Risultato della ricerca: bronzo
mauriziot
... all'alba, con filo di nebbia prima del sorgere del sole, nel Guizhou; IAAP bronzo medal a Adana Amateur Photographers Society (AFAD) 9th International Photography Contest, Turchia.
mauriziot
... una foto dedicata a MaxNital, che lo scorso anno aveva dissentito sulla mia scelta di riprendere in primo piano la testa del cervo e la sua bocca nel gesto del bramito, tagliando parte delle corna. L'immagine in primissimo piano mi sembrava efficace , e rimango ancora di questa idea, ma l'insieme è pure di grande impatto. Peccato che la foto non possa esprimere il suono. IAAP Gold Medal International photo salone Kiccevo, Macedonia; 3F Gold Medal a Snapshot 2022; Salon Gold Medal Balkan Circuit Novi SaD, 2022; SF Gold Medal , LIGHT and SHADE International Salon,2022, Kolkata, India ; PSA Honourable Mention, Belgium Digital Circuit 2022, Lessines; Salon Silver medal Morava International photo art Contest; Salon Silver Medal, Astibo Spring Macedonia; MOL bronzo Medal Reflex 2022, Bar, Montenegro; IAPP Ribbon, Otofocus Diploma; COS Diploma al 1° Anatolian International Circuit, Ankara, Turchia; IPN Bronze Medal, Dhaulagiri International salon, Nepal; ammessa a numerosi Contest FIAP, IAAP, PSA. Parco nazionale d'Abruzzo, settembre 2021
maurodilecce
Dolmen della chianca, monumento megalitico funebre risalente all' età del bronzo utilizzato per la sepoltura e trasportare i defunti nel nuovo mondo
sunny65
nel blu, bronzo e oro
en.giuliani
Il 3 novembre del 1918, alla fine della prima guerra mondiale, la prima nave della Marina italiana ad entrare nel porto di Trieste e ad attraccare al molo San Carlo fu il cacciatorpediniere Audace, la cui ancora è ora esposta alla base del faro della Vittoria. In ricordo di questo avvenimento nel 1922 venne cambiato nome al molo, chiamandolo, appunto, molo Audace, ed all’estremità del molo stesso nel 1925 venne eretta una rosa dei venti in bronzo, con al centro una epigrafe che ricorda l\'approdo, e sul fianco la dicitura \"Fusa nel bronzo nemico III novembre MCMXXV\". La rosa, sorretta da una colonna in pietra bianca, sostituì una precedente rosa dei venti tutta in pietra.
leonardo_lb
...Icaro caduto al Tempio della Concordia,alla Valle dei Templi ad Agrigento. La statua in bronzo di Icaro e' stata donata dall'artista polacco Igor Mitoraj e deposta sotto il tempio.A seconda dell'angolazione,per uno strano effetto ottico,la statua sembra mantenere il tempio.
mia85
Dense di celidonie e di spineti le rocce mi si drizzano davanti come uno strano popolo d\'atleti pietrificato per virtù d\'incanti. Sotto fremono al vento ampi mirteti selvaggi e gli oleandri fluttuanti, verde plebe di nani; giù pei greti van l\'acque della Spendula croscianti. Sopra, il ciel grigio, eguale. A l\'umidore della pioggia un acredine di effluvi aspra esalano i timi e le mortelle. Ne la conca verdissima il pastore come fauno di bronzo, su \'l calcare, guarda immobile, avvolto in una pelle. G. D\'Annunzio, 1882
Alessandro1946
Piacenza Piazza Cavalli particolare della statua bronzea del Mochi raffigurante Ranuccio Farnese a cavallo
fangel
Il Duomo Vecchio-Duomo Nuovo-Torre del Popolo. Il Duomo Vecchio costruito a partire dall\'XI secolo sopra una precedente basilica, ha subito più di un ampliamento nel corso dei secoli ma ha conservato intatta l\'originale struttura romanica, che ne fa uno dei più importanti esempi di rotonde romaniche in Italia La storia del Duomo vecchio ha inizio con la demolizione dell\'ormai vecchia e inadeguata Basilica di Santa Maria Maggiore de Dom, un edificio paleocristiano costruito forse nel VII secolo e approssimativamente coevo alla Basilica di San Pietro de Dom, oggi sostituita dal Duomo nuovo. Torre del Popolo nel 1178 ai suoi piedi nacque la Laubia lignorum, prima sede del governo della città di Brescia, mentre nel 1235 venne innalzata la nuova Campana Militum, campana in bronzo che fungeva da richiamo per le truppe cittadine in caso di attacco nemico. Venne poi utilizzata dagli austriaci come roccaforte durante le dieci giornate di Brescia. (fonti Wikipedia)
edi
La statua di fronte al Tempio della Concordia nella Valle dei Templi ad Agrigento, in Sicilia, è una rappresentazione moderna di Icaro. Questa statua di bronzo, realizzata dall'artista Igor Mitoraj nel 2002, è stata posta di fronte al tempio come parte di una mostra temporanea di arte contemporanea.
leonardoguazzo
Torino, Arti alle corti 2016, corte del rettorato: Velasco Vitali “SBARCO” , bronzo acciaio e alluminio. Due personaggi, nudi trasportano un’imbarcazione con la testa nascosta all’interno di essa. I due uomini si trovano immobili e vaganti. Sono figure metafisiche spaesate alla fine o all’inizio di un viaggio
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Ischnura elegans (Vander Linden, 1820) Dimensioni: lunghezza: 30-35 mm, apertura alare 30-45 mm. Descrizione della specie: E’ una delle libellule più diffuse in Italia e la più grande del suo genere (30-34mm) con dorso dell\'addome interamente nero tranne l\'ottavo segmento chiaro. I maschi immaturi sono verdi mentre gli adulti presentano porzione centrale dell\'addome bronzo-marrone, testa, torace ed estremità addominale celesti. I maschi hanno il torace azzurro con una banda nera e l’addome dorsalmente nero tranne l’8° segmento addominale, si distinguono anche per i cerci divergenti ed il pronoto con esteso lobo mediano. La femmina si presenta con tre forme cromatiche: una simile al maschio (androcroma) e due (ginocrome) con torace rosato da giovani che vira a bruno chiaro grigiastro alla maturità, con (forma infuscans) o senza (forma infuscans-obsoleta) una linea nera mesotoracica. Una colorazione violacea compare transitoriamente in alcune femmine. Le femmine adulte possono avere la stessa colorazione del maschio (femmine andromorfe) ma, generalmente, sono verdi-brunastre con forme giovanili aventi torace rosa-lilla. Gli occhi sono scuri superiormente, il pterostigma, dell\'ala anteriore, è bicolore (bianco-nero). Distribuzione e habitat: molto comune in tutta l\'Italia continentale. La si può osservare nei pressi di qualsiasi ambiente acquatico. Tollera anche acque salate ma non acide. Periodo di attività: volo esteso da aprile a novembre
UMBI56
Pietrasanta, 18 aprile - 31 agosto 2015 "Tindaro" Opera in Bronzo del 1997. Esposta nel "Parco della Lumaca" da dove domina tutta Piazza Duomo
Anemos1
la sartina....scultura in bronzo al molo Audace Trieste
gianbiccari
Questi sono i cavalli di bronzo originali della Basilica di San Marco a Venezia. Quelli posati sulla facciata del monumento sono delle copie fedeli di questi tenuti in museo per preservarli dagli agenti atmosferici. Ripresa a 400 iso a mano libera appoggiando la camera sulla spalla del mio figliolo. © Photo Gianni Biccari, 2011
Paolo76BG
mi son fatto prestare un 300 mm e ho provato a sperimentare qualche scatto di naturalistica :) il soggetto è molto comune,dello scatto quello che mi piace di più son i colori e quindi l'ho caricato :)
IvoMarkes
L’Arcibasilica del SS.mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, comunemente detta San Giovanni in Laterano, sorge nelle vicinanze del monte Celio. E’ la mater et caput di tutte le chiese di Roma e del mondo. In questa zona, sorgeva anticamente una dimora di proprietà della nobile famiglia dei Laterani. La loro casa sorgeva nei pressi della Basilica, probabilmente verso l’attuale Via Amba Aradam, e i terreni coprivano tutta la zona che comprende anche l’attuale area basilicale. Secondo gli “Annali” di Tacito nel 65 queste case e terreni furono confiscati dall’Imperatore Nerone, poiché Plauzio Laterano, console designato per l’anno 65, cospirò contro l’imperatore stesso nella congiura detta dei “Pisoni”. Fallita la congiura, Plauzio fu condannato a morte ed espropriato dei suoi beni, che passarono all’Erario Imperiale. E’ del 1650 il totale riassetto della Basilica ad opera di Francesco Borromini che ricostruisce la navata centrale e quelle laterali. Tale intervento fu voluto da Papa Innocenzo X e terminato nel 1660 sotto il papato di Alessandro VII, che fece restaurare anche il mosaico dell’abside e trasferire, dalla Chiesa di Sant’Adriano al Foro Romano, i battenti di bronzo dell’antica Curia romana che oggi costituiscono il grande portone centrale della Basilica. Nel XVIII sec, proseguendo l’opera che privilegiava la compiutezza dell’immagine esterna, venne finalmente completata la facciata della Basilica con il nuovo prospetto di Alessandro Galilei (autore anche della Cappella Corsini all’interno della Basilica), ultimato qualche anno prima del Giubileo del 1750. nell’interno della Basilica vengono messe nei nicchioni Borrominiani le statue dei 12 Apostoli.
fernandospirito55
DOLMEN STABILE Nelle campagne di Giurdignano (Lecce) sono presenti diversi Menhir e Dolmen magnifici e misteriosi monumenti megalitici I Dolmen(età del bronzo) dovevano essere secondo le ipotesi più accreditate monumenti funebri o destinati a riti sacrificali
en.giuliani
Realizzata tra il 1647 e il 1653, si trova nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma. La Cappella Cornaro è da considerarsi l’esempio più alto di uno degli aspetti più nuovi e rivoluzionari dell’arte barocca: la teatralità dell'immagine al fine di suscitare meraviglia e stupore oltre che senso religioso e devozione. L'intera Cappella, meglio nota per la famosa statua della Estasi di Santa Teresa posta nella nicchia centrale, come se fosse una scena teatrale alla quale sette cardinali e clerici della famiglia veneziana, raffigurati sulle pareti laterali, assistono sporti in palchetti, è ad una attenta visione molto più ricca di dettagli e degna di nota. Bernini muove nello spettatore una fruizione totale e coinvolgente facendo presa sulla teatralità e la spettacolarità dell'evento. Sopra al gruppo, Bernini apre una finestra con vetri gialli, nascosta dal timpano dell'altare, che come un riflettore sparge dall'alto un fascio di raggi in bronzo dorato. La luce esterna, materializzata da questi raggi, appare momentanea ed effimera rafforzando la sensazione di provvisorietà dell'evento: una trovata di grande effetto, se pensata nella penombra della chiesa. La trasformazione della cappella in palcoscenico teatrale, si conclude – come sopra detto - ai lati dell'altare con due palchetti sui quali sono scolpiti, a mezzobusto, i ritratti di vari personaggi della famiglia Cornaro. L'evento privatissimo della Santa diventa evento pubblico, al quale i nobili della casata Cornaro paiono assistere, non con trepido stupore e vivo trasporto devozionale, ma con staccato disincanto e infatti, sono intenti a scambiarsi commenti. A coronare la composizione, sulla sommità dell’arco, il cartiglio con l’iscrizione latina, "Se non avessi creato il cielo, lo creerei soltanto per te", parole udite da Teresa durante una delle sue esperienze estatiche.