FORUM NIKONCLUB

Ciao a tutti ragazzi,

ho letto su diversi siti internet e forum che scattando in iperfocale c'è la possibilità di sfruttare tutta la nitidezza dell'obiettivo e la massima profondità di campo. Da quello che ho capito il trucco è quello di mettere a fuoco ad un terzo di ciò che abbiamo nel mirino, bloccare l'AF e quindi ricomporre la foto in modo da 'ripuntare' verso l'orizzonte. Ho provato ma non ho ottenuto i risultati che speravo. Qualcuno mi aiuta? Mi spiega in dettaglio come si scatta in iperfocale?

Grazie mille

Quello che hai letto e' infatti profondamente sbagliato !!
Ci son mille discussioni e wikipedia sull'iperfocale... davvero vuoi che ci ripetiamo?

Inutile ripete per l'ennesima volta le stesse cose.
Brevemente: l'iperfocale è un modo per avere la profondità di campo più estesa possibile, ma non significa che tutto quello che si trova al suo interno sarà perfettamente nitido e soprattutto alla massima nitidezza possibile per quell'obbiettivo. Significa solo che tutto quello che si trova al suo interno avrà una mesa a fuoco (e quindi una nitidezza) "accettabile".
La massima nitidezza sarà sempre e solo nel punto preciso di messa a fuoco.

sei hai un ottica G la vedo dura applicare l'iperfocale, mentre se hai una vecchi ottica AI-S usare l'iperfocale è un gioco da ragazzi e su queste ottiche in mancanza dell' autofocus in molte occasioni era utile usarla, con gli attuali autofocus questa tecnica è difficile appicarla.




Antonio

La nitidezza di un'immagime è la media della nitidezza dei punti, pesata per la loro importanza percettiva (bellezza della foto). L'iperfocale ha il difetto di essere una soluzione matematica sui generis, basata sull'assunzione che tutti i punti ripresi abbiano la stessa importanza. L'iperfocale mette duque a fuoco dall'infinito giù fino a metà dell'iperfocale stessa. Non si considerano gli effetti della curvatura di campo, che tendono a modificare questi limiti a seconda della scena.
Attorno all'iperfocale spesso non c'è nulla di utile e tutto il resto è un po' sfocato.
Dove può essere applicata l'iperfocale, soprattutto superwide chiusi, la nitidezza è oltremodo necessaria. Meglio focheggiare sui dettagli più importanti (scritte, dettagli di architettura), chiudere il diaframma tenendo conto dei dettagli a distanza minima e massima (scala a metà tra le due distanze) e poi ancora 1 stop fino a a f/11 e nulla dopo. Funziona se si ha almeno una scala metrica e un buon calcolatore, come DoF Master.
Se facciamo due conti di PdC, ci sono varie app in giro, tenente a mente che oggi mediamente occorre selezionare un circolo di confusione di 20 micron su FX e 15 micron su DX per una buona qualità all'ingrandimento, non nitidezza ottica o simili m***te. Le scale PdC sulle ottiche professionali sono calcolate per full frame e 30 micron. Oltre a scale controllate e ritarate, mi affido spesso al distanziometro laser Leica Disto D2, che costa poco ed è all'altezza della marca.

A presto

Elio

Iperfocale.

Ciao,
Alessandro.

La distanza iperfocale è quella distanza di messa a fuoco di più alta profondità di campo.
Quando focheggi su questa distanza la PDC si estende dalla metà della stessa fino a infinito.
I terzi di distanza non c'entrano.

Per utilizzare questo sistema o usi la matematica, oppure devi avere un obbiettivo serigrafato con le indicazioni delle distanze, diaframmi e PDC, cosa che prima era normalissima, oggi sembra raro appannaggio di poche ottiche costose.
Con le moderne reflex digitali spesso è un problema, come anche con molti zoom anche vecchi.

Ti faccio degli esempi realistici con ottiche reali.

Anche con la mia Nikon F-801 e le sue ottiche AF è già un problema (come ha fatto presente Antonio), perciò consedererò altre fotocamere.

Uso la mia Yashica TL Electro (con montato un Auto Yashinon 50 mm f/1.4).
Supponi che voglia riprendere un panorama, una vallata con montagne all'orizzonte, ma dal punto in cui sono vorrei anche che si vedessero dei bambini che giocano vicino a me, a 3 metri di distanza.

Se focheggio a 3 metri, a f/4 avrò una PDC in quell'intorno (2,8 - 3,5 metri ca.).
Se chiudo a f/16 il focus è accettabile da 2 a 6 metri, ma le montagne sono ben oltre.

Se focheggio per le montagne, a infinito, a f/4 il soggetto intellegibile più vicino sarà a circa 20 metri, ma i bambini saranno "invisibili".
Anche chiudendo a f/16 la minima distanza per soggetti ben visibili sarà di oltre 5 metri, per me insufficiente.

Usando l'iperfocale, se regolo la messa a fuoco su 5 metri, a f/16 ho un campo a fuoco da 2,5 metri (5 metri diviso 2, secondo la regola) fino a infinito, che va benissimo per il mio scopo.

Se ho la serigrafia delle PDC è semplicissimo trovare l'iperfocale e si può anche fare in più modi.
Già se regolo la MAF su infinito, il valore che leggo sull'indice del diaframma scelto è la distanza iperfocale.

Se non ho la serigrafia PDC sono poche le fotocamere che la indicano nel mirino, se è questo il caso il problema è risolto, sennò non posso che ricorrere alla matematica o a tabelle precalcolate e a degli espedienti di messa a fuoco decisamente più scomodi.

Messaggio modificato da jackpirata il Jun 27 2014, 09:48 PM

iperfocale e nitidezza massima sono termini che non vanno tanto d'accordo..