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Gefry
Messaggio: #1
Ciao a tutti!

Io sono ancorato alla pellicola ma ultimamente ho acquistato uno scanner Nikon Coolscan 5000 e ho iniziato a digitalizzare il mio archivio.....

Mi sono reso subito conto che le impostaizoni automatiche lascinao molto a desiderare e in effetti danno risultati molto scadenti......

Ora mi è sorto un dubbio, ma se uno scanner che ha tutto il tempo di gestire l'immagine canna cosi la corrispondenza cromatica......una digitale che risultati puo dare?

VORREI UN COMMENTO SOLO DA CHI USA ENTRAMBI I SISTEMI!!!
(non me ne volgiano gli altri smile.gif ma solo chi ha sotto mano una diapositva e un immagine digitale scattata nello stesso momento può effettivamente essermi utile wink.gif )

In pratica per avere una corrispondenza cromatica reale di cio che avete fotografcato dovete comunque modificarla con photoshop? oppure le macchine fotografiche tipo la D70 (teniamo per scontato che abbiate anche calibrato il bianco) riesce a restituire i colori senza dominati e con una saturazione reale alla scena che avete ripreso?

Ciao
Gerry
bergat@tiscali.it
Messaggio: #2
Ho il cooolscan V ED e diverse fotocamere digitali.

Le fotocamere digitale le puoi impostare in modo tale che quello che ottieni ti soddisfa al 99%. Le pellicole, diapositive scannerizzate necessitano sempre... dico sempre... di un laborioso ritocco con Nikon capture per avvicinarti a quel 99%.

Saluti
Bergat
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #3
Ottimo Bergat.
Ma per Gerry aggiungo lapalissianamente che la digitalizzazione di una ottima dia, anche ben esposta, persino della Velvia, non produrrà mai la stessa fedeltà di un file digitale nativo. Ciò soprattutto nelle ombre, dove anche ai massimi valori di Dmax si perde sempre qualcosa.
Tecnicamente direi che il 99% non è un traguardo raggiungibile perchè in fondo perchè ci sono due funzioni di trasferimento, la pellicola e la digitalizzazione.
In definitiva - anche se lo hai già comprato - credo che oggi il film-scanner sia molto "insidiato" dalle digitali, che, con gli obiettivi adatti, lavorano alquanto anche per duplicare sia dia che negativi. Soprattutto per i tempi di esecuzione, che nella digitale sono drasticamente ridotti. Basta un clic...
Saluti.
Luciano.
simlet
Messaggio: #4
Io ho la D100 e posso dire che non ottengo quasi mai una foto da stampare direttamente senza un minimo ritocco,ma in fondo meglio cosi' dato che poi l'immagine migliora notevolmente.
Comunque dopo una dura lotta con me stesso non posso piu' fotografare con pellicola, W il digitale, peccato pero' per le proiezioni dove la DIA e' imbattibile.
domenico marciano
Messaggio: #5
fastsim@tin.it Inviato il Sep 19 2004, 02:25 PM
CODE
Comunque dopo una dura lotta con me stesso non posso piu' fotografare con pellicola,W il digitale

Vero succede anche a me la stessa cosa, le stampe da pellicola non mi piacciono piu'.
Gefry
Messaggio: #6
QUOTE (bergat@tiscali.it @ Sep 19 2004, 11:31 AM)
Ho il cooolscan V ED e diverse fotocamere digitali. Le fotocamere digitale le puoi impostare in modo tale che quello che ottieni ti soddisfa al 99%.

Le pellicole, diapositive scannerizzate necessitano sempre... dico sempre... di un laborioso ritocco con Nikon capture per avvicinarti a quel 99%.

Saluti
Bergat

huh.gif Nikon capture ha anche un programma automatico che funzioni in modo decente per arrivare diciamo ad un 80 o 85% dal reale?

Con photoshop me la cavo e quindi per arrivare, da una scansione a 16Bit, a un immagine che sia molto vicina se non quasi uguale all'originale.......
Ma il mio problema principale è il fatto di dover scannarizzare un grosso archivio di Dia per poterle gestire con un Data base........
Quindi volevo trovare il sistema per avere una corrispondenza almeno decente rispetto all'originale.....tu che impostaizoni usi per acquisire in automatico?

grazie a tutti per le spiegazioni....dovro propio provare una digitale un giorno o l'altro dry.gif

Ciao
Gerry
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #7
QUOTE (Gefry @ Sep 19 2004, 10:40 AM)
VORREI UN COMMENTO SOLO DA CHI USA ENTRAMBI I SISTEMI!!!
(non me ne volgiano gli altri  :)  ma solo chi ha sotto mano una diapositva e un immagine digitale scattata nello stesso momento può effettivamente essermi utile...

L'impostazione dell'argomento da Lei affrontato NON è corretta !

Ogni strumento di visualizzazione ha uno specifico spazio colore così come ogni supporto pellicola peraltro cambiato dalle variabili di esposizione, sviluppo e fonte luce di retroilluminazione utilizzata. Lo stesso vale in proiezione diapositiva dove la sorgente luce, la distanza, il "telo" di riflessione e l'illuminazione ambiente sfalsano i risultati.

Ammesso che fosse possibile. Lei ritiene che guardando la diapositiva appena scattata e confrontata con la scena ripresa ed ancora davanti agli occhi ci siano corrispondenze ?
Io dico di no in qualsivoglia circostanza ma in maniera molto marcata su scene illuminate da fonti luce lontane dalla temperatura di colore daylight.
La diapositiva risulta interpretata e sfalsata nei contrasti oltre che nelle ricercate saturazioni differenziate cromaticamente dalle emulsioni.

Per affrontare questo argomento bisogna dunque d'apprima comprendere cosa sono gli spazi colore e le fisiologiche differenze di ogni dispositivo nel rappresentare cromie e densità. Il monitor a cinescopio CRT sarà infatti molto diverso da uno con tecnologia LCD, una stampa tipografica sarà molto più ristretta in gamma di una a sublimazione, di una a getto d'inchiostro o una stampata su carta fotografica con minilab chimico a proiezione led o laser. Ogni monitor inoltre cambierà la cromia gestita in base alla tipologia dei fosfori adottati per la specifica destinazione dello strumento.

Se tenta di vedere a monitor quanto visto traguardando una diapositiva penso commetta degli errori macroscopici.
Il fine della gestione colore è proprio quella di operare con uno spazio colore matematico esente da limiti ma gestito con precisione matematica (astratta solo perchè non rappresentabile per come realmente è) adattato allo spazio colore fisicamente riproducibile con lo specifico supporto di rappresentazione.

Gli Scanner Nikon, utilizzati in gestione colore, offrono una straordinaria precisione cromatica, certamente al di sopra di quanto ipotizzato. Certamente più "semplice" su positivi dia, ma anche straordinaria su negativi.
La scansione, a differenza della ripresa diretta in digitale, pagherà il "pegno" delle variazioni analogiche apportate appunto dal supporto pellicola. Da una pellicola si dovranno correggere e seguire i diversi cambiamenti di spazio (gamma e cromia differenziata nei tre colori primari RGB) da originale (intendo la scena ripresa), supporto pellicola sfalsato e dunque adeguamento nel supporto di visualizzazione impiegato. La ripresa digitale invece potrà già in ripresa registrare la "realtà" in forma matematica e precisa a patto ovviamente di adottare una illuminazione daylight (dotata delle tre necessarie componenti RGB) ed un adeguato bilanciamento del bianco.

Comprenderà da quanto sopra solo enunciato che non si potrà parlare di colore senza porre le basi di gestione e senza approfondire le fisiologiche variazioni normali in ogni supporto di rappresentazione fisica.

Se vuole mettere in pratica quanto contemplato, prenda una Sua dia, la faccia digitalizzare da due o tre differenti scanner a tamburo (quelli da centinaia di milioni di lire per intenderci) e ne valuti la cromia del risultato stampato. Oppure, in RGB valuti come una Sua scansione viene vista su differenti monitor.

Per un'ottima archiviazione La invito ad utilizzare uno spazio colore Adobe 1998 impostato nella gestione colore di Nikon Scan ma anche in Photoshop (meno saturo perchè più esteso e dunque più idoneo a future destinazioni diversificate), di gestire il bilanciamento del bianco in prescan attraverso la regolazione delle curve o dell'apposito strumento, di verificare l'esposizione ed il tutto utilizzando in Nikon Scan lo stesso profilo monitor utilizzato dal Sistema Operativo e da Photoshop. Le Sue scansioni saranno così gestibili in visione ed in stampa da una normale gestione colore. Se tenta di variare le densità colore in Photoshop basandosi su ciò che vede, ottiene di fatto una regolazione valida SOLO sul suo sistema di visualizzazione che non mi risulta essere il fine delle scansioni ricercate.

Se gradisce maggiore saturazione adotti invece lo spazio colore sRGB in Nikon Scan ed in Photoshop ma questo non è certo quanto gradito per future separazioni CMYK per la stampa tipografica.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #8
QUOTE (bergat@tiscali.it @ Sep 19 2004, 11:31 AM)
...Le pellicole, diapositive scannerizzate necessitano sempre... dico sempre... di un laborioso ritocco con Nikon capture per avvicinarti a quel 99%.

Non condivido.

Rispettando quanto sopra esposto si ottiene di fatto quanto corretto. Salvo l'impossibile (ed assurda) ipotesi di disporre di un monitor con gamut simile ad una Velvia.

Ma perchè utilizzare Nikon Capture ? Nikon Scan, driver e potente software di scansione è di fatto un Nikon Capture per gli scanner consentendo di ottenere quanto fatto con Nikon Capture ma in più con la gestione hardware del WB, con il controllo dell'illominazione LED "Analog Gain" oltre alle tre tecnologie hardware di rimozione graffi ed impronte, Digital DEE, "armonizzazione" grana ecc. ecc.

Nikon Capture risulta infatti una versione di Nikon Scan dedicata alle fotocamere digitali.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
Inutile aggiungere altro alla risposta più che esauriente del "solito" Maio,

mi preme tuttavia ribadire che aspettarsi di ottenere un risultato IDENTICO a quello ottenibile dall'osservazione di una dia retroproiettata è impossibile.
Come fra l'altro è impossibile ottenere una STAMPA identica alla dia originale.
Il supporto è diverso (muro, monitor, carta), la sorgente di luce è diversa (lampada, tubo catodico/LCD, luce riflessa nel caso delle stampe).
Ql che è auspicabile è "tradurre" una dia cercando di usare tutto il gamut disponibile sulla periferica di destinazione, cercando di non sacrificare troppo il contrasto e le informazioni sul colore presenti nell'originale.
Come è impossibile trasferire su una stampa tutto quello che c'è in un'emulsione, altrettanto vale per un monitor o qualunque altro supporto che non sia ql primario (la pellicola in qs caso).
Gefry
Messaggio: #10
QUOTE (Giuseppe Maio @ Sep 20 2004, 11:28 AM)
QUOTE (Gefry @ Sep 19 2004, 10:40 AM)
VORREI UN COMMENTO SOLO DA CHI USA ENTRAMBI I SISTEMI!!!
(non me ne volgiano gli altri  smile.gif  ma solo chi ha sotto mano una diapositva e un immagine digitale scattata nello stesso momento può effettivamente essermi utile...

L'impostazione dell'argomento da Lei affrontato NON è corretta !

Ogni strumento di visualizzazione ha uno specifico spazio colore così come ogni supporto pellicola peraltro cambiato dalle variabili di esposizione, sviluppo e fonte luce di retroilluminazione utilizzata. Lo stesso vale in proiezione diapositiva dove la sorgente luce, la distanza, il "telo" di riflessione e l'illuminazione ambiente sfalsano i risultati.............................
Giuseppe Maio
www.nital.it

Emmm!!!

In linea di massima posso essere daccordo con te (io non do mai del lei su internet, non volermene wink.gif )
Sul digitale poi ascolto tutti perche non sono propio degno di dare consigli, se non quelli scaturiti dalla mia breve esperienza sul campo....

In alcuni punti pero, diciamo che ai un po sfarfallato a mio modesto parere.....una su tutte.....le dia non si valuta proiettata ma con un bel lentino e un visore con temperatura colore di 5000 °k

Certo che sono a conoscenza che le pellicole hanno tutte una loro dominante di colore......uso la Velvia 50 per i paesaggi ma non la userei di certo per ritratti.....men che meno con luci calde.....

Per quanto riguarda gli spazi colorimetrici e dei vari profili colore diciamo che mi sono documentato parecchio nelgli ultimi mesi e infatti la prima domanda che mi sono posto vedendo un immagine digitale è stata ......ma questa foto su due PC si vede in maniera uguale? perche se la stampo devo variare la luminosita e la saturazione del giallo? blink.gif

Quindi mi sono documentato, ho scoperto Adobe Gamma blink.gif e mi sono subito reso conto che non serve a nulla.....o quasi... l'unica soluzione decente che ho trovato è stata quella di dotarmi di una sonda Spyder della Colorvision accoppiata al software Photocall......

Ho quindi calibrato il mio monitor, indicando a Win XP di caricare tale profilo all'avvio, ho poi indicato al mio scanner Nikon di usare lo stesso profilo per il moitor mentre per lo scanner ho usato quello della casa madre.
Ho quindi impostato lo spazio della gestione colore RGB su Adobe 1998, lo stesso che uso con photoshop........
Per le stampe poi uso il profilo colore della mia Stampante Epson R800...

- Riassumendo ciò che vedo a schermo è ciò che stampo.... non mi servono piu variazioni pre stampa sui colori......al limite un leggero aumento della luminosita, ma solo perche preferisco vedere a monitor un immagine leggermente sottoesposta mentre stampata la preferisco piu chiara.

Ora che il discorso è un po piu chiaro ripeto.....

- Le scnsioni che eseguo in manulae e che modifico con Photoshop sono ottime.......

- Le scansioni che eseguo con il Nikon Coolscan 5000 in automatico (perche necessito di file da vedere solo a schermo) sono indecenti.....

"Giuseppe Maio" non sto dicendo che è lo scanner che sbaglia, sto dicendo che sono quasi sicuramente io che non riesco a cavarci un ragno dal buco
Sicuramente ce un modo per arrivare a un risultato decente ma fino ad ora non lo ho trovato (le opzioni di defowlt non raggiungo un risultato decente)............se riesci a darmi due dritte te ne sarei estremamente grato.....ti pago pure un Caffè wink.gif


Ho provato a variare il valo del Digital ROC e perfino dell "image enhancer" ma niente.....solo con le curve personalizzate a seconda della diapositiva ho avuto dei risultati degni (una per le foto estive e una per le invernali), ma è una soluzione che mi soddisfa fino a un certo punto...

Ciao

Gerry

P.S. in fotografia ho un esperienza di lunga data ma nel digitale sono un vero novellino........quindi se dico castronerie o se sbaglio qualche termine ti prego......passaci sopra wink.gif
Gefry
Messaggio: #11
Allora ora mi spiego meglio wink.gif

Ho scelto un immagine campione che avevo gia scansionato per la stampa e quindi modificata al meglio. (naturalemtne l'alta compressione JPC ne ha alterato un pochino i colori ma poco importa)
Ecco la foto originale scansionata a 16 bit e midificata con Photoshop
Questa invece è quella che lo Nikon scan 4 acquisisce con opsioni Defowlt
questa invece è quella uscita dalla scansione con Digital Roc attivo ( di defoult si attiva anche il Gem e lo ho lasciato cosi)

ora se mi dite che le foto sono = mi sparo.....se mi dite che il risultato è buono nelle 2 in automatico sparo a voi mad.gif (scherzo smile.gif )

Non voglio criticare lo scanner o il software......voglio un aiuto per giungere a un risultato accettabile in automatico cosi da risparmiarmi un sacco di lavoro per foto che devo vedere solo in maniera decente a schermo.

Ciao
Gerry
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #12
La prima è (ovviamente) quella più piacevole da vedere, perchè ottimizzata nel contrasto.
La seconda, quella di default, è meno squillante, ma se ci fai caso, contiene più informazioni della tua rielaborazione (guarda ad esempio le foglie giallo-verdi sulla sx).
Quello che, secondo me, manca alla seconda, è un corretto punto di nero e di bianco, appunto quello di cui si parla nell'analoga discussione (fra quelle in rilievo), da settare correttamente nelle preferenze.

Su Digital ROC e GEM ancora non mi pronuncio, non essendo personalmente ancora in grado di utilizzarli al meglio.
Ciao!

Messaggio modificato da Antonio C. il Sep 20 2004, 02:06 PM
Gefry
Messaggio: #13
Il fatto è che per motivi di tempo e di quantita di scansioni ho comprato il caricatore SF-210

Con detto caricatore non posso impostare un ritaglio perfetto e quindi il punto nero sicuramente cadra nella zona nera della cornice.....e questo è un problema....

Secondo il fatto che nella seconda ci siano piu dettagli è pure ovvio ma tale immagine necessita sicuramente di una correzione, come dici tu, per settare ombre, tono medio e luci.........e quindi perdera dettagli.

Pensa poi che ho scelto una Diapositiva esposta correttamente con toni medi ........ se metto una foto in controluce o fatta sulla neve mi viene da ridere...o da piangere? dry.gif
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #14
QUOTE (Gefry @ Sep 20 2004, 01:22 PM)
-1 ...In alcuni punti però, diciamo che ai un po sfarfallato a mio modesto parere.....una su tutte.....le dia non si valuta proiettata ma con un bel lentino e un visore con temperatura colore di 5000 °k

-2 Certo che sono a conoscenza che le pellicole hanno tutte una loro dominante di colore......uso la Velvia 50 per i paesaggi ma non la userei di certo per ritratti.....men che meno con luci calde.....

-3 Ho quindi calibrato il mio monitor, indicando a Win XP di caricare tale profilo all'avvio, ho poi indicato al mio scanner Nikon di usare lo stesso profilo per il moitor mentre per lo scanner ho usato quello della casa madre...

4 - Riassumendo ciò che vedo a schermo è ciò che stampo.... non mi servono piu variazioni pre stampa sui colori......al limite un leggero aumento della luminosita, ma solo perche preferisco vedere a monitor un immagine leggermente sottoesposta mentre stampata la preferisco piu chiara.

-5 Le scansioni che eseguo in manulae e che modifico con Photoshop sono ottime.......

- 6 Le scansioni che eseguo con il Nikon Coolscan 5000 in automatico (perchè necessito di file da vedere solo a schermo) sono indecenti.....

- 7 Ho provato a variare il valore del Digital ROC e perfino dell "image enhancer" ma niente.....

1- Ben conosco come si valuta una diapositiva su visore calibrato.
L'affermazione ben spiegava infatti come le variabili devono essere controllate. Quanto fatto con visore e lentino deve essere fatto anche con i monitor ma se per la valutazione si utilizza un CRT ? I monitor inoltre restano influenzati anche dalla luce ambiente a patto di non fare una calibrazione al buio o valutando l'immagine con rigoroso rispetto di questi aspetti.

-2 Quindi è chiaro che la dia NON è la realtà come da te detto ma una interpretazione da gestire nel flusso work flow.

-3 Non capisco cosa intende quando dice "mentre per lo scanner ho usato quello della casa madre". In Nikon Scan deve impostare lo stesso file di profilo monitor ma anche lo stesso file di spazio colore (quello usato in Pghotoshop). Quelli di Nikon sono presenti per coloro che non hanno altri software e che quindi non hanno profili da utilizzare. Non utilizzi dunque nulla della "casa madre". Il driver Nikon utilizzerà "internamente" dei profili di scansione e contrasto in base all'originale selezionato. Ovviamente utilizzerà un profilo di scansione diverso tra negativo o positivo e così via ma questo profilo interno nulla ha a che fare con lo spazio colore di lavoro.

-4 Ciò non mi tranquillizza perchè vuol semplicemente dire che ha trovato collimazione tra visualizzazione e stampa cosa che risulta normalmente più difficile che la collimazione scansione e visione monitor.

-5 Ma se ha individuato la "curva" ideale in Phoposhop perchè non utilizzarla in Nikon Scan. Ricordo che Nikon Scan offre la personalizzazione di tutte le impostazioni salvabili come setting singoli o completi di digitalizzazione personalizzata. Fermo restando che si gestisce il colore nel migliore dei modi quanto da te ricercato è una "chiusura" delle curve per accentuare il contrasto. Potrai descrivere una volta per tutte una curva (Nikon Scan opera a 16 bit per canale) preferita da richiamare o da adottare con ogni scansione di quella determinata pellicola.

-6 Come sopra detto Nikon Scan interpreta le densità come vuole l'operatore.

-7 Digital ROC e GEM NON sono da utilizzare su qualunque diapositiva. Servono alla ricostruzione del colore di pellicole invecchiate anche se io preferisco operare manualmente sul colore interessato in Analog Gain. Ma su pellicole "perfette" l'unica cosa da fare è, gestire il colore ed operare con la curva preferita.

Giuseppoe Maio
www.nital.it

PS: più di così non posso andare.

Gefry
Messaggio: #15
Giuseppe Maio mi odia :(

Cio che cerco è solo un aiuto e il punto 7 è il parere che cercavo...ma puoi cqe fare di piu wink.gif

quoto alcuni tuo punti senza riportarli...

- al punto 2) sono daccordissimo che la Dia non rispecchia fedelmente la realtà ma la mia machina pur in automatico in 1/500 di secondo riesce a darmi una foto passabile (io non uso automatismi se non in casi particolari)
Uno scanner in completo automatismo in 30 secondi non riesce a fare altrettanto.


- al punto 3) aprendo Nikon Scan4/preference/color managemente.....1) ho messo la spunta su Use Color Management System; 2) in Monitor ho indicato il profilo colore creato con Photocall; 3) in RGB ho selezionato Adobe 1998; 4) CMYK lo ho lasciato come era.
Parlando di "Use Color Management System" pensavo che il tutto si riferisse al profilo colore per tale periferica.

- al punto 5) non ho individuato una curva ideale ma ne ho trovato alcune che possono andare benino nei casi specifici......una per le foto è estiva con toni medi - una per le foto invernali con inluminazione del sole - una per le foto invernali in ombra con forti dominanti blu.
Posso certamente prendere 20 dia piu o meno simili e usare la curva piu adatta ma se fosse possibile fare tutto con l'automatico sarebbe meglio...come dico non mi serve la perfezione ma qualcosa di passabile

- punto 7) il fatto che ROC serva solo per le foto vecchie non lo avevo capito......leggendo qua e la mi pareva che serevisse per tutte le foto.....sorry


Ancora scusa Giuseppe Maio se ti ho fatto innervosire ma quando non capisco una cosa io sono propio una piattola wink.gif

Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #16
QUOTE (Gefry @ Sep 20 2004, 01:58 PM)
Ecco la foto originale scansionata a 16 bit e midificata con Photoshop
Questa invece è quella che lo Nikon scan 4 acquisisce con opsioni Defowlt
questa invece è quella uscita dalla scansione con Digital Roc attivo ( di defoult si attiva anche il Gem e lo ho lasciato cosi)

Le foto parlano chiaro !

la saturazione ricercata NON si "sposa" con lo spazio colore Adobe 1998.
Prova a prendere una foto che ritieni definitiva e lancia l'avverimento Gamma di Adobe e capirai. Il 50% delle colorazioni ricercate NON sono stampabili in CMYK.

Se si ricerca una archiviazione professionale si deve pensare a future applicazioni variegate e NON "solo" ad una bella e satura visualizzazione a monitor. Personalmente suggerirei di fare delle scansioni d'archivio in gestione colore Adobe 1998 alla massima risoluzione ricercata. Su quelle, lancerei un batch di Photoshop passandole nello spazio colore sRGB destinato alla visualizzazione monitor. Congiuntamente una eventuale curva personalizzata (da valutare soggettivamente) associata se desidera, ad un aumento di saturazione colore. Potrà così avere un archivio con tutta la qualità e gamma necessaria assieme ad una provinatura da "portfoglio" o gradevole visualizzazione a monitor. Spiacente ma le due finalità hanno specifiche di saturazione e contrasto non compatibili.

Ora tutto è chiaro.

Ma se gradisce quella saturazione ed associati contrasti direttamente in scansione, operi in Nikon Scan ed in Photoshop in sRGB. Quindi in Nikon Scan alzi il parametro di saturazione a piacere associato ad una preferita curva di contrasto.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Gefry
Messaggio: #17
OPS....correzione

Use NIKON Color Management System

e non Use Color Management System, generico.
Gefry
Messaggio: #18
Giuseppe vedi che pian piano riesci a comprendere il mio problema e a darmi delle apprezzate dritte wink.gif

In effetti il mio archivio non deve essere professionale ma mi seve solo per catalogare gli originali in modo da ritrovarli piu facilmente......

Le Dia invece che acquisisco per le stampe, sono una minima parte.
La scansione la eseguo al massimo della risoluzione, a 16 Bit, in RGB Adobe 1998 (propio come mi ai suggerito) e salvo un file originale su HD e su DVD.
Quindi eseguo le mie modifiche con Photoshop a 16Bit e salvo solo alla fine un file a 8 Bit per la stampa.....a cui, una volta ridimensionato per la stampa, aplico una leggera Maschera di Contrasto.

Il fatto dell'avvertimento Gamma lo avevo valutato ma in realta io al momento stampo solo con la mia stampante Epson R800......e quindi ultimamente lo ho perso un po di vista, fovro starci piu attento, grazie giuseppe..........in ogni caso ho sempre il file originale a 16 Bit.




MassimoMontersino
Messaggio: #19
mi permetto di intervenire.

se le diapositive sono da scansionare per un archivio digitale gli automatismi andrebbero evitati.

secondo me è corretto scansionare a 16 bit e in Adobe 98 ( il passo successivo sarebbe scansionare in Raw) alla risoluzione ottica dello scanner: in questo modo avremo la massima quantità e qualità di informazioni che potremo riutilizzare di volta in volta secondo le necessità.

se la tutte queste scansioni devono essere ottimizzate per un database di ricerca esse dovranno essere rilavorate ( e magari ridimensionate) solo per questo scopo lasciando le scansioni originali inalterate per necessità future.

Questo modo di procedere (in particolare la scansione Raw) sta prendendo piede in tutte quelle situazioni dove la scansione sarà archiviata per essere riutilizzata.

Per quanto riguarda la gestione del colore rimando ad altre parti del forum ma ribadisco il mio parere già espresso: tutto il workflow deve essere controllato e certificato e la trasportabilità del colore è possibile solo verso altri workflow controllati e certificati.

Massimo
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #20
QUOTE (Gefry @ Sep 20 2004, 05:47 PM)
...In effetti il mio archivio non deve essere professionale ma mi seve solo per catalogare gli originali in modo da ritrovarli piu facilmente...

Ora lo scenario è completamente cambiato,

rispetto titolo e testo d'origine.

Se la finalità delle scansioni è quella di visione a monitor suggerisco il più indicato spazio colore sRGB in Nikon Scan ed a maggior ragione anche in Photoshop anche se per questi fini non lo utilizzerei nemmeno. Queste impostazioni saranno valide anche per eventuali provinature da stampare a getto d'inchiostro.

Applichi le impostazioni di contrasto e saturazione ricercate direttamente in scansione salvandosi un personale "Setting".

Giuseppe Maio
www.nital.it

 
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