Spesso conserviamo gli obiettivi in ambienti il più possibile asciutti, ma cerchiamo degli stratagemmi per difenderli dall'umidità che può entrare negli nella nostra casa, magari con sali deumidificatori od altro.
Ho pensato che forse si potrebbero utilizzare i sacchetti con la valvola sotto vuoto usati per conservare gli abiti.
Inserire gli obiettivi, magari avvolti in un panno, oppure nel loro astuccio originale, all'interno di un sacchetto a tenuta con valvola, poi chiudere la confezione, anche posizionando all'interno dei sali, e poi aspirare l'aria con un aspirapolvere e chiudere la valvolina prima di riporre nell'armadio che utilizziamo di solito.
Che ne dite, potrebbe essere un'idea valida?

Beh....se prevedi di non utilizzare un obiettivo per mesi o anni, può darsi.
Ma io li uso di frequente e quel metodo diventerebbe.....stressante.

ciao

Sarebbe meglio inscatolarli in contenitori con atmosfera protetta, dove l'ossigeno è stato sostituito all'anidride carbonica. Sarebbe tuttavia alquanto impegnativo e poi servirebbe a poco, anzi a nulla, come del resto la conservazione sottovuoto che non garantisce affatto l'eliminazione dell'umidità.

Meglio utilizzare un armadietto ad hoc nel quale praticare un'apertura sulla quale inserire una ventolina tipo quelle di raffreddamento dei pc in modo da mantenere l'aria in movimento. L'unico modo efficace per aiutare l'evaporazione e prevenire quindi l'umidità.

Se non li usi spesso, non mi sembra una brutta idea ...

I silicagel in un ambiente ermetico non servono assolutamente a nulla, poiché assorbono l'umidità sì, ma quella umidità rimane poi a stretto contatto con l'attrezzatura e il microclima quindi rimane lo stesso, con o senza sali.

Per passione mi capita spesso di mettere mano ad ottiche con muffe, condense varie e brutti odori, in questi anni ho maturato delle certezze che spero siano di aiuto comune:
Mai tenere oggetti fotografici in vetrine, scrivanie, mobili in genere appoggiati nei muri maestri (perimetrali) delle case, sempre meglio utilizzare mobili appoggiati nei muri interni e stanze più soleggiate (evitare la classica stanza esposta a Nord, quella che rimane più fredda)
Evitare di riporre ottiche o fotocamere negli astucci o borse pronto per molto tempo, io ho tutto in una vetrina che apro spesso
Da evitare armadi blindati, casseforti, insomma luoghi con pessima circolazione d'aria e con grandi escursioni termiche (tipiche degli armadi di metallo), meglio quindi la classica vetrinetta di legno, il legno è un pessimo conduttore termico, meno sbalzi termici, meno condensa, meno umidità; le muffe sono funghi che si riproducono in ambienti molto umidi.
Io ho sempre fotografato ovunque, ai tropici e in nord Europa, in spiaggia ed in mezzo alla neve, se tutto è ben pulito ed asciugato (e riposto in ambienti come sopra) l'attrezzatura non ne risente. Importantissimo è mettere le varie borse ed astucci all'aria di una bella giornata ventosa, io lo faccio spesso.
Lieto di aver dato il mio piccolo ed umile contributo a questa utilissima discussione
Amedeo-La Spezia

Ben ritrovato Amedeo, ricordo ancora la tua epica avventura con il bighera smontato e ricosruito pesso per pezzo...

Sempre utilissimi i tuoi consigli.

Ben ritrovato Amedeo, ricordo ancora la tua epica avventura con il bighera smontato e ricosruito pesso per pezzo...

Sempre utilissimi i tuoi consigli.

Già :-) la ricordo anch'io, mi era venuta la febbre da prestazione! effettivamente non intervengo molto anche se seguo con interesse il forum, sempre interessante e pieno di ottimi consigli. Ora sono alle prese con un trittico di ottiche Contarex, da sogno... ma con problemi vari (muffe, decollaggi...), purtroppo il regolamento vieta altri brands
Amichevolmente
Amedeo-La Spezia

Già :-) la ricordo anch'io, mi era venuta la febbre da prestazione! effettivamente non intervengo molto anche se seguo con interesse il forum, sempre interessante e pieno di ottimi consigli. Ora sono alle prese con un trittico di ottiche Contarex, da sogno... ma con problemi vari (muffe, decollaggi...), purtroppo il regolamento vieta altri brands
Amichevolmente
Amedeo-La Spezia

Ah ma eri tu quello del bighiera alluvionato? Mi tolgo il cappello allora, bel lavoro!

Federico
p.s.: Carlo, credo che l'atmosfera protetta si faccia togliendo anche l'ossigeno e lasciando il solo azoto, gas inerte a differenza dell'ossigeno... purtroppo non è una cosa alla portata dell'utente comune

Già :-) la ricordo anch'io, mi era venuta la febbre da prestazione! effettivamente non intervengo molto anche se seguo con interesse il forum, sempre interessante e pieno di ottimi consigli. Ora sono alle prese con un trittico di ottiche Contarex, da sogno... ma con problemi vari (muffe, decollaggi...), purtroppo il regolamento vieta altri brands
Amichevolmente
Amedeo-La Spezia

Nel sushi bar puoi tranquillamente deliziarci con le tue nuove sfide, che lasciano sempre tutti con il naso incollato al monitor. Anche se di altri brand non vi sono problemi... ecco, evita di ripare un'ottica Canon e consiglia il malcapitato di passare a Nikon.

Ah ma eri tu quello del bighiera alluvionato? Mi tolgo il cappello allora, bel lavoro!

Federico
p.s.: Carlo, credo che l'atmosfera protetta si faccia togliendo anche l'ossigeno e lasciando il solo azoto, gas inerte a differenza dell'ossigeno... purtroppo non è una cosa alla portata dell'utente comune

Certo Federico, sono macchine professionali non alla portata di tutti, per questo avevo detto che era un'operazione irrealizzabile, a meno che uno lavovi come minimo in un grosso supermercato e centro di confezionamento alimentare. L'ossigeno comunque non viene tolto, ma aggiungendo l'Azoto che ha un peso molecolare maggiore, di deposita sul fondo e l'Ossigeno se ne esce da solo.

Per passione mi capita spesso di mettere mano ad ottiche con muffe, condense varie e brutti odori, in questi anni ho maturato delle certezze che spero siano di aiuto comune:
Mai tenere oggetti fotografici in vetrine, scrivanie, mobili in genere appoggiati nei muri maestri (perimetrali) delle case, sempre meglio utilizzare mobili appoggiati nei muri interni e stanze più soleggiate (evitare la classica stanza esposta a Nord, quella che rimane più fredda)
Evitare di riporre ottiche o fotocamere negli astucci o borse pronto per molto tempo, io ho tutto in una vetrina che apro spesso
Da evitare armadi blindati, casseforti, insomma luoghi con pessima circolazione d'aria e con grandi escursioni termiche (tipiche degli armadi di metallo), meglio quindi la classica vetrinetta di legno, il legno è un pessimo conduttore termico, meno sbalzi termici, meno condensa, meno umidità; le muffe sono funghi che si riproducono in ambienti molto umidi.
Io ho sempre fotografato ovunque, ai tropici e in nord Europa, in spiaggia ed in mezzo alla neve, se tutto è ben pulito ed asciugato (e riposto in ambienti come sopra) l'attrezzatura non ne risente. Importantissimo è mettere le varie borse ed astucci all'aria di una bella giornata ventosa, io lo faccio spesso.
Lieto di aver dato il mio piccolo ed umile contributo a questa utilissima discussione
Amedeo-La Spezia

Trovo i suggerimenti di Amedeo utili e molto sensati, seguendo queste semplici regole si eviteranno sicuramente tutti i problemi di muffe.

I silicagel in un ambiente ermetico non servono assolutamente a nulla, poiché assorbono l'umidità sì, ma quella umidità rimane poi a stretto contatto con l'attrezzatura e il microclima quindi rimane lo stesso, con o senza sali.

Io penso che una volta che l' umidità residua è stata assorbita dai sali non possa più creare danni; quello che si sottovaluta nell' uso del silicagel è la sua efficienza dovuta all' uso di bustine ormai esauste in quanto sature.
Il silicagel, per essere efficace, deve essere garantito efficiente dal produttore che lo consegna sigillato o da una sua rigenerazione effettuata con metodo appropriato; la pratica di metterlo sul termosifone è quasi inutile, le temperature necessarie sono molto più alte.
Si dovrebbe mettere in forno o, meglio, nel microonde, pesando prima e dopo la sostanza in modo da essere certi che l' acqua sia effettivamente evaporata.

Ale

Ho obiettivi acquistati quasi 40 anni fa e non hanno nessun problema, li ho sempre tenuti in casa, nelle borse e zaini fotografici.
Ovviamente li tengo lontano da zone umide, o troppo fredde, o troppo calde.
Metterli sottovuoto o usare gas inerti (tipo azoto) a me francamente sembra una follia .

Ho obiettivi acquistati quasi 40 anni fa e non hanno nessun problema, li ho sempre tenuti in casa, nelle borse e zaini fotografici.
Ovviamente li tengo lontano da zone umide, o troppo fredde, o troppo calde.
Metterli sottovuoto o usare gas inerti (tipo azoto) a me francamente sembra una follia .

Infatti....

in poche parole non andrebbe bene nemmeno nei loro astucci in dotazione??

in poche parole non andrebbe bene nemmeno nei loro astucci in dotazione??

L' astuccio non è pensato per proteggere dall' umidità, anzi; il suo scopo potrebbe essere la protezione da polvere ed urti, ma se conservato in ambiente umido, potrebbe addirittura peggiorare le cose in quanto non consentendo scambi di aria creerebbe il famoso microclima fertile per le spore.
Secondo me, meglio conservare le ottiche libere ed, eventualmente, usare le custodie per il trasporto; che poi, francamente, io le trovo veramente inutili.

Ale

io ho le mie lenti in una vetrina di noce con un vetro davanti e le ho sempre messe a testa in giu riposte nei loro astucci...essendo un mobile fatto interamente a mano non è sigillato e un minimo di aria riesce a circolare all'interno.
pensavo a un piccolo deumidificatore a sali all'interno del mobile e lasciare le lenti fuori dai loro astucci?


altrimenti un bel dry box

io ho le mie lenti in una vetrina di noce con un vetro davanti e le ho sempre messe a testa in giu riposte nei loro astucci...essendo un mobile fatto interamente a mano non è sigillato e un minimo di aria riesce a circolare all'interno.
pensavo a un piccolo deumidificatore a sali all'interno del mobile e lasciare le lenti fuori dai loro astucci?


altrimenti un bel dry box

L'ideale è utilizzarle di più e lasciarle riposte per pochissimo tempo.

io le ho fra le mani tutti i giorni...

Durante i lavori esterni trasporto tutto con due valige trolley della Explorer Case nei servizi matrimoniali,e quando vado in qualche posto estremo ho due zaini ma devo dire che con un po di accortezza non ho mai avuto problemi...e se ci sono ci pensa l'assicurazione

io le ho fra le mani tutti i giorni...

Durante i lavori esterni trasporto tutto con due valige trolley della Explorer Case nei servizi matrimoniali,e quando vado in qualche posto estremo ho due zaini ma devo dire che con un po di accortezza non ho mai avuto problemi...e se ci sono ci pensa l'assicurazione

Allora sei in una botte di ferro!!!

Io penso che una volta che l' umidità residua è stata assorbita dai sali non possa più creare danni; quello che si sottovaluta nell' uso del silicagel è la sua efficienza dovuta all' uso di bustine ormai esauste in quanto sature.
Il silicagel, per essere efficace, deve essere garantito efficiente dal produttore che lo consegna sigillato o da una sua rigenerazione effettuata con metodo appropriato; la pratica di metterlo sul termosifone è quasi inutile, le temperature necessarie sono molto più alte.
Si dovrebbe mettere in forno o, meglio, nel microonde, pesando prima e dopo la sostanza in modo da essere certi che l' acqua sia effettivamente evaporata.
Ale

Condivido: personalmente tengo tutto in qualche scatola di plastica con delle bustine di silica gel rigenerabile che cambia colore assorbendo umidità: arancione da asciutto, blu scuro quando è saturo di umidità.
Di tanto in tanto, (quando me ne ricordo) approfitto del forno già caldo per qualche cottura per asciugarli col calore residuo.

E' vero anche che qualche precauzione è utile, ma tranne casi particolari soluzioni estreme sono poco pratiche.
Paolo

Interessanti le risposte date da molti, noto però che la maggior parte di voi non utilizza armadi blindati o cassette di sicurezza metalliche per riporre il materiale fotografico, nemmeno quando parte e non porta tutto con se.
L'idea del "sotto vuoto" mi è venuta, invece, pensando ad una fuciliera blindata, la quale non può essere forata con gli attrezzi usuali e quindi non ha nemmeno fessure per consentire lo scambio gassoso con l'esterno. Poi essendo il metallo sempre freddo, è anche una calamita per la condensa dei vapori.
Grazie a tutti per il contributo!

Ho sempre tenuto tutto in vecchi armadi di legno (che apro spesso), in casa, da oltre 30 anni, senza particolari accorgimenti. Mai avuto muffe o condense.

Ho sempre tenuto tutto in vecchi armadi di legno (che apro spesso), in casa, da oltre 30 anni, senza particolari accorgimenti. Mai avuto muffe o condense.

Quoto quanto sopra e mi domando: ma parliamo di reliquie o di attrezzatura fotografica?
Se il problema non se lo pongono le case costruttrici, che imballano le apparecchiature solo con una busta di plastica e i granellini (non sempre) di silice, perchè ce lo dobbiamo porre noi?
Eppure per venire dal Giappone o dalla Cina le nostre macchine e le nostre ottiche attraversano gli oceani, ammucchiate in container, nelle stive umide di sporche navi da carico.
Comunque, se ciò vi può tranquillizzare, ho macchine ed ottiche vecchie di quasi quaranta anni, utilizzate in spiagge con sole cocente, sotto la pioggia o con la neve, trattate solo con una normale pulizia o asciugatura dopo l'utilizzo, prima di riporle in borse; mai avuto problemi.
Se invece l'attrezzatura serve solo per farla guardare, costruite una bacheca di vetro con un climatizzatore automatico, tipo quella della Gioconda, ad esempio, e vivrete sonni tranquilli per centinaia di anni.
Nostro signore Gesù disse un giorno ad uno storpio: "alzati e cammina"; ebbene oggi io vi dico "uscite e fotografate"!
Saluti
Franco

Interessanti le risposte date da molti, noto però che la maggior parte di voi non utilizza armadi blindati o cassette di sicurezza metalliche per riporre il materiale fotografico, nemmeno quando parte e non porta tutto con se.
L'idea del "sotto vuoto" mi è venuta, invece, pensando ad una fuciliera blindata, la quale non può essere forata con gli attrezzi usuali e quindi non ha nemmeno fessure per consentire lo scambio gassoso con l'esterno. Poi essendo il metallo sempre freddo, è anche una calamita per la condensa dei vapori.
Grazie a tutti per il contributo!

Io utilizzo da ormai molti anni un armadio blindato (tipo le fuciliere).......la chiusura non è completamente sigillata, un passaggio di aria attraverso la porta esiste. Poi ho l'accortenza di aprirla spesso. Non ho mai avuto problemi di condensa e umidità...... e poi mi fanno più paura i ladri di queste ultime due.

ciao