C’è qualcosa di Vermeer sul tema di guardare ed essere guardati. Il dialogo silenzioso degli sguardi che intraprendiamo ogni giorno è data dalla permanenza. Si tratta di una frazione di secondo piuttosto che il viaggio e il movimento che implicano.
In questa foto mi piace pensare che è stato il momento vissuto che ti ha catturato. Tu sei stato comunque bravo a leggere in questa scena una storia di vita quotidiana. Complimenti Paolo anche per questo scatto dalla consueta conversione in b/n. Ciao, Gianpiero
Ma dalla tua nota si può desumere che lo scatto fotografico, che guarda solo per un istante, è il tipo di operazione che tu descrivi in chi guarda per un solo attimo qualcuno o qualcosa. Interessante tema di ampio respiro e può essere radice di mille e mille altri temi che provengano da una specifica ulteriore. Nel caso in questione mi sono soffermato sull'aggettivo giustificativo (in realtà non credo esista) del verbo che non vuole sconfinare nel vouyerismo. Mi compiaccio della tua capacità di indagine che metti in atto integrando acute annotazione ad ottimi B/N. Complimenti e saluti, Federico
Grazie mille Federico per il tuo commento, in verità quando ho scattato questa fotografia ho notato nell'attimo stesso della sua esecuzione, che ho ritrovato l’emozione rivelatrice del "benevolo guardone"; una posizione occupata non solo da me stesso ma anche dallo spettatore e, molto spesso, anche dal soggetto.
Ma dalla tua nota si può desumere che lo scatto fotografico, che guarda solo per un istante, è il tipo di operazione che tu descrivi in chi guarda per un solo attimo qualcuno o qualcosa. Interessante tema di ampio respiro e può essere radice di mille e mille altri temi che provengano da una specifica ulteriore. Nel caso in questione mi sono soffermato sull'aggettivo giustificativo (in realtà non credo esista) del verbo che non vuole sconfinare nel vouyerismo. Mi compiaccio della tua capacità di indagine che metti in atto integrando acute annotazione ad ottimi B/N. Complimenti e saluti, Federico
Guardare, ma non vedere, il possibile inganno della memoria e dello sguardo...Un'immagine passa nelle mente, si rafforza con la memoria, si dissolve nel tempo...Complimenti Paolo, saluti,Mimmo.
Il guardare è la momentanea sospensione di interesse su ciò che ci circonda, lasciandoci attrarre, con silenzioso rispetto e ammirazione, da una singola situazione sulla quale si concentra la ns, attenzione... complimenti Paolo per questa scena di street, rivalutata dalle tua esperienza del B/N!
Saluti cari, massimo
Grazie mille Federico per il tuo commento, in verità quando ho scattato questa fotografia ho notato nell'attimo stesso della sua esecuzione, che ho ritrovato l’emozione rivelatrice del "benevolo guardone"; una posizione occupata non solo da me stesso ma anche dallo spettatore e, molto spesso, anche dal soggetto.
Saluti cari, massimo