Il mattatoio di Testaccio, la cui edificazione risale agli anni '80 del XIX secolo, è stato utilizzato per la macellazione di carni per quasi un secolo, fino agli anni '70 del XX. Oggi è, in parte, recuperato a scopo museale ma una parte significativa è ancora allo stato quasi di origine: forse ancora per poco poiché sono in corso lavori di ristrutturazione e riconversione. Ho perciò deciso di catturare le immagini di questo pezzo di archeologia industriale prima che scompaia per sempre.
In questi scatti ho voluto valorizzare le lunghe prospettive dei padiglioni, le strutture in ferro intaccate dalla ruggine, i colori della pietra. Un morbido sole invernale ha creato giochi di luce e ombre utilissimi per la composizione. Ho alternato, al colore, scatti in b/n laddove volevo valorizzare il singolare intreccio di linee dei binari e ganci sospesi al soffitto dei padiglioni.
Ho usato due obiettivi: un 8-16 mm per le immagini più ampie, 17-50 mm per alcuni dettagli; f-stop alti per valorizzare la profondità, ISO variabile.
Macello IV
Il ferro arruginito, la pietra macchiata, le strutture che ancora recano traccia dell'antica funzione a cui era destinato il mattatoio.
Ruggine
La ruggine corrode il ferro ma lo abbellisce con il suo colore. Il tempo è un grande artista.
Linee
Linee di ferro e pietra, linee d'ombra e luce.
Abbeveratoio
L'abbeveratoio di bianco travertino, l'ocra della pietra, il grigio dei sanpietrini.
Padiglione della macellazione
Uno dei padiglioni dove si lavoravano le carni, i quarti di bue pendenti dalle travi a soffitto.
Padiglione della macellazione
Al termine dei lavori di riconversione i padiglioni del mattatoio saranno destinati a uso diverso. Queste immagini saranno, probabilmente, tra le ultime testimonianze del loro aspetto originale.
Grazie! Ricambio cordiali saluti
Grazie Paolo! Ricambio cari saluti