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D7000... La Rossa Di Casa Isotta
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pignatarog
Messaggio: #1
In occasione di questa edizione dell’EUDI 2011 è stata senza ombra di dubbio una delle star più ricercate.
La Nikon D7000 per le sue caratteristiche di piccola professionista e il costo contenuto è subito diventata una vera prelibatezza tra i neo fotografi ed i navigati.
Abbiamo già visto i prodotti di altre case ed ora è venuto il momenti di toccare con mano il Rosso, quello tutto Italiano, quello della Isotecnic.
Il suo colore, come anche la linea e le rifiniture, soprattutto quelle relative allo strato protettivo di anodizzazione, sono quelle tipiche ormai consolidate da tanti anni di esperienza.
La prima sensazione che si prova ad averla tra le mai non è quella istintiva di stringere le mani intorno alle impugnature per non rendersi fragili, ma una completa sensazione di ergonomicità che la rende quasi un tutt’uno.
Le dita partono immediatamente a prendere posto su quei comandi abbastanza familiari per chi è già avezzo a questa tipologia di custodie.

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Tutto è al proprio posto e, per quanto osservandola si ha la sensazione della presenza di tutti i comandi riportati all’esterno, la sua compattezza solletica quella nostra curiosità di conoscerla più a fondo.
Osservandola nel suo aspetto frontale si ha una percezione di ordine.
In basso sulla Sx troviamo il blocca oblò, una levetta a scorrimento che si innesta autumaticamente quando l’oblò è arrivato nella sua posizione rotatoria finale.
Tirandolo leggermente verso l’esterno sbloccheremo l’oblò e potremo così rimuoverlo.
Un punto di sicurezza non tanto con gli oblò macro, ma soprattutto con quelli per foto ambiente dove urtare accidentalmente i paraluce è sicuramente sintomo di possibile spostamento.

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Sempre in basso a Dx c’è il comando che aziona la scelta della modalità di AF.
La sua base di appoggio è dotata di due lingue in gomma antiscivolo che la rendono stabile su quasi tutte le superfici.
Due fori filettati danno la possibilità di montare staffe e accessori supplementari a seconda di particolari esigenze.
Il guscio posteriore riporta in alto sulla Dx il comando rotante di selezione tempi.
La sua dimensione e dentellatura a passo largo lo rendono agevole anche utilizzando i guanti.
Tutti i pulsanti di selezione sono facilmente attivabili con il solo ausilio del pollice, a patto di non avere una manina stile Cenerentola.

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Sotto il selettore tempi vi è una comoda leva che aziona la visione in live view.
In questa ultima generazione di reflex, dalla D300S in poi il tasto funzione info, che consente di osservare il piccolo display funzione posto sulla parte superiore della macchina e che è quasi sempre poco illuminato e quindi poco leggibile, viene interamente riportato sul monitor posteriore dandoci la possibilità di modificare agevolmente tutti i parametri della macchina.
L’ampia sezione trasparente consente di osservare senza alcun limite il display da 3 pollici della fotocamera.
Di scarsa utilità diventa il magnificatore di serie che viene quasi sempre snobbato per dare la precedenza al live view.

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Osservandola dall’alto diventano immediatamente visibili le due boccole per il collegamento di due flash con cavi sincro.
E quì una novità già nota, la Isotecnic ha predisposto la loro sostituzione con altre predisposte per l’uso con flash con cavi a fibra ottica.
In questo caso, oltre alla sostituzione delle due boccole, la custodia è predisposta per ospitare la fotocamera con il flash integrato aperto.
nel caso ci dimenticassimo di aprirlo dopo aver chiuso la custodia il comando è riportato sul lato superiore Sx.
Quasi al limite della parte posteriore al centro trova posto il pomello che permette l’apertura dei due gusci con blocco anti apertura accidentale.
Alla sua Dx vi è il comando di blocco manuale dell’AF.

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Da entrambi i lato trovano posto i due pomelli rotanti addetti al cambio diaframmi e rorazione dela ghiera zoom.
Risulta presente anche lo sblocco obiettivo per permetterne la sostituzione anche senza rimuovere la macchina dalla custodia.
Sulla parte superiore dell’immane a Dx, quasi nascosto dall’impugnatura vi è il comando di selezione Modo, comodamente azionabile con il pollice.IPB Immagine Ingrandimento full detail : 228.4 KB

Ed ecco finalmente appagare la nostra curiosità.
Tutti i leveraggi e ingranaggi di trasmissione sono in acciaio e plastica e la rotella dentata del comando selettore tempi (foto in basso) è ammortizzata in modo da non premere esageratamente sul selettore della fotocamera e produrgi mal funzionamenti nel tempo.
Tutti i leveraggi e pulsanti sono protetti da gomma per evitare qualunque possibilità di raschio.
Sulla parte alta prende posto il circuitino di connessione per i flash.
Sul circuito sono presenti due doppi micro swich, uno per il flas a Sx e uno per quello a Dx.
Entrambi possono rendere la boccola di appartenenza sia abilitata per flash i-TTL che manuale.
Ricordo che su ogni macchina non è possibile collegare in via diretta due flash in modalità i-TTL ma solo uno, il secondo deve necessariamente lavorare in manuale.
Per abilitare il i-TTL basta settare lo swich corrispondente al flsh in on e l’altro chiaramente in off.

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Sulla Dx è presente la batteria che assicura l funzionamento dell’allarme acqua.
Tutto il circuito è immerso in una resina che ne assicura la funzionabilità anche dopo un caso di allagamento.

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La basetta che alloggia il corpo della fotocamera dispone di due guide che ne obbligano l’inserimento e una vite che ne asicura la stabilità una volta introdotta completamente.
Ciò che risulta facilmente intuibile dopo l’inserimento della fotocamera è l’impossibilità di sostituire la SD card e la batteria a macchina montata.
Per queste operazioni è necessario estrarre la fotocamera.
Come abbiamo accennato prima una delle possibilità offerte dalla Isotecnic su questa nuova linea di custodie è l’intercambiabilità delle boccole sincro con quelle per cavi a vibra ottica.
L’operazione è semplice ma necessita di un minimo di manualità da parte dell’utente.IPB Immagine Ingrandimento full detail : 132.2 KB

Vanno rimossi i due contatti rossi che si collegano con i due piccoli flat-cable alle boccole e svitare le due boccole con chiave esagonale.
Le due nuove boccole non necessitano di alcun collegamento e non è necessario rimuovere il circuito elettronico.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 188 KB

Dulcis in fundo l’apertura a libro tipica di un progetto che parte dalle mitiche Igloo della Underwave.
La differenza è che i due gusci non rimangono attaccati tra di loro ma si incastrano attraverso l’inserimento di due perni in acciaio posti in basso sul guscio posteriore.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 256.7 KB

Sia il fondello posteriore, che tutta la serie di oblò e prolunghe sono dotate di doppio o-ring.
Ciò non toglie la salutare abitudine a sostituirli almeno una volta l’anno.
La serie di braccetti snodati trova un comodo punto di aggancio sulla parte superiore delle due impugnature, mentre sulla parte superiore del guscio anteriore una filettatura da 8mm dà la possibilità di montare un supporto a sfera per il posizionamento di un faretto.
A completamento della linea vi è tutta la serie di oblò per ottiche macro e dome con il nuovo minidome da 8 pollici, per ottiche grandangolari.
E’ possibile montare anche due magnificatori a 180° e con visione a 45° per coloro che preferiscono la tradizionale visione a quella live view.
Ed ora non resta che andare in acqua.... ma questa è un’altra prova.

Giuseppe Pignataro
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #2
Molto carina!!! ;-)
mimmosub
Messaggio: #3
Mi sembra un ottima custodia dall'ottimo rapporto prezzo-qualità, molto esauriente la prova grazie Giuseppe!
nicofurio
Messaggio: #4
bella descrizione, completa e.....molto molto invitante, dopo tutto che te lo dico a fare!! wink.gif
morena70
Iscritto
Messaggio: #5
Vista e presa in mano, molto bella.
La D7000 ce l'ho da quasi un mese ed é giá stata sott'acqua.
Ciao
Massimo Mazzitelli
Messaggio: #6
non mi piacciono 2 cose il pulsante di scatto a mio avviso troppo corto... questo comporta una forza maggiore alla pressione del dito... e la chiusura.....
AlessandroPagano
Messaggio: #7
Una custodia italiana fatta con passione e qualità. Una validissima alternativa ai marchi più blasonati.
Se non fosse che ho ed uso Hugy, l'avrei scelta per la mia D700.

Un saluto
Alessandro
pignatarog
Messaggio: #8
Bhè massimo, la maggior parte di noi si lamenta quando la corsa della leva di scatto è molto lunga ma quando è corta e si avvicina molto a quella che si userebbe se la fotocamera fosse fuori dalla custodia sarebbe il massimo.
La chiusura la trovo validissima, visto che ho avuto 3 generazioni di Igloo e che non mi è entrata mai una goccia d'acqua.
Certo non è tradizionale ma in compenso sicura e con doppio o-ring.

Giuseppe
Massimo Mazzitelli
Messaggio: #9
Forse non mi sono spiegato bene riguardo alla leva

ragazzi è fisica... una leva più lunga minor sforzo una leva più corta maggior sforzo di rotazione... la corsa della leva è relativamente ininfluente.. ma stessa parità di corsa fai meno sforzo con una leva più lunga....

Riguardo al fatto che è italiana... ben venga c'e' ne fossero... :-)
pignatarog
Messaggio: #10
Hei Max, in real time.....
Ti dirò che non ci ho mai fatto caso, sarà che il mio dito è abituato a mandar giù leve e non a sentirne lo sforzo.
Comunque da quel punto di vista il tuo discorso non fà una piega.

Giuseppe
Massimo Mazzitelli
Messaggio: #11
Si Giuse il mio discorso è anche un po maniacale.... però se nella fotografia terrestre hanno inventato il tasto pneumatico o a cavetto per evitare vibrazioni o movimenti dovuti allo scatto... pensa un po in acqua in assetto neutro con le braccia libere cosa può provocare una leva di scatto dura= foto mossa ma ripeto è maniacale... :-)
pignatarog
Messaggio: #12
rolleyes.gif rolleyes.gif rolleyes.gif

Giuseppe
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #13
La trovavo non influente visto l'uso necessario dei flah

E poi di che variante di valori di sforzo parliamo? Mi sembra ci sia molto di fuffa teorica e poco di pratica
cristiansub
Messaggio: #14
QUOTE(Massimo Mazzitelli @ Mar 12 2011, 10:21 PM) *
Si Giuse il mio discorso è anche un po maniacale.... però se nella fotografia terrestre hanno inventato il tasto pneumatico o a cavetto per evitare vibrazioni o movimenti dovuti allo scatto... pensa un po in acqua in assetto neutro con le braccia libere cosa può provocare una leva di scatto dura= foto mossa ma ripeto è maniacale... :-)


L'anno scorso ho provato quella per D300 e devo dire che la sensibilità sul pulsante di scatto era pari a quella che ho a terra.

Per le vibrazioni non mi preoccuperei tanto sott'acqua almeno che non ti "splafoni" bello negativo sul fondo non puoi stare fermo come un cavalletto perciò per le vibrazioni non mi preoccuperei.

Ciao,
Cristian.
margar68
Messaggio: #15
Bravo Giuseppe, proprio un bel prodotto, ci sto facendo un pensierino ....
labronico
Messaggio: #16
Scusate ho letto con interesse e mi sembra un "bell'oggettino", mi è giunta voce però che l'ingranaggio della ghiera dello zoom impedisca l'alloggiamento del 105 afs vr. Mi sembra probabile perché nelle vecchie igloo era così. Ho visto che avete spaccato il capello in quattro per trovare difetti, sapete niente al riguardo? Per me rappresenta un limite non da poco considerando il largo uso sia di obiettivi zoom (come il diffusissimo 10-17 tokina al posto del 10,5 nikon) che del notevolissimo 105 afs vr. francamente potrebbe un valido motivo per farmi preferire un "oggettino" di altra marca.
AlessandroPagano
Messaggio: #17
QUOTE(labronico @ Mar 30 2011, 07:19 PM) *
Scusate ho letto con interesse e mi sembra un "bell'oggettino", mi è giunta voce però che l'ingranaggio della ghiera dello zoom impedisca l'alloggiamento del 105 afs vr. Mi sembra probabile perché nelle vecchie igloo era così. Ho visto che avete spaccato il capello in quattro per trovare difetti, sapete niente al riguardo? Per me rappresenta un limite non da poco considerando il largo uso sia di obiettivi zoom (come il diffusissimo 10-17 tokina al posto del 10,5 nikon) che del notevolissimo 105 afs vr. francamente potrebbe un valido motivo per farmi preferire un "oggettino" di altra marca.



La ghiera interna dello zoom è rimovibile per cui nessun problema con il 105 VR. L'unico inconveniente è che l'ottica dovrà essere usata esclusivamente in AF non avendo altre alternative. Altro accorgimento, perché non ricordo esattamente, è verificare il diametro interno dell'oblò che non deve essere inferiore a 85mm altrimenti il 105 neanche entra. Per avere queste info basta che chiami in ditta e ti daranno tutte le delucidazioni.

Un saluto
Alessandro
morena70
Iscritto
Messaggio: #18
É una custodia stupenda, anche se dentro comparata con una Nauticam mi sembra spoglia, vero é che peró costa mediamente 500 Euro in meno, non cara, ma da quel che ho visto un pó limitata nelle ottiche o sbaglio?:
Parlate poi sempre di Igloo e che tra l'altro modificate, ma che cosa é questa Igloo? Qualcuno me lo spiega?
Ciao
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #19
Igloo è il nome di una serie di custodie prodotte vari anni fa da un'azienda italiana, la Underwave, creata da un grande fotosub italiano (che è stato anche campione mondiale di fotosub), Massimo Sanfelice

bella, pratica e ben costruita che in tanti hanno avuto modo di apprezzare sia nella carcassa che negli oblò per l'eccellente ergonomia e che presentava, unica nel panorama delle custodie anche la famosa apertura a libro che qui troviamo, in parte, riprodotta

Messaggio modificato da Gennaro Ciavarella il Mar 31 2011, 03:33 PM
pignatarog
Messaggio: #20
Il problema delle dimensioni del barilotto del nuovo 105mm è già stato riscontrato tempo fà e quindi credo... risolto.
Ma per sicurezza richiedo.

Giuseppe
morena70
Iscritto
Messaggio: #21
Quindi Igloo fa parte del passato?
Ciao
labronico
Messaggio: #22
Lo so che si può rimuovere la ghiera dello zoom ma se permettete dopo aver speso comunque una cifra considerevole mi pare brutto in gara smanettare con brugole e viti che magari finiscono sotto il pagliolo del gommone per montare la ghiera dello zoom sulla custodia per poter fare la foto ambiente con il 10-17 o il 12-24 dopo aver usato il 105! Magari mentre monta mare!
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #23
Igloo è un nome storico

Isotta modifica le vecchie custodie igloo per montare le macchine digitali attuali

aspettiamo le notizie da Giuseppe
labronico
Messaggio: #24
QUOTE(morena70 @ Mar 31 2011, 06:54 PM) *
Quindi Igloo fa parte del passato?
Ciao

Direi decisamente di si, dal momento che Massimo Sanfelice ha cessato la produzione. Il progetto dell'igloo è terribilmente datato, nacque come custodia per l'F801, poi per la F90, un modello successivo (praticamente quello riproposto adesso dalla isotecnic) fu progettato intorno alla F100, in quel periodo non si usavano molti zoom grandangolari (a malapena il 18 35 per cui fu confezionato un oblò), non c'erano obbiettivi afs vr. Si scendeva per lo più con il 16 ed il vecchio 105, o tutt'al più con il 20 o con il 60. Da allora ne sono nate di ottiche e quindi di esigenze per chi utilizza le custodie.
AlessandroPagano
Messaggio: #25
QUOTE(labronico @ Mar 31 2011, 08:37 PM) *
Lo so che si può rimuovere la ghiera dello zoom ma se permettete dopo aver speso comunque una cifra considerevole mi pare brutto in gara smanettare con brugole e viti che magari finiscono sotto il pagliolo del gommone per montare la ghiera dello zoom sulla custodia per poter fare la foto ambiente con il 10-17 o il 12-24 dopo aver usato il 105! Magari mentre monta mare!



E allora perché non pensi di prendere il 105 AFD? Vendi il 105 AFS e con la metà che incassi compri l'AFD la cui resa è sempre eccellente e si può usare sia in AF che in MF senza smontare nulla dalla custodia. Tanto il VR sott'acqua non ti serve. Con l'altra metà dell'incasso avrai un congruo gruzzolo per la nuova custodia.

IMHO

Un saluto
Alessandro
 
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