FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
Domanda Amletica!
il "crop" è una fotografia?
Rispondi Nuova Discussione
roby-54
Messaggio: #1
.......o solo un ritaglio!?!?

Come da titolo, non riesco a darmi una risposta!

Quasi sempre per ottimizzare un immagine si finisce per ritagliara. Ma il prodotto ottenuto, di fatto, è solo una parte dell'immagine iniziale. Si può considerare a tutti gli effetti una fotografia pur sapendo che è solo un ritaglio?
Certo, chi la vede senza sapere pensa che tu l'abbia scattata così, non sospetta ci sia una manipolazione, immagina che tu abbia proprio inquadrato "quel" particolare, la sua bellezza, che tu sia riuscito ad ottenere "quella" splendita inquadratura!

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 803.1 KB


Mah!?
decarolisalfredo
Messaggio: #2
Purtroppo non lo posso fare più, causa materiali introvabili, ma quando stampavo le foto a colori, specie diapositive in casa, l'inquadratura definitiva la sceglevo in stampa, alzando la colonna dell'ingranditore, quindi "croppavo" (brutta parola venuta fuori con il digitale).

Non mi sono mai domandato se quella era una foto o un ritaglio, per me era la foto definitiva.

Messaggio modificato da decarolisalfredo il Jun 5 2011, 10:44 PM
Davide-S
Messaggio: #3
Personalmente non considera la fotografia come mera riproduzione della realtà, ma la considero, piuttosto, una rielaborazione personale e creativa realizzata con un mezzo tecnico.
Il mezzo tecnico ha dei limiti e delle caratteristiche intrinseche proprie.

Il crop può essere considerato una ulteriore fase di composizione, Quindi una fotografia a tutti gli effetti, se il suo fine è il racconto e la visione in sè.
Se, invece, si deve analizzare la qualità di un obiettivo o di una fotocamera e, quindi, si valuta la fotografia come solo metro di giudizio tecnico completamente estraneo al lato artistico della foto in questione, il crop rimane un crop.

La fotografia racconta ed esprime il messaggio ed il punto di vista del fotografo.
Talvolta serve un corp, o una teleobiettivo; un fisheye o un macro; le distorsioni possono essere errori o elementi funzionali al racconto;
la nitidezza, il bokeh e lo sfuocato forti elementi emotivi e narrativi... la fotografia è arte e creatività ma soprattutto è una visione parziale e fortemente soggettiva della realtà.
Marco Carotenuto
Messaggio: #4
QUOTE(Davide-S @ Jun 6 2011, 09:54 AM) *
Personalmente non considera la fotografia come mera riproduzione della realtà, ma la considero, piuttosto, una rielaborazione personale e creativa realizzata con un mezzo tecnico.
Il mezzo tecnico ha dei limiti e delle caratteristiche intrinseche proprie.

Il crop può essere considerato una ulteriore fase di composizione, Quindi una fotografia a tutti gli effetti, se il suo fine è il racconto e la visione in sè.
Se, invece, si deve analizzare la qualità di un obiettivo o di una fotocamera e, quindi, si valuta la fotografia come solo metro di giudizio tecnico completamente estraneo al lato artistico della foto in questione, il crop rimane un crop.

La fotografia racconta ed esprime il messaggio ed il punto di vista del fotografo.
Talvolta serve un corp, o una teleobiettivo; un fisheye o un macro; le distorsioni possono essere errori o elementi funzionali al racconto;
la nitidezza, il bokeh e lo sfuocato forti elementi emotivi e narrativi... la fotografia è arte e creatività ma soprattutto è una visione parziale e fortemente soggettiva della realtà.

concordo in toto Pollice.gif
Antonio Canetti
Messaggio: #5
penso che sia una buona norma, quando è possibile, inquadrare un po' di più per poi in post produzione rifinire meglio l'inqudratura e se non si ha disposizione un tele un ingrandimento ci può stare... non è un delitto.


Antonio

Messaggio modificato da Antonio Canetti il Jun 6 2011, 09:47 AM
Attilio PB
Messaggio: #6
Per me invece un crop è solo un crop tongue.gif
Personalmente la visione è un qualcosa che c'è solo in fase di scatto, quando vedo una scena la vedo nella sua interezza, già finita e post prodotta, e scatto in funzione di quel risultato, per cui non croppo, non rifilo, perderei proprio l'unità di visione. E' un retaggio derivato probabilmente dai tanti anni di diapositive, quando la composizione era quella definitiva proprio in fase di scatto perché non potevi croppare una dia e poi proiettarla ugualmente...
Naturalmente è solo una mia abitudine operativa, il mio modo di arrivare al risultato finale, l'unico che conta veramente, ma come ha giustamente detto Davide, se con un crop il risultato finale racconta qualcosa, va altrettanto bene lo stesso.
Diverso è il discorso nella fotografia professionale di still life, dove da sempre si ricorre a ritagli ed oggi a post produzioni complesse ed importanti.
Ciao
a.
Mazzo
Messaggio: #7
Se ci poniamo la domanda: è ancora fotografia? non ne usciamo mai, corriamo il rischio di infilarci in un vicolo cieco. Ma in altre occasioni avevo ribadito il concetto che la valutazione fotografica va fatta in relazione al suo tag, alla finalità, alla sua categorizzazione. Pertanto se è fotogiornalismo, tanto per intenderci, credo occorra stare molto attenti ed anzi credo che il crop debba essere "vietato" (parola grossa!!!). Condivido quello che ha scritto Davide. Sul concetto di "visione" si potrebbe ragionare ma non deve costituire un limite alla nostra capacità elaborativa soprattutto se finalizzata ad essere creativa. La lettura d'insieme viene fatta nel mirino fotografico, ma nulla ci impedisce di crearne delle nuove e perchè no sperimentarle sino a quando otteniamo ciò che vogliamo ottenere? Ovviamente esistono dei rischi e questi vanno ponderati attentamente. Ma non porrei dei limiti. Attilio ricordati che le diapositive potevano essere tranquillamente croppate in fase di proiezione e mai nessuno si è scandalizzato, anzi!!!!
Giuseppe
Attilio PB
Messaggio: #8
QUOTE(Mazzo @ Jun 6 2011, 11:44 AM) *
...Attilio ricordati che le diapositive potevano essere tranquillamente croppate in fase di proiezione e mai nessuno si è scandalizzato, anzi!!!!
Giuseppe


No, nessuno scandalo, ma la dia rimaneva quella, ad oggi se metto su un caricatore scattato anche solo dieci anni fa, quello che vedo è quello che scattai allora, prova ad immaginare un reportage intero con una selezione finale di una trentina di scatti fatti dieci anni fa e di cui nessuno è in realtà quello che vedi ma all'epoca erano stati tutti proiettati come crop, oggi sapresti riproporre i medesimi crop di allora? e sapresti farlo con le migliaia di scatti fatti nel corso degli anni? Allora non era pensabile usare il ritaglio come consuetudine di scatto... il pensiero "abbondo e poi ci penso dopo" era irragionevole, magari poteva capitare in qualche occasione quando ti rendevi conto che su un singolo scatto un buon ritaglio poteva dare forza a qualcosa che li' per li' non avevi colto a pieno, ma certo non come consuetudine.
Comunque ripeto, per me la visione è qualcosa che c'è sul momento, sul posto, vedo una scena, qualcosa che mi colpisce e la colgo cosi' come l'ho vista, la post produzione è qualcosa che mi serve solo a dare compimento a quella visione avuta sul momento, non c'è, per me, una fase di rielaborazione a posteriori, rischierei di essere disonesto con me stesso, mi ritroverei a mediare quello che ho visto sul posto con quello che poi è successo nei minuti, nelle ore e nei giorni successivi, probabilmente acquisterei qualcosa in termini di "maturità di visione" ma perderei l'emozione e la "purezza" del momento... smile.gif
ciao
a.
bergat@tiscali.it
Messaggio: #9
IL crop è un particolare di una fotografia, 30 anni fa come oggi. smilinodigitale.gif

QUOTE(roby-54 @ Jun 5 2011, 07:58 PM) *
.......o solo un ritaglio!?!?

Come da titolo, non riesco a darmi una risposta!

Quasi sempre per ottimizzare un immagine si finisce per ritagliara. Ma il prodotto ottenuto, di fatto, è solo una parte dell'immagine iniziale. Si può considerare a tutti gli effetti una fotografia pur sapendo che è solo un ritaglio?
Certo, chi la vede senza sapere pensa che tu l'abbia scattata così, non sospetta ci sia una manipolazione, immagina che tu abbia proprio inquadrato "quel" particolare, la sua bellezza, che tu sia riuscito ad ottenere "quella" splendita inquadratura!

Ingrandimento full detail : 803.1 KB


Mah!?




dipende . Per esempio il crop che alleghi è qualcosa di sfocato e se quindi dici che è una fotografia, è una fotografia venuta male, a parte l'inquadratura messicano.gif
decarolisalfredo
Messaggio: #10
QUOTE(Attilio PB @ Jun 6 2011, 12:27 PM) *
Allora non era pensabile usare il ritaglio come consuetudine di scatto... il pensiero "abbondo e poi ci penso dopo" era irragionevole, magari poteva capitare in qualche occasione quando ti rendevi conto che su un singolo scatto un buon ritaglio poteva dare forza a qualcosa che li' per li' non avevi colto a pieno, ma certo non come consuetudine.

E' esattamente come la penso io, che ancora mi sviluppo le dia in casa, Ma nel mio primo intervento volevo solo ribadire che se si ritaglia una foto per migliorare l'inquadratura, rimaneva comunque una foto.

PS: Evviva!!! Sono riuscito a non dire crop.
Lutz!
Messaggio: #11
Io valuto quello che c'e' nella immagine definitiva, Poco mi importa se e' un ingrandimento del negativo. Personalmente, ogni volta mi ritrovo a dover tagliare qualcosa, lo considero un piccolo grande errore in fase di ripresa, in quanto mi son stupidamente bruciato dettaglio o magari non ho fatto quei 2 passi avanti che avrebbero fatto la differenza. Ci son tante volte in cui scatto gia in DX su FX per avere un tele piu spinto... so bene avro meno pixel, so bene staro ritagliando l'immagine...ma ogni obiettivo o una macchina fotografica del resto.... non sono strumenti per ritagliare un minuscolo istante, un minuscolo spazio, di un universo infinitamente piu largo?!?
birodolfo
Messaggio: #12
Alfredo....

l'hai detto nell'evviva!.... messicano.gif

tutto in HI...naturalmente

CC Rodolfo
Mazzo
Messaggio: #13
Lo sappiamo bene che esiste una aperta discussione sul fotoritocco. C'è chi sostiene l'intangibilità della foto scattata e chi invece ammette la PP. Difficile uscirne fuori. Tuttavia sono dell'avviso che la verità, come sempre, sta nel mezzo. Bando dunque alle posizioni estreme. La questione è di atteggiamento culturale verso il problema che poi inevitabilmente scivola sul piano morale. Ora se si parte da posizioni come quelle riferite da Attilio : "abbondo e poi ci penso dopo" è certamente un atteggiamento mentale sbagliato e sono concorde. Ma per fortuna non è sempre così. Non so ma per quanto io stia attento a scattare in perfetta orizzontalità mi capita di dover allineare l'orizzonte. E si è visto che photoshop CS5 nel raddrizzare croppa automaticamente. Bene occorre anche qui verificare come croppa, a volta non mi torna e provvedo io secondo i miei gusti.
A parte questo io sono convinto che se una foto manca di "sostanza" in partenza difficilmente la PP la rende "bella".
Certo il momento dello scatto è fondamentale ma è anche vero che esiste un discrasia tra ciò che vedo e ciò che ottengo. Non so se capita anche a voi, ma spesso mi capita di avere emozioni di segno opposto nel vedere i risultati: o delusione o entusiasmo. Bene o ci lasciamo guidare da questi sentimenti oppure ci mettiamo anche un pò di razionalità.
Sono concorde con Olivotto quando scrive: "Il problema principale secondo me è cominciare ad educarci al giusto fotoritocco. Dobbiamo imparare come si fa e fin dove possiamo arrivare, come in passato abbiamo imparato ad utilizzare diaframmi e tempi di esposizione."
Sì al giusto fotoritocco, lasciando ad altri la frenesia e la mania di spingere il fotoritocco oltre misura, per ottenere acclamazioni o peggio per trarre in inganno lo spettatore. Come in tutte le arti e le scienze esiste una morale che deve saper trovare un giusto equilibrio con l'uso dei mezzi che si ha a disposizione. E' sempre stato così e lo sarà sino a quando avremo coscienza del problema.
Photoshop ed altri programmi sono semplici strumenti, ma non dimentichiamo che anche l'obiettivo e la fotocamera sono degli strumenti non facciamoci ingannare che solo questi ultimi sono "la verità".
Per quanto mi riguarda ho una visione relativistica delle cose che ci circondano.
La storia della fotografia ci insegna a saper vedere meglio le cose (pensate al pittorialismo).
Ciao Giuseppe


roby-54
Messaggio: #14
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Jun 6 2011, 12:34 PM) *
Per esempio il crop che alleghi è qualcosa di sfocato e se quindi dici che è una fotografia, è una fotografia venuta male, a parte l'inquadratura messicano.gif


Perchè non sai quanto l'ho croppata!!!!! rolleyes.gif

Beh, insomma, ho capito che non ci sarai mai una risposta definitiva a questo dilemma.
Grazie a tutti per i commenti, personalmente purtroppo considererò sempre il crop un piccolo errore di inquadratura, anche se il risultato potrà soddisfarmi a pieno.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 1.2 MB
FrancescoAmbuchi
Messaggio: #15
Vorrei intervenire dal basso dei miei 4 mesi e mezzo di reflex con un pensiero forse sciocco:

- Un ritaglio sia orizzontale che verticale è un crop, un ritaglio solo in orizzontale o solo in verticale è una fotografia.

Questo pensiero raccoglie quelli di Davide e Attilio, il primo che dice "il crop può essere considerato una ulteriore fase di composizione" e l'altro che afferma "quando vedo una scena la vedo nella sua interezza"

Ergo, croppare su entrambi gli assi è una ammissione d'errore nell'aver sbagliato a comporre o esser scesi ad un compromesso in fase di scatto.
Croppare un solo lato vuol dire aver già visto la scena in fase di scatto, già sapendo cosa voler ritagliare per arrivare all'immagine che si aveva in mente
Lutz!
Messaggio: #16
Che poi... Tutto il cinema e' un crop continuo e ci siamo ben abituati... Per adattarsi al formato scelto, si croppa in fase di ripresa... purtroppo a volte anche in fase di proiezione.... per non parlare dei crop per far stare un formato cinema sul TV color...
Io son convinto appunto, che conti il lavoro finale, e chiunque fa fotografie sa che tutto cio che e' sbagliato in fase di ripresa e' qualcosa di perso inesorabilmente, inquadratura, orizzonti storti, linee cadenti, esposizione, fuoco, .... quante cose si posson aggiustare? Quasi tutte ormai... ma quante invece una volta perse, (come la definizione), non si recuperano piu?

E' giusto un compromesso, piu si diventa bravi, piu gli scatti RAW son gia ottimi di loro... altrimenti... usremmo tutti una fotocamera 360 gradi in presa continua montata sul berretto, e poi faremmo sani crop e aggiustamenti....



AlphaTau
Nikonista
Messaggio: #17
Devo dire che ogni tanto rimango spiazzato dalle domande... anche se si travestono da spunti di discussione.

Il crop è un ritaglio? Si.
Il crop è una fotografia? Se vuoi la perfezione semantica, è un ritaglio di una fotografia. Se ti accontenti dell'italiano semplice, certo, è una fotografia. Viene da un sistema ottico che ha catturato la luce con una pellicola o un sensore? è stata "disegnata con la luce"? e allora è una fotografia.

E questo lo si può mettere affianco a "fotografia o immagine?"
andreasoft
Messaggio: #18
QUOTE(AlphaTau @ Jun 7 2011, 03:00 PM) *
... Il crop è un ritaglio? Si.
Il crop è una fotografia? Se vuoi la perfezione semantica ... allora è una fotografia. ...


La domanda è interessante, anche se ovviamente si inserisce in un filone tutt'altro che "nuovo".

Su cos'è la Fotografia e che cos'è UNA fotografia ci sono volumi enciclopedici e quasi 200 anni di discussioni.

Ogni fotografo ha la sua concezione di fotografia, o quantomeno appartiene ad una certa "corrente".

Faccio un paio di esempi.

Da un lato Henri Cartier Bresson vietava categoricamente che si reinquadrasse un suo negativo. Per lui la foto ERA il negativo, ed era il prodotto istantaneo della linea occhio-cervello-cuore; secondo lui un taglio non produce una foto, è solo il fotografo che deve cogliere un istante significativo ed una composizione "magica", producendo così il negativo "perfetto"; HCB faceva apporre dei timbri dietro le stampe che certificassero la stampa a pieno fotogramma, e negli ultimi tempi faceva stampare con il portanegativi limato, in modo che il bordo nero intorno alla foto facesse da "prova" che la foto non era stata reinquadrata.

Dal lato opposto, almeno due generazioni di fotografi matrimonialisti hanno inquadrato approssimativamente con i loro formati quadrati (o pseudo quadrati) medio formato, decidendo poi il taglio finale in camera oscura. Anche Ansel Adams credo non si facesse problemi a reinquadrare il negativo.

La mie linea di pensiero si avvicina molto ad HCB, ovviamente non così tassativa, però sono della corrente di pensiero secondo la quale un fotografo deve fare il 90% del suo lavoro "sul campo". Un piccolo taglietto, una rifinitura leggerissima ai bordi ci sta tutta per me.

Però, prendere una foto inquadrata "a ciufolo" e ridurla della metà della superficie dicendo che noi abbiamo "scattato" quella "foto", beh, .... non so .... quella per me non è (e non può essere) una foto. Addirittura ho sentito "storie dell'orrore" di gente che dice "tanto c'ho 24 MPixel, che mi importa di saper inquadrare, faccio tutto con lo zoom 24-70 .... "

Consiglio la lettura de "Il pensiero dei Fotografi" di Guido Valtorta, una lettura illuminante, ed un modo per accrescere la propria cultura fotografica.

Messaggio modificato da andreasoft il Jun 7 2011, 02:47 PM
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio