Risultato della ricerca: vasto
gabepix
\"Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare la legna e costruirla, insegna loro la nostalgia per il mare vasto ed infinito. Anche quando diventa cattivo ed il cielo smette di essere azzurro\".
sandrol
Spiaggia di Punta Penna nella riserva naturale di Punta Aderci, Vasto (Ch). Scatto fatto con filtri Lee 0.9 ND Grad Soft e Big Stopper insieme
IvoMarkes
dedicata all\'amico Carlo.......................................................................................................................................................... PRALBOINO: Nel 569 Alboino, re del bellicoso popolo germanico dei Longobardi, dopo aver messo a ferro e fuoco il Friuli ed il Veneto, mosse il suo esercito alla presa prima di Mantova, poi di Brescia e delle altre città lombarde. Proprio in preparazione all\'assedio di Brescia, Alboino si accampò in un territorio posto ad una certa distanza dalla città. La località, per questo motivo, fu da quel momento chiamata Prato di Alboino, poi Prat\'Alboino ed in seguito Pralboino. Quando Desiderio, ultimo re dei Longobardi, fondò nel 758 il monastero di Leno, lo dotò di un vasto territorio, comprendente Pralboino, ed affidò ai monaci Benedettini la bonifica e la coltivazione di quelle terre. Il piccolo villaggio sorto al passaggio di Alboino, poté così svilupparsi e diventare una borgata sempre più importante. Dopo i primi duecento anni del Regno Longobardo ebbe inizio, con Carlo Magno, l\'era feudale e Pralboino fu ceduto, ai primi del novecento, dall\'Abate di Leno alla casata dei Gambara in cambio dei servigi resi al capostipite della famiglia, Ancilao, che aveva difeso le proprietà del monastero dagli attacchi degli Ungari. I Gambara ressero le sorti del paese come feudatari e signori sino al 1797, anno che segnò, ad opera di Napoleone, l\'abolizione dei diritti feudali con la caduta della Repubblica di Venezia, alla quale il territorio di Pralboino fu soggetto quasi ininterrottamente per 370 anni. Fino al 1815 Pralboino subì la dominazione Napoleonica e successivamente quella Austriaca fino al 1859. Fece poi parte del Regno d\'Italia e quindi della Repubblica dal 1946. ...da Wikipedia
Toto_57
A 5 Km dall’uscita autostradale di Alessandria est (TO-PC) sorge il borgo di Piovera. Circondato da un fossato e da un vasto parco, il castello si affaccia sulla piazza del paese e si mostra ora dopo successivi rifacimenti che però non hanno intaccato la struttura originaria a ferro di cavallo con quattro torri ovali poste sugli spigoli esterni. Costruito interamente in mattoni nel XIV secolo sotto i Visconti di Milano, su antecedenti accampamenti e sulle rovine di un convento, fu fortezza e poi residenza marchionale. Passò sotto il dominio degli Spagnoli, dai Visconti fino ai Savoia che insignirono del feudo di Piovera Francesco Maria Balbi, ultimo feudatario. Dalla fine degli anni sessanta ne è proprietario Niccolò Calvi di Bergolo. Oggi l’insieme dei fabbricati scenografici ed articolati e del giardino ha un aspetto decisamente romantico.
sandrol
Alba al Trabocco Cungarelle, Vasto (Ch)
DI BIASE NINO
Piccolo stagno che serve da abbeveratoio per gli animali nel vasto piano di Campo Imperatore
Geromix
Sono qui nel silenzio, che poi silenzio non è. Protengo le mie mani verso di te, ma non riesco a fermare questo attimo se non con una misera immagine. Seduto e immobile, come una nullità su questo vasto Mondo con il suo perenne movimento. Ma d'un tratto mi accorgo che nulla è perduto in questo tuo fuggire dal primo giorno dell'anno nuovo. La mia immaginazione mi porta con te. E così mi ritrovo a vedere quello che vedi tu e quel brivido che mi assale viene sconfitto dal calore dei tuoi raggi. Ora siamo tutt'uno e così affronto questo 2016 con più serenità. Buon Anno a tutti!!!
sandrol
Spiaggia di Punta Penna, Vasto (Ch)
sandrol
Trabocco Cungarelle, Vasto (Ch)
sandrol
Spiaggia di Punta Penna, Vasto (Ch)
sandrol
Riserva Naturale di Punta Aderci - Vasto ....scattata con filtro big stopper (-10)
IvoMarkes
La strada delle 52 gallerie (o strada della Prima Armata) è una mulattiera militare costruita durante la prima guerra mondiale sul massiccio del Pasubio. La strada si snoda fra Bocchetta Campiglia (1.216 m) e le porte del Pasubio (1.934 m) attraversando il versante meridionale del monte, situato al riparo dal tiro dell'artiglieria austro-ungarica, caratterizzato da guglie, gole profonde e pareti rocciose a perpendicolo. E' lunga 6.555 metri, dei quali ben 2.335 sono suddivisi nelle 52 gallerie scavate nella roccia; ogni galleria è numerata e caratterizzata da una propria denominazione. La larghezza minima è stata originariamente prevista in 2,20 m (il raggio esterno in curva è di almeno 3 m), con una media di 2,50 m per permettere il transito contemporaneo di due muli con le relative salmerie. La pendenza della strada raggiunge il 22 per cento, con una media del dodici per cento. Caratteristica, tra le molte gallerie, è la 19ª perchè, oltre a essere la più lunga (320 m), ha un tracciato elicoidale a 4 tornanti, all'interno di un gigantesco torrione di roccia. Anche la successiva n. 20 è scavata all'interno di un torrione roccioso e, per superare il notevole dislivello, si avvita su sè stessa come un cavatappi. Il tratto della 43ª corre sotto il passo Fontana d'Oro (1.875 m).All'uscita della 47ª si raggiunge il punto più alto della strada (2.000 m), dal quale si gode un panorama grandioso. La strada è un vero e proprio capolavoro d'ingegneria militare e di arditezza, considerando anche le condizioni e l'epoca in cui fu costruita, nonchè la rapidità  d'esecuzione: i lavori cominciarono il 6 febbraio 1917 e furono conclusi nel novembre 1917. Fu realizzata dalla 33ª Compagnia minatori del 5º reggimento dell'Arma del genio dell'Esercito Italiano, con l'aiuto di sei centurie di lavoratori: compagnia 349, 523, 621, 630, 765 e 776. A capo della 33ª Compagnia fu posto il tenente Giuseppe Zappa, dal 18 gennaio al 22 aprile 1917; gli succedette il capitano Corrado Picone fino alla fine della guerra. Nei primi giorni di dicembre 1917, prima di lasciare il Pasubio, la 33ª Compagnia minatori inaugurò simbolicamente la strada, abbattendo un muro costruito appositamente davanti alla prima galleria. Sarà  la 25ª minatori, assieme alle centurie rimaste, ad ultimare la strada, comprese le gallerie 49 e 50, ed in definitiva ad aprirla. La "strada storica militare delle 52 gallerie" si percorre in ore 2:30/3:30 partendo dal passo di Xomo o raggiungendo (da quest'ultimo) la bocchetta Campiglia (vasto parcheggio -a pagamento-, ma sempre molto affollato). Il dislivello è di circa 750 metri e si percorrono gallerie molto ardite, anche con curve e biforcazioni, ed è indispensabile una affidabile torcia elettrica. L'escursione non è da sottovalutare e non è una passeggiata turistica, pur non presentando particolari difficoltà o pericoli, bisogna però prestare attenzione a non sporgersi oltre l'arditissima stradina e a non inoltrarsi in gallerie secondarie, spesso semicrollate o pericolose. Il fondo del sentiero è sempre buono, ma specie nelle gallerie alcuni tratti sono scivolosi causa il continuo stillicidio d'acqua. E' una escursione di grandissima soddisfazione, un percorso storico che tutti gli appassionati di escursionismo, e a maggior ragione coloro che s'interessano di storia, dovrebbero almeno una volta frequentare. Raggiunto il rifugio Generale Achille Papa, si può salire a Cima Palon per il sentiero storico tricolore e rientrare a bocchetta Campiglia o passo Xomo per la strada degli Scarubbi, sul versante nord.
en.giuliani
Il Wadi Rum, anche detto Valle della Luna, è una valle scavata nei millenni dallo scorrere di un fiume nel suolo sabbioso e di roccia granitica della Giordania meridionale, a 60 km circa a est di Aqaba. È il più vasto Wadi della Giordania.
manofsteel
Alcune volte, quando perseveri, sei ricompensato con le giuste condizioni e con una scena spettacolare...
Vakinze
Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito. Antoine de Saint-Exupéry