Ho sempre dato per scontato il fatto di poter raccontare i miei punti di vista solo al di fuori della mia casa, magari all'estero, magari durante un viaggio ricco di stimoli. Poi è arrivato il coronavirus, il quale a modo suo mi ha fatto rendere conto che gli "stimoli" sono sempre stati dentro di me, in ogni momento, e sono sempre in attesa di essere usati. La quarantena ci mette a stretto contatto con noi stessi e nel male che il virus sta portando alle persone, io ne trovo il lato positivo: è un'occasione per guardarci dentro e riscoprire tutti quegli angoli nascosti della nostra mente che non abbiamo mai avuto il tempo di rispolverare. Questa è la mia giornata tipo in quarantena; la routine che mi sono creato, che sia un libro, una fotografia, un disegno oppure la semplice “osservazione” delle cose. La giornata tipo di un fotografo, un lettore, un pensatore, un osservatore.... una persona tra tante.