Risultato della ricerca: visitatori
IvoMarkes
altra inquadratura...porticciolo di Punta San Vigilio............ Punta San Vigilio è una località del comune di Garda, sull'omonimo lago. Di proprietà dei conti Guarienti di Brenzone, forma una penisola che chiude a nord ovest il golfo di Garda. Sono presenti in questa piccola prominenza una villa, una chiesetta, una storica locanda, un porticciolo, la Baia delle Sirene. San Vigilio è sempre stato meta di visitatori illustri, tra i quali Maria Luigia duchessa di Parma, il re di Napoli, l'imperatore Alessandro di Russia, Winston Churchill, Otto Hahn e la sua consorte, la pittrice Edith Junghans, Laurence Olivier, Vivien Leigh e il principe Carlo d'Inghilterra.
IvoMarkes
Punta San Vigilio è una località del comune di Garda, sull\'omonimo lago. Di proprietà dei conti Guarienti di Brenzone, forma una penisola che chiude a nord ovest il golfo di Garda. Sono presenti in questa piccola prominenza una villa, una chiesetta, una storica locanda, un porticciolo, la Baia delle Sirene. San Vigilio è sempre stato meta di visitatori illustri, tra i quali Maria Luigia duchessa di Parma, il re di Napoli, l\'imperatore Alessandro di Russia, Winston Churchill, Otto Hahn e la sua consorte, la pittrice Edith Junghans, Laurence Olivier, Vivien Leigh e il principe Carlo d\'Inghilterra.
IvoMarkes
Borghetto sul Mincio: Borghetto, toponimo di origine longobarda che significa \"insediamento fortificato\", è il nome del primo abitato sorto nei pressi del punto di guado del fiume Mincio. Valeggio significherebbe \"luogo pianeggiante\", anche se la tradizione, in modo più suggestivo, riferisce il toponimo a Vale dium, \"Valle degli dei\". è Borghetto stesso, un unicum urbanistico creato in simbiosi con il fiume Mincio. La cosa più bella che offre ai visitatori è appunto un paesaggio naturale di grande respiro e suggestione: le acque del fiume indugiano silenziose tra anse e canneti, dove nidificano numerose specie di uccelli, tra cui i cigni, ma si agitano e imbiancano anche in piccole cascate, che fanno da sottofondo alle chiacchiere della gente, raccolte e protette dalle imponenti rocche del Ponte Visconteo.
Claudio_Moretti
UN’AVVISO A TUTTI I VISITATORI DI QUESTA FOTO. PER CORTESIA SE VOLTE FARE UN VOSTRO COMMENTO; FATELO SOLO PER GIUDICARE LO SCATTO, IL RESTO E’ SOLO UNA QUESTIONE MIA PRIVATA, E NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE TOCCATA CON I VOSTRI GIUDIZZI, GRAZIE. Lord Bit Dedico questa immagine a mia moglie Daniela, lei ama i fiori e oggi è il nostro anniversario di nozze 30 anni insieme più 10 di fidanzamento, avrei potuto pubblicare moltissimi altri fiori, ma ho scelto questo, perché è un fiore semplice, come la persona che Amo e che mi accompagna ogni giorno nella vita, e come tutte le cose semplici sono splendide, così lo è Lei. Grazie infinite di averti incontrato. Claudio.
en.giuliani
Il Battistero intitolato a S. Giovanni Battista è noto soprattutto per essere stato di cornice al battesimo di Galileo Galilei nel 1564. Il primo progetto è stato redatto da Diotisalvi, e la prima pietra posta circa a metà del XII secolo, ma non fu mai realizzato completamente, e circa un secolo dopo l’interruzione dei lavori fu ripreso da Nicola e Giovanni Pisano. L’eterogeneità degli stili (romanico e gotico) è dovuta proprio al fatto che l’edificio fosse realizzato a più riprese. I visitatori rimangono subito affascinati dall’interno del Battistero, completamente spoglio dal punto di vista degli arredi e delle strutture architettoniche, tranne che per delle semplici file di colonne. Ciò contribuisce a conferire all’ambiente caratteristiche mistiche, a causa del particolare eco che si percepisce quando si parla. La cupola del progetto iniziale ha una forma particolare, troncoconica , in quanto all’epoca non erano ancora note le tecniche di costruzione della cupola emisferica o piramidale, successivamente costruita, a richiamare lo stile gotico. La prima cupola aveva un foro alla sommità, per illuminare il fonte battesimale e permettere all’acqua piovana di entrare e riempire le vasche. L’assenza di canali di scolo, però, sta ad indicare come ciò fosse solo decorativo, in quanto la vecchia pratica battesimale era stata abbandonata da tempo. In epoca più tarda fu costruita la piccola cupola che sovrasta quella maggiore, a chiudere il foro.
LadyGi
Peterhof è un palazzo d'estate, costruito inizialmente da Pietro il Grande e poi ampliato dai successori. Sorge in riva al mar Baltico ed è circondato da parchi a dir poco meravigliosi (il complesso fa parte del patrimonio dell'Unesco). Molte sono le fontane e i giochi d'acqua; in certe zone si attivano a sorpresa, con divertito disappunto dei visitatori, specie se muniti di macchina fotografica!
stefano_fiori
Oltre ad aver disegnato la nuova basilica di San Pietro, Donato D\'Angelo Bramante disegnò la scala a chiocciola del Museo Vaticano che oggi viene utilizzata per portare i visitatori all\'uscita del Museo. E\' composta da minuscoli gradini che praticamente ci danno la sensazione di non esistere e che al posto di essere una scala sia una rampa.
MAURY06
A 10-15 Minuti a piedi dal cento di Asiago si trova un piccolo laghetto che con i suoi riflessi offre ai visitatori un paesaggio veramente suggestivo.
IvoMarkes
Il Mont Saint-Michel è un isolotto tidale situato presso la costa settentrionale della Francia, dove sfocia il fiume Couesnon. Sull'isolotto venne costruito un santuario in onore di San Michele Arcangelo, il cui nome originario era Mons Sancti Michaeli in periculo mari (in latino) o Mont Saint-Michel au peril de la mer (in francese: in italiano, letteralmente, "Monte San Michele al pericolo del mare"). Attualmente il Mont Saint-Michel costituisce il centro naturale del comune di Le Mont-Saint-Michel (dipartimento della Manica, regione amministrativa della Bassa Normandia). Un trattino permette di differenziare tra il comune e l'isolotto: secondo la nomenclatura ufficiale dell'INSEE l'unità  amministrativa si chiama (Le) Mont-Saint-Michel, mentre l'isolotto è chiamato Mont Saint-Michel. La notevole architettura del santuario e la baia nel quale l'isolotto sorge con le sue maree ne fanno il sito turistico più frequentato della Normandia e uno dei primi dell'intera Francia, con circa 3.200.000 visitatori ogni anno. Numerosi immobili che vi sorgono sono individualmente classificati come monumenti storici e l'intero sito è nel suo insieme classificato come tale dal 1862. Dal 1979 fa parte dei Patrimoni mondiali dell'umanità  dell'UNESCO. I conti di Rouen, poi duchi di Normandia dotarono riccamente i religiosi che le precedenti incursioni dei Normanni avevano fatto fuggire. Il Mont Saint-Michel aveva inoltre acquisito valore strategico con l'annessione al ducato di Normandia della penisola del Cotentin nel 933, venendosi a trovare al confine con il ducato di Bretagna. La ricchezza e la potenza di questa abbazia e il suo prestigio come centro di pellegrinaggio durarono fino al periodo della riforma protestante. Un villaggio si sviluppò ai piedi del santuario per dare accoglienza ai pellegrini. L'abbazia continuò a ricevere doni dai duchi di Normandia e quindi dai re di Francia.
pierdimi
Un giardino privato in via Colleoni occasionalmente aperto ai visitatori di città alta (BG).
Rob75
L\'Abbazia di Kylemore è un particolare edificio situato nel cuore del Connemara, in Irlanda. Edificata in stile neogotico nel XIX secolo dal finanziere e parlamentare inglese Mitchell Henry, rappresentante a Londra della contea di Galway, l\'imponente costruzione fu venduta successivamente ai lutti familiari che colpirono la famiglia Henry. In seguito passò in proprietà alle suore benedettine di Ypres, fuggite dal Belgio per la Prima guerra mondiale, che la trasformarono in un\'abbazia. L\'odierna abbazia è conservata perfettamente ed è ancora adibita allo scopo, oltre che sfruttata per scopi turistici. Ciò che attira i visitatori da tutto il mondo è la spettacolare cornice che circonda l\'edificio, situato infatti in pieno Connemara sull\'omonimo lago (Lough Kylemore) che riflette armoniosamente l\'immagine biancastra dell\'abbazia.
alverando
Scatto realizzato con Nikon f 5, film fuiji neopan 400 pro. sviluppo in ilfotec hc a 1+31 in stand per un\'ora. Qui ci trovavamo a erba (Co) in un castello del 1400, la modella si trovava dietro un vetro al quanto sporco, la luce è quella naturale. Dopo un primo standard di previsualizzazione mi son reso conto che sarebbe stato uno schifo, allora ho deciso di entrare e fare la lettura esposimetrica sul viso della modella, mi pare che il risultato sia soddisfacente. P.S. Non ho voluto descrivere prima per non influenzare i visitatori. Grazie a tutti quelli che son già passati sia con i commenti che anche il mi piace: un grazie anche a quelli che arriveranno
dylan72
Auguro a tutti Voi e alle Vostre Famiglie Buona Pasqua, insolita e surreale ma penso più una giornata di riflessione. Un pensiero alle famiglie che hanno perso un loro caro nella lotta contro questo nemico invisibile. Questa foto è stata scattata nel mese di gennaio c.a. presso il Santuario di Nostra signora di Fatima, 1023 Swann Rd, Youngstown, NY 14174, Stati Uniti. Dal 1954, il Santuario della Madonna di Fatima è diventato un luogo di bellezza naturale, arte, preghiera comune e rinnovamento per migliaia di persone che lo visitano ogni anno. La magnificenza e la bellezza naturale del Santuario è evidenziata da una maestosa Basilica a cupola ricoperta da due strati di vetro e plexiglas, con un contorno dell'emisfero settentrionale del globo. L'imponente approccio alla Basilica è lungo l'Avenue of the Saints (oltre un centinaio di statue in marmo a grandezza naturale rappresentano i Santi di ogni razza e cammino della vita) e intorno alla serenità della Rosary Pool. Due rampe di scale, con 63 gradini, conducono alla cima della Cupola, dove, con grazia maestosa, si erge un'enorme statua di Nostra Signora di Fatima. La statua, scolpita nel granito del Vermont, è alta 13 piedi e pesa dieci tonnellate. Dalla cima del Duomo, i visitatori possono vedere l'intero parco del Santuario e la campagna circostante.
massimomassarenti
Matera la Città dei Sassi Patrimonio Mondiale UNESCO Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia. Matera è la città dei Sassi, il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione. In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione di altri siti nel mondo. Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019 Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale. Matera è una città dalla storia affascinante e complessa: città di confine, di contrasti, di competizione e fusione tra paesaggi, civiltà, culture, diverse. Dalla civiltà rupestre a quelle di matrice bizantina ed orientale, all’avvento dei Normanni, il sistematico tentativo di riduzione della città rupestre alle regole della cultura della città europea: dal romanico, al rinascimento, al barocco, gli ultimi otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali resistenze del preesistente habitat rupestre, determinando architetture e sistemazioni urbane di particolare qualità ed originalità. Oggi, nuovamente nel segno della cultura urbanistica europea, gli aspetti della sfida della riqualificazione, del recupero sostenibile, della riconquista dell’identità perduta sono le attività che hanno riportato alla ribalta questa città unica diventata a ragione patrimonio mondiale dell’umanità. Sulla scorta di questa particolare vicenda storica, Matera offre oggi ai suoi visitatori l’affascinante sensazione di scoprire, sul filo originale della propria cultura, delle proprie emozioni, le tracce, a volte apparentemente umili, a volte colte, di quella competizione che ha a lungo caratterizzato la città. L’architettura irripetibile dei Sassi di Matera racconta la capacità dell’uomo di adattarsi perfettamente all’ambiente e al contesto naturale, utilizzando con maestria semplici caratteristiche come la temperatura costante degli ambienti scavati, la calcarenite stessa del banco roccioso per la costruzione delle abitazioni fuori terra e l’utilizzo dei pendii per il controllo delle acque e dei fenomeni meteorici. La struttura architettonica è costituita da due sistemi, quello immediamente visibile realizzato con le stratificazioni successive di abitazioni, corti, ballotoi, palazzi, chiese, strade orti e giardini, e quello interno e invisibile a prima vista costituito da cisterne, neviere, grotte cunicoli e sistemi di controllo delle acque, sistemi essenziali per la vita e la ricchezza della comunità. Originariamente i Sassi di Matera erano un ambiente rupestre molto simile a quello dove si trova il Parco di fronte sull’altro lato del canyon scavato dalla Gravina di Matera. Il versante dei Sassi, quello occidentale è caratterizzato in basso da pareti ripide che si affacciano sul torrente. In alto il versante presenta una serie di terrazzamenti, colline e pianori più adatti all’insediamento umano, luoghi che nel corso dei millenni sono stati trasformati da villaggi rupestri in una vera e propria città. I primi insediamenti umani nel territorio di Matera risalgono al paleolitico e si svilupparono utilizzando le grotte naturali che in gran numero definiscono il paesaggio rupestre di Matera. Nel corso del tempo alle grotte naturali si sono aggiunte quelle scavate dall’uomo che ha trovato nella friabile roccia tufacea una eccezzionale possibilità di insediamento al riparo dagli agenti naturali. I complessi rupestri hanno costituito la prima forma del nucleo urbano con ambienti ancora oggi presenti inglobati dentro edifici e fabbricati costruiti fuori terra dal medioevo in poi. Dopo aver attraversato le fasi della preistoria: il paleolitico, il neolitico e le diverse età dei metalli la storia di Matera verrà fortemente caratterizzata dall’avvento del Cristianesimo. L’impronta cristiana diviene culturalmente dominante in breve tempo. Durante tutto il medioevo il paesaggio rupestre fu sistematicamente trasformato con la costruzione di imponenti luoghi di culto. Durante il medioevo furono costruiti edifici imponenti tra i quali la maestosa Cattedrale di Matera, la chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di Santa Maria della Valle Verde sulla via Appia. Da questo momento in poi prende forma una vero e proprio nucleo urbano concentrato inizialmente intorno alla Cattedrale che si trova in cima alla collina della Civita (Civitas, città) che divide in due i Sassi: il Sasso Barisano rivolto ad est e il Sasso Caveoso rivolto a sud. I Sassi di Matera sorgono su uno dei versanti di un canyon scavato nel tempo dal torrente Gravina. Sull’altro versante si estende il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano anche conosciuto come Parco della Murgia Materana, il cui paesaggio rappresenta il contesto originario dei luoghi, sviluppatosi nel tempo con gli insediamenti urbani soltanto sul versante dei Sassi. Il Parco custodisce gli insediamenti più antichi del territorio. Tra questi la Grotta dei Pipistrelli i cui ritrovamenti paleolitici sono conservati presso il Museo Nazionale Domenico Ridola a Matera, i villaggi neolitici di Murgecchia, Murgia Timone e Trasanello a nord e i villaggi rupestri della Selva, il villaggio Saraceno a Sud. Oggi i Sassi di Matera offrono al visitatore un grande paesaggio culturale, motivo per il quale l’UNESCO li ha inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale.Dal punto di vista architettonico presentano una serie incredibile di elementi che si sono stratificati nel tempo, dai complessi rupestri scavati dall’uomo, alle chiese rupestri, aree di sepoltura, che si alternano continuamente con fabbricati di tutte le diverse ere: medioevo, rinascimento, barocco fino all’epoca moderna. Il visitatore troverà in continuità grotte, ipogei, palazzotti, chiese, vicinati, scalinate, ballatoi, giardini e orti tutti incastonati l’uno nell’altro a formare un luogo unico e magico. Passeggiando lungo l’asse principale che collega i due rioni Sassi via Bruno Buozzi, via Madonna delle Virtù e via D’Addozio è possibile attraversare questo paesaggio e ammirare nello stesso tempo quello del versante opposto del Parco della Murgia Materana. E’ possibile salire e scendere dai numerosissimi vicoli che si alternano tra gli edifici e trovarsi in angoli sempre diversi e sorprendenti.
nerocorso
Quel giorno fu inaugurato e aperto questo storico e anche bellissimo ponte e nonostante oggi vi circolino solo auto, altri veicoli leggeri, biciclette e pedoni, è ancora li che fa il suo utilissimo servizio e attira ogni anno milioni di visitatori. La polemica non è solo apparente, ma sostanzialmente voluta!
LadyGi
Questa foto ritrae le tende che hanno protetto Bonatti e compagni durante la spedizione in Antartide. Soffia il blizzard e i due piccoli visitatori si documentano... magia della fotografia!
FedericoNotamo
A sud dell'isola di Fuerteventura nella penisola di Jandia, si trova la spiaggia di Cofete. Questa spiaggia difficile da raggiungere, per via del lungo sentiero sterrato che la separa dal resto dell'isola, regala ai suoi visitatori la vista mozzafiato di "El Roque", un gigantesco ammasso di roccia a ridosso della costa.
fulviorizzio
Un gruppo di visitatori all' interno del grattacielo Intesa-San Paolo di Torino
en.giuliani
Ovvero la basilica dei SS. Giovanni e Paolo al Celio. Questa mattina, finalmente, sono riuscito nell'intendo di fotografarla dopo diversi tentativi nei mesi scorsi vanificati o dalla presenza di visitatori oppure dallo svolgimento di celebrazioni matrimoniali. Oggi la fortuna mi è stata particolarmente amica: oltre a poterla riprendere, come ho detto, senza la presenza di persone, ho potuto beneficiare, seppur per una manciata di secondi, anche della accensione dei lampadari! È una delle basiliche più affascinanti di tutta Roma e probabilmente è anche una delle più luminose grazie ai numerosi lampadari di cristallo pendenti dal soffitto. È una costruzione testimone di una storia a dir poco straordinaria. Fu eretta nel 398 d.C. per opera del senatore Bizante e di suo figlio Pammachio. Essa sorge nell'omonima piazza sul pendio occidentale del Celio ed è dedicata ai due ufficiali dell'esercito romano Giovanni e Paolo, ferventi seguaci della 'nova religio' che andava diffondendosi sempre più nell'impero e per questo vittime della persecuzione dell'imperatore Giuliano l'Apostata che, nel 362 d.C., li fece uccidere e seppellire nella loro stessa casa. I resti dei due Santi sono custoditi all'interno della Basilica in un'antica vasca in porfido; il luogo della sepoltura è indicato da una lastra tombale a metà della navata maggiore.
Menszeta
Per fortuna qualche volta sono vicini al ciglio della strada, nonostante i molti visitatori