchè è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perchè è lei che ho riparata col paravento. Perchè su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perchè è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchè è la mia rosa\". E ritornò dalla volpe. \"Addio\", disse. \"Addio\", disse la volpe. \"Ecco il mio segreto. E\' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L\'essenziale è invisibile agli occhi\". \"L\'essenziale è invisibile agli occhi\", ripetè il piccolo principe, per ricordarselo. \"E\' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante\". \"E\' il tempo che ho perduto per la mia rosa...\" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo. \"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa...\" \"Io sono responsabile della mia rosa...\" ripetè il piccolo principe per ricordarselo. [cit. Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupery]
fontagio
Foto della quale sono particolarmente orgoglioso perché scattata in condizioni di vero disagio al Presepe vivente di Ispica (RG). Non potevo farmi sfuggire un "Caravaggio", un'ambientazione davvero suggestiva e stupenda curata nel set, nelle luci e soprattutto dall'interpretazione dell'attore fortemente intercalato nella "realtà" di un tempo.