QUOTE(gianz @ Jan 25 2008, 02:08 PM)
Per nonnoGG:
A questo punto sono curioso: scusa l'OT, ma il mio intento creando la discussione parallela a questa era quello di capire come funziona l'esposizione della pur ottima D80. Ormai do per assodato che il matrix sbianca più di perlana, non ho giudizi sulla ponderata centrale, mentre c'è un tripudio per lo spot, e il blocco...
Mi puoi spiegare meglio la regola sunny16? Più che altro non solo a 100 ISO, ma anche agli altri! Scusami, ma sono un super principiante, e credevo che l'uso di una reflex in manuale si riferisse "solo" a tempi e diaframmi.
Insomma... un sistema per "infarinarmi" un po' e per comprendere meglio questo splendido mondo... magari con un po' di cognizione di causa in più!
Nessun problema, ho appena risposto in PM ad altro amico... dunque un copia e incolla:
Prima della diffusione capillare degli esposimetri (strumenti per misurare la luce - oggi parte integrante di ogni fotocamera), l'esposizione (utilizzo combinato delle tre variabili ISO, T, F) veniva determinata sulla base di vari parametri ed esperienze personali.
La richiamata regola del 16, o come la definiscono meglio negli USA "Sunny16", si riferisce ad un soggetto illuminato da sole pieno e cielo sereno, e consiste semplicemente nell'impostare le tre variabili come segue:
-ISO 100, F/16, T=1/100 di sec;
-ISO 200, F/16, T=1/200 di sec,
e così via, cioè in generale, la combinazione si può esprimere con -> F/16, T=1/ISO.
La stessa regola può essere adattata, sempre con sole pieno e cielo sereno, utilizzando coppie equivalenti di EV (Exposure Value), cioè se apro il diaframma di uno stop, debbo diminuire il tempo di uno stop (vale anche per frazioni o multipli di stop).
Qualche equivalente di F/16 1/100 a ISO 100, sempre al sole e cielo sereno:
F/16 T=1/100" -> F/11 T=1/200" -> F/8 T=1/400" a scendere, oppure:
F/22 T=1/50" a salire.
Faccio notare che a causa di ininfluenti arrotondamenti adottati dalle case produttrici di fotocamere e materiali sensibili, la sequenza dei valori frazionari di T ha una specie di equivalenza apparentemente imprecisa:
1", 1/2", 1/4", 1/8", 1/16", 1/32" 1/64" ... quella matematicamente corretta,
1", 1/2", 1/5", 1/10", 1/25", 1/50", 1/100", 1/250" ... 1/1000" etc. quella utilizzata.
A complicare la questione (ma solo apparentemente) oggi si è giunti a raffinare le variazioni esposimetriche fino ad 1/2 stop ed anche ad 1/3 di stop.
Ma se il cielo si annuvolasse, o se vogliamo esporre correttamente un soggetto in ombra, come ci comportiamo?
Semplicissimo... si passa alla Cloudy11 con nubi grige o ombre moderate, cioè si apre il diaframma di uno stop F/11 invece di F/16, nel caso di nubi nere o ombre marcate si apre ancora uno stop, passando a Shadow8 ... semplicissimo.
Le confezioni di pellicole di una volta riportavano questi schemini al loro interno, difficile non farne tesoro.
Salutoni .
nonnoGG,
nikonista! PS: trattandosi di un metodo approssimativo con variabili di carattere umano, comporta qualche piccolo errore umano...