Risultato della ricerca: fonte
Ssinatra
Ogni donna, in quanto essere perfetto e meraviglioso è fonte di gioia e di dolore per noi poveri uomini, entità chiaramente inferiori. I monili seppure bellissimi che indossa la splendida Antonella, non sono che un misero ornamento posto a chiosa della sua bellezza.
luigideluca44
...la forte espressività della luce,la sua provenienza dall\'alto,la sua funzione di illuminazione,il suo essere fonte di vita,ne hanno determinato in tutto il corso dell\'arte un uso espressivo e simbolico associato soprattutto all\'idea del soprannaturale,espressione di luce divina e di salvezza degli animi....
TaCe
Mi permetto di ri postare questa Foto con grande Dolore per ciò che sta accadendo alla Mia Terra_ "Il 30 ottobre 2016 il paese di Castelluccio è stato quasi completamente distrutto a seguito del Terremoto del Centro Italia del 2016: il Campanile e la Chiesa di Santa Maria Assunta sono andati completamente perduti. Alcune opere di notevole pregio artistico e storico custodite nella chiesa sono state messe in sicurezza prima dei crolli." fonte Wikipedia.
leonardo_lb
\"Ecco,egli percosse la rupe e ne scaturi\' acqua...\" (Salmi 78:20). Particolare della fontana della Venere Ciprea a Castelbuono(Pa).
leonardo_lb
...puntando verso il sud della Sicilia potete visitare un angolo meraviglioso dell'isola,Marzamemi. Frazione marinara in provincia di Siracusa,ricadente nei comuni di Noto e Pachino.Il borgo e' nato attorno al porto da pesca,gia' sede di una tonnara,tra le piu' importanti della Sicilia,risalen te al 1752. Fonte di lavoro oltre la pesca e' la lavorazione di prodotti ittici,famosa la bottarga di tonno rosso. Marzamemi possiede una bella spiaggia ed ultimamente e' meta di grande attrazione turistica. Attorno alla piazzetta centra le si trovano le caratteristiche casette di pescato ri,costruite con blocchi di pietra;oggi molte di esse sono state trasformate in caratteristiche case per i turisti o in rinomate trattorie. Spero di non avervi annoiato...e di avervi condotto in uno dei luoghi piu' suggestivi dell'isola... Stavo dimenticando...Auguri per un Sereno Natale a tutti !!
ivadort
Campo Imperatore - Fonte Vetica (Parco nazionale del Gran Sasso e della Laga) - Il 13 ottobre 1919 il pastore Pupi Nunzio di Roio muore con i suoi figlioletti sorpreso da una tormenta di neve, la moglie nel disperato tentativo di portare loro aiuto impazzisce e muore dal dolore. Lo scultore Vicentino Michetti ha impresso nel marmo questa tragedia per onorare tutti quelli che hanno trovato la morte in queste montagne.
mauriziot
... sul lago Inle; quelli che io chiamo i figuranti sono due finti pescatori; attendono al centro del resort, di cui si intravede una parte nello sfondo, di essere chiamati per posare con le loro nasche a beneficio di turisti e fotoamatori; sono molto bravi perché sanno che l'ora migliora è al tramonto e/o all'alba e si fanno trovare al momento giusto, mettendosi automaticamente in posa con la nasca (ad es, facendosi riprendere da dentro la stessa nasca o in modo che il compagno cada nella sua apertura o da formare un shilouette contro il sole); tutti gli scatti di questo tipo sono fatti in questo modo; per i pescatori è una fonte di guadagno rilevante; per chi sa fotografare una foto spettacolare relativamente facile da fare. Purtroppo quando la gente si stancherà di fotografarli, si troveranno senza un mestiere. Lago Inle, gennaio 2018
ambro2000
VORREI PARTIRE DA QUI PER UN VIAGGIO FOTOGRAFICO CHE CAMBIA LA PROSPETTIVA ANZICHè LA VISIONE DEL MARE VISTO DA TERRA, LA VISIONE DELLA TERRA VISTA DAL MARE...ALLA PROSSIMA..
Paolo_Squizzato
Rocca dei Tempesta - "Nel XII secolo (1158) il castello divenne residenza dei signori Tempesta che avevano ricevuto la carica di "avogari", cioè difensori e amministratori dei beni temporali dei Vescovi di Treviso. I Tempesta eserciteranno tale ufficio fino alla fine del Trecento quando, dopo l'estinzione del ramo legittimo, subentrarono gli Azzoni. Nel (1339) i Tempesta consegnarono il Castello di Noale alla Serenissima che vi istituì una Capitaneria e, in seguito, una Podesteria." - Fonte Wikipedia
brizio61
Bellissima gola situata tra i comuni di San Teodoro e Padru dove lo scorrimento idrico è assicurato lungo tutto l'anno e nei periodi di maggiore piovosità può raggiungere i 300 lt/s. Riattrezzata di recente(2009) con armi inox, la forra, decisamente ludica, prevede un percorso di media difficoltà, consigliato anche ai principianti se affiancati da una guida esperta. Da San Teodoro (Olbia) si procede sulla SS125 in direzione Budoni fino a raggiungere l'abitato di Budditogliu, dopo circa 200 mt si imbocca a destra la Via Aresula, si prosegue con alcune deviazioni prendendo come riferimento l'indicazione Fonte acqua Aresula, si passa sotto il cavalcavia della superstrada e si continua sulla strada bianca principale evitando di prendere deviazioni. Si giunge quindi in prossimità della Caserma della Forestale, (Stazzu Pitrisconi)si procede oltre e si parcheggia quindi dopo circa 200 metri. Da qui in pochi minuti si raggiunge il greto del fiume che si percorre per circa 10 minuti fino a raggiungere la prima verticale di 8 metri. Si supera un bel lago e si cammina lungo la vegetazione fino a raggiungere un toboga e un lago pensile che precede il salto di 18 mt.
carmeloincorvaia
A pochi passi da casa mia si trova un piccolo stagno che confina con il mare aperto. Per ora è la fonte dei miei scatti...
AntonioLimardi
Poesia di Sully Prudhomme Il cigno Sullo specchio d'un lago d'acque calme, taglia silente l'onda il cigno, e avanza con le sue larghe palme. Bianca e lieve è la pelurie al fianco, come neve al sole che la scioglie nell'aprile. Con l'ala ferma e opaca; al vento trepida, naviga e va come un veliero antico: erge il bel collo candido, l'affonda voluttuoso in acqua, lo protende disteso a fior dell'onde, o il nero becco nel bianco petto immacolato immerge. A volte si rifugia in mezzo ai pini nella calma e nell'ombra, e con le palme, premendo l'erba ch'alta il passo ingombra, languido avanza nella grotta ombratile o alla querula fonte che lamenta un morto amore. Qualche stanco salice con le foglie gli sfiora il niveo fianco. A volte lascia il bosco e va sull'erba in pieno azzurro, alto e superbo il capo, cercando un luogo aperto dove a lungo pavoneggiarsi, e più risplenda il sole. Poi, quando a sera il lago appena scorgesi, ed ogni aspetto par vago fantasma ed arde all'orizzonte un rosso solco; quando né giunco né gladiolo trema e già la rana canta e il cielo imbruna e al chiar di luna splendono le lucciole, il cigno, a fior dell'acqua ove rispecchia la sera immensa l'ombra sua di viola, come un bel vaso argenteo fra i riflessi di lattee gemme, e sotto l'ala il capo, chiuso in due firmamenti, si addormenta.
en.giuliani
Il Battistero intitolato a S. Giovanni Battista è noto soprattutto per essere stato di cornice al battesimo di Galileo Galilei nel 1564. Il primo progetto è stato redatto da Diotisalvi, e la prima pietra posta circa a metà del XII secolo, ma non fu mai realizzato completamente, e circa un secolo dopo l’interruzione dei lavori fu ripreso da Nicola e Giovanni Pisano. L’eterogeneità degli stili (romanico e gotico) è dovuta proprio al fatto che l’edificio fosse realizzato a più riprese. I visitatori rimangono subito affascinati dall’interno del Battistero, completamente spoglio dal punto di vista degli arredi e delle strutture architettoniche, tranne che per delle semplici file di colonne. Ciò contribuisce a conferire all’ambiente caratteristiche mistiche, a causa del particolare eco che si percepisce quando si parla. La cupola del progetto iniziale ha una forma particolare, troncoconica , in quanto all’epoca non erano ancora note le tecniche di costruzione della cupola emisferica o piramidale, successivamente costruita, a richiamare lo stile gotico. La prima cupola aveva un foro alla sommità, per illuminare il fonte battesimale e permettere all’acqua piovana di entrare e riempire le vasche. L’assenza di canali di scolo, però, sta ad indicare come ciò fosse solo decorativo, in quanto la vecchia pratica battesimale era stata abbandonata da tempo. In epoca più tarda fu costruita la piccola cupola che sovrasta quella maggiore, a chiudere il foro.
mauriziot
La medina di Chefchouen, come anche nelle altre città del Marocco, ha molte fontane; una volta erano l'unica fonte di approvvigionamento dell'acqua per la popolazione; ora, invece, la maggior parte delle case è autonoma sotto questo punto di vista e molte fontane sono state chiuse, e talvolta sono in stato di abbandono. Alcune rimangono invece operative e continuano a essere utilizzate dalla popolazionecome quella fotografata all'alba; Marocco, gennaio 2019
deltabravo74
Ho usato un vecchio ferro da stiro, al quale è stato applicato un comignolo fatto con un tubo di cartone, collegato a sua volta mediante un tubo flessibile alla macchina del fumo. Tecnica di paint light, utilizzando come fonte di luce una piccola pila a led.
RosannaFerrari
La cascata in Pian della Regina è un bellissimo salto d'acqua formato dal Po. Una volta formatosi dai laghi ai piedi del Monviso, il Po raccoglie le sue acque a Pian del Re, dove è situata convenzionalmente la sua fonte, e comincia la sua discesa incontrando diversi ripidi dislivelli, e formando diversi balzi, tra cui quello qui rappresentato. Nubi e nebbia non mi hanno permesso, in questo frangente, di avere Viso e Visolotto in vista, per questo ho scelto di fotografare la cascata direttamente al suo cospetto, seguendo un sentiero tracciato derivante da quello principale, che da Pian della Regina conduce al sopraelevato Pian del Re
davide_calasanzio
Unico scatto, primo piano illuminato con una fonte di luce artificiale molto soffusa per non bruciare lo scatto a causa degli alti ISO (2500 ISO)
sassopiatto
Le cause. Come spesso accade, si cerca di salvare il potente di turno, il dirigente che non ha vigilato, il progettista che ha sbagliato icalcoli, il direttore dei lavori che ha chiuso un occhio, l’imprenditore che rischia i suoi soldi per la comunità e per il bene dei cittadini. Nel tentativo di mistificare la realtà, sui giornali dell’epoca non mancano le ipotesi più svariate nella ricerca della causa scatenante il crollo della diga. Oggi possiamo affermare che non tanto di causa si deve parlare quanto di concause. Innanzi tutto il cambio di progetto ha provocato nella struttura una zona di interfaccia (tra la costruzione originaria inferiore e quella nuova superiore) a minore resistenza, non adeguatamente protetta, sede privilegiata di infiltrazioni e rotture (lo squarcio si svilupperà proprio in corrispondenza di quest’area). Il calcestruzzo utilizzato, con materiali reperiti nelle vicinanze, è risultato troppo poroso e con granulometria inadatta. Il bacino è stato riempito man mano che cresceva l’altezza della diga ed i lavori sono proseguiti nonostante le evidenti infiltrazioni. Non sonostati eseguiti collaudi a sufficienza. Una serie di errori, in parte rimediabili, cui non è stata data adeguata importanza e che hanno certamente contribuito all’indebolimento della struttura. (fonte Web)
Amorvena
" La solitudine è fonte di felicità e di tranquillità dell'animo. " Arthur Schopenhauer
mauriziot
... il pranzo è garantito dalla pescosa laguna di Orbetello, dove la ricchezza di pesce e la profondità molto bassa (mediamente un metro) costituiscono una agevole fonte di approvvigionamento di cibo per la fauna presente. Orbetello, luglio 2019