Risultato della ricerca: quotidianità
Claudio_Moretti
Una giornata tranquilla, serena, dove la natura vive la sua quotidianità, fatta di semplicità, bovini in piena liberà, che pascolano, tranquillamente, il vitellino che si allatta, il toro , primo a destra, che difende la sua mandria, tutto questo, incastonato, in un paesaggio collinare, illuminato da un sole del tardo pomeriggio.
mattiabonavida
Un esempio che dimostra come il lago possa attrarre persone di età anche molto diverse fra loro, dai più anziani, fino ai giovani che vogliono sperimentare qualcosa di diverso dalla quotidianità.
gaetano777
la vita,il lavoro la quotidianita\' fatta anche e sopratutto di pesca di una delle citta\' piu\' belle d\'italia tutto questo e molto altro e\' taranto
Walterobia
A Leh il tempo scorre lento, senza frenesia ; sulle strade come a rallentatore, tutto si svolge in un misto di voci suoni colori e umanità. Macchie di rosso intenso dei trichivara dei monaci,e dei policromi tappeti, si fondono con il verde degli ortaggi, il giallo della frutta e delle spezie che sui marciapiedi fanno mostra allineati in bell’ordine . Per conoscere Leh basta fermarsi, basta aspettare ,sedersi sul margine della vie o su uno dei mille locali che si affacciano, senza pretesa ,sulle strade palcoscenico della quotidianità; e allora scopri come la vita sia diversa e l’angoscia del tempo che passa fa posto alla curiosità assaporando così il nuovo ritmo di vita.
Ilaria_fe_
\"Meno comodità  si hanno e meno bisogni si hanno, meno bisogni si hanno e più si è felici.\"
fender81
la differenza tra chi di tempo ne ha da vendere, ma non può comprare il pane… e chi pagherebbe per avere più tempo ma non lo può comprare… la vita e il tempo, aspetti cruciali della quotidianità specie metropolitana
Maurizio Franzosi
una serie di immagini della quotidianità di cesenatico, distibuita nell\'arco di un anno
EnricoBarbini
La notte artica ti avvolge anche alle 10 del mattino. La luce crepuscolare è punteggiata qua e là dalle luci dei pescherecci in navigazione. A bordo di una goletta spinta da motore elettrico, osservo una scena di quotidianità marinara. Inquadro alla ricerca della composizione che descriva al meglio la scena. Giusto il tempo di veder affiorare per un breve momento un orca nei pressi dell'imbarcazione e scatto http://www.nationalgeographic.it/wallpaper/2017/04/04/foto/la_mia_foto_il_meglio_di_marzo-3481423/4/#media
francescogambino
Nell'era di internet, del web 2.0 e dei social network c'è una nuova forma di dipendenza che preoccupa famiglie ed esperti: l'attaccamento, quasi morboso, a qualsiasi dispositivo digitale (smartphone in primis) e l'ansia perenne di essere sempre connessi. Alcune ricerche confermano che, per almeno 5 ore al giorno, siamo in "compagnia" del web e intrecciamo rapporti su chat e social, a scapito degli incontri tradizionali con amici e compagni, come avveniva un tempo. A rincarare la dose, poi, alcuni comportamenti che contribuiscono ad alimentare un ulteriore “allarmismo”: ovvero l'attitudine degli “internettiani” a rinchiudersi nell'assoluto isolamento. “Digital seduction” è un racconto attraverso immagini di questo scenario: la quotidianità di una ragazza, sedotta da un display, in solitudine nel suo ambiente, in un mondo fisicamente lontano, ma virtualmente molto vicino. Completamente isolata da tutto il resto, ma paradossalmente in relazione con persone dell'intero pianeta, senza alcuna interazione fisica. Lo scrittore americano Jonathan Safran Foer descrive così la nuova solitudine tecnologica: “Così connessi, così distanti, preferiamo l'iPad alle persone”. Viene da chiedersi: è davvero proprio questo il futuro che desideriamo? (*) Nota tecnica: tutte le immagini sono state realizzate sfruttando la sola luce del display di un tablet.
mattiabonavida
“C'è un momento nella vita di tutti nel quale ci si accorge di voler trovare una propria strada, uno stile unico e personale. La ricerca diventa una quotidianità, di giorno in giorno si trovano le risposte alle mille domande che assalgono la mente. Talvolta però, la soluzione non è quella di guardarsi attorno bensì cercare dentro sé stessi. La ricerca continua per trovare la propria personalità non si ferma mai. Cerchiamo noi stessi sotto tutti i punti di vista, dentro di noi, riflessi o da più angolazioni. Ogni giorno cerchiamo noi stessi, di continuo, sempre evergreen”.
MauroCirigliano
Durante il mio lungo viaggio in solitaria , in Islanda, ho avuto la possibilità di ammirare cose che ho sempre sperato di vedere almeno una volta nella vita. Un lungo cammino caratterizzato da un mix di forti emozioni mai provate prima. Una tra queste è stata poter camminare sulla sabbia bagnata, illuminato dal verde brillante dell'aurora boreale. Tornare a casa dopo un viaggio del genere ti fa rendere davvero conto di quanto banale sia la quotidianità.
andreamassetani
momenti di relax al mattino, quando si è soli di fronte al sole che sorge sul mare.... un vero stacco dai ritmi frenetici che la quotidianità ci impone
torci
storie di quotidianità .....
Linda.esse
Fotografando restando a casa ed in questo caso nell'orto. Ho deciso di riprendere un particolare dove mio papà semina nei vasetti, aspettando poi il momento in cui le piantine saranno cresciute per poi trapiantarle nel terreno. Anche questo fa parte della quotidianità della vita. #iorestoacasa
AstroFail94
Questa è la veduta dell'Etna vista dalla chiesetta di Monte Calvario a Centuripe. In occasione del parossismo ho voluto comporre questo scatto per un motivo ben preciso andando a valorizzare il rilievo della croce sulla porta (disegnata da mio padre). Facendo riferimento al titolo è ciò che si percepisce in questi momenti quando si arriva qui, lontano da ogni tipo di inquinamento acustico dovuto alla quotidianità del paese, dove il silenzio della natura e la furia del vulcano entrano in conflitto creando una sorta di disordine armonico.
francescogambino
Nell'era di internet, del web 2.0 e dei social network c'è una nuova forma di dipendenza che preoccupa famiglie ed esperti: l'attaccamento, quasi morboso, a qualsiasi dispositivo digitale (smartphone in primis) e l'ansia perenne di essere sempre connessi. Alcune ricerche confermano che, per almeno 5 ore al giorno, siamo in "compagnia" del web e intrecciamo rapporti su chat e social, a scapito degli incontri tradizionali con amici e compagni, come avveniva un tempo. A rincarare la dose, poi, alcuni comportamenti che contribuiscono ad alimentare un ulteriore “allarmismo”: ovvero l'attitudine degli “internettiani” a rinchiudersi nell'assoluto isolamento. “Digital seduction” è un racconto attraverso immagini di questo scenario: la quotidianità di una ragazza, sedotta da un display, in solitudine nel suo ambiente, in un mondo fisicamente lontano, ma virtualmente molto vicino. Completamente isolata da tutto il resto, ma paradossalmente in relazione con persone dell'intero pianeta, senza alcuna interazione fisica. Lo scrittore americano Jonathan Safran Foer descrive così la nuova solitudine tecnologica: “Così connessi, così distanti, preferiamo l'iPad alle persone”. Viene da chiedersi: è davvero proprio questo il futuro che desideriamo? (*) Nota tecnica: tutte le immagini sono state realizzate sfruttando la sola luce del display di un tablet.