Risultato della ricerca: london eyes
mattia zambaldi
Trovate alcuni miei lavori esposti presso \"le dame\" gallery, Notting Hill, London. http://www.ledame.co.uk
mattia zambaldi
Trovi qualche mia fotografia presso \"Le Dame\" Gallery, Notting Hill, London. www.ledame.co.uk Big Stopper LEE, 0.9 & 0.6 NGD filter soft LEE.
mattia zambaldi
Trovi alcune mie foto esposte presso \"Le Dame\" Gallery, Notting Hill, London. >>> www.ledame.co.uk <<<
marcocalandra89
Molte persone mi hanno consigliato di visitare Londra, perchè è una città che offre molti servizi, in cui è possibile visitare grandi monumenti. Il primo giorno che sono arrivato lì mi sono subito diretto alla attrazione più famosa di Londra, il Big Ben. Avevo già in mente lo scatto che volevo realizzare quindi ho aspettato il calar del sole per rendere meglio l'idea che avevo in mente. Scattare questa fotografia è risultato piuttosto semplice dato che sul Westminister Bridge gli autobus (double-decker) circolano molto frequentemente. Ho scelto volutamente l'autobus di colore rosso, perchè è proprio proprio quel colore che caratterizza questa città.
masigild
Scattata dall\'autobus in movimento alla volta di Londra
fabriziadicristo
È sempre triste guardare con occhi nuovi le cose su cui hai già speso le tue capacità di adattamento. -Il grande Gatsby
dominique.lucas
Il Tamigi visto dal London Eye
fender81
...lo sguardo fiero e severo,solenne e pulito,che da troppo tempo forse non vedeva qualcuno guardarlo dritto negli occhi...momento indelebile che mi ha segnata dentro umanamente e fotograficamente...non dimenticherò mai quello sguardo nel mio, prima con gli occhi e poi attraverso l\'obiettivo
jeanven
Autumn in Geneva scatto realizzato durante il mio ultimo viaggio a Ginevra dedicato alla mia cara amica e compagna di viaggio Nicla
vinci62
Le nuvole coprono le linee dei monti, ma il vento infierisce, le scuote e le lacera fino a far passare la luce. I raggi del sole inondano la valle e il panorama si rovescia nelle mie pupille.
en.giuliani
Questi maestosi pilastri di pietra calcarea, che si innalzano dall’oceano australe e sono la principale attrazione del Port Campbell National Park, 10-20 milioni di anni fa erano collegati alle scogliere del continente. Le onde e il vento hanno scavato grotte nelle scogliere, plasmandole, quindi, in arcate e, infine, in pilastri alti fino a 45 metri. La forza degli elementi ha continuato a erodere queste colonne a una velocità di circa due centimetri l’anno. Oggi restano solo otto pilastri e alcuni, negli ultimi anni, hanno risentito particolarmente della forza del vento. Il cosiddetto London Arch era parte di un ponte naturale a due arcate, ma nel 1990 l’arco più prossimo alla riva ha ceduto; un altro degli Apostoli, alto 50 metri, è crollato nel 2005. Ammirando il litorale battuto da venti ululanti e scalfito da onde enormi, si prova una sensazione inebriante mentre il ruggito dei soffioni nella roccia risuona tra la schiuma creata dal frangersi dell\'oceano contro i pilastri di roccia. Nelle giornate più calme, i Dodici Apostoli si trasformano: da forme oscure che incutono timore quando all’ombra, a colonne preistoriche di un giallo caldo quando accarezzati dai raggi del sole. Gli scalini, detti Gibson Steps, scendono per 70 metri lungo la scogliera fino a raggiungere la sabbia, dove ci si sente infinitamente piccoli innanzi a queste immani torri di roccia.