Si tratta di un’elegia degli affetti, di un dialogo domestico “intenso e levigato” fra un vecchio e una fanciulla imperniato su Maria Luigia e le sue munificenze e ambientato in una sala, ove ogni elemento d’arredo appartiene all’epoca: le tappezzerie seriche, le cornici e i fregi impreziositi da palmette, la poltrona, il calamaio, ma soprattutto i fogli progettuali oggetto di discussione.
Con un obiettivo AI e flash Nikon Speedlight SB-28 in manuale ed opportunamente regolato.
Ovviamente regolazioni del bilanciamento del bianco su stanza illuminata da luce naturale proveniente da una finestra posta a circa 3 metri di distanza. Niente luce artificiale.
Due oggetti (una calamaio con la sua scatola, ricordi di Venezia) e due libri.
Foto ridimensionata più adatta all'arte moderna che alla fotografia tradizionale.