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Tanto Per Cambiare, Vale La Pena Continuare Con L'analogico ? Siam
PIXEL VS ARGENTICO, CHE FARE ?
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sanguedolce
Messaggio: #1
C'è solo da aver il mal di testa nel rincorrere tutto quello che avviene nel mondo del digitale. A nessuno viene in mente che tutto viene organizzato dalle companies per cavalcare l'onda digitalica? Siamo diventati tutti dei gonzi da spremere ogni qual volta esce un nuovo modello ? Qualcuno vorrà darmi una risposta convincente senza ricorrere a frasi vuote, a risoluzione, megapixel, ISO, e tutto quanto viene utilizzato dal marketing fotografico per aumentare in maniera spropositata fatturato e utili ? Sono in curiosa attesa. Non seleziono alcuna faccina o altri simboli, aspetto spiegazioni convincenti e soprattutto semplici.
efdlim
Messaggio: #2
Non è semplice dare una risposta....l'avvento del digitale ha rivitalizzato un settore che da anni aveva raggiunto la maturazione.
Molti fotoamatori hanno ripreso "vigore" fotografico proprio per l'arrivo della nuova tecnologia, ampliata dalla semplicità di gestione della cosidetta "camera chiara". Oltre a ciò, si è allargata la base di fotoamatori grazie alla diffusione delle piccole compatte sia per il prezzo accessibile ai più sia per il vantaggio indiscutibile di vedere le foto sia sul PC sia in TV. Le aziende hanno cavalcato l'onda con prezzi sempre più bassi e prestazioni sempre in crescita.......

....di contro, sono in parecchi, mè compreso, che ormai stabilizzano al 50% gli scatti tra digitale e pellicola.....anzi, proprio in virtu di un mercato dell'usato a pellicola veramente a picco, mi sono fatto un corredo Leica che alcuni anni fà, nuovo, equivaleva all'acquisto di un mini appartamento al prezzo di una digitale di fascia medio alta......e direi che non me ne pento, anzi. biggrin.gif biggrin.gif

Fabio
DoF
Messaggio: #3
da parte mia, la mia d50 si è gia ampiamente ripagata nello stesso istante in cui la mia rgazza mi ha chiesto di insegnarle a fare le foto.vederla lavorare con ebbiettivi, aperture tempi e modi di esposizione è impagabile mentre la mia reflex a pellicola non la aveva mai voluta nemmeno toccare, neanche scottasse. adesso, con la storia che "tanto non costa nulla..." ha iniziato anche lei a scattare, senza considerare che con quello che costa una dsrl avrebbe potuto pagare tanto film da diventare hcb. biggrin.gif il prossimo passo sara la camera oscura!

I wub.gif 35mm.gif




ps anche i lab che graffiano la pellicola! ph34r.gif )

Messaggio modificato da DoF il Nov 9 2006, 08:40 PM
maurizioricceri
Messaggio: #4
In via generale condivido le tue idee,ma per contro c'è un mondo,una società che è in continua evoluzione e non solo nel campo fotografico.Ormai il digitale stà soppiantando ogni altro sistema,forse tu oggi ancora non avrai(neppure io ce l'ho) una TV con schermo a lcd e digitale terrestre,ma non credo neppure che in casa tua ci sia ancora una televisione a valvole.
Le tecniche sono in continuo rinnovamento e le aziende fanno di tutto per accellerare questo processo di innovazione che porta al consumismo.
Non è sicuramente una risposta "logica" ma è un segno dei tempi in cui viviamo e da cui è quasi impossibile sottrarsi.
Skylight
Messaggio: #5
La pellicola è affascinante perchè almeno per come sono io (un principiante) hai l'attesa di "come sono venute le foto", quindi non parlo di chi si sviluppa le foto in casa.

Il rovescio della medaglia è che i normali rullini (negativi) sono sempre meno presenti nelle grandi e accessibili distribuzioni e cosa non ultima non sono crollati di prezzo come le fotocamere che li ospitano.

Credo che mantenere il prezzo alto delle pellicole sia una decisione per spingere al digitale, anche se ho "sentito" che fotografi più "navigati" spuntano prezzi molto favorevoli.
Non è il mio caso e credo nemmeno lo sia per molti fotografi.

Il digitale offre la possibilità dello scatto gratuito.... se non ti piace lo cancelli e sopratutto lo vedi subito.....
Queste credo siano le peculiarità che attira la massa (ma non solo) verso questo nuovo orizzonte.

Il digitale purtroppo corre dannatamente veloce rispetto all'analogico con tutti i "vantaggi" per chi comprerà domani e gli "svantaggi" per chi ha già acquistato.
sanguedolce
Messaggio: #6
QUOTE(efdlim @ Nov 9 2006, 08:29 PM) *

Non è semplice dare una risposta....l'avvento del digitale ha rivitalizzato un settore che da anni aveva raggiunto la maturazione.
Molti fotoamatori hanno ripreso "vigore" fotografico proprio per l'arrivo della nuova tecnologia, ampliata dalla semplicità di gestione della cosidetta "camera chiara". Oltre a ciò, si è allargata la base di fotoamatori grazie alla diffusione delle piccole compatte sia per il prezzo accessibile ai più sia per il vantaggio indiscutibile di vedere le foto sia sul PC sia in TV. Le aziende hanno cavalcato l'onda con prezzi sempre più bassi e prestazioni sempre in crescita.......

....di contro, sono in parecchi, mè compreso, che ormai stabilizzano al 50% gli scatti tra digitale e pellicola.....anzi, proprio in virtu di un mercato dell'usato a pellicola veramente a picco, mi sono fatto un corredo Leica che alcuni anni fà, nuovo, equivaleva all'acquisto di un mini appartamento al prezzo di una digitale di fascia medio alta......e direi che non me ne pento, anzi. :D :D

Fabio


Caro Fabio,
ti ringrazio per la cortese e garbata risposta che condivido. Le argomentazioni da te adottate credo che non siano del tutto sufficienti a spiegare un fenomeno planetario di tale dimensioni, e cioè quello di imporre un nuovo modo di percepire e sentire la fotografia che a tutt'oggi continua a mostrare dei limiti notevoli. Già mi pare di sentire le critiche che potrebbero venire (il digitale ha pochi anni di vita, è in crescita tumultuosa, il progresso non può essere arrestato etc.). Io ho visto anche un tentativo molto ben congegnato e fino ad ora riuscito di pilotare la grande massa di fotoamatori verso soluzioni che sul piano qualitativo lasciano a desiderare. Ho letto in un forum negli USA che un cosidetto semi-pros (si scrive così ?) faceva un paragone tra una stampa da Canon MK1 e una dia 24X36 scansita con uno scanner Epson e stampata con una inkjet (!!!) concludendo che non solo la stampa da MK era superiore alla dia scansita ma anche a una stampa effettuata con una medio formato. La cosa strana era che molti semi-pros erano d'accordo! Io sono un convinto assertore e ammiratore di Galileo Galilei secondo il quale ogni sperimentazione deve essere fattibile e ripetibile. Ma si possono confrontare cose così diverse? (Criterio di fattibilità). Io sinceramente sono molto incerto sulle reali qualità del digitale e nel dubbio ho riscoperto la magnifica resa qualitativa di una mia vecchissima Mamiya biottica del 1962.
Ancora grazie per il tuo interesse.


QUOTE(DoF @ Nov 9 2006, 08:39 PM) *

da parte mia, la mia d50 si è gia ampiamente ripagata nello stesso istante in cui la mia rgazza mi ha chiesto di insegnarle a fare le foto.vederla lavorare con ebbiettivi, aperture tempi e modi di esposizione è impagabile mentre la mia reflex a pellicola non la aveva mai voluta nemmeno toccare, neanche scottasse. adesso, con la storia che "tanto non costa nulla..." ha iniziato anche lei a scattare, senza considerare che con quello che costa una dsrl avrebbe potuto pagare tanto film da diventare hcb. :D il prossimo passo sara la camera oscura!

I :wub: _:::_
ps anche i lab che graffiano la pellicola! :ph34r: )


Caro DoF,
congratulazioni per avere coinvolto la tua fidanzata nell'avventura della fotografia: questo è gia un bel risultato. Credo che molti hanno avuto o stanno avendo una esperienza simile alla tua ma non tutti hanno una fidanzata come la tua. E se tu nel passato avessi mostrato qualcosa di veramente valido fatto su pellicola, credi che la tua fidanzata avrebbe mostrato lo stesso disinteresse?
Comunque grazie per il tuo interesse.
Al_fa
Messaggio: #7
Guarda dipende sinceramente e seriamente da quello che ci fai.
La pellicola è bella, ha dei bellissimi colori, dei viraggi spettacolari, è facile da stampare ma un pò meno da ingrandire.
Il digitale invece è comodo (che poi comodo...dipende un pò anche dal PC che ti ritrovi e da quanta pazienza hai ad usare i programmi di fotoritocco), ora lo usano tutti, stamparlo è banale (molto più facile della pellicola) ed è veloce.

Un reporter professionista, un fotografo di moda che lavora con agenzie sparse per il globo, anche soltanto un fotografo ritrattista con uno studio non può, al momento, fare a meno del digitale, per la velocità e la riproducibilità immediata, per la facilità nel trasferimento dell'immagine, etc etc. Eppure ci sono molto pro che usano anche la pellicola (quelli del medio e grande formato per esempio o i gli artisti).

Bada bene, quando dico che non può fare a meno del digitale non significa che non può fare a meno dell'ultimo modello di DRSL sul mercato. Con una "banale" D70 si pubblica in tutto il mondo.

Un saluto,
Alessandro
margior
Messaggio: #8
QUOTE(Al_fa @ Nov 9 2006, 10:20 PM) *

Con una "banale" D70 si pubblica in tutto il mondo.


Eh, ma non se lo immagina nessuno...di quelli che non pubblicano e rincorrono l'ultimo modello!

Fatte salve esigenze particolari...
efdlim
Messaggio: #9
Comunque, mio figlio che ha 12 anni, non è attratto dal digitale se non per fare delle foto senza impegno....quando vuole divertirsi con la macchina fotografica prende la OM1, ossia una macchina tutta meccanica per chi non la conosce, di 35 anni fà....c'è il gusto di far lavorare mani e cervello insieme con la sorpresa del giorno dopo....e cosi di OM1 ho dovuto prenderne un'altra per mè...quella ormai è "sua" e guai a chi la tocca......ma la comodità del digitale è indubbia.

Fabio
DoF
Messaggio: #10
QUOTE(sanguedolce @ Nov 9 2006, 10:02 PM) *


Caro DoF,
congratulazioni per avere coinvolto la tua fidanzata nell'avventura della fotografia: questo è gia un bel risultato. Credo che molti hanno avuto o stanno avendo una esperienza simile alla tua ma non tutti hanno una fidanzata come la tua. E se tu nel passato avessi mostrato qualcosa di veramente valido fatto su pellicola, credi che la tua fidanzata avrebbe mostrato lo stesso disinteresse?
Comunque grazie per il tuo interesse.


non penso che disinteresse sia azzeccato in questo contesto. è piu un timore reverenziale verso una reflex a pellicola mentre quella digitale è piu vista come "giocattolo", un po come usare un computer, chi non lo fa oggigiorno.

grazie a te per questi interessanti spunti!
gandalef
Messaggio: #11
QUOTE(maurizioricceri @ Nov 9 2006, 08:51 PM) *

forse tu oggi ancora non avrai(neppure io ce l'ho) una TV con schermo a lcd e digitale terrestre,ma non credo neppure che in casa tua ci sia ancora una televisione a valvole.

la televisione no ma la radio sì smile.gif
quando tutti, me compreso, ostentavano il digitale io ho preso una bellissima F100 che, anche se poche volte, uso con soddisfazione. Principalmente per il BN e in tutte quelle ricorrenze "importanti" dove voglio fare le foto. Il digitale è comodo, pratico e veloce (tralasciando i tempi di pp e rielaborazione). Ma le sensazioni che ho quando scatto con la pellicola, il gusto di aspettare lo sviluppo, il piacere di vedere ancora il negativo senza considerare la possibilità di sviluppare in proprio (sto pensando di riattrezzare la mia piccola e vecchia camera oscura) e dire: questo l'ho fatto io! Tutte queste cose a me il digitale non le dà.
Certo l'avanzata tecnologica non si può fermare e l'analogico diventa sempre più di nicchia, ma fin quando le pellicole esisteranno la mia F100 continuerà a scattare. Dopo? Diventerà un'oggetto non più in uso che mi ricorderà i tempi passati.

Gandy
maxiclimb
Messaggio: #12
QUOTE(gandalef @ Nov 10 2006, 11:27 AM) *

...quando tutti, me compreso, ostentavano il digitale io ho preso una bellissima F100 che, anche se poche volte, uso con soddisfazione.
---
Ma le sensazioni che ho quando scatto con la pellicola, il gusto di aspettare lo sviluppo, il piacere di vedere ancora il negativo senza considerare la possibilità di sviluppare in proprio (sto pensando di riattrezzare la mia piccola e vecchia camera oscura) e dire: questo l'ho fatto io! Tutte queste cose a me il digitale non le dà.
Certo l'avanzata tecnologica non si può fermare e l'analogico diventa sempre più di nicchia, ma fin quando le pellicole esisteranno la mia F100 continuerà a scattare. Dopo? Diventerà un'oggetto non più in uso che mi ricorderà i tempi passati.

Gandy


Quoto in toto, e la visione di una Velvia proiettata con un Leitz Colorplan è altrettanto impagabile.
La vera seccatura della pellicola è il laboratorio che la riga una volta su due ( mad.gif ), e i prezzi che diventano sempre più alti.
Un rullino di Velvia più sviluppo mi costa dagli 11 ai 15 €, con 100 rullini ci comprerei una D200... cerotto.gif
Però far scattare la F100 è una vera goduria... tongue.gif
buzz
Staff
Messaggio: #13
QUOTE(sanguedolce @ Nov 9 2006, 07:48 PM) *

C'è solo da aver il mal di testa nel rincorrere tutto quello che avviene nel mondo del digitale. A nessuno viene in mente che tutto viene organizzato dalle companies per cavalcare l'onda digitalica? Siamo diventati tutti dei gonzi da spremere ogni qual volta esce un nuovo modello ? Qualcuno vorrà darmi una risposta convincente senza ricorrere a frasi vuote, a risoluzione, megapixel, ISO, e tutto quanto viene utilizzato dal marketing fotografico per aumentare in maniera spropositata fatturato e utili ? Sono in curiosa attesa. Non seleziono alcuna faccina o altri simboli, aspetto spiegazioni convincenti e soprattutto semplici.


Credo che a chiunque abbia uno spirito critico nei confronti del mondo che lo circonda, vengano in mente pensieri ben più ampi.
Noi ci interessiamo di fotografia, ma il problema investe tutti i campi del mercato.
Ormai il cliente viene denominato "consumatore" termine che la dice lunga affiancato al fenomeno commerciale chiamato consumismo.
Le companies cavalcano l'onda, ma chi si sente ancora un utilizzatore e non un consulamtore è in grado di sapere scegliere quando e come impiegare i propri soldi.
Il mercato è vario e la clientela anche, e sebbene moralmente non trovo niente di biasimevole nel metodo usato, personalmente uso una tecnica diversa da quella che le companies ci vogliono imporre.

Il bisogno lo stabilisco io in base alle mie necessità, e cerco il prodotto che risolve i miei problemi, al contrario del sistema attuale, dove il bisogno viene generato dal prodotto nuovo appena uscito.

Pensa che riesco a vivere bene anche senza mandare gli MMS...
Giallo
Messaggio: #14
QUOTE(sanguedolce @ Nov 9 2006, 07:48 PM) *

C'è solo da aver il mal di testa nel rincorrere tutto quello che avviene nel mondo del digitale. A nessuno viene in mente che tutto viene organizzato dalle companies per cavalcare l'onda digitalica? Siamo diventati tutti dei gonzi da spremere ogni qual volta esce un nuovo modello ? Qualcuno vorrà darmi una risposta convincente senza ricorrere a frasi vuote, a risoluzione, megapixel, ISO, e tutto quanto viene utilizzato dal marketing fotografico per aumentare in maniera spropositata fatturato e utili ? Sono in curiosa attesa. Non seleziono alcuna faccina o altri simboli, aspetto spiegazioni convincenti e soprattutto semplici.


Fotografo sia su pellicola (da oltre 20 anni) che con fotocamere digitali (da tre anni circa) ricavando stampe di qualità elevatissima e di grande formato da entrambi i sistemi.

Preferisco la pellicola per certi generi di fotografia ed il digitale per altri: la tridimensionalità, le cromìe e la spettacolarità di una bella diaproiezione, certo.
Ma anche la pulizia dell'immagine ed il dettaglio ottenibile senza difficoltà con una buona DSLR. Per non parlare di certe situazioni di CF o di contrasti elevati, risolvibili in pratica solo con una ripresa ed una PP digitale, o al limite digitalizzando la diapositiva per la successiva post produzione.

Utilizzo, ancora e parecchio, 4 reflex Nikon a pellicola, 2 Leica M6 e due D200, con 15 ottiche nikkor e 5 leica m.

Non cambierò a breve le D200 con eventuali D200x, nè con futuribili ed ipotetiche FF, finchè le mie non saranno vecchie e stanche...

Non guardo alle novità con pregiudizi particolari, fotografo di più e meglio, perchè ho nuovi strumenti e - soprattutto - non sono diventato un gonzo. grazie.gif

Non mi sento vittima di un complotto internazionale, nè sento la necessità di schierarmi in una guerra che non c'è, e che vedi solo tu.

Personalmente ritengo infine che interventi come il tuo facciano più male che bene alla fotografia argentica.

Buona luce

Messaggio modificato da Giallo il Nov 10 2006, 12:05 PM
Hannibal
Messaggio: #15
Io penso che possano andare avanti entrambe : fotografia tradizionale e digitale. Come per il giornalsimo che esiste da anni , c'e' da anni chi usa registratori a cassatte o mp3 elettronici e chi invece continua a fare giornalismo con penna e blocco notes.
Annibale
dadoj
Messaggio: #16
Credo che sull'analogico/digitale occorre guardare all'America dove succede oggi quello che in Europa succederà fra 10 anni.
Ebbene in America molti convertiti al digitale stanno tornando all'analogico e, a riprova di questo fatto, la Fuji ha introdotto nuovi tipi di pellicola sia in BN che invertibili (nuova Velvia). Non solo, ma oltreoceano è sempre più grande l'interesse per il grande formato a pellicola fatto di 9x12 e oltre. Si tenga presente che il mercato americano è il triplo di quello europeo in termini di fatturato.
Ritengo pertanto che se il digitale rappresenta la novità, la comodità e l'immediatezza, l'analogico abbia ancora molto da dire e non mi sorprederei in un futuro abbastanza prossimo assistere ad un suo ritorno.
_______________
danilo
Giallo
Messaggio: #17
QUOTE(dadoj @ Nov 10 2006, 03:43 PM) *

l'analogico abbia ancora molto da dire e non mi sorprederei in un futuro abbastanza prossimo assistere ad un suo ritorno.


Più che di ritorno, parlerei di saturazione: di sicuro la fotografia argentica non sarà più oggetto di un mercato di massa, saturato appunto dal digitale; ma con tutta probabilità gli appassionati, che non sono pochi in termini assoluti, continueranno a richiedere e ad usare la pellicoluzza.
Sicchè di creerà (si sta già creando) un mercato che penso sopravviverà a lungo.
Probabilmente a me, e ciò mi basta... biggrin.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #18
Personalmente preferisco l’analogico, sarà che ho imparato con una OM2 (se non sbaglio il nome) di mio padre, tutta meccanica che è una favola. Ora ho una F80 con la quale mi trovo benissimo, anche se a volte prendo a prestito anche la macchina di mio padre, magari usandola con una pellicola diversa.
Il digitale, per ora mi serve solamente per la mia altra passione di plastimodellismo: se devo riprodurre un aereo in scala, ne cerco uno reale a cui scattare centinaia di foto, per poi riprodurre i particolari nel modo più fedele possibile. Con una semplice compatta da pochi euro e 5Mpix riesco a fare tutto quello di cui ho bisogno a costo praticamente zero.

Andrea smile.gif
giannizadra
Messaggio: #19
Guerra senza senso.
Il digitale sta conquistando il globo.
Ma continuerà a esistere una repubblica argentica indipendente .

Io ho il doppio passaporto. texano.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #20
Sono passato "tardi" (e con parecchie remore) al digitale, non ho abbandonato i miei due corpi a pellicola ("duri e puri", FM3a e una vetusta ma pimpante FE) e, proprio ieri, ho ordinato la D200. Per la D70, onesta Dslr e per il suo claustrofobico mirino, un futuro da "muletto". Come mi è capitato più volte di scrivere, i miei scatti sono più o meno al 50% in digitale e al 50% su pellicola (includendo anche una quota trascurabile in medio formato). Ma, siccome scatto di più, il mio "consumo" annuale di pellicola è rimasto pressochè invariato. E' cambiato, questo sì, nel senso che s'è spostato decisamente verso il bianconero.
Detto questo, non mi considero nè un "gonzo", nè un "dinosauro", nè un "convertito", a seconda della "chiesa" cui aderisce chi s'ostina a vedere la fotografia essenzialmente come una contrapposizione di mezzi tecnologici, anzichè come una forma espressiva, orientata verso l'arte o verso la comunicazione, a seconda della propria sensibilità. Ho preso la D70 quando era già da un bel po' di tempo sul mercato, e non ho "prenotato" la D200 quando sono apparse le prime indiscrezioni. Come Giallo, credo che le userò fino a che avremo (io e loro) fiato, così come per le "sorelline" a pellicola.
Probabilmente non avrei neppure ordinato la D200 se non fosse che mi serve una Dslr in grado d'affrontare anche un po' di (fotograficamente parlando, ma non solo) "fuoristrada", che ho in corredo alcune ottiche Ai che con la nuova arrivata lavoreranno di più, che il mirino della D70 m'andava davvero un po' stretto, soprattutto focheggiando manualmente, soprattutto usando focali lunghe e poco luminose.
Credo di aver compiuto le mie scelte guidato non da un "grande persuasore" occulto, ma dalla valutazione serena delle mie necessità e - perchè no - delle mie disponibilità. Per dire che una D2Xs è certamente più "corazzata" della D200, ma che il mio conto in banca non lo è altrettanto.
Diego
sanguedolce
Messaggio: #21
QUOTE(buzz @ Nov 10 2006, 11:49 AM) *

Credo che a chiunque abbia uno spirito critico nei confronti del mondo che lo circonda, vengano in mente pensieri ben più ampi.
Noi ci interessiamo di fotografia, ma il problema investe tutti i campi del mercato.
Ormai il cliente viene denominato "consumatore" termine che la dice lunga affiancato al fenomeno commerciale chiamato consumismo.
Le companies cavalcano l'onda, ma chi si sente ancora un utilizzatore e non un consulamtore è in grado di sapere scegliere quando e come impiegare i propri soldi.
Il mercato è vario e la clientela anche, e sebbene moralmente non trovo niente di biasimevole nel metodo usato, personalmente uso una tecnica diversa da quella che le companies ci vogliono imporre.

Il bisogno lo stabilisco io in base alle mie necessità, e cerco il prodotto che risolve i miei problemi, al contrario del sistema attuale, dove il bisogno viene generato dal prodotto nuovo appena uscito.

Pensa che riesco a vivere bene anche senza mandare gli MMS...


Caro Giallo,
sono rimasto alquanto sorpreso nel leggere il tuo commento che divido nettamente in due parti. Nella prima esprimi pareri molto interessanti e che oggettivamente condivido. Le conclusioni mi lasciano un poco perplesso sul piano strettamente personale. Con il forum che ho appena aperto ho voluto esprimere i miei dubbi su una scelta che non sono ancora riuscito a fare come tanti altri. Mi sono posto interrogativi che tutti i fotografi si sono posti nell'affrontare il digitale fotografico. Non sono un crociato dell'analogico nè tanto meno mi sento oggetto di complotti internazionali non soffrendo di sindrome maniaco-depressiva (lascio al maestro A. Hitchcock l'onore di descrivere più di un complotto). Non ho inteso dichiarare una guerra a chicchessia nè tanto meno offendere nessuno. Non ho fortunatamente il potere di condizionare le scelte in campo fotografico di alcuno. Ho voluto inziare (certo in maniera provocatoria) uno scambio di idee su un argomento trito e ritrito sperando nell'apporto di nuove idee che non fossero quelle dei soliti crociati dell'uno o dell'altro campo con lo scopo di avere ulteriori informazioni su una scelta che tanti si accingono a fare con molte perplessità, il tutto in maniera serena, senza polemiche o posizioni preconcette. Quanto da me affermato è stato detto milioni di volte nella stampa specializzata di tutto il mondo: niente di più e niente di meno. Complimenti infine per il tuo corredo fotografico che trovo eccellente come eccellenti sono le tue foto che ho avuto il piacere di visionare nel tuo sito web. Ad maiora! Sanguedolce
sanguedolce
Messaggio: #22
QUOTE(Al_fa @ Nov 9 2006, 10:20 PM) *

Guarda dipende sinceramente e seriamente da quello che ci fai.
La pellicola è bella, ha dei bellissimi colori, dei viraggi spettacolari, è facile da stampare ma un pò meno da ingrandire.
Il digitale invece è comodo (che poi comodo...dipende un pò anche dal PC che ti ritrovi e da quanta pazienza hai ad usare i programmi di fotoritocco), ora lo usano tutti, stamparlo è banale (molto più facile della pellicola) ed è veloce.

Un reporter professionista, un fotografo di moda che lavora con agenzie sparse per il globo, anche soltanto un fotografo ritrattista con uno studio non può, al momento, fare a meno del digitale, per la velocità e la riproducibilità immediata, per la facilità nel trasferimento dell'immagine, etc etc. Eppure ci sono molto pro che usano anche la pellicola (quelli del medio e grande formato per esempio o i gli artisti).

Bada bene, quando dico che non può fare a meno del digitale non significa che non può fare a meno dell'ultimo modello di DRSL sul mercato. Con una "banale" D70 si pubblica in tutto il mondo.

Un saluto,
Alessandro


Caro Alessandro,
grazie per il tuo equilibrato parere: si avverte il professionista serio. Permettimi di fare alcune considerazioni:
1) la velocità del digitale dipende non solo dalla macchina ma anche e soprattutto dalla potenza del PC che si adopera, dai programmi usati (spesso molto cari e complessi) il tutto complicato dal costo esorbitante dei consumabili (carte fotografiche, inchiostri) e in ultimo dalla stampante;
2) si scatta moltissimo e si stampa poco per via dei costi
3) si vede tutto a monitor e poi quando si stampa ci si accorge che i risultati sono diversi dallo scatto effettuato per via della difficile taratura del monitor (altri programmi, costi aggiuntivi), delle diverse correlazioni tra PC, monitor, stampante e occhio umano.
4) sicuramente la velocità di trasmissione delle immagini è una punto decisamente a favore del digitale.
5) National geographic (forse) pretende ancora foto effettuate con l'analogico mentre Arizona Highway impone ai suoi fotografi l'uso di negativi 12X20cm!
Ma l'interrogativo che mi si presenta sempre è quello relativo alla qualità: una stampa ottenuta con supporto digitale sarà uguale, migliore o peggiore di una dia Velvia 100 proiettata su uno schermo?
Quando avrò una risposta convincente a questa domanda allora sarò in grado di esprimere un giudizio definitivo. Tengo molto a sapere il tuo parere. Grazie
Sanguedolce
Al_fa
Messaggio: #23
QUOTE(sanguedolce @ Nov 10 2006, 11:06 PM) *

Caro Alessandro,
grazie per il tuo equilibrato parere: si avverte il professionista serio. Permettimi di fare alcune considerazioni:
1) la velocità del digitale dipende non solo dalla macchina ma anche e soprattutto dalla potenza del PC che si adopera, dai programmi usati (spesso molto cari e complessi) il tutto complicato dal costo esorbitante dei consumabili (carte fotografiche, inchiostri) e in ultimo dalla stampante;
2) si scatta moltissimo e si stampa poco per via dei costi
3) si vede tutto a monitor e poi quando si stampa ci si accorge che i risultati sono diversi dallo scatto effettuato per via della difficile taratura del monitor (altri programmi, costi aggiuntivi), delle diverse correlazioni tra PC, monitor, stampante e occhio umano.
4) sicuramente la velocità di trasmissione delle immagini è una punto decisamente a favore del digitale.
5) National geographic (forse) pretende ancora foto effettuate con l'analogico mentre Arizona Highway impone ai suoi fotografi l'uso di negativi 12X20cm!
Ma l'interrogativo che mi si presenta sempre è quello relativo alla qualità: una stampa ottenuta con supporto digitale sarà uguale, migliore o peggiore di una dia Velvia 100 proiettata su uno schermo?
Quando avrò una risposta convincente a questa domanda allora sarò in grado di esprimere un giudizio definitivo. Tengo molto a sapere il tuo parere. Grazie
Sanguedolce



Caro Sanguedolce,
Le apparenze ingannano molto. Non sono professionista ma amatore, magari "evoluto" (nel senso che tenta di evolvere continuamente) ma pur sempre amatore. Ti rispondo dicendoti che il mercato americano, sopratutto il mercato artistico è tutt'altro che vicino al digitale se non in versioni che assomigliano sempre più a quelle dell'analogico.
La possibilità di stampare in maniera indefinita e continua un'immagine ne uccide il mercato che la potrebbe tenere in vita.
Quindi c'è una distinzione tra ciò che è riproducibile senza variazioni e ciò che invece è un prodotto d'arte. Molto spesso si inventano quindi tecniche di stampe sofisticatissime per trasformare il prodotto digitale in fine art, non riproducibile facilmente.
Questo per dire che mentre nella fotografia editoriale, dal giornale quotidiano ai settimanali dovrà, secondo me, vivere il digitale, dove invece si richiede l'enorme qualità (gigantografie) oppure il prodotto fotografico d'arte (moda di alti livelli o fotografia artistica) mi sembra che per ora l'analogico non abbia rivali (me è solo un'impressione, non ne ho la certezza) trovando un tacito accordo con il digitale che tenta di conquistarsi sempre nuove fette di mercato (tanto le case che controllano sono le stesse o sono a loro molto vicine).

Ma sono c.....e. Alla fine vedremo, so di certo che ora dove mi fornisco di liquidi e carte c'è sempre più materiale per la camera oscura e che vedo professionisti acquistarne. Poi magari i volumi sono aumentati perchè sono anche diminuiti i distributori, è possibile. Boh.

Ciao.
buzz
Staff
Messaggio: #24
QUOTE(sanguedolce @ Nov 10 2006, 09:43 PM) *

Caro Giallo,
sono rimasto alquanto sorpreso nel leggere il tuo commento
..
......
...



Non ho capito se nel post rispondi a Giallo o ti riferivi a me visto che mi hai quotato...

Il mio punto di vista l'ho spiegato ed è semplice: uso quello che mi serve quando mi serve.
Hannibal
Messaggio: #25
QUOTE(dadoj @ Nov 10 2006, 03:43 PM) *

Credo che sull'analogico/digitale occorre guardare all'America dove succede oggi quello che in Europa succederà fra 10 anni.
Ebbene in America molti convertiti al digitale stanno tornando all'analogico e, a riprova di questo fatto, la Fuji ha introdotto nuovi tipi di pellicola sia in BN che invertibili (nuova Velvia). Non solo, ma oltreoceano è sempre più grande l'interesse per il grande formato a pellicola fatto di 9x12 e oltre. Si tenga presente che il mercato americano è il triplo di quello europeo in termini di fatturato.
Ritengo pertanto che se il digitale rappresenta la novità, la comodità e l'immediatezza, l'analogico abbia ancora molto da dire e non mi sorprederei in un futuro abbastanza prossimo assistere ad un suo ritorno.
_______________
danilo


America ... ok , Giappone allora? ne vogliamo parlare ?
S
 
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