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sanzo77
Messaggio: #1
Salve a tutti,
Da qualche tempo sono possessore di un Eizo SX2462W, conscio del fatto che non sia un Eizo top di gamma (CX etc...), documentandomi prima dell'acquisto mi era sembrato di capire che fosse un buon compromesso costi/qualità per chi come me è fotoamatore e vuole postprodurre le proprie foto con cognizione di causa portandole poi a stampare in un buon laboratorio (quindi non dal fotografo sotto casa).
Arrivato a casa ho provato a calibrarlo utilizzando il software basiccolor e una sonda datacolor spyder 3 (conscio dei limiti di quest'ultima). I risultati non sono stati sorprendenti, motivo per il quale recentemente ho acquistato una sonda i1Display Pro che, a detta di molti è una delle migliori sonde non professionali sul mercato.
Come software mi sono sempre affidato a basiccolor che dalla versione 5.3 supporta ufficialmente il mio eizo.
Ho rispettato ampiamente i tempi di riscaldamento (1 ora) e ho effettuato la calibrazione senza luci dirette contro il monitor, ma con le luci della stanza (che sono comunque non molto forti) accese.
Le impostazioni di calibrazione sono le seguenti:
  • Metodo di calibrazione: Calibrazione hardware (il monitor ha una lut interna programmabile)
  • Temperatura di colore del corpo nero: 5500K (ho letto in giro che per la post produzione è migliore di D65 e D50, ma accetto smentite purchè documentate)
  • Curva di tonalità: Gamma 2.2 (in alternativa ad L*)
  • Luminanza: bianco 120 cd/m^2 nero: min. nativo
  • Tipo di profilo: lut 16 bit

Una volta effettuate le misurazioni il risultato è il seguente: https://www.dropbox.com/s/71yikbfznw8t60s/S...T_CAT02-002.png

che a livello numerico (almeno per la deviazione standard) non è che si discosti molto dalla calibrazione effettuata per l'imac a cui è collegato: https://www.dropbox.com/s/stdltqmo4ofewaw/i...T_CAT02-001.png

Detto questo io chiedo lumi a chi ne sa più di me (avrete capito che, pur non essendo totalmente a digiuno della materia, non ne so molto... anzi... )

Le mie domande principali sono:
1) Sbaglio qualcosa in settaggi e procedura?
2) Un risultato del genere deve essere ritenuto soddisfacente? (leggendo qua e là leggo di valori di dev. standard che si aggirano tra 0.10 e 0.15 per monitor buoni)
3) Visivamente il risultato non mi sembra malvagio, leggermente troppo saturo forse
4) Domanda da 1 milione di $: ma se il risultato per l'eizo è quello che ho postato e quello per l'imac anche, sbaglio nel dire che forse mi conviene postprodurre direttamente sull'imac?

Grazie e scusate se ho posto domande stupide rolleyes.gif
buzz
Staff
Messaggio: #2
le domande non sono mai stupide.
Ma io ne ho una da farti: coa non ti convinceva della calibrazione precedente?
cosa intenderesti per risultati sorprendenti? (sembrano 2 ma sono la stessa domanda! smile.gif )
Al di la dei calcoli numerici, fidandoti del calibratore, doresti avere un monitor che ti restituisce i colori che la macchina ha catturato.
Se la macchina non è a sua volta calibrata, non potrai avere i colori "reali" della scena, perchè viziati dal sensore e dal software di sviluppo raw.

la prova del 9 è invece che quello che vedi a monitor deve corrispondere, nei limiti del mezzo, alle stampe che otterresti da un sistema profilato e calibrato, non tanto in densità quanto in intonazione colore.
sanzo77
Messaggio: #3
QUOTE(buzz @ Jul 1 2014, 03:02 AM) *
le domande non sono mai stupide.
Ma io ne ho una da farti: coa non ti convinceva della calibrazione precedente?
cosa intenderesti per risultati sorprendenti? (sembrano 2 ma sono la stessa domanda! smile.gif )
Al di la dei calcoli numerici, fidandoti del calibratore, doresti avere un monitor che ti restituisce i colori che la macchina ha catturato.
Se la macchina non è a sua volta calibrata, non potrai avere i colori "reali" della scena, perchè viziati dal sensore e dal software di sviluppo raw.

la prova del 9 è invece che quello che vedi a monitor deve corrispondere, nei limiti del mezzo, alle stampe che otterresti da un sistema profilato e calibrato, non tanto in densità quanto in intonazione colore.


Ciao Buzz e grazie dell'interessamento innanzitutto,
La (anzi le) calibrazione precedente non mi entusiasmava perchè il tutto mi appariva troppo caldo (forse perchè calibravo a D65? probabile), quindi nel lavorare le mie foto ne tenevo conto e smorzavo leggermente, in stampa (non è che abbia fatto una marea di stampe eh però qualcuna si) la corrispondenza, anche se non è al 100%, c'era tenuto conto di quello "smorzare leggermente" di cui sopra.
Per risultati sorprendenti intendo invece proprio i valori numerici, cioè il grafico di risposta che ho postato all'inizio mi aspettavo che mi desse un valore di devianza standard minore e soprattutto le colonnine più alte non mi aspettavo che fossero così alte (se non erro, da profano, direi che significano quanto quel colore può essere interpretato diversamente dal monitor, giusto?).
La mia macchina non è calibrata, non saprei neanche come farlo, ma scattando in raw (forse per qualcuno sarà una bestialità) la cosa passa in secondo piano, dopotutto siamo noi poi a dare la corretta interpretazione al software di sviluppo raw, l'importante è sapere che quello che vedo assomigli quanto più possibile a quello che stamperò. No?


danielg45
Validating
Messaggio: #4
Entro nella discussione perche cmunque puo interessare tutti. Ditemi se dico stupidaggini. Profilare il monitor sulla stampa puo essere corretto che invece che tarare il monitor a se stante? La corrispondenz da quello,che vedo,a quello che stampo deve esseere sempre l'unica via penso
gianlucaf
Nikonista
Messaggio: #5
QUOTE(sanzo77 @ Jul 1 2014, 09:06 AM) *
La mia macchina non è calibrata, non saprei neanche come farlo, ma scattando in raw (forse per qualcuno sarà una bestialità) la cosa passa in secondo piano, dopotutto siamo noi poi a dare la corretta interpretazione al software di sviluppo raw, l'importante è sapere che quello che vedo assomigli quanto più possibile a quello che stamperò. No?


prendi un oggetto colorato, fotografalo e stampalo e guarda la stampa sotto la stessa luce dell'oggetto,
se ti soddisfa sei a posto. altrimenti prenditi un colorchecker per creare un profilo della tua reflex.
sanzo77
Messaggio: #6
QUOTE(gianlucaf @ Jul 1 2014, 01:24 PM) *
prendi un oggetto colorato, fotografalo e stampalo e guarda la stampa sotto la stessa luce dell'oggetto,
se ti soddisfa sei a posto. altrimenti prenditi un colorchecker per creare un profilo della tua reflex.


Si può fare, ma più che essere sicuro della corrispondenza fotocamera - stampa, sarei attratto dalla corrispondenza monitor - stampa senza vincolarmi però ad un laboratorio in particolare.
Nella procedura che ho descritto notate qualche falla? c'è qualche accorgimento che non ho preso?
buzz
Staff
Messaggio: #7
andare per approssimazione visiva è un errore. ci azzecchi solo in poche situazioni, un po' come tenere un orologio fermo e sapere che 2 volte al giorno segna l'ora esatta.
Il problema del profilo non è una deviazione generale o un viraggio come quello di un filtro applicato, ma una vera e propria "curva" irregolare che tiene conto di ogni colore a determinate densità.
Pongo un esempio per capirci: un rosso con scarsa luce potrebbe essere rappresentato vicono l'arancio e con molta luce vicino al viola. La calibrazione fa si che con scarsa luce sia rosso e con molta luce anche. Se invece sposti il viraggio generale del monitor (con i suoi cursori) ottieni che con scarsa luce il rosso è rosso, ma mano a mano che la luce aumenta, avendo sottratto il giallo, questo verrà rappresentato serpe più sul violetto, o viceversa, se fai la taratura sul rosso luminoso e lo porti più sul tono caldo, avrai un arancione pronunciato con basse luci.

Non so se sono riuscito a farmi capire...

forse riesco a farmi capire meglio con un altro esempio: prendiamo una bilancia che non ha un andamento lineare (di solito tutte le bilance invece lo hanno) ovvero con scarsi pesi segna di più e man mano che il peso aumenta tende a diminuire.
io pero 100 chili (!) e il display segnerà 95
mio nipote pesa 20 chili ma il display segnerà 25.
se io abbasso la rotellina della taratura per pesare esattamente mio nipote, a me segnerà 925 o viceversa se lo porto a 100 per il mio reale peso, a lui segnerà 30 chili.
il profilo interviene con salti di 5 kg riportando, nei limiti della tolleranza del sistema, il tutto a misure esatte.
buzz
Staff
Messaggio: #8
QUOTE(sanzo77 @ Jul 1 2014, 09:06 AM) *
Ciao Buzz e grazie dell'interessamento innanzitutto,
La (anzi le) calibrazione precedente non mi entusiasmava perchè il tutto mi appariva troppo caldo (forse perchè calibravo a D65? probabile), quindi nel lavorare le mie foto ne tenevo conto e smorzavo leggermente, in stampa (non è che abbia fatto una marea di stampe eh però qualcuna si) la corrispondenza, anche se non è al 100%, c'era tenuto conto di quello "smorzare leggermente" di cui sopra.
Per risultati sorprendenti intendo invece proprio i valori numerici, cioè il grafico di risposta che ho postato all'inizio mi aspettavo che mi desse un valore di devianza standard minore e soprattutto le colonnine più alte non mi aspettavo che fossero così alte (se non erro, da profano, direi che significano quanto quel colore può essere interpretato diversamente dal monitor, giusto?).
La mia macchina non è calibrata, non saprei neanche come farlo, ma scattando in raw (forse per qualcuno sarà una bestialità) la cosa passa in secondo piano, dopotutto siamo noi poi a dare la corretta interpretazione al software di sviluppo raw, l'importante è sapere che quello che vedo assomigli quanto più possibile a quello che stamperò. No?


nel tuo caso, il profilo è corretto, ma il bianco è "caldo". portare il bianco ad una temperatura di 5000k permette la corrispondenza con le stampe.

il profilo della fotocamera è la stessa cosa di quello del monitor e di quello della stampante (che però sono separati tra loro!) traducono le corrispondenze in maniera adattiva a quel determinano sensore-inchiostro-carta.
è proprio scattando in raw che puoi usare il profilo ad hoc per la tua e solo quella fotocamera (per un'altra dello stesso modello non va bene) in quanto se scatti in jpg entrerà il profilo standard calcolato dalla casa.

la stessa cosa per la stampante: i lab seri fanno al calibrazione ogni mattina, ad ogni cambio carta e a volte anche prima di un lavoro importante, per sicurezza.
Per stampare in casa si dovrebbe profilare la stampante con ogni tipo di carta usata, ed eventualmente se si cambiano gli inchiostri (si da per buono che gli originali siano a resa costante anche se non sempre lo è)

E adesso aggiungo una nota:

Tutto quello che ho scritto, salvo errori, è valido er ottenere la perfetta (si fa per dire) corrispondenza tra realtà e stampa.

personalmente uso un monitor di buona qualità, ma non eccelso, non l'ho profilato, e stampo in un lab locale.
Le stampe saranno sicuramente diverse dalla realtà.... ma chi se ne accorge? smile.gif
solo io.
marcorik
Messaggio: #9
QUOTE(sanzo77 @ Jun 30 2014, 03:29 PM) *
Salve a tutti,
Da qualche tempo sono possessore di un Eizo SX2462W, conscio del fatto che non sia un Eizo top di gamma (CX etc...), documentandomi prima dell'acquisto mi era sembrato di capire che fosse un buon compromesso costi/qualità per chi come me è fotoamatore e vuole postprodurre le proprie foto con cognizione di causa portandole poi a stampare in un buon laboratorio (quindi non dal fotografo sotto casa).
Arrivato a casa ho provato a calibrarlo utilizzando il software basiccolor e una sonda datacolor spyder 3 (conscio dei limiti di quest'ultima). I risultati non sono stati sorprendenti, motivo per il quale recentemente ho acquistato una sonda i1Display Pro che, a detta di molti è una delle migliori sonde non professionali sul mercato.
Come software mi sono sempre affidato a basiccolor che dalla versione 5.3 supporta ufficialmente il mio eizo.
Ho rispettato ampiamente i tempi di riscaldamento (1 ora) e ho effettuato la calibrazione senza luci dirette contro il monitor, ma con le luci della stanza (che sono comunque non molto forti) accese.
Le impostazioni di calibrazione sono le seguenti:
  • Metodo di calibrazione: Calibrazione hardware (il monitor ha una lut interna programmabile)
  • Temperatura di colore del corpo nero: 5500K (ho letto in giro che per la post produzione è migliore di D65 e D50, ma accetto smentite purchè documentate)
  • Curva di tonalità: Gamma 2.2 (in alternativa ad L*)
  • Luminanza: bianco 120 cd/m^2 nero: min. nativo
  • Tipo di profilo: lut 16 bit
Una volta effettuate le misurazioni il risultato è il seguente: https://www.dropbox.com/s/71yikbfznw8t60s/S...T_CAT02-002.png

che a livello numerico (almeno per la deviazione standard) non è che si discosti molto dalla calibrazione effettuata per l'imac a cui è collegato: https://www.dropbox.com/s/stdltqmo4ofewaw/i...T_CAT02-001.png

Detto questo io chiedo lumi a chi ne sa più di me (avrete capito che, pur non essendo totalmente a digiuno della materia, non ne so molto... anzi... )

Le mie domande principali sono:
1) Sbaglio qualcosa in settaggi e procedura?
2) Un risultato del genere deve essere ritenuto soddisfacente? (leggendo qua e là leggo di valori di dev. standard che si aggirano tra 0.10 e 0.15 per monitor buoni)
3) Visivamente il risultato non mi sembra malvagio, leggermente troppo saturo forse
4) Domanda da 1 milione di $: ma se il risultato per l'eizo è quello che ho postato e quello per l'imac anche, sbaglio nel dire che forse mi conviene postprodurre direttamente sull'imac?

Grazie e scusate se ho posto domande stupide rolleyes.gif


I valori che hai postato si riferiscono alla validazione del profilo, in entrambi i casi i valori sono più che buoni, tuttavia non sono indice di un monitor buono o no, sono solo una indicazione sul buon esito del profilo creato.
Per valutare la bontà di un monitor bisogna tenere in considerazione altri parametri: Gamut-Uniformità di illuminazione-Angolo di visione senza cambiamenti di luminosità-stabilità dopo intenso utilizzo, come vedi la validazione del profilo è solo una di queste.

Un link utile: Boscarol

In particolare dice: Quello che si controlla è la qualità del profilo, cioè si controlla quanto bene il profilo descrive il monitor. Non si controlla la qualità del monitor, che è un’altra cosa.

Messaggio modificato da marcorik il Jul 2 2014, 01:31 PM
Seba_F80
Nikonista
Messaggio: #10
QUOTE(buzz @ Jul 1 2014, 04:24 PM) *
nel tuo caso, il profilo è corretto, ma il bianco è "caldo". portare il bianco ad una temperatura di 5000k permette la corrispondenza con le stampe.

il profilo della fotocamera è la stessa cosa di quello del monitor e di quello della stampante (che però sono separati tra loro!) traducono le corrispondenze in maniera adattiva a quel determinano sensore-inchiostro-carta.
è proprio scattando in raw che puoi usare il profilo ad hoc per la tua e solo quella fotocamera (per un'altra dello stesso modello non va bene) in quanto se scatti in jpg entrerà il profilo standard calcolato dalla casa.

la stessa cosa per la stampante: i lab seri fanno al calibrazione ogni mattina, ad ogni cambio carta e a volte anche prima di un lavoro importante, per sicurezza.
Per stampare in casa si dovrebbe profilare la stampante con ogni tipo di carta usata, ed eventualmente se si cambiano gli inchiostri (si da per buono che gli originali siano a resa costante anche se non sempre lo è)

E adesso aggiungo una nota:

Tutto quello che ho scritto, salvo errori, è valido er ottenere la perfetta (si fa per dire) corrispondenza tra realtà e stampa.

personalmente uso un monitor di buona qualità, ma non eccelso, non l'ho profilato, e stampo in un lab locale.
Le stampe saranno sicuramente diverse dalla realtà.... ma chi se ne accorge? smile.gif
solo io.


ciao Buzz,
ne approfitto per chiederti una cosa e mezza smile.gif
Come si profila una fotocamera? Tutte quelle Nikon capaci di scattare NEF possono essere profilate? Si usa il color checker e poi si "carica" un qualche tipo di file nella fotocamera?

L'altra (mezza) cosa è, se si stampa in un lab è possibile farsi dare, come file, il profilo delle loro stampanti?
Giustamente tu dici che tutto questo si fa "salvo errori, {CUT} per ottenere la perfetta (si fa per dire) corrispondenza tra realtà e stampa"
Questo "collegamento" fra gli strumenti di lavoro (fotocamera, monitor, stampanti) avviene mediante dei files?

grazie in anticipo per le illuminazioni, Seb smile.gif
buzz
Staff
Messaggio: #11
QUOTE(Seba_F80 @ Jul 3 2014, 10:42 AM) *
ciao Buzz,
ne approfitto per chiederti una cosa e mezza smile.gif
Come si profila una fotocamera? Tutte quelle Nikon capaci di scattare NEF possono essere profilate? Si usa il color checker e poi si "carica" un qualche tipo di file nella fotocamera?

L'altra (mezza) cosa è, se si stampa in un lab è possibile farsi dare, come file, il profilo delle loro stampanti?
Giustamente tu dici che tutto questo si fa "salvo errori, {CUT} per ottenere la perfetta (si fa per dire) corrispondenza tra realtà e stampa"
Questo "collegamento" fra gli strumenti di lavoro (fotocamera, monitor, stampanti) avviene mediante dei files?

grazie in anticipo per le illuminazioni, Seb smile.gif


Il profilo si fa ma poi non si mette nella fotocamera ma nel programma di conversione.
Per crearlo occorre il color checker e un programma che si scarica da internet che funziona in automatico su photoshop. E' un'azione che fa tutto da sola. Genera alla fine un file icc che va inserito o caricato all'atto della conversione al posto del profilo standard della propria fotocamera.

Per la mezza domanda, è assolutamente inutile fars dare il profilo della stampante del lab, dato che, anche se tu avessi intenzione di comprarti la stessa loro sviluppatrice (cosa di cui dubito fortemente) non avrebbe comunque lo stesso profilo, che tra l'altro viene modificato ogni giorno.

Questa trafila è governata dal profilo. hai un profilo per la tua fotocamera che traduce le immagini in segnali elettrici e li "regolamenta", un monitor che fa altrettanto e una stampante idem. questi 3 profili sono separati e personali.

uno tra tanti:
http://www.argyllcms.com/
http://www.gialandra.it/archives/1186

ma ce ne sono diversi e anche specifici per lightroom
Seba_F80
Nikonista
Messaggio: #12
QUOTE(buzz @ Jul 3 2014, 12:06 PM) *
Il profilo si fa ma poi non si mette nella fotocamera ma nel programma di conversione.
Per crearlo occorre il color checker e un programma che si scarica da internet che funziona in automatico su photoshop. E' un'azione che fa tutto da sola. Genera alla fine un file icc che va inserito o caricato all'atto della conversione al posto del profilo standard della propria fotocamera.

Per la mezza domanda, è assolutamente inutile fars dare il profilo della stampante del lab, dato che, anche se tu avessi intenzione di comprarti la stessa loro sviluppatrice (cosa di cui dubito fortemente) non avrebbe comunque lo stesso profilo, che tra l'altro viene modificato ogni giorno.

Questa trafila è governata dal profilo. hai un profilo per la tua fotocamera che traduce le immagini in segnali elettrici e li "regolamenta", un monitor che fa altrettanto e una stampante idem. questi 3 profili sono separati e personali.

uno tra tanti:
http://www.argyllcms.com/
http://www.gialandra.it/archives/1186

ma ce ne sono diversi e anche specifici per lightroom


quindi, per la mezza domanda, come fai una previsione/anteprima (si chiama proofing?) di stampa quando disponi di fotocamera calibrata e monitor calibrato? Ci basta che il lab rispetti il color management ed adoperi la conversione dallo spazio colore incorporato nella nostra foto (file) al loro spazio colore?

C'è sempre quel passaggio che mi perdo fra profilo di un dispositivo (stampante, monitor) e color management (conversione fra spazi colore di lavoro) cerotto.gif ... mi pare non siano la stessa cosa, ma mi sembra che se tu mi dai un tuo file (foto) che hai regolato sul tuo sistema calibrato e tutto "in color management" per stamparlo, col mio computer sulla mia stampante - ed anche io ho calibrato tutto: monitor, stampante (anche la fotocamera?! non credo .. se ne ho due diverse mica altero il profilo e calibrazione di monitor e stampante no?) - cosa devo fare per far si che la stampa che esce dalla mia stampante sia pressoché identica a ciò che vedevi nel tuo monitor?

Grazie per l'infinita pazienza a rispondere sempre allo stesso tipo di domande rolleyes.gif
Seb
buzz
Staff
Messaggio: #13
QUOTE(Seba_F80 @ Jul 4 2014, 08:12 AM) *
quindi, per la mezza domanda, come fai una previsione/anteprima (si chiama proofing?) di stampa quando disponi di fotocamera calibrata e monitor calibrato? Ci basta che il lab rispetti il color management ed adoperi la conversione dallo spazio colore incorporato nella nostra foto (file) al loro spazio colore?

C'è sempre quel passaggio che mi perdo fra profilo di un dispositivo (stampante, monitor) e color management (conversione fra spazi colore di lavoro) cerotto.gif ... mi pare non siano la stessa cosa, ma mi sembra che se tu mi dai un tuo file (foto) che hai regolato sul tuo sistema calibrato e tutto "in color management" per stamparlo, col mio computer sulla mia stampante - ed anche io ho calibrato tutto: monitor, stampante (anche la fotocamera?! non credo .. se ne ho due diverse mica altero il profilo e calibrazione di monitor e stampante no?) - cosa devo fare per far si che la stampa che esce dalla mia stampante sia pressoché identica a ciò che vedevi nel tuo monitor?

Grazie per l'infinita pazienza a rispondere sempre allo stesso tipo di domande rolleyes.gif
Seb


Occorre distinguere il profilo colore dallo spazio colore.
il primo è quello di cui abbiamo discusso. un traduttore specifico per imezzi che si posseggono.
lo spazio invece è la tavolozza che materialmente contiene i colori.
uno spazio ristretto (srgb) avrà meno possibilità di rappresentare colori di uno largo (prophoto), nello specifico, giusto per capuirci, si potrebbe avere qualche colore che non viene affatto stampato o visualizzato o ripreso. e in stampa verrà sostotuito con quello più simile (qualcosa del genere)

ecco che qui entra il proof di stampa: quello ti serve a vedere a monitor quali sono le limitazioni del supporto.

ma qui stiamo parlando di particolari da stampa ultra professionale, cose che nella realtà appartengono alla teoria, perchè per ottenere tutta questa precisione occorrono mezzi di cui pochi dispongono.
sanzo77
Messaggio: #14
Grazie a tutti delle precisazioni e dei suggerimenti, sto in silenzio perchè nel frattempo leggo e cerco di farmi un idea di quanto ci sto capendo wink.gif

Ora mi vado a leggere per bene il link di boscarol (anche se più volte ho approcciato al suo sito e non l'ho mai trovato sufficientemente chiaro).

Speriamo sia la volta buona.
Seba_F80
Nikonista
Messaggio: #15
QUOTE(sanzo77 @ Jul 4 2014, 12:17 PM) *
Grazie a tutti delle precisazioni e dei suggerimenti, sto in silenzio perchè nel frattempo leggo e cerco di farmi un idea di quanto ci sto capendo wink.gif

Ora mi vado a leggere per bene il link di boscarol (anche se più volte ho approcciato al suo sito e non l'ho mai trovato sufficientemente chiaro).

Speriamo sia la volta buona.


diciamo che il link di Boscarol è sicuramente un riferimento notevole, ma anche io l'ho trovato "duro" da digerire; è molto probabile che i corsi o workshop tenuti da lui ti permettano di seguire meglio, perché lui ti da un "filo" conduttore fra un argomento e l'altro.

Se posso suggerirti qualcosa sul Color Management, ben fatto a mio avviso, (ma che puntualmente dimentico laugh.gif , e meno male che c'è il mitoco Buzz che ci aiuta smile.gif ) è il libro di Martin Evening, Adobe PS for Photographers. Io ho il libro cartaceo per la ver CS2, ed è spiegato molto bene.
 
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