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Utilizzi Di Una Dia Per La Prima Volta!
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fpaolelli
Messaggio: #1
Ciao a tutti!
Ho deciso di utilizzare un rullo dia per la prima volta esattamente la Velvia 100, ora dopo aver letto il negativo di ansel adams dove si evince che le dia hanno una scala zonale molto ridotta a differenza dei negativi con conseguente diversificazione rispetto al negativo del calcolo dell' esposizione. Qualcuno può aggiornarmi al riguardo e darmi indicazioni necesarie per non bruciare o sottoesporre il rullo?
Grazie mille!
nippokid (was here)
Messaggio: #2
He he, il primo rullo non si scorda mai!! wub.gif

Consigli?? hmmm.gif

Visto che sull'esperienza (specifica) non potrai contare, almeno per il primo rullo, credo che tu possa solo curare molto bene l'esposizione della scena, sapendo che la "gamma dinamica" disponibile è limitata.
Anche la scelta della "giusta" scena e delle "giuste" condizioni di luce sono un aspetto importante, dato che non ci sarà alcuna possibilità di recupero, ovviamente.

Io comunque, semplicemente scatterei l'intero rullo nel minor tempo possibile e ogni foto con "consapevolezza", cercando di ricordare le scelte fatte.
Correrei al Lab e farei processare il rullo senza far intelaiare le dia, in modo da conservare la "consecutio" degli scatti e poterli "analizzare" alla luce dei ricordi (o degli appunti..) per trarne insegnamento...in un secondo momento potrai anche intelaiare gli scatti good

Gli Exif purtroppo non saranno disponibili... biggrin.gif

Il secondo rullo, poi, sarà più facile...

bye.


P.S. La Velvia è mitica, ma ci sono emulsioni più "semplici"... wink.gif
ryo
Nikonista
Messaggio: #3
Ciao, io ti consiglio di mettere in pratica quanto letto su “Il Negativo”. Sperimenta per conoscere il tuo mezzo (quella specifica emulsione), così da poterti prefigurare il risultato ed esporre di conseguenza. Esegui degli scatti in sovra e sotto esposizione ad un cartoncino grigio al 18% illuminato direttamente dalla luce solare (ad un orario centrale della giornata) e valuta l’effettiva (quella in cui è ancora percepibile trama) latitudine di posa del tuo supporto sensibile. Conosciutala, potrai esporre al meglio ogni situazione, non ritrovandoti dei risultati imprevisti, ma tutti controllati. Non potrai salvare tutto (luci e ombre), ma certamente quello che verrà sacrificato sarai stato tu a sceglierlo.
Buoni esperimenti
Marcello
photoart2000
Iscritto
Messaggio: #4
QUOTE(fpaolelli @ Aug 16 2008, 07:27 PM) *
Ciao a tutti!
Ho deciso di utilizzare un rullo dia per la prima volta esattamente la Velvia 100, ora dopo aver letto il negativo di ansel adams dove si evince che le dia hanno una scala zonale molto ridotta a differenza dei negativi con conseguente diversificazione rispetto al negativo del calcolo dell' esposizione. Qualcuno può aggiornarmi al riguardo e darmi indicazioni necesarie per non bruciare o sottoesporre il rullo?
Grazie mille!


QUOTE(nippokid @ Aug 16 2008, 08:23 PM) *

sapendo che la "gamma dinamica" disponibile è limitata.


Ma non si chiamava latitudine di posa?
Vedo che il digitale invade anche il lessico pellicolaro!
Scherzo! wink.gif

Venendo ai consigli, eviterei come primo approccio scene o soggetti con forti differenze tonali. Puoi verificarlo puntando l’esposimetro in spot sulle zone chiare e su quelle scure, se la differenza è superiore ai tre stop sei a rischio.
Delle due comunque (parere personale) è peggio sovraesporre per cui valuta bene l’esposizione misurata nelle zone più chiare, in particolare se sono estese.
Non dici con quale fotocamera scatti.
fpaolelli
Messaggio: #5
QUOTE(photoart2000 @ Aug 17 2008, 05:12 PM) *
Ma non si chiamava latitudine di posa?
Vedo che il digitale invade anche il lessico pellicolaro!
Scherzo! wink.gif


Lo stesso Adams utilizza la definizione di "Gamma dinamica" sul suo libro, magari pure lui scattava anche in digitale ;-) scherzo anche io ovviamente!

Per scattare utilizzo una nikon FE!

Come da voi consigliatomi stò eseguendo delle prove registrando i dati su un taccuino e facendo più esposizioni per lo stesso soggetto, una cercando di riprodurre le giuste tonalità l' altra impostando l' esposizione in funzione delle luci che tecnicamente per la dia dovrebbe essere più corretto.

Mi pere di aver capito che sulle dia è possibile percepire dettaglio nelle ombre che ricadono in zona III e nelle luci che ricadono nella zona VII quindi in teoria le zone utili sono 5 e non tre...correggetemi se sbaglio.

Tutto questo vale anche per la Velvia 100?

Grazie mille l' esperienza è insostituibile ma qualche consiglio può far risparmiare qualche scatto.
PhotoVaglio
Messaggio: #6
Ciao, il primo rullo di Velvia....che nostalgia!!

Tornando a noi, se non ricordo male esponevo sempre per quella che doveva essere la zona 7, poi la gamma dinamica anche nelle basse luci la trovavo sempre quando proiettavo.
Il problema è che non riuscirai mai a stamparle decentemente (data la mia esperienza). Ho provato tante tante volte a stampare da velvia 100F, e non ho mai ottenuto risultati neppure lontani alla bellezza della velvia proiettata.

Solo scannerizzando a 48 bit e 4000dpi, e dopo ore di rielaborazione al pc, ero riuscito a far stampare un file decente.

bye by CNC
DanRap
Messaggio: #7
Ciao!
caricala nella macchina e inizia a fotografare soggetti colorati fidandoti dell'esposimetro.

Se usi anche un polarizzatore Nikon, gli effetti del colore saranno ancora più "esasperati"
Buone foto!
daniele

luca-a
Iscritto
Messaggio: #8
Di Velvia ne ho consumate veramente tante ma quasi esclusivamente la mitica 50 che aveva dei dettagli spettacolari ma che era assolutamente non indicata per alcune riprese.
La 100 la provai qualche volta ma non mi piaceva.

Un consiglio?
Scatta, scatta e poi ancora scatta senza farti troppe paranoie.
Tendendenzialmente esponi sempre per le luci ma occhio che brucerai le ombre.
Le dia sono così. Belle precise ma a volte troppo selettive, soprattutto le Velvia.
Se hai dei dubbi scatta 3 foto con 3 diverse esposizioni e poi seleziona dopo lo sviluppo (è normale, i professionisti con il 35 mm scattano/scattavano tantissimo per poi fare una selezione drastica).
Per la serie, nella quantità qualcosa di decente salta fuori.

Tieni conto che le sovraesposizioni non saranno mai recuperabili mentre al contrario nelle sottoesposizioni qualcosa si può sempre fare (senza fare miracoli).
DanRap
Messaggio: #9
La "nuova" 50 è eccezionale..provala se puoi!
ciao
 
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