Certo Franco sono pienamente d'accordo sulla differenze tra elaborazione in macchina e al computer così come sull'importanza della corretta esposizione, sottolineavo però che la corretta esposizione a volte è quella sbagliata in macchina che va poi recuperata al PC. Per chi ha la possibilità di scattare in RAW si intende.
....Grazie per aver compreso il mio discorso mi sa che sei stato l'unico
...
...
Non c'è di che, tutto merito di un febbrone da cavallo, oggi sto molto meglio e quindi fatico a capire anche quello che ho scritto ieri!
... sembra sia una faccenda che riguarda Canon ...
Riassumendo per i meno dotti...
I sensori montati da canon sono delle ciofeche.
I sensori montati da canon sono delle ciofeche.
Anche questo lo avevo intuito già ieri, comunque concordo anche senza febbre!
Messaggio modificato da AldoGermano il Feb 21 2012, 05:14 PM
Non c'è di che, tutto merito di un febbrone da cavallo, oggi sto molto meglio e quindi fatico a capire anche quello che ho scritto ieri!
Anche questo lo avevo intuito già ieri, comunque concordo anche senza febbre!
Anche questo lo avevo intuito già ieri, comunque concordo anche senza febbre!
Non vi smentite mai voi simpaticoni nikonisti
Tornando seri, ti devo ringraziare, mi hai insegnato delle novità sui sensori.
Frequento il forum da molti anni ma credo sia la prima volta che si affronta l'argomento "sensibilità" evidenziando questa differenza di comportamento tra i sensori Canon e quelli Sony.
Interessante
Frequento il forum da molti anni ma credo sia la prima volta che si affronta l'argomento "sensibilità" evidenziando questa differenza di comportamento tra i sensori Canon e quelli Sony.
Interessante
Grazie a voi per il divertimento
mi unisco amch'io
però pagherei 5 cent per avere una spiegazione "ufficiale" nikon
così, tanto per soddisfazione
buona notte a tutti
però pagherei 5 cent per avere una spiegazione "ufficiale" nikon
così, tanto per soddisfazione
buona notte a tutti
mi unisco amch'io
però pagherei 5 cent per avere una spiegazione "ufficiale" nikon
così, tanto per soddisfazione
buona notte a tutti
però pagherei 5 cent per avere una spiegazione "ufficiale" nikon
così, tanto per soddisfazione
buona notte a tutti
Beh se non vi fidate delle voci che vogliono gli ISO intermedi nativi su Nikon si possono sempre fare delle prove in tal senso.
Scattando in RAW su trepiede ad una scena illuminata con un contrasto medio alto (ad esempio un'area della casa che presenta una zona illuminata dalla luce solare e una fortemente in ombra) si potrebbero fare 4 fotografie in totale. Di cui:
1) impostando 250 ISO e usando f/8 e tempi a scelta della macchina
2) impostando 200 ISO f/8 e lasciando i tempi usati precedentemente (c'è una sottoesposizione)
3) impostando 360 ISO e usando f/8 e tempi a scelta della macchina
4) impostanto 400 ISO f/8 e lasciando i tempi usati precedentemente (c'è una sovraesposizione)
Dopodichè sul RAW converter si sovraespone di 1/3 di stop lo scatto 2 e si sottoespone di 1/3 di stop lo scatto 4 (meglio se con le riduzioni rumore disattivate). Una volta esportati si confrontano 1 e 2 a livello di rumore sulle ombre e 3 e 4 a livello di dati sulle luci, gli istogrammi sono già un'indicazione affidabile confrontando 3 e 4. Se gli scatti dispari sono migliori dei pari il sensore usa gli iso intermedi nativi, se i dispari sono uguali o peggiori dei pari il sensore si comporta come quelli che canon monta su quasi tutta la linea.
Messaggio modificato da QuickSilver86 il Feb 22 2012, 10:10 AM
Interessante questa discusione. Approfitto dell'influenza per approfondire un po' le mie scarse conoscenze in materia.
E' quello che ho sempre pensato anch'io, a me risultava che il sensore avesse una sua sensibilità nominale, e che tutte le altre venissero ottenuto amplificando il segnale a partire da questa e quindi introducendo un rumore di amplificazione. Tutti i livelli di sensibilità superiori, corrispondano a stop interi o a terzi di stop, credevo fossero fissati convenzionalmente, non che corrispondessero a "sensibilità di funzionamento" discrete del sensore. Spero intervengano degli esperti ad illuminarci
Anzitutto complimenti Franco per l'idea di come controllare sperimentalmente la durata dell'esposizione, mi sembra geniale ed io non ci sarei mai arrivato!
Però a me sembra che QuickSilver86 non intendesse dire che la macchina sta modificando di nascosto i tempi di esposizione, ma piuttosto che utilizza una sensibilità diversa da quella impostata (nel suo esempio 100 invece di 125 ISO) e che poi imposta regolarmente il tempo di esposizione corrispondente alla sensibilità di 125 ISO, cioè lo stesso che vedi nel mirino della reflex, ottenendo una foto in questo esempio sottoesposta.
Successivamente la macchina "aggiusterebe" l'esposizione agendo sull'istogramma.
Il tutto a me sembra parecchio strano, ma comunque non dovrebbe implicare un "imbroglio" sui tempi di esposizione, ma solo sulla sensibilità ISO.
Attendiamo lumi e sopratutto fonti autorevoli.
PS.: se ho scritto stupidaggini mi autogiustifico, sono a casa con la febbre!
E' quello che ho sempre pensato anch'io, a me risultava che il sensore avesse una sua sensibilità nominale, e che tutte le altre venissero ottenuto amplificando il segnale a partire da questa e quindi introducendo un rumore di amplificazione. Tutti i livelli di sensibilità superiori, corrispondano a stop interi o a terzi di stop, credevo fossero fissati convenzionalmente, non che corrispondessero a "sensibilità di funzionamento" discrete del sensore. Spero intervengano degli esperti ad illuminarci
Anzitutto complimenti Franco per l'idea di come controllare sperimentalmente la durata dell'esposizione, mi sembra geniale ed io non ci sarei mai arrivato!
Però a me sembra che QuickSilver86 non intendesse dire che la macchina sta modificando di nascosto i tempi di esposizione, ma piuttosto che utilizza una sensibilità diversa da quella impostata (nel suo esempio 100 invece di 125 ISO) e che poi imposta regolarmente il tempo di esposizione corrispondente alla sensibilità di 125 ISO, cioè lo stesso che vedi nel mirino della reflex, ottenendo una foto in questo esempio sottoesposta.
Successivamente la macchina "aggiusterebe" l'esposizione agendo sull'istogramma.
Il tutto a me sembra parecchio strano, ma comunque non dovrebbe implicare un "imbroglio" sui tempi di esposizione, ma solo sulla sensibilità ISO.
Attendiamo lumi e sopratutto fonti autorevoli.
PS.: se ho scritto stupidaggini mi autogiustifico, sono a casa con la febbre!
Elettronicamente, tutto questo è abbastanza scomodo. La cosa che si fa in genere è prendere un sensore con una certa sensibilità ISO nominale di base (diciamo 200), con cui si raggiunge la massima capacità in fotoni (=max. tensione ai condensatori/pixel) in una zona +2.5-3 stop (VIII-IX). Se si ricevono meno fotoni (es. a ISO 1600 nominali) la capacità/tensione dei pixel è ridotta proporzionalmente (1/8 nel nostro caso) e il segnale deve essere amplificato in proporzione (x8, ovvero 3 bit). Questa operazione si può fare a frazioni di stop senza problemi. Non ha senso semplificare gli otturatori esistenti o la scala dei diaframmi. Ovviamente, amplificando, i bit delle zone in ombra si muovono "a caso" per il rumore (fotoni+amplificazione), quindi essenzialmente non portano informazione.
A presto .
Elio
Messaggio modificato da pes084k1 il Feb 22 2012, 04:15 PM
Elettronicamente, tutto questo è abbastanza scomodo. La cosa che si fa in genere è prendere un sensore con una certa sensibilità ISO nominale di base (diciamo 200), con cui si raggiunge la massima capacità in fotoni (=max. tensione ai condensatori/pixel) in una zona +2.5-3 stop (VIII-IX). Se si ricevono meno fotoni (es. a ISO 1600 nominali) la capacità/tensione dei pixel è ridotta proporzionalmente (1/8 nel nostro caso) e il segnale deve essere amplificato in proporzione (x8, ovvero 3 bit). Questa operazione si può fare a frazioni di stop senza problemi. Non ha senso semplificare gli otturatori esistenti o la scala dei diaframmi. Ovviamente, amplificando, i bit delle zone in ombra si muovono "a caso" per il rumore (fotoni+amplificazione), quindi essenzialmente non portano informazione.
A presto .
Elio
A presto .
Elio
Scusa ma dove sono i condensatori nei pixel in un sensore???
A me risulta fotodiodo più amplificatore...
Scusa ma dove sono i condensatori nei pixel in un sensore???
A me risulta fotodiodo più amplificatore...
A me risulta fotodiodo più amplificatore...
I fotoni vengono immagazzinati nel pixel CCD (un condensatore) o sull'elettrodo del transistore CMOS (ancora un condensatore). Il condensatore è l'unico oggetto "passivo" che possa immagazzinare una carica (foto-)elettrica.
A presto
Elio
I fotoni vengono immagazzinati nel pixel CCD (un condensatore) o sull'elettrodo del transistore CMOS (ancora un condensatore). Il condensatore è l'unico oggetto "passivo" che possa immagazzinare una carica (foto-)elettrica.
A presto
Elio
A presto
Elio
A me risulta un fotodiodo con amplificatore, un condensatore può si immagazinare una carica elettrica, ma non può trasformare una sorgente luminosa in elettricità.
Se fossero condensatori, una volta caricati, andrebbero scaricati...
Il fotodiodo è l'unico componente adatto a fare il lavoro richiesto....
Messaggio modificato da a.mignard il Feb 22 2012, 04:57 PM