Risultato della ricerca: cornice
MaxNikonista63
Una cornice naturale col tamerice che delimita l'airone
JohnnyDep
Nel 1980 la nave Rigoletto (che trasportava auto di grossa cilindrata, sembra destinate a ricchi paesi arabi) ebbe un incendio a bordo; fu trainata in rada, nei pressi del porto di Messina, con l'intento di farla incagliare sulla spiaggia. Ma una manovra errata ne provocò l'affondamento, a galla rimase soltanto la prua. Dopo trentasei anni, incredibilmente, il suo scheletro è ancora lì, a far "bella" mostra di sè !
EmanuelePizzi
mi ero ripromesso di fare qualche scatto verso il centro di Roma, ma traffico e tempo hanno sempre avuto la meglio, finalmente in questi giorni ci sono riuscito, apro con con questo scatto...
Claudio_Moretti
Il sole sta calando da dietro la cornice del Monte Bianco, il tunnel, è sotto i miei piedi, i suoi raggi irradiamo potentemente il cielo ed il terreno e anche la mia ottica, il ghiacciaio, o quello che ne rimane, riflette ancora, sono gli ultimi istanti di sole, tra pochi secondi rimarrà solo il suo riflesso poi sarà sera, mentre andrà ad illuminare altri luoghi annunciando il nuovo giorno, e li ci saranno altri fotografi che attenderanno con impazienza il suo arrivo. E’ il ciclo del giorno, è il ciclo della vita. Tutto quello che inizia finisce per poi riiniziare.
Roberto Giacomet
Cornice d\'autunno
vinci62
Foglie di ulivo si fondono con il vecchio cancello, le sposti e vedi il cielo sul muro. Mattoni che fanno da cornice e che risaltano tra le pietre. Ombra, sole, pace
frangel
Da Via Al Mare angolo Via Delle Acacie - Saludecio 22-12-2013 (per Salvo - troppi rami e arbusti lungo il fosso ... in genere mi piacciono posti in primo piano come cornice naturale ... ma non in questo caso - non mi piace il ramo a dx)
brizio61
Cornice naturale sul Golfo della Caletta (nu) Sardegna
Katia_Marescotti
... quando anche la cornice ha la sua importanza
graziano1062
…ritorno in questo luogo, scoperto poco prima dello scorso inverno e coperto dalla neve lungo la strada che porta nella zona piu’ interna delle Marche… in direzione di Cingoli, il Balcone delle Marche, cosi’ chiamato perche’ dalle sue mura castellane e’ possibile ammirare buona parte del territorio marchigiano, con il mar Adriatico e il Monte Conero a far da cornice. Chi sa cogliere la quiete e la pace che trasmette agli occhi difficilmente non si e’ fermato per un attimo…o per uno scatto.
riccardi56
Una cornice insolita per un tramonto speciale
IvoMarkes
Il Mincio esce dal Lago di Garda presso Peschiera e prende a scorrere prima tra le colline moreniche del Garda fino a Valeggio sul Mincio poi nella Pianura Padana con un certo dislivello (da Peschiera a Goito 34 m in 28 km), bagnando lungo il suo corso inferiore la città di Mantova.dopo avere creato, attorno alla città, i tre laghi: Superiore, di Mezzo e Inferiore. A sud di Mantova, entra nel Po come affluente di sinistra presso Governolo, dove è regolato da alcune dighe per consentirne la navigazione. Tra le località attraversate dal fiume v'è da ricordare: Peschiera del Garda, Ponti sul Mincio, Salionze, Monzambano, Valeggio sul Mincio, Volta Mantovana, Goito, Marmirolo, Porto Mantovano, Rivalta sul Mincio, Grazie di Curtatone, Curtatone, Virgilio, Bagnolo San Vito e Roncoferraro. Presso il comune di Valeggio il fiume incontra l'edificio regolatore del Garda o diga di Salionze che regola il flusso del fiume, quindi attraversa Borghetto sul Mincio, dove esiste un canale artificiale costruito per deviare l’eccesso d’acqua del fiume in caso di piena.
Verdegiada
Località Leonina: il monumento transitoire è un complesso monumantale che è stato costruito da un grande scultore per dare vita ad una scultura dove seduti su una sedia di travertino davanti a questa speciale cornice e finestra puoi intravedere attraverso di essa la città di Siena e la Torre del Mangia. Molto caratteristica e di grande effetto la visuale che si percepisce seduti davanti a tanta bellezza.
angelofarina
Uno scatto dell'ultimo viaggio in Thailandia,un viaggio che tra i tanti fatti non dimenticherò mai,non solo per la bellezza dei scenari ma sicuramente per i ricordi che mi sono portato dietro e il mio ulteriore avvicinamento alla cultura e filosofia buddista.Scattata in una spiaggia di un isola Riserva Naturale,ogni cosa su quell'isola era al suo posto,l'influenza dell'uomo è ancora limitata e sembra che non abbia ancora apportato danni.Ho scelto questi rami come cornice a questo controluce,non solo per una questione compositiva ma soprattutto per simboleggiare l'impatto ambientale dentro allo scatto.Grazie anticipatamente
en.giuliani
Il Battistero intitolato a S. Giovanni Battista è noto soprattutto per essere stato di cornice al battesimo di Galileo Galilei nel 1564. Il primo progetto è stato redatto da Diotisalvi, e la prima pietra posta circa a metà del XII secolo, ma non fu mai realizzato completamente, e circa un secolo dopo l’interruzione dei lavori fu ripreso da Nicola e Giovanni Pisano. L’eterogeneità degli stili (romanico e gotico) è dovuta proprio al fatto che l’edificio fosse realizzato a più riprese. I visitatori rimangono subito affascinati dall’interno del Battistero, completamente spoglio dal punto di vista degli arredi e delle strutture architettoniche, tranne che per delle semplici file di colonne. Ciò contribuisce a conferire all’ambiente caratteristiche mistiche, a causa del particolare eco che si percepisce quando si parla. La cupola del progetto iniziale ha una forma particolare, troncoconica , in quanto all’epoca non erano ancora note le tecniche di costruzione della cupola emisferica o piramidale, successivamente costruita, a richiamare lo stile gotico. La prima cupola aveva un foro alla sommità, per illuminare il fonte battesimale e permettere all’acqua piovana di entrare e riempire le vasche. L’assenza di canali di scolo, però, sta ad indicare come ciò fosse solo decorativo, in quanto la vecchia pratica battesimale era stata abbandonata da tempo. In epoca più tarda fu costruita la piccola cupola che sovrasta quella maggiore, a chiudere il foro.
Ilaria_fe_
"Il miracolo della natura si compie là dove sono i suoi limiti, perché è in quell'istante che varia lo scenario delle immagini nel loro continuo mutare e nell'indossare colori sempre diversi." (Anna Maria D'Alò)