Risultato della ricerca: tradizionali
fernandospirito55
cose buone della nostra Terra Frutta estiva in due cesti tradizionali
mauriziot
... un recupero di una lunga esposizione scattata nel 2019 con la Z6; purtroppo non ricordo se ho scattato con un 15 o un 21 manuale; ricordo che l'occasione dello scatto erano le nuove luci del ponte; infatti osservando bene si notano sia quelle tradizionali e immediatamente sotto i nuovi Led; il bilanciamento del bianco automatico e/o per le luci non era soddisfacente e quindi ho optato per una trasgressione (o se volete un eccezione) e ho bilanciato su ombra per aver una dominante calda ambra, che poi è stata evidenziata naturalmente in PP; l'immagine originale, infatti, era molto più buia di quello ora visibile, essendo stato scattato quasi in assenza di luce naturale. Mettere in ordine gli archivi spesso produce piacevoli sorprese; Roma dicembre 2021
fernandospirito55
Fine primavera i sapori i colori dei prodotti della nostra terra in due tradizionali cesti
mauriziot
... con la prima foto dell\'anno, pochi minuti dopo la mezzanotte, dal Bacino di San Marco, di fronte Riva degli Schiavoni, i tradizionali fuochi di Venezia; gennaio 2015.
fernandospirito55
Cesti tradizionali e alcuni frutti tipici dell''estate
fernandospirito55
ALCUNI PRODOTTI AUTUNNALI DELLA NOSTRA TERRA E DUE CESTI TRADIZIONALI SU UN VECCHIO TAVOLO
Federico.A
Ho provato una elaborazione diversa dal solito per tentare di uscire un po\' dagli schemi tradizionali Che ne dite ci sono errori evidenti è grossolani ? Consigli e suggerimenti molto graditi :) Ciao Federico
fernandospirito55
Cose buone della nostra terra.... e due cesti tradizionali
jeanven
“We are concentrated in cities, we develop technologies to control everything, when everything cannot be controlled, we are stressed by everyday life…“ “At a certain point in our life a need arises, ancestral, intimate, to get away for a moment, not to escape but to rediscover the true essence of things, to give value to the essential, to activate the survival instinct, arriving at the deepest part of ourselves, taking a different path and like every other path must start from the beginning. So my journey began.” This is the intro of my first photobook made in Peru. I wanted to tell a journey not only physical but above all spiritual and introspective in one of those most mysterious and magnificent place on our planet: the sacred Valley of the Incas and Machu Picchu. The work was created and designed on a photographic level as a sort of reportage in which aspects of daily life were emphasized, faces, places and breathtaking panoramas. Above all, I have committed myself to capturing unique, perfect and unrepeatable moments.Contact with nature is total: the sensations that I felt along the way are indescribable in words but with the powerful medium that is photography, I tried to convey them to the best of my ability. All of this has had a big impact on me. I felt the need to share these feelings. Find more on: https://jeanven.com/projects/elcamino/
fernandospirito55
cose buone dalla nostra Terra ... una vecchia forbice da puta e tre .cesti tradizionali
fernandospirito55
Due cesti tradizionali e alcuni prodotti della nostra terra
fernandospirito55
Inizio estate. Su una vecchia tavola e in due cesti tradizionali i sapori e i colori della nostra terra.
fernandospirito55
Inizio estate Su un veccho tavolo e su un piccolo tronco di ulivo Due cesti tradizionali con alcuni prodotti della nostra Terra e 5 girasoli
mauriziot
Una componente del Sikkimese Lepcha Folk Music Band, fotografata durante una pausa al Guwahati Festival. Il gruppo presenta danze tradizionali al suono di strumenti tradizionali; in questo modo gli artisti cercano di preservare il proprio dialetto e rendere popolare le danze e musiche tipiche delle loro origini , evitandone l’estinzione. Un gruppo di grande qualità e simpatia. Thanks to my guide , Swaleh Ul Islam .Guwahati, aprile 2023
en.giuliani
La piazza del Mercato è il cuore della città Cracovia, la più grande piazza medioevale d\'Europa. Come nei secoli scorsi, ancora oggi la vita pubblica, culturale e commerciale di Cracovia si concentrata in questa magnifica piazza. È\' il posto preferito degli artisti di strada, dei musicisti viaggiatori, dei pellegrini. Ci sono cafè, ristoranti, bar, gallerie, musei e negozi. Così come accadeva nel XIII secolo, il Mercato dei Tessuti di Cracovia (Sukiennice), che si trova al centro della piazza, si colora delle tipiche bancarelle di souvenirs, oggetti artistici tradizionali e gioielli in ambra. Da non perdere infine, all\'angolo della Piazza del Mercato, nella Basilica di Santa Maria, si può vedere uno dei più antichi e belli altari medioevali d\'Europa, scolpito in legno di cedro da Veit Stoss.
en.giuliani
Così come accadeva nel XIII secolo, il palazzo del Mercato dei Tessuti di Cracovia (Sukiennice), che si trova al centro della grande piazza del Mercato, si colora delle tipiche bancarelle di souvenirs, oggetti artistici tradizionali e gioielli in ambra; il primo piano è occupato dalla Galleria di pittura polacca del XIX secolo. Cracovia, 27 ago 2014
mauriziot
... della giovanissima Stella, nei vicoli di Scanno nell' abito e con i monili tradizionali forniti dalla Giolleria Di Rienzo, fotografata nell'ambito degli eventi magistralmente organizzati da Umberto Deramo e dall'Accademia Sulmonese di Fotografia in concomitanza con il "Premio Ovidio 20232, Rassegna Internazionale di Arti Visive. Scanno giugno 2023
EnricoBarbini
In Myanmar (Birmania) l'agricoltura è prevalentemente gestita ancora con sistemi tradizionali
Colombarinig
Il maniscalco è l\'artigiano che esercita l\'arte della mascalcia, ossia del pareggio e ferratura del cavallo e degli altri equini domestici (asino e mulo). L\'etimologia della parola è strettamente legata a quella di maresciallo (come dimostra anche la vecchia variante sininimica mariscalco), dalla radice mare (in inglese, giumenta) e dalla radice shall (dovere, responsabilità); interpretazioni più accreditate indicano l\'origine della parola inglese marshal dall\'antico germanico marah (cavallo) e schalh (servo), indicando quindi colui che si occupa/che è responsabile/che si prende cura dei cavalli, parola che poi si è diffusa in europa. Storicamente, l\'arte del maniscalco si sovrapponeva in parte a quella del fabbro; i ferri venivano infatti forgiati al momento, e su misura, secondo le necessità dei cavalli. Attualmente l\'ampia disponibilità commerciale di ferri di cavallo già pronti rende inutile il loro confezionamento, ma è comunque richiesta una certa competenza nella lavorazione del ferro per i necessari adattamenti che vengono attuati a freddo o a caldo con i tradizionali attrezzi del fabbro (fucina, incudine, mazza). L\'atto dell\'adattamento e dell\'applicazione del ferro non esaurisce il compito del maniscalco; infatti, un\'importante fase della ferratura è il pareggio, che consiste nell\'asportazione dell\'eccessiva crescita delle varie parti dello zoccolo rivolte verso il suolo (muraglia, fettone, suola, barre). Fonte Wikipedia