cosa ne pensate di alcune foto scattate ad Arenzano (GE) con la splendida D90.
La seconda pende vistosamente... e avrei spostato l'inquadratura a destra...
La quarta è carina ma un po' slavata, prova una regolata ai livelli e satura un po'
Ciao,
Marco.
La quarta è carina ma un po' slavata, prova una regolata ai livelli e satura un po'
Ciao,
Marco.
zac! zac!
due colpi d'accetta e via....
Provo a perderci un po' di tempo in più...
Tralascio le ultime, che son solo fotografie, e mi soffermo sulla prima che denota un tentativo di ricerca estetica nel campo di quella fotografia che, spesso erroneamente e frettolosamente, viene definita minimalista.
Se minimalista dev'essere, che minimalista sia... cerca di eliminare ogni elemento di disturbo non funzionale alla composizione (come ad esempio le ombre troppo dure).
Un altro aspetto importante, in questo genere, è la gestione degli spazi che andrebbero suddivisi secondo rigide regole formali matematiche canonizzate sin dall'antichità.
Trattare qui sarebbe prolisso, puoi documentarti da solo cercando in rete informazioni sulla sezione aurea e sulla spirale di Fibonacci.
Prova anche a guardare foto di autori dediti al genere, iniziando magari da Hiroshi Sugimoto (a me non piace, è talmente minimalista che a volte non si capisce cosa abbia fotografato, ma rigido nella suddivisione degli spazi lo è di sicuro!); fra gli italiani, puoi dare un'occhiata a Mimmo Jodice.
Buon divertimento!
Robi
due colpi d'accetta e via....
Provo a perderci un po' di tempo in più...
Tralascio le ultime, che son solo fotografie, e mi soffermo sulla prima che denota un tentativo di ricerca estetica nel campo di quella fotografia che, spesso erroneamente e frettolosamente, viene definita minimalista.
Se minimalista dev'essere, che minimalista sia... cerca di eliminare ogni elemento di disturbo non funzionale alla composizione (come ad esempio le ombre troppo dure).
Un altro aspetto importante, in questo genere, è la gestione degli spazi che andrebbero suddivisi secondo rigide regole formali matematiche canonizzate sin dall'antichità.
Trattare qui sarebbe prolisso, puoi documentarti da solo cercando in rete informazioni sulla sezione aurea e sulla spirale di Fibonacci.
Prova anche a guardare foto di autori dediti al genere, iniziando magari da Hiroshi Sugimoto (a me non piace, è talmente minimalista che a volte non si capisce cosa abbia fotografato, ma rigido nella suddivisione degli spazi lo è di sicuro!); fra gli italiani, puoi dare un'occhiata a Mimmo Jodice.
Buon divertimento!
Robi
zac! zac!
due colpi d'accetta e via....
Provo a perderci un po' di tempo in più...
Tralascio le ultime, che son solo fotografie, e mi soffermo sulla prima che denota un tentativo di ricerca estetica nel campo di quella fotografia che, spesso erroneamente e frettolosamente, viene definita minimalista.
Se minimalista dev'essere, che minimalista sia... cerca di eliminare ogni elemento di disturbo non funzionale alla composizione (come ad esempio le ombre troppo dure).
Un altro aspetto importante, in questo genere, è la gestione degli spazi che andrebbero suddivisi secondo rigide regole formali matematiche canonizzate sin dall'antichità.
Trattare qui sarebbe prolisso, puoi documentarti da solo cercando in rete informazioni sulla sezione aurea e sulla spirale di Fibonacci.
Prova anche a guardare foto di autori dediti al genere, iniziando magari da Hiroshi Sugimoto (a me non piace, è talmente minimalista che a volte non si capisce cosa abbia fotografato, ma rigido nella suddivisione degli spazi lo è di sicuro!); fra gli italiani, puoi dare un'occhiata a Mimmo Jodice.
Buon divertimento!
Robi
due colpi d'accetta e via....
Provo a perderci un po' di tempo in più...
Tralascio le ultime, che son solo fotografie, e mi soffermo sulla prima che denota un tentativo di ricerca estetica nel campo di quella fotografia che, spesso erroneamente e frettolosamente, viene definita minimalista.
Se minimalista dev'essere, che minimalista sia... cerca di eliminare ogni elemento di disturbo non funzionale alla composizione (come ad esempio le ombre troppo dure).
Un altro aspetto importante, in questo genere, è la gestione degli spazi che andrebbero suddivisi secondo rigide regole formali matematiche canonizzate sin dall'antichità.
Trattare qui sarebbe prolisso, puoi documentarti da solo cercando in rete informazioni sulla sezione aurea e sulla spirale di Fibonacci.
Prova anche a guardare foto di autori dediti al genere, iniziando magari da Hiroshi Sugimoto (a me non piace, è talmente minimalista che a volte non si capisce cosa abbia fotografato, ma rigido nella suddivisione degli spazi lo è di sicuro!); fra gli italiani, puoi dare un'occhiata a Mimmo Jodice.
Buon divertimento!
Robi
Robi,
molto apprezzabile il tuo intervento dettagliato forbito e circostanziato.
Purtroppo non sempre si hanno le qualità ma soprattutto abbastanza tempo per poter andare in profondità come tu sei stato in grado di fare...
Con simpatia,
Marco.
cosa ne pensate di alcune foto scattate ad Arenzano (GE) con la splendida D90.
hai perfettamente ragione guardandola bene è proprio storta, non ci avevo fatto caso. Per quanto riguarda la saturazione basta modificare il settaggio della macchina alla voce corrispondente o mi consigli qualche altro espediente.
Comunque molto di quello che ti ho segnalato è risolvibile in PP.
Io ad esempio uso Photoshop, e se lo hai anche tu potresti fare così (vado a memoria, perdonami se sbaglio):
con lo strumento righello (lo trovi sotto il contagocce) selezioni una linea che vuoi rendere perfettamente verticale od orizzontale. Subito dopo vai al menu immagine-ruota immagine-altro e ti si aprirà una finestra in cui ti indica già l'angolo di rotazione da applicare. A questo punto devi solo applicare un piccolo ritaglio con lo strumento taglierina e il gioco è fatto. E' più complicato dirlo che a farlo, davvero.
Per la saturazione, il metodo più diretto è quello di andare al menu immagine-regolazioni-tonalità/saturazione e aumentare la saturazione (dallo stesso menu puoi regolare anche il tono e la luminosità).
Ciao,
Marco.
P.S.
Riguardando meglio la prima ho avuto modo di apprezzare particolarmente il contrasto tonale dato dal colore intenso della sedia sull sfondo. Ha il suo gradevole effetto.
Io ad esempio uso Photoshop, e se lo hai anche tu potresti fare così (vado a memoria, perdonami se sbaglio):
con lo strumento righello (lo trovi sotto il contagocce) selezioni una linea che vuoi rendere perfettamente verticale od orizzontale. Subito dopo vai al menu immagine-ruota immagine-altro e ti si aprirà una finestra in cui ti indica già l'angolo di rotazione da applicare. A questo punto devi solo applicare un piccolo ritaglio con lo strumento taglierina e il gioco è fatto. E' più complicato dirlo che a farlo, davvero.
Per la saturazione, il metodo più diretto è quello di andare al menu immagine-regolazioni-tonalità/saturazione e aumentare la saturazione (dallo stesso menu puoi regolare anche il tono e la luminosità).
Ciao,
Marco.
P.S.
Riguardando meglio la prima ho avuto modo di apprezzare particolarmente il contrasto tonale dato dal colore intenso della sedia sull sfondo. Ha il suo gradevole effetto.