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Dof E Iperfocale On Camera
comodo?
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GP53
Messaggio: #26
QUOTE(cridemichel @ Sep 22 2009, 10:15 PM) *
no non è uno scherzo, con la mia D80 faccio così, poiché anche
la preview della DOF non è che sia proprio di grande aiuto
specialmente in condizioni di scarsa luce.
Tra l'altro consultare una tabella richiede sicuramente più tempo
che fare i conti suddetti,

ciao Cristiano



Ciao Cristiano,
scusami, non volevo sottovalutare il tuo intervento; la mia era una battuta, ma credimi che l’intenzione era comunque cordiale smile.gif
La questione è che, a prescindere da come si può ottenere la distanza alla quale focheggiare per sfruttare l’iperfocale, è di fatto impossibile avvalersi delle indicazioni presenti sugli obiettivi af per selezionare in manuale tale distanza.
Nelle vecchie ottiche, da una certa chiusura in poi i diaframmi erano di colore diverso e sulla scala delle distanze erano riportati trattini del colore corrispondente che indicavano la pdc anteriore e posteriore rispetto alla distanza di messa a fuoco. Grazie a questi trattini si avevano dei riferimenti precisi (relativamente…) per ridurre la distanza di maf sfruttando l’iperfocale. Il concetto, come sappiamo, è che è inutile “sprecare” la pdc posteriore quando questa ricade oltre l’infinito (…).
Nelle nuove ottiche queste indicazioni non sono più presenti e l’unico riferimento è la distanza di messa a fuoco che vediamo nella finestrella dell'obiettivo. Distanza della quale, in effetti, sono comunque forniti valori molto approssimativi e anche quelli limitatamente alle distanze più ravvicinate.
Ti faccio un esempio pratico: nel 16-85 l’ultima distanza di maf indicata è quella di 1,5 metri, dopo la quale è riportato solo il simbolo dell’infinito. Bene, la distanza fra questi due punti è di 9 millimetri. Nove millimetri di spostamento nei quali sono ricomprese tutte le distanze fra questi due estremi!
Con tale approssimazione è evidente che anche se si determina la distanza a cui focheggiare in base alla focale e al diaframma (vuoi applicando le tue formule piuttosto che stampandosi una tabellina con i valori più comodamente forniti da dofmaster.com) è praticamente impossibile impostare tale distanza sulla ghiera di messa a fuoco!
Ne consegue, a mio parere, che l’unico modo è quello di focheggiare visivamente nel mirino su un punto che, ad occhio, stimiamo essere alla distanza voluta, con tutta la difficoltà che ne consegue soprattutto alle focali più corte (che poi sono quelle nell’ambito delle quali si usa maggiormente l’iperfocale).

L’implementazione sw proposta da fabco77 è certamente interessante, ma ancor di più lo sarebbe la funzione automatica “manda in iperfocale” spiritosamente suggerita da gianluca.f wink.gif , la quale, a pensarci bene, non credo che sarebbe così impossibile da realizzare. O no? hmmm.gif

Gianni

Franco_
Messaggio: #27
QUOTE(Alemannozzi @ Sep 23 2009, 01:38 AM) *
Scusate, un atroce dubbio, non mi picchiate, ma la focale E' la focale riportatata sul barilotto dell'obiettivo, sia in DX che in FX, senza distinzione o si deve applicare il coefficente di moltiplicazione (1,5 in caso di Dx)?

Con la testa sotto i vostri piedi...


La focale è quella riportata sul barilotto, ma il fattore DX/FX c'entra eccome se c'entra anche se è "nascosto" dal parametro c, il circolo di confusione, che vale 0,02mm per il DX e 0,03mm per FX...


QUOTE(cridemichel @ Sep 22 2009, 10:30 PM) *
...
l'iperfocale è semplicemente f^2 / N*c (vedi mio post precedente),
...


cridemichel
Messaggio: #28
QUOTE(Alemannozzi @ Sep 23 2009, 01:27 AM) *
Signor Sulu, ci "mandi in iperfocale", bellissimo! biggrin.gif

Appoggio, anche se solo moralmente, l'idea di queste informazioni in camera. Veramente brillante!

Scusa Cristiano, vedo che sei molto preparato, non c'è un sistema più approssimato ma più semplice e veloce per un ferrovecchio come me, per il calcolo della distanza di iperfocale, data Apertura e Focale? Qualcosa tipo diviso 5 moltiplicato 4...

Grazie comunque! Saluti


calcolare f^2/Nc considerando un caso di riferimento come ad es. N=1 f=50 mm è
esattamente come fare "diviso 5 moltiplicato 4" infatti come ho già spiegato
se ad es. abbiamo f=25 mm N=3.2 considerando che H(50 mm,1) = 125 m (su APS-C)
si riduce alle seguenti operazioni:
H = 125 m * (25/50)^2 / 3.2 = 125/4/3.2 = 10 m (circa)
per fare questi conti puoi anche usare delle approssimazioni
grossolane in modo da semplificarli come ho appena fatto io 3.2 circa 3
ecc.

ciao Cristiano
cridemichel
Messaggio: #29
QUOTE(GP53 @ Sep 23 2009, 04:17 AM) *
Ciao Cristiano,
scusami, non volevo sottovalutare il tuo intervento; la mia era una battuta, ma credimi che l’intenzione era comunque cordiale smile.gif
La questione è che, a prescindere da come si può ottenere la distanza alla quale focheggiare per sfruttare l’iperfocale, è di fatto impossibile avvalersi delle indicazioni presenti sugli obiettivi af per selezionare in manuale tale distanza.
Nelle vecchie ottiche, da una certa chiusura in poi i diaframmi erano di colore diverso e sulla scala delle distanze erano riportati trattini del colore corrispondente che indicavano la pdc anteriore e posteriore rispetto alla distanza di messa a fuoco. Grazie a questi trattini si avevano dei riferimenti precisi (relativamente…) per ridurre la distanza di maf sfruttando l’iperfocale. Il concetto, come sappiamo, è che è inutile “sprecare” la pdc posteriore quando questa ricade oltre l’infinito (…).
Nelle nuove ottiche queste indicazioni non sono più presenti e l’unico riferimento è la distanza di messa a fuoco che vediamo nella finestrella dell'obiettivo. Distanza della quale, in effetti, sono comunque forniti valori molto approssimativi e anche quelli limitatamente alle distanze più ravvicinate.
Ti faccio un esempio pratico: nel 16-85 l’ultima distanza di maf indicata è quella di 1,5 metri, dopo la quale è riportato solo il simbolo dell’infinito. Bene, la distanza fra questi due punti è di 9 millimetri. Nove millimetri di spostamento nei quali sono ricomprese tutte le distanze fra questi due estremi!
Con tale approssimazione è evidente che anche se si determina la distanza a cui focheggiare in base alla focale e al diaframma (vuoi applicando le tue formule piuttosto che stampandosi una tabellina con i valori più comodamente forniti da dofmaster.com) è praticamente impossibile impostare tale distanza sulla ghiera di messa a fuoco!
Ne consegue, a mio parere, che l’unico modo è quello di focheggiare visivamente nel mirino su un punto che, ad occhio, stimiamo essere alla distanza voluta, con tutta la difficoltà che ne consegue soprattutto alle focali più corte (che poi sono quelle nell’ambito delle quali si usa maggiormente l’iperfocale).

L’implementazione sw proposta da fabco77 è certamente interessante, ma ancor di più lo sarebbe la funzione automatica “manda in iperfocale” spiritosamente suggerita da gianluca.f wink.gif , la quale, a pensarci bene, non credo che sarebbe così impossibile da realizzare. O no? hmmm.gif

Gianni

ciao Gianni,
avevo comunque compreso che le tue intenzioni erano cordiali quindi
non preoccuparti.
Riguardo al problema posto in questo thread sono comunque d'accordo
che sarebbe molto utile avere le indicazioni di DOF, iperfocale e distanza
nel mirino o nel display.
Anch'io ad esempio nel mio AF-S 50 ho un'indicazione della distanza e della DOF
nell'obiettivo analoga al tuo 16-85, quindi di dubbia utilità.
La grandezza sicuramente fondamentale che dovrebbe fornire la fotocamera
è la distanza di MAF poichè con le tabelle o con le formule comunque
è necessario averla ed una stima a spanne non è sempre efficace.
Infine il passaggio immediato alla distanza iperfocale, anche secondo me,
potrebbe essere una funzionalità interessante ed utile,

ciao Cristiano

gianlucaf
Nikonista
Messaggio: #30
comunque io non credo si possano avere misure precise a distanze oltre i 15/20 metri.
l'ottica non può essere così perfetta, vedo il 18-70 che balla... figuriamoci.
Una cosa è calcolare la distanza e mettere a fuoco un oggetto a quella distanza
un altra e far bloccare il fuoco a 15 piuttosto che 25 metri.
Franco_
Messaggio: #31
Anche io ho dei dubbi sulla precisione relativa alla distanza... è per questo che in precedenza non avevo "parteggiato" per le informazioni riguardanti la PdC (DOF); calcolare l'iperfocale, invece, è decisamente più facile.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #32
QUOTE(Franco_ @ Sep 22 2009, 07:24 PM) *
Per il calcolo dell'iperfocale non serve conoscere la distanza del soggetto, basta la focale dell'obiettivo ed il diaframma utilizzato... tutte informazioni che la fotocamera conosce benissimo...

La distanza serve per la PdC...


Ciao Franco, direi che l'iperfocale è assimilabile alla PdC (è la distanza alla quale si ottiene la più ampia profondità di campo percepito nitido, partendo dall'infinito, ad un dato diaframma), quindi non è correlata direttamente alla focale dell'obiettivo in uso ma al rapporto di ingrandimento usato.
Se c'è in giro qualche macrofotografo ci può illuminare meglio di quanto non riesca a fare io.
Ti saluto cordialmente.

Messaggio modificato da freeman1261 il Sep 23 2009, 11:18 AM
cridemichel
Messaggio: #33
QUOTE(freeman1261 @ Sep 23 2009, 12:15 PM) *
Ciao Franco, direi che l'iperfocale è assimilabile alla PdC (è la distanza alla quale si ottiene la più ampia profondità di campo percepito nitido, partendo dall'infinito, ad un dato diaframma), quindi non è correlata direttamente alla focale dell'obiettivo in uso ma al rapporto di ingrandimento usato.
Se c'è in giro qualche macrofotografo ci può illuminare meglio di quanto non riesca a fare io.
Ti saluto cordialmente.

la distanza iperfocale H si calcola così:
H=f^2 / (N*c)
dove f=focale N=apertura e c=circolo di confusione,
il rapporto d'ingrandimento non c'entra nulla
ciao Cristiano
cecco.77
Messaggio: #34
QUOTE(Alemannozzi @ Sep 23 2009, 01:38 AM) *
Scusate, un atroce dubbio, non mi picchiate, ma la focale E' la focale riportatata sul barilotto dell'obiettivo, sia in DX che in FX, senza distinzione o si deve applicare il coefficente di moltiplicazione (1,5 in caso di Dx)?

Con la testa sotto i vostri piedi...

la focale è quella riportata sul barilotto... la moltiplicazione del fattore di crop è per conoscere il campo inquadrato in base all'esperienza del 35mm

Messaggio modificato da cecco.77 il Sep 23 2009, 01:01 PM
Lutz!
Messaggio: #35
Qualche precisazione tecnica...
Se smontate un obiettivo D (vedere mio thread sulla riparazione 18-55) scoprirete che la distanza trasmessa dalla CPU dell-obiettivo alla camera e' assai approssimata, infatti tale distanza e' calcolata grazie al segnale proveniente da 4 contatti striscianti, ovvero abbiamo 4 bit (16 valori possibili al massimo). Per gli scopi del sistema AF-D vanno piu che bene.

Sicuramente la mancanza della ghiera graduata di AF e' una gran perdita, su tali ghiere era pure indicata per diaframmi molto chiusi la distanza iperfocale, ma a parte questo, il calcolo va fatto una volta sola a mio avviso, se no non ha molto senso usarla.

In genere si usa la Distanza iperfocale quando ci si vuole concentrare sulla inquadratura, e esser rapidi allo scatto, senza perder tempo in messa a fuoco (es soggetto in rapido movimento) etc etc... Tutte cose che si fanno di solito in giornata di pieno sole, per il "piacere" di scoprire l-essenza della fotografia, a una ottica fissa magari, senza nemmeno dove focheggiare...

Comunque, il miosogno di reflex, e' quella con un firmware di funzioni programmabili dall-utente, in modo che ciascuno sia libero la dove possibile, di programmarsi da se funzioni desiderate e non direttamente previste dalla fabbrica.. Alla fine una Dslr di oggi e' un mini/super computer, sia come sistema di controllo hardware, che come elaborazione segnale....
-missing
Messaggio: #36
Perché complicarsi la vita?

Esiste una regoletta empirica che recita: "focus 1/3 from the bottom of the frame for the maximum depth of field".

Il che tradotto in soldoni, sarebbe: monta un grandangolo verace, chiudi a F11 o giù di lì, blocca l'autofocus sul terzo vicino del tuo campo di fiorellini, ricomponi e scatta.

Il giochetto riesce quasi sempre. Senza tabelle o sofismi elettronici.
fabco77
Messaggio: #37
QUOTE(paolodes @ Sep 23 2009, 05:00 PM) *
Perché complicarsi la vita?

Esiste una regoletta empirica che recita: "focus 1/3 from the bottom of the frame for the maximum depth of field".

Il che tradotto in soldoni, sarebbe: monta un grandangolo verace, chiudi a F11 o giù di lì, blocca l'autofocus sul terzo vicino del tuo campo di fiorellini, ricomponi e scatta.

Il giochetto riesce quasi sempre. Senza tabelle o sofismi elettronici.


Regoletta pratica e molto apprezzabile! grazie.gif

Come ho detto in precedenza, le eventuali informazioni su pdc e iperfocale ( per esempio qualcosa che reciti." H 1,5" stando a significare che sono a fuoco tutti gli oggetti da 1,5m all'infinito) sarebbero un in più, un progresso, insomma, qualcosa tipo le decine di controlli che sono presenti sulle odierne DLSR, di cui molti sono utili, ma non essenziali. Tipo lo schermo info che ruota di 90° sulla D60. Non è essenziale, ma quando giri la macchina si rivela utile.

Ho letto una vecchia discussione (targata 2006) in cui un utente lamentava l'assenza di rimozione della polvere e di formato FX su Nikon....non so quanti commenti ho letto del tipo "nikon ha scelto il DX", "l'FX non serve", "la Nikon non lo sceglie perchè non segue gli altri" "per la polvere basta una pipetta ( questa è una delle boiate più grosse che abbia mai sentito: ho una D40X e mio padre una D60. usate in condizioni pressocchè identiche, l'accumulo di polvere nei 2 sensori è lontano dall'esser simile)"ecc ecc.

Ciò per dire che il progresso è anche fatto di piccole cose, di cui puoi tranquillamente fare a meno, ma se le hai è meglio. Ho guidato per 15 anni con una normale autoradio. Oggi trovo più comodi i comandi al volante.... Per lo meno io la vedo così.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #38
QUOTE(cridemichel @ Sep 23 2009, 01:33 PM) *
la distanza iperfocale H si calcola così:
H=f^2 / (N*c)
dove f=focale N=apertura e c=circolo di confusione,
il rapporto d'ingrandimento non c'entra nulla
ciao Cristiano

Hai ragione tu: Ho controllato e riconosco di essere in errore, pertanto mi scuso, in primo luogo con Franco, e poi con tutti Voi per il mio intervento errato ed inopportuno.
I 30 anni passati dal mio corso di fotografia al liceo debbono aver inciso in qualche modo.
Il forum dopotutto serve anche per ripassarsi qualche regoletta ogni tanto, che non guasta.
grazie.gif per la sopportazione e......vi prego non mandatemi all'iperfocale!!! messicano.gif

QUOTE(paolodes @ Sep 23 2009, 05:00 PM) *
Perché complicarsi la vita?

Esiste una regoletta empirica che recita: "focus 1/3 from the bottom of the frame for the maximum depth of field".

Il che tradotto in soldoni, sarebbe: monta un grandangolo verace, chiudi a F11 o giù di lì, blocca l'autofocus sul terzo vicino del tuo campo di fiorellini, ricomponi e scatta.

Il giochetto riesce quasi sempre. Senza tabelle o sofismi elettronici.

E' vero io ho fatto sempre così. E questa è la pratica.
Ma mi ero scordato la teoria !!!!

Saluti a tutti.
Franco_
Messaggio: #39
QUOTE(freeman1261 @ Sep 23 2009, 07:14 PM) *
Hai ragione tu: Ho controllato e riconosco di essere in errore, pertanto mi scuso, in primo luogo con Franco, e poi con tutti Voi per il mio intervento errato ed inopportuno.
I 30 anni passati dal mio corso di fotografia al liceo debbono aver inciso in qualche modo.
Il forum dopotutto serve anche per ripassarsi qualche regoletta ogni tanto, che non guasta.
grazie.gif per la sopportazione e......vi prego non mandatemi all'iperfocale!!! messicano.gif
E' vero io ho fatto sempre così. E questa è la pratica.
Ma mi ero scordato la teoria !!!!

Saluti a tutti.


Nessun problema smile.gif Del resto gli anni passano per tutti, nel mio caso ne sono passati quasi quaranta laugh.gif
pes084k1
Messaggio: #40
QUOTE(gocrigo @ Sep 23 2009, 01:04 AM) *
salve a tutti...sono passato al digitale da alcuni anni dopo circa 20anni d'analogico e devo dire che questo problema se non in maniera ancora più "grave", si è presentato già prima del digitale. Infatti già negli anni '90, trovare ottiche con la ghiera riportante le indicazioni delle distanze, era difficile...l'avvento dell'autofocus è stato il "passaggio" e a quel tempo, non c'erano neppure corpi che ti fornivano una serie di informazioni presenti oggi nelle digitali. Appoggio in pieno il discorso e mi stupisco che Nikon che si ritiene la Ferrari della fotografia, cada in errori di questo tipo. Parlando da professionista, mi pare sarebbero "funzioni" decisamente utili specialmente per chi inizia e sicuramente più importanti del fatto che si possano fare video...oltre tutto limitati a 5min di ripresa. Ritengo che la macchina del caffè debba fare caffè e la macchina fotografica, fotografie...nel senso che solo quando la tecnologia permetterà di avere un prodotto bivalente sotto tutti gli aspetti, allora ha senso produrlo. Ritengo ci siano altre cose che si potrebbero milgiorare oltre all'introduzione di questi dati ma, per ora mi limito ad appoggiare questa "battaglia" affinchè gli ing. nikon ne prendano coscienza!


Ciao a tutti. L'iperfocale, o, meglio, il fuoco " a zona" richiede scale accurate per DOF e MAF manuale. Nell'epoca del digitale, delle superpellicole e dell'"ibrido" (con scanner), la cosa è comunque critica. Non mi piace l'iperfocale per soggetti lontani: trovo meglio mantenere una eccellente nitidezza all'infinito e/o su dettagli fini e visibili (scritte, muri, fogliame, grana dell'asfalto, griglie...). Per esempio, focheggio sempre il mio VC SW-Heliar 15 mm sulla distanza stimata del soggetto critico (quasi mai all'infinito vero), controllando con il diaframma la PDC sugli elementi di "cornice": la differenza si vede di brutto. Questa ultima tecnica è comunque necessaria per le focali da 20 a 35 mm con apertura fino a f/2.8. Con i luminosi veri o in presenza di curvatura di campo (inesistente negli obiettivi Leica M e cloni) si deve telemetrare di precisione guardando a tutti i dettagli utili, meglio con una reflex. Controllate per favore, magari con un bel mezzo tele a fuoco manuale chiuso a f/5.6, che il vostro vetrino/oculare non sia sfocato verso gli angoli. A me è capitato...
Le attuali Nikon non sono Ferrari, ma al massimo Audi o BMW o Volkswagen ... Tuareg (le pro)...

A presto telefono.gif

Elio
-missing
Messaggio: #41
OK, Elio. Mo' t'hanno capito tutti, come al solito. messicano.gif
Traduci in demotico per il popolino. grazie.gif

Messaggio modificato da paolodes il Sep 23 2009, 07:22 PM
Alemannozzi
Messaggio: #42
QUOTE(cridemichel @ Sep 23 2009, 01:33 PM) *
la distanza iperfocale H si calcola così:
H=f^2 / (N*c)
dove f=focale N=apertura e c=circolo di confusione,
il rapporto d'ingrandimento non c'entra nulla
ciao Cristiano



QUOTE(paolodes @ Sep 23 2009, 05:00 PM) *
Perché complicarsi la vita?

Esiste una regoletta empirica che recita: "focus 1/3 from the bottom of the frame for the maximum depth of field".

Il che tradotto in soldoni, sarebbe: monta un grandangolo verace, chiudi a F11 o giù di lì, blocca l'autofocus sul terzo vicino del tuo campo di fiorellini, ricomponi e scatta.

Il giochetto riesce quasi sempre. Senza tabelle o sofismi elettronici.


Ringrazio entrambi, il primo per la competenza "matematica" e la pazienza, il secondo per la praticità "operativa" guru.gif

Domani faccio qualche prova sul campo. Una ulteriore curiosità, ho un 18-200Vr e concordo con chi nei post precedenti evidenziava la difficoltà di focheggiare a 25 metri piuttosto che a 15, ho notato curiosamente che focheggiando manualmente su infinito oggetti molto distanti e poi attivando l'autofocus il punto di infinito si sposta leggermente avanti o indietro nella scala graduata dell'obiettivo. Come può esserci approssimazione sul concetto di fuoco all'infinito?

Saluti
cridemichel
Messaggio: #43
QUOTE(paolodes @ Sep 23 2009, 05:00 PM) *
Perché complicarsi la vita?

Esiste una regoletta empirica che recita: "focus 1/3 from the bottom of the frame for the maximum depth of field".

Il che tradotto in soldoni, sarebbe: monta un grandangolo verace, chiudi a F11 o giù di lì, blocca l'autofocus sul terzo vicino del tuo campo di fiorellini, ricomponi e scatta.

Il giochetto riesce quasi sempre. Senza tabelle o sofismi elettronici.

se ad es. prendo un 24 mm su APS-C ho un iperfocale con f/11 pari a 2.6 m.
Focheggiando sul primo terzo dal basso dell'inquadratura, assumendo
che il soggetto sia sul terreno e che si stia fotografando in piedi (ad 1,6 m dal terreno con
il piano focale perpendicolare al terreno),
la distanza di MAF è pari a 15 m circa.
Insomma sicuramente ci siamo, anche se la regoletta è un po' approssimativa,
e chiudendo a f/11 si rischia di non sfruttare al meglio la lente per via della diffrazione,

ciao Cristiano
cridemichel
Messaggio: #44
QUOTE(cridemichel @ Sep 24 2009, 09:11 AM) *
se ad es. prendo un 24 mm su APS-C ho un iperfocale con f/11 pari a 2.6 m.
Focheggiando sul primo terzo dal basso dell'inquadratura, assumendo
che il soggetto sia sul terreno e che si stia fotografando in piedi (ad 1,6 m dal terreno con
il piano focale perpendicolare al terreno),
la distanza di MAF è pari a 15 m circa.
Insomma sicuramente ci siamo, anche se la regoletta è un po' approssimativa,
e chiudendo a f/11 si rischia di non sfruttare al meglio la lente per via della diffrazione,

ciao Cristiano


aggiungo anche che se il soggetto non è un prato con i fiorellini ma un oggetto in verticale che può trovarsi
ad una distanza arbitraria focheggiare ad 1/3 dal basso non può proprio funzionare,

ciao Cristiano
-missing
Messaggio: #45
E' ovvio che le regole empiriche non possono pretendere di garantire la precisione assoluta. In compenso sono molto comode... Specialmente quando si ha a che fare con gli obiettivi di oggidì.
-missing
Messaggio: #46
QUOTE(cridemichel @ Sep 24 2009, 09:24 AM) *
... aggiungo anche che se il soggetto non è un prato con i fiorellini ma un oggetto in verticale che può trovarsi ad una distanza arbitraria focheggiare ad 1/3 dal basso non può proprio funzionare ...

Infatti si focheggia sul primo terzo di un piano orizzontale. Che nella foto di paesaggio non è poi così difficile da scovare...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #47
QUOTE(paolodes @ Sep 24 2009, 09:31 AM) *
E' ovvio che le regole empiriche non possono pretendere di garantire la precisione assoluta. In compenso sono molto comode... Specialmente quando si ha a che fare con gli obiettivi di oggidì.

Ma in compenso, le regole empiriche sono quelle che eseguo automaticamente quando scatto, quindi le trovo più naturali ed immediate, rispetto alla pedissequa ricerca di una precisione assoluta che a nella maggioranza dei casi non è necessaria.
A volte a fasi troppi problemi si perde l'attimo.
Comunque ammetto che la ricerca dell'iperfocale, quando voluta, mi è molto più pratica con la FM2 piuttosto che con la D70.
A me, un bottoncino che assolva a questa funzione, farebbe comodo ogni tanto.

Saluti.
 
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