Volevo rendere noto agli interessati che dal 19 luglio e fino al 26, ogni sera dalle ore 21 alle 24, si terrà la mostra "Per fare un albero...". Con il patrocinio del Comune di Termoli, della FIAF e dell'associazione culturale ONLUS: Officina Fotografica, saranno esposte foto Fine Art di Renato Corradi e del nostro Walter Caterina (Walter 55 detto anche il DOC ).
Congratulazioni a Walter, una bella soddisfazione!!!
Ciao,
Marco.
Ciao,
Marco.
Complimenti Walter, un caro saluto!
Grazie Claudio, Stefano, Marco e Salvatore!
Per quanto possa valere un parere sogettivo direi che la mostra ci ha dato davvero delle belle soddisfazioni. Ad ogni buon conto spero di fare cosa gradita nell'allegare il catalogo multimediale, che si può scaricare a questo indirizzo:
http://www.mediafire.com/file/1njkixxyhio/...areUnAlbero.exe
Le foto sono state scattate tutte in "fine art" ovvero su carte pregiate (Hanemule Photo Rag e Baryta) e con inchiostri a pigmenti. Renato ha stampato solo BN utilizzando inchiostri a pigmenti di carbone e io anche a colori utilizzando i K3 della Epson, e peccato che le riproduzioni in video saino ben lontane dal fascino degli originali... comunque ne danno un'idea.
Abbiamo deciso anche di accompagnare le foto con degli haiku scritti per l'occasione da un nostro amico poeta e scrittore.
Solo due parole sull' Haiku per apprezzarlo al meglio:
L’ Haiku è un componimento poetico rigorosamente composto di tre versi rispettivamente di 5 – 7 – 5 sillabe.
È una poesia dai toni semplici e asciutti , che fa a meno di congiunzioni e di altri elementi lessicali, e che trae la sua forza dalle suggestioni della natura e le sue stagioni. L’haiku fu creato in Giappone nel secolo XVII e deriva dal tanka, componimento poetico di 31 sillabe che risale già al IV secolo. Per l’estrema brevità richiede una grande sintesi di pensiero e d’immagine. Soggetto dell’haiku sono scene rapide ed intense che rappresentano, in genere, la natura e le emozioni che esse lasciano nell’animo dell’haijin (il poeta). La mancanza di nessi evidenti tra i versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, quasi come una traccia che sta al lettore completare.
Gli haiku tradizionali non hanno alcun titolo.
In Giappone si calcola che più di dieci milioni di persone (circa il 10% della popolazione) si diletta a scrivere haiku.
Una nota particolare merita la colonna sonora che ha accompagnato tutta la mostra compoista da musiche originali degli anni 30-40.
Abbiate pazienza perchè il download è un po' lungo...e... accendete le casse.
Ancora un ringraziamento a tutti.
Per quanto possa valere un parere sogettivo direi che la mostra ci ha dato davvero delle belle soddisfazioni. Ad ogni buon conto spero di fare cosa gradita nell'allegare il catalogo multimediale, che si può scaricare a questo indirizzo:
http://www.mediafire.com/file/1njkixxyhio/...areUnAlbero.exe
Le foto sono state scattate tutte in "fine art" ovvero su carte pregiate (Hanemule Photo Rag e Baryta) e con inchiostri a pigmenti. Renato ha stampato solo BN utilizzando inchiostri a pigmenti di carbone e io anche a colori utilizzando i K3 della Epson, e peccato che le riproduzioni in video saino ben lontane dal fascino degli originali... comunque ne danno un'idea.
Abbiamo deciso anche di accompagnare le foto con degli haiku scritti per l'occasione da un nostro amico poeta e scrittore.
Solo due parole sull' Haiku per apprezzarlo al meglio:
L’ Haiku è un componimento poetico rigorosamente composto di tre versi rispettivamente di 5 – 7 – 5 sillabe.
È una poesia dai toni semplici e asciutti , che fa a meno di congiunzioni e di altri elementi lessicali, e che trae la sua forza dalle suggestioni della natura e le sue stagioni. L’haiku fu creato in Giappone nel secolo XVII e deriva dal tanka, componimento poetico di 31 sillabe che risale già al IV secolo. Per l’estrema brevità richiede una grande sintesi di pensiero e d’immagine. Soggetto dell’haiku sono scene rapide ed intense che rappresentano, in genere, la natura e le emozioni che esse lasciano nell’animo dell’haijin (il poeta). La mancanza di nessi evidenti tra i versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, quasi come una traccia che sta al lettore completare.
Gli haiku tradizionali non hanno alcun titolo.
In Giappone si calcola che più di dieci milioni di persone (circa il 10% della popolazione) si diletta a scrivere haiku.
Una nota particolare merita la colonna sonora che ha accompagnato tutta la mostra compoista da musiche originali degli anni 30-40.
Abbiate pazienza perchè il download è un po' lungo...e... accendete le casse.
Ancora un ringraziamento a tutti.
Non solo ottima fotografia, ma un’Opera di spessore, pensata, progettata e realizzata con grande maestria.
L’intuizione degli Haiku è geniale: accompagnano l’espressività delle immagini in modo discreto ma estremamente incisivo.
C’è da imparare.
Un altro centro caro Walter
Complimenti
L’intuizione degli Haiku è geniale: accompagnano l’espressività delle immagini in modo discreto ma estremamente incisivo.
C’è da imparare.
Un altro centro caro Walter
Complimenti
Grande Walter................ i miei complimenti.
Un ottimo lavoro! complimenti Walter e Renato!
Anna
Anna
Complimenti anche da parte mia.
Saluti
Saluti