Allora Ragazzi eccomi alla mia Seconda serie di scatti e dopo vari setup e prove penso di aver trovato il setup che preferisco.
Comunque ho scattato molte foto oggi pomeriggio queste le ho ritenute le mie preferite.
Isola Delle Femmine e Lungomare di Capaci (PA).
Quasi tutte in Modo S e poche in M.
Avanti sotto con i commenti.
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Ingrandimento full detail : 5 MB
Spero di esser migliorato.
Comunque ho scattato molte foto oggi pomeriggio queste le ho ritenute le mie preferite.
Isola Delle Femmine e Lungomare di Capaci (PA).
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QUOTE(Anathema @ Sep 4 2009, 09:40 PM) 
Allora Ragazzi eccomi alla mia Seconda serie di scatti e dopo vari setup e prove penso di aver trovato il setup che preferisco.
Spero di esser migliorato.
Spero di esser migliorato.
Lascio agli esperti i commenti e mi limito a segnalarti questo intervento.
Raffaele
ops chiedo scusa....sarà per la prossima
Alla prima, seconda, terza, sesta, settima non cambierei nulla: mi piacciono così come sono.
La quinta la scarterei, non mi dice nulla.
Nella quarta hai sbagliato l'apertura del diaframma: un diaframma così aperto rischia di creare un alone di luce troppo grande e troppo espanso in tutta la foto. Con un'inquadratura del genere mi sarei divertito a giocare con diaframmi abbastanza chiusi.
PS: perché hai utilizzato la modalità S?? Non sarebbe stato meglio prediligere la A?!
La quinta la scarterei, non mi dice nulla.
Nella quarta hai sbagliato l'apertura del diaframma: un diaframma così aperto rischia di creare un alone di luce troppo grande e troppo espanso in tutta la foto. Con un'inquadratura del genere mi sarei divertito a giocare con diaframmi abbastanza chiusi.
PS: perché hai utilizzato la modalità S?? Non sarebbe stato meglio prediligere la A?!
tra le foto, quella migliore è la prima.. hai cercato di giocare con la profondità di campo .. soggetto a fuoco nel primissimo piano con uno sfondo che si lascia intuire.. PECCATO che tutto il primo piano sia sfocato... 
la mia diagnosi è che tu hai messo a fuoco alla distanza minima, ma la profondità di campo non era tale da includere anche la prima fila di fiori.. ricordati che esiste una zona, detta appunto profondità di campo, in cui gli oggetti NON sono a fuoco, ma sono sufficientemente definiti al punto di essere considerati "nitidi" (per A FUOCO si intende quel piano bidimensionale posto ad una certa distanza dal piano del sensore... ma è un piano, non un volume..). Tale distanza (PDC o DOF se cerchi in articoli inglesi) si estende per un terzo circa davanti al piano di MAF e per due terzi oltre il piano di MAF.
QUALI SONO I FATTORI CHE INFLUENZANO LA PDC?
te lo dico, prima che ti lanci in discussioni feroci dove nessuno capisce quello che dice l'altro, ma tutti hanno ragione per conto loro (esperienza personale .. recente..
)
1) il diaframma ... più è chiuso, più la profondità di campo aumenta.
2) la distanza di messa a fuoco.. più il piano di messa a fuoco è distante , più estesa sarà la pdc
3) il rapporto di riproduzione (INCHIODATELO in testa..
) : a parità di dimensione dell'elemento sensibile(DX o FX o medio formato ecc ecc), a parità di diaframma, VARIANDO la lunghezza focale, la profondità di campo RESTA INVARIATA SE resta invariata la dimensione dell'oggetto sull'elemento sensibile.
spiego: stiamo fotografando un uomo. Quest'uomo lo vogliamo riprendere (sbagliando) in modo che stia dalla cima della testa alla pianta dei piedi esattamente nella dimensione del fotogramma. Se lo vogliamo ritrarre con un 180 mm staremo a 30 metri. se lo vogliamo ritrarre con un 50 staremo a 7 metri, se invece vogliamo usare un 14 mm staremo a 1 metro.. se in tutte queste variazioni abbiamo mantenuto il diaframma costante, la PDC non sarà variata. Ciò che differenzierà i vari scatti sarà la resa prospettica.
PER CONTRO, a parità di distanza di MAF otterrai una maggior profondità di campo al calare della lunghezza focale della lente.
Ti chiederai... perchè questo qui si è messo a sproloquiare sulla PDC che non me ne frega niente?
Perchè ho letto una cosa che mi ha fatto storcere un po il naso... Da quanto ho scritto, avrai capito come io - e altri con me- veda nel controllo del diaframma uno strumento per realizzare la composizione. Tu però hai detto che scatti in S, ovvero imposti il tempo e lasci che sia la macchina a impostare il diaframma (ovvero la pdc..)
Il diaframma che utilizzi deve essere una tua precisa scelta e il tempo la conseguenza.. se il tempo è troppo lungo allora alzi gli iso.. oppure se il tempo fosse inferiore a quello fisicamente sostenibile dalla macchina, o vari di poco il diaframma oppure usi i filtri per aumentare il tempo di esposizione...
Per esempio nel primo scatto (scattato in S) la macchina ha impostato un diaframma f8 che non ti ha consentito di contenere nella pdc anche la prima fila di fiori..
tuttavia.. forza e coraggio che SIAMO in tanti a dover capire bene come controllare questi meccanismi!!
Messaggio modificato da gfavaretto il Sep 4 2009, 10:50 PM
la mia diagnosi è che tu hai messo a fuoco alla distanza minima, ma la profondità di campo non era tale da includere anche la prima fila di fiori.. ricordati che esiste una zona, detta appunto profondità di campo, in cui gli oggetti NON sono a fuoco, ma sono sufficientemente definiti al punto di essere considerati "nitidi" (per A FUOCO si intende quel piano bidimensionale posto ad una certa distanza dal piano del sensore... ma è un piano, non un volume..). Tale distanza (PDC o DOF se cerchi in articoli inglesi) si estende per un terzo circa davanti al piano di MAF e per due terzi oltre il piano di MAF.
QUALI SONO I FATTORI CHE INFLUENZANO LA PDC?
te lo dico, prima che ti lanci in discussioni feroci dove nessuno capisce quello che dice l'altro, ma tutti hanno ragione per conto loro (esperienza personale .. recente..
)1) il diaframma ... più è chiuso, più la profondità di campo aumenta.
2) la distanza di messa a fuoco.. più il piano di messa a fuoco è distante , più estesa sarà la pdc
3) il rapporto di riproduzione (INCHIODATELO in testa..
) : a parità di dimensione dell'elemento sensibile(DX o FX o medio formato ecc ecc), a parità di diaframma, VARIANDO la lunghezza focale, la profondità di campo RESTA INVARIATA SE resta invariata la dimensione dell'oggetto sull'elemento sensibile.spiego: stiamo fotografando un uomo. Quest'uomo lo vogliamo riprendere (sbagliando) in modo che stia dalla cima della testa alla pianta dei piedi esattamente nella dimensione del fotogramma. Se lo vogliamo ritrarre con un 180 mm staremo a 30 metri. se lo vogliamo ritrarre con un 50 staremo a 7 metri, se invece vogliamo usare un 14 mm staremo a 1 metro.. se in tutte queste variazioni abbiamo mantenuto il diaframma costante, la PDC non sarà variata. Ciò che differenzierà i vari scatti sarà la resa prospettica.
PER CONTRO, a parità di distanza di MAF otterrai una maggior profondità di campo al calare della lunghezza focale della lente.
Ti chiederai... perchè questo qui si è messo a sproloquiare sulla PDC che non me ne frega niente?
Perchè ho letto una cosa che mi ha fatto storcere un po il naso... Da quanto ho scritto, avrai capito come io - e altri con me- veda nel controllo del diaframma uno strumento per realizzare la composizione. Tu però hai detto che scatti in S, ovvero imposti il tempo e lasci che sia la macchina a impostare il diaframma (ovvero la pdc..)
Il diaframma che utilizzi deve essere una tua precisa scelta e il tempo la conseguenza.. se il tempo è troppo lungo allora alzi gli iso.. oppure se il tempo fosse inferiore a quello fisicamente sostenibile dalla macchina, o vari di poco il diaframma oppure usi i filtri per aumentare il tempo di esposizione...
Per esempio nel primo scatto (scattato in S) la macchina ha impostato un diaframma f8 che non ti ha consentito di contenere nella pdc anche la prima fila di fiori..
tuttavia.. forza e coraggio che SIAMO in tanti a dover capire bene come controllare questi meccanismi!!
Messaggio modificato da gfavaretto il Sep 4 2009, 10:50 PM
QUOTE(gfavaretto @ Sep 4 2009, 11:46 PM)
Ti chiederai... perchè questo qui si è messo a sproloquiare sulla PDC che non me ne frega niente?
Perchè ho letto una cosa che mi ha fatto storcere un po il naso... Da quanto ho scritto, avrai capito come io - e altri con me- veda nel controllo del diaframma uno strumento per realizzare la composizione. Tu però hai detto che scatti in S, ovvero imposti il tempo e lasci che sia la macchina a impostare il diaframma (ovvero la pdc..)
Il diaframma che utilizzi deve essere una tua precisa scelta e il tempo la conseguenza.. se il tempo è troppo lungo allora alzi gli iso.. pppure il tempo sarebbe inferiore a quello fisicamente sostenibile dalla macchina? o vari di poco il diaframma oppure usi i filtri per aumentare il tempo di esposizione...
Per esempio nel primo scatto (scattato in S) la macchina abbia impostato un diaframma f8 che non ti ha consentito di contenere nella pdc anche la prima fila di fiori..
tuttavia.. forza e coraggio che SIAMO in tanti a dover capire bene come controllare questi meccanismi!!
Perchè ho letto una cosa che mi ha fatto storcere un po il naso... Da quanto ho scritto, avrai capito come io - e altri con me- veda nel controllo del diaframma uno strumento per realizzare la composizione. Tu però hai detto che scatti in S, ovvero imposti il tempo e lasci che sia la macchina a impostare il diaframma (ovvero la pdc..)
Il diaframma che utilizzi deve essere una tua precisa scelta e il tempo la conseguenza.. se il tempo è troppo lungo allora alzi gli iso.. pppure il tempo sarebbe inferiore a quello fisicamente sostenibile dalla macchina? o vari di poco il diaframma oppure usi i filtri per aumentare il tempo di esposizione...
Per esempio nel primo scatto (scattato in S) la macchina abbia impostato un diaframma f8 che non ti ha consentito di contenere nella pdc anche la prima fila di fiori..
tuttavia.. forza e coraggio che SIAMO in tanti a dover capire bene come controllare questi meccanismi!!
Concordo al 100% con te.
Anche io nel messaggio precedente ho chiesto all'utente il perché di questa scelta, che personalmente non prendo mai in considerazione (a differenza della A che a volte ancora uso).
scatto in S solo per precise esigenze .. ascrivibili al solo ed unico caso del panninig...
azz..mi hai quotato troppo alla svelta.. ci sono ancora le cialtronate grammaticali figlie delle correzioni in modifica..
Messaggio modificato da gfavaretto il Sep 4 2009, 10:56 PM
azz..mi hai quotato troppo alla svelta.. ci sono ancora le cialtronate grammaticali figlie delle correzioni in modifica..
Messaggio modificato da gfavaretto il Sep 4 2009, 10:56 PM
QUOTE(gfavaretto @ Sep 4 2009, 11:53 PM)
scatto in S solo per precise esigenze .. ascrivibili al solo ed unico caso del panninig...
Anche questa volta mi trovo totalmente d'accordo con te: credo proprio che il panning sia l'unica tecnica che richieda questo tipo di settaggio "preconfigurato", anche se dopo un po' di pratica si comincia ad utilizzare la solita M che rimane comunque un'incognita maggiore per quanto riguarda il risultato finale.
PS: per le "cialtronate grammaticali" non preoccuparti, capitano...
Messaggio modificato da nikonf65 il Sep 4 2009, 10:56 PM
Per quanto riguarda la modalità S, l'ho usata:
1) La sto studiando
2) Oggi c'era vento e volevo evitare mossi (spero che questa scelta sia stata corretta per la maggiorparte dei casi)
per il resto accetto volentieri tutti i consigli (anche se quello che mi ha spiegato favaretto non l'ho profondamente compreso, diciamo per sommicapi)
Ragazzi sono felicissimo dei consigli, perchè ho tanta voglia di imparare.
Per quanto riguarda la prima, non per cercare scusanti ma è possibile un colpo di vento dopo la messa a fuoco? Anche perchè ricordo di esserci stato molto a cercare un buon focus (in ginocchio su dei comodissimi scogli della Poltrone & Sofà
)
1) La sto studiando
2) Oggi c'era vento e volevo evitare mossi (spero che questa scelta sia stata corretta per la maggiorparte dei casi)
per il resto accetto volentieri tutti i consigli (anche se quello che mi ha spiegato favaretto non l'ho profondamente compreso, diciamo per sommicapi
)Ragazzi sono felicissimo dei consigli, perchè ho tanta voglia di imparare.
Per quanto riguarda la prima, non per cercare scusanti ma è possibile un colpo di vento dopo la messa a fuoco? Anche perchè ricordo di esserci stato molto a cercare un buon focus (in ginocchio su dei comodissimi scogli della Poltrone & Sofà
)
non penso che un colpo di vento ti abbia spostato la ghiera di MAF..
La prossima volta, scatta in A sempre, eventualmente M, che non rovina la salute...
ti imposti il tuo diaframma.. (farai delle prove per capire quale sia il diaframma corretto per il tuo gusto in quella foto.. poi lo beccherai al primo colpo..) .. poi valuti il tempo che l'esposimetro ti ritorna , lo confronti con la focale e con il guadagno che può darti il VR e decidi il da farsi..
La prossima volta, scatta in A sempre, eventualmente M, che non rovina la salute...
ti imposti il tuo diaframma.. (farai delle prove per capire quale sia il diaframma corretto per il tuo gusto in quella foto.. poi lo beccherai al primo colpo..) .. poi valuti il tempo che l'esposimetro ti ritorna , lo confronti con la focale e con il guadagno che può darti il VR e decidi il da farsi..
OK domani ho un'altra occasione per portarmi la D90, proverò la modalità A.
Mi stò drogando...
Mi stò drogando...
ahahaha aspettiamo i risultati allora!
