Difficile, probabilmente impossibile, trovare una sintesi a questa discussione animata sicuramente da persone che amano la fotografia a prescindere.
Io faccio parlare uno dei miei ispiratori (Ansel Adams), con cui si può essere o meno d'accordo.
“You don’t take a photograph, you make it.” ed egli era noto per passare in camera oscura tanto tempo quanto ne passava sul campo.
“Dodging and burning are steps to take care of mistakes God made in establishing tonal relationships.” (Chi usa Photoshop in inglese conosce i metodi di fusione omonimi, altrimenti scherma e brucia), io non ardirei mai tanto ma mi pare che egli potesse prendersi il gusto di rappresentare la realtà nel modo che riteneva migliore a dispetto di qualsivoglia autorità.
Perché la fotografia come tutte le tecniche (qualcuno dice arti) figurative è soprattutto un modo per rappresentare la realtà (qualcuno dice pure emozionare, ma la realtà stessa fa spesso emozionare).
Perché non usare il 100% degli strumenti a nostra disposizione per rapprentare la realtà?
Abusarne non fa mai un bell'effetto, ma non credo sia il problema delle persone che partecipano a questa discusisone
Io faccio parlare uno dei miei ispiratori (Ansel Adams), con cui si può essere o meno d'accordo.
“You don’t take a photograph, you make it.” ed egli era noto per passare in camera oscura tanto tempo quanto ne passava sul campo.
“Dodging and burning are steps to take care of mistakes God made in establishing tonal relationships.” (Chi usa Photoshop in inglese conosce i metodi di fusione omonimi, altrimenti scherma e brucia), io non ardirei mai tanto ma mi pare che egli potesse prendersi il gusto di rappresentare la realtà nel modo che riteneva migliore a dispetto di qualsivoglia autorità.
Perché la fotografia come tutte le tecniche (qualcuno dice arti) figurative è soprattutto un modo per rappresentare la realtà (qualcuno dice pure emozionare, ma la realtà stessa fa spesso emozionare).
Perché non usare il 100% degli strumenti a nostra disposizione per rapprentare la realtà?
Abusarne non fa mai un bell'effetto, ma non credo sia il problema delle persone che partecipano a questa discusisone
Direi che in campo Fashion e Glamour vedo all'opera "pialle e levigatrici", a confronto Geppetto era un pivello.
In realtà nel Fashion e nel Glamour fatto per il verso, da chi ne ha cognizione, la pelle va trattata con molta cura, togliendo difetti, ma lasciando inalterata la texture e il naturale incarnato. Oltre a non dover mai andare a danneggiare il lavoro delle make up artist.
Perché non usare il 100% degli strumenti a nostra disposizione per rapprentare la realtà?
Il problema è che alle volte non si capisce se la foto rientra nella realtà o se ne è uscita, poi magari esistono diversi "metri" per misurarla e allora si gira in tondo.
In realtà nel Fashion e nel Glamour fatto per il verso, da chi ne ha cognizione, ,,,,,,,,,
Esatto, per esempio nei tuoi album le foto rispecchiano la tua precisazione in merito, ma questo non è pratica comune, e questo sicuramente da parte di chi "non ha cognizione"
In effetti, e per parafrasare quanto già detto "Chi sa usare bene i software per l'elaborazione fotografica come photoshop, lightroom etc, non ha la magia in tasca. Semplicemente ha una formazione più completa e può fare veramente scatti migliori. Vale per il professionista e l'hobbista."
direi che non c'é alcuna differenza fra quanto si faceva con la pellicola ed ora col digitale.
L'allora ripresa e successiva camera oscura si identificano oggi negli stessi step, cambia il nome: il secondo passaggio diventa "camera chiara", ma la difficoltà (o maestria) nei due interventi distingue coloro che desiderano realizzare unicamente un'immagine "così come viene" dal professionista che, ieri come oggi, deve sapere usare con competenza fotocamera e poi software (come allora ingranditore, tipo di pellicola, di carta, temperature, acidi ecc.).
Né si può affermare che col digitale si può fare a meno del secondo passaggio per ottenere un'immagine perché, per ottenere quel certo tipo di ipeg, a bordo della fotocamera già esiste un "pezzo" di post-produzione (quindi di camera chiara), rappresentato dagli aggiustamenti pre-ripresa impostati oltre ai canonici tempo/diaframma/sensibilità, mentre nel caso di raw occorrerà sempre ricorrere ad un software (proprietario o adattato) successivo per "interpretarlo".
direi che non c'é alcuna differenza fra quanto si faceva con la pellicola ed ora col digitale.
L'allora ripresa e successiva camera oscura si identificano oggi negli stessi step, cambia il nome: il secondo passaggio diventa "camera chiara", ma la difficoltà (o maestria) nei due interventi distingue coloro che desiderano realizzare unicamente un'immagine "così come viene" dal professionista che, ieri come oggi, deve sapere usare con competenza fotocamera e poi software (come allora ingranditore, tipo di pellicola, di carta, temperature, acidi ecc.).
Né si può affermare che col digitale si può fare a meno del secondo passaggio per ottenere un'immagine perché, per ottenere quel certo tipo di ipeg, a bordo della fotocamera già esiste un "pezzo" di post-produzione (quindi di camera chiara), rappresentato dagli aggiustamenti pre-ripresa impostati oltre ai canonici tempo/diaframma/sensibilità, mentre nel caso di raw occorrerà sempre ricorrere ad un software (proprietario o adattato) successivo per "interpretarlo".
Bella (e annosa) discussione.
Ti dirò la mia opinione.
L'importante è il risultato, non come lo ottieni.
Fotografo è colui che "scrive con la luce". Puoi considerarlo un artista, un artigiano, un praticone, ma quello che alla fine conta è il risultato che ottiene.
Se per ottenerlo usa la compattina, la super reflex, la mirrorless, le ottiche miliardarie o i fondi di bottiglia,. poco importa. Quello fa parte della sua attrezzatura, ovvero i ferri del mestiere.
L'importante è il risultato, ovvero la foto.
Foto che può essere emozionante, può essere bella, brutta, tecnicamente perfetta e artisticamente insulsa, o viceversa, può avere un soggetto interessante o meno, ma è quella che il fotografo, l'artista, l'amatore, l'occasionale fa e che poi guarderà, e si spera, resti intatta nel tempo.
Oggi hai diversi mezzi a disposizione per il tuo risultato, certamente più facili da usare di quelli delle origini.
perché non usarli?
tanto non interessa come hai fatto, ma COSA hai fatto.
NB noi siamo un forum di "tecnici" oltre che di "artisti" per cui ci preoccupiamo, e forse troppo, di sapere COME hai fatto, ma quella è una cosa per addetti ai lavori.
Allo spettatore interessa il film, le immagini, la trama e la bravura dei protagonisti. Della marca della pellicola, del set di luci, del legno con cui è fatto il ciack credo interessi davvero a pochi.
Ti dirò la mia opinione.
L'importante è il risultato, non come lo ottieni.
Fotografo è colui che "scrive con la luce". Puoi considerarlo un artista, un artigiano, un praticone, ma quello che alla fine conta è il risultato che ottiene.
Se per ottenerlo usa la compattina, la super reflex, la mirrorless, le ottiche miliardarie o i fondi di bottiglia,. poco importa. Quello fa parte della sua attrezzatura, ovvero i ferri del mestiere.
L'importante è il risultato, ovvero la foto.
Foto che può essere emozionante, può essere bella, brutta, tecnicamente perfetta e artisticamente insulsa, o viceversa, può avere un soggetto interessante o meno, ma è quella che il fotografo, l'artista, l'amatore, l'occasionale fa e che poi guarderà, e si spera, resti intatta nel tempo.
Oggi hai diversi mezzi a disposizione per il tuo risultato, certamente più facili da usare di quelli delle origini.
perché non usarli?
tanto non interessa come hai fatto, ma COSA hai fatto.
NB noi siamo un forum di "tecnici" oltre che di "artisti" per cui ci preoccupiamo, e forse troppo, di sapere COME hai fatto, ma quella è una cosa per addetti ai lavori.
Allo spettatore interessa il film, le immagini, la trama e la bravura dei protagonisti. Della marca della pellicola, del set di luci, del legno con cui è fatto il ciack credo interessi davvero a pochi.
Bella (e annosa) discussione.
Ti dirò la mia opinione.
L'importante è il risultato, non come lo ottieni.
Fotografo è colui che "scrive con la luce". Puoi considerarlo un artista, un artigiano, un praticone, ma quello che alla fine conta è il risultato che ottiene.
Se per ottenerlo usa la compattina, la super reflex, la mirrorless, le ottiche miliardarie o i fondi di bottiglia,. poco importa. Quello fa parte della sua attrezzatura, ovvero i ferri del mestiere.
L'importante è il risultato, ovvero la foto.
Foto che può essere emozionante, può essere bella, brutta, tecnicamente perfetta e artisticamente insulsa, o viceversa, può avere un soggetto interessante o meno, ma è quella che il fotografo, l'artista, l'amatore, l'occasionale fa e che poi guarderà, e si spera, resti intatta nel tempo.
Oggi hai diversi mezzi a disposizione per il tuo risultato, certamente più facili da usare di quelli delle origini.
perché non usarli?
tanto non interessa come hai fatto, ma COSA hai fatto.
NB noi siamo un forum di "tecnici" oltre che di "artisti" per cui ci preoccupiamo, e forse troppo, di sapere COME hai fatto, ma quella è una cosa per addetti ai lavori.
Allo spettatore interessa il film, le immagini, la trama e la bravura dei protagonisti. Della marca della pellicola, del set di luci, del legno con cui è fatto il ciack credo interessi davvero a pochi.
Ti dirò la mia opinione.
L'importante è il risultato, non come lo ottieni.
Fotografo è colui che "scrive con la luce". Puoi considerarlo un artista, un artigiano, un praticone, ma quello che alla fine conta è il risultato che ottiene.
Se per ottenerlo usa la compattina, la super reflex, la mirrorless, le ottiche miliardarie o i fondi di bottiglia,. poco importa. Quello fa parte della sua attrezzatura, ovvero i ferri del mestiere.
L'importante è il risultato, ovvero la foto.
Foto che può essere emozionante, può essere bella, brutta, tecnicamente perfetta e artisticamente insulsa, o viceversa, può avere un soggetto interessante o meno, ma è quella che il fotografo, l'artista, l'amatore, l'occasionale fa e che poi guarderà, e si spera, resti intatta nel tempo.
Oggi hai diversi mezzi a disposizione per il tuo risultato, certamente più facili da usare di quelli delle origini.
perché non usarli?
tanto non interessa come hai fatto, ma COSA hai fatto.
NB noi siamo un forum di "tecnici" oltre che di "artisti" per cui ci preoccupiamo, e forse troppo, di sapere COME hai fatto, ma quella è una cosa per addetti ai lavori.
Allo spettatore interessa il film, le immagini, la trama e la bravura dei protagonisti. Della marca della pellicola, del set di luci, del legno con cui è fatto il ciack credo interessi davvero a pochi.
Completamente d'accordo con te. Hai mille ragioni !!
Ciao, Giumarty